Ultimo aggiornamento:
Come perdere massa grassa in modo salutare, senza spiacevoli conseguenze? Nell’articolo vedremo come dimagrire in modo sano, con l’attività fisica, l’alimentazione e (perché no?) i rimedi fitoterapici.
La massa grassa non è altro che il grasso corporeo, la cui percentuale varia sensibilmente in base a diversi fattori, modificabili e non modificabili: tra i primi abbiamo l’alimentazione e il livello di sedentarietà, tra i secondi il sesso e l’età.
In linea generale, i valori della massa grassa si aggirano intorno al 15% negli uomini e al 27% nelle donne, differenze legate soprattutto a fattori ormonali. Gli ormoni femminili, infatti, aumentano i livelli del grasso essenziale (cosiddetto perché controlla le funzioni fisiologiche) favorendone l’accumulo nelle mammelle e all'utero. Le funzioni di questo grasso sono quelle di proteggere gli organi interni dai traumi e di migliorare la trasmissione degli stimoli nervosi.
Oltre al grasso essenziale, tuttavia, la massa grassa totale include anche quello non essenziale, costituito dal tessuto adiposo bianco, bruno e intramuscolare. Tra essi il più abbondante è il tessuto adiposo bianco, che rappresenta il 10-15% della massa corporea ed è quello che ci interessa ai fini della trattazione, perché possiamo “bruciarlo”.
La sua più importante funzione, infatti, è quella di immagazzinare le calorie non consumate sotto forma di grassi, chiamati trigliceridi, fino a quando le richieste energetiche aumentano a tal punto da richiederne l’utilizzo. Ciò, tuttavia, avviene solo quando le riserve di energia nei muscoli e nel fegato vengono consumate, non prima; perciò i trigliceridi si accumulano nelle cellule adipose bianche, che diventano obese, con conseguente aumento della massa grassa totale.
Per perdere massa grassa, dunque, dobbiamo attuare delle strategie che - aumentando le richieste energetiche dell’organismo - vadano a intaccare questi depositi.
Ed eccoci al nocciolo della questione: come perdere massa grassa in modo salutare? Infatti c’è modo e modo di approcciarsi al problema e non tutti garantiscono risultati buoni e duraturi. Spesso, infatti, coloro che vorrebbero perdere massa grassa, ricorrono a misure inappropriate che, a lungo andare, sortiscono esattamente gli effetti opposti. Tra queste vi sono le diete molto restrittive (spesso non accompagnate dall'esercizio fisico) che fanno perdere massa grassa rapidamente ma, una volta interrotte, la fanno riprendere con gli interessi (effetto yo-yo).
Seguire un’alimentazione fortemente ipocalorica e non bilanciata, infatti, provoca la perdita di massa magra muscolare e, con essa, di una quota significativa di mitocondri. E poiché, questi ultimi, sono i forni nei quali vengono bruciati zuccheri e grassi, la loro riduzione rallenta il metabolismo a riposo e favorisce l’accumulo di grassi, una volta riprese le vecchie abitudini alimentari.
Qualunque sia il motivo, dunque, se siete intenzionati a perdere massa grassa non affidatevi al fai da te, ma rivolgetevi sempre alle figure professionali specializzate:
Le strategie formulate dagli specialisti, infatti, tengono conto delle reali necessità del paziente, ad esempio se deve perdere massa grassa per una questione di salute (iperlipidemia, diabete, sovrappeso e obesità) o per motivi puramente estetici (bodybuilder). Ma ora bando alle ciance e vediamo come perdere massa grassa con l’attività fisica, l’alimentazione e la fitoterapia!
Iniziamo da quella che l'attività fisica è la strategia più importante per perdere massa grassa. Spesso, infatti, si tende ad accumulare grasso non tanto per il tipo di alimentazione seguita, quanto per l’elevato livello di sedentarietà quotidiana.
A causa dello studio o del lavoro (soprattutto quello d’ufficio, che lascia poco margine di movimento) e dell’uso eccessivo dell’automobile, infatti, ci si muove sempre meno e ciò aumenta il rischio di sviluppare patologie croniche, quali: obesità, diabete e cardiopatie. Al contrario, fare sufficiente attività fisica, riduce il rischio di mortalità associata alle malattie suddette in tutta la popolazione, come dimostrato dallo studio EPIC (2015), che ha coinvolto la bellezza di 300.000 Europei provenienti da dieci Paesi.
In particolare, secondo le linee guida SIO (Società Italiana Obesità) e ADI (Associazione Italiana Dietetica), bisognerebbe effettuare almeno 150 minuti settimanali di attività fisica moderata, suddivisi in tranche da 10 minuti consecutivi, per perdere massa grassa e ridurre i rischi di cui sopra. L’approccio all'attività fisica, però, dovrebbe avvenire con cautela, soprattutto quando si ha a che fare con soggetti che non ne hanno mai svolto o che soffrono di patologie osteoarticolari, per evitare di sovraccaricare e danneggiare i muscoli, le ossa e le articolazioni. L’ideale, quindi, sarebbe iniziare con l’adozione di alcune sane abitudini che riducono la sedentarietà a casa e al lavoro.
Qui di seguito riportiamo alcuni consigli utili per muovervi di più durante la giornata, che siate a casa o al lavoro, e aumentare così il dispendio energetico. Vediamoli!
Per muoversi di più dentro casa:
Per muoversi di più in ufficio:
Una volta acquisite le sane abitudini, dunque, si può pensare all'attività fisica vera e propria, naturalmente dopo aver consultato il medico, per valutare la salute motoria e cardiaca, e il personal trainer, per la realizzazione di una scheda personalizzata. L’allenamento per perdere massa grassa, infatti, viene elaborato sia in base agli impegni e ai gusti personali dell’assistito, sia in base alle condizioni di salute: un soggetto sovrappeso che vorrebbe perdere i chili di troppo, infatti, avrà esigenze differenti da uno normopeso che vorrebbe definire i muscoli.
L’attività fisica dovrebbe essere strutturata in modo da ridurre la percentuale di massa grassa, senza, tuttavia, intaccare la massa magra muscolare e andare incontro al tanto temuto effetto yo-yo. Come si procede, dunque, in questi casi?
Per consumare i grassi occorre effettuare soprattutto attività aerobica, che richiede sforzi moderati di lunga durata.
Per bruciare i grassi bisogna svolgere attività aerobica moderata, 4-5 giorni alla settimana. Attività quali la corsa, il nuoto e la bicicletta, infatti, consumano molto ossigeno perciò, quando si protraggono oltre 10-15 minuti, iniziano ad intaccare le riserve adipose. Il risultato? I grassi vengono mobilitati dai depositi e ossidati all'interno dei mitocondri, per produrre l’energia necessaria per il lavoro muscolare. Inutile dire che, per ridurre il grasso in eccesso, ci si deve allenare in modo costante e che, l’entità del dimagrimento, dipende dal tempo dedicato all'attività aerobica.
Puoi approfondire come è strutturato l'allenamento aerobico.
|
Le già menzionate SIO e ADI consigliano di aumentare gradualmente la durata degli allenamenti, per non arrecare danni all'apparato locomotore e permettere al sistema cardiorespiratorio di adattarsi allo sforzo fisico. Ricordiamo, infatti, che per bruciare grassi occorre allenarsi continuativamente, per oltre 10 minuti, a intensità moderata.
Per capire se l’intensità è quella giusta basta eseguire il talk-test: se dopo i primi 10 minuti di attività riuscite a canticchiare o parlare, nonostante il fiato corto, allora siete sulla buona strada.
Le attività aerobiche più soft, cioè quelle che possono svolgere i neofiti all'inizio del loro percorso di dimagrimento, ma anche gli anziani e coloro che soffrono di reumatismi sono:
Le persone più allenate o che non hanno particolari problemi possono svolgere attività aerobiche più impegfnative quali:
Fare un’ora di nuoto, infatti, aiuta a perdere circa:
|
Fate attività anaerobica, 2-3 volte alla settimana, serve a metter su massa magra e dimagrire più velocemente. Ricordiamo, infatti, che con l’attività aerobica si perdono circa il 75-80% di grasso e circa il 20-25% di muscoli; di conseguenza, per sopperire a questa perdita, dobbiamo svolgere attività di potenziamento muscolare poco durature ma molto intense, che interessino i muscoli di braccia, addome, glutei e cosce.
Ma in cosa consiste l’attività anaerobica?
Si tratta di esercizi da eseguire a corpo libero, con le bande elastiche o con i pesi, ma anche con i macchinari, preceduti e seguiti da riscaldamento e allungamento muscolare per prevenire eventuali infortuni. Il numero di ripetizioni, all'interno di ciascun esercizio, dipende dalla forza dell’individuo e dovrebbe essere aumentato gradualmente.
All’inizio fate 3 serie di ciascun esercizio distanziate di 2 minuti, per poi passare gradualmente a 8 serie ciascuno, sempre distanziate di 2 minuti, per un totale di 45 minuti di allenamento. Ripetete la sessione 2-3 volte alla settimana.
Facendo attività aerobica lunedì, mercoledì, venerdì e domenica, e quella anaerobica martedì, giovedì e sabato, quindi, i risultati inizieranno a vedersi già dopo qualche giorno, per quanto riguarda il benessere psicologico, e nel giro di due mesi, per quanto riguarda la perdita del grasso in eccesso.
In questo caso si dovrebbero prediligere le attività anaerobiche di potenziamento muscolare, senza, tuttavia, escludere quelle aerobiche: ricordiamo, infatti, che queste ultime riducono il rischio cardiometabolico in tutta la popolazione, anche quella normopeso. Svolgete le attività anaerobiche 4-5 volte alla settimana, alternandole a quelle aerobiche.
Allenarsi costantemente e diligentemente, benché indispensabile per perdere grasso, non basta per raggiungere buoni risultati: seguire una dieta bilanciata, formulata dal nutrizionista in base alle condizioni di salute e alla routine del paziente, è, infatti, necessario al fine di non vanificare e ottimizzare i risultati ottenuti con l’attività fisica.
Qual è, dunque, l’alimentazione da seguire in questi casi?
A prescindere dallo stato nutrizionale del soggetto, normopeso o sovrappeso, l’alimentazione per perdere grasso dovrebbe includere tutti i nutrienti ed essere ripartita in cinque pasti giornalieri. Secondo gli esperti, inoltre, si dovrebbe assumere il 65% delle calorie totali nella prima parte della giornata, quella che richiede più energia, cioè colazione, spuntino di metà mattina e pranzo.
La colazione è un pasto indispensabile, perché interrompe il digiuno notturno e fornisce l’energia necessaria per iniziare la giornata, equivalente al 20-25% del carico giornaliero. Cosa consumare a colazione?
Fare uno spuntino leggero a metà mattina, che apporta il 5% delle calorie giornaliere, non solo permette di arrivare all’ora di pranzo non troppo affamati, ma stimola anche il metabolismo. Esso, inoltre, è indispensabile per coloro che praticano attività fisica durante la pausa pranzo, perché fornisce l’energia necessaria per allenarsi in modo efficiente (in tal caso, tuttavia, dovrebbe apportare il 15% delle calorie totali). Ecco cosa consumare a metà mattina:
Il pranzo è uno dei tre pasti principali della giornata e dovrebbe apportare circa il 30-35% delle calorie totali. Dal momento che sempre più persone, soprattutto per il lavoro o per lo studio universitario, trascorrono la pausa pranzo fuori casa, una strategia per fare un pasto completo e salutare, è quella di ricorrere ai piatti unici preparati la sera prima o consumati al bar.
Che siano a prevalenza di proteine o carboidrati, essi dovrebbero includere:
Se preferite i piatti in cui prevalgono le proteine rispetto ai carboidrati, potreste prepararli con:
Se preferite i piatti in cui prevalgono i carboidrati rispetto alle proteine, invece, potreste prepararli con:
Proprio come lo spuntino di metà mattina, anche la merenda pomeridiana è utile per non arrivare troppo affamati alla cena e per stimolare il metabolismo, nonché per chi si allena prima di cena. La merenda fornisce circa il 5% delle calorie totali. Cosa consumare a merenda?
Giungiamo, infine, all’ultimo pasto della giornata, che dovrebbe apportare non più del 25-30% delle calorie giornaliere e dovrebbe essere consumata almeno 2 ore prima di dormire, per digerire come si deve ed evitare spiacevoli conseguenze durante la notte, come il reflusso gastroesofageo. Ma cosa mangiare a cena?
A cena è meglio tenersi leggeri, perché il metabolismo rallenta durante il sonno, per cui si tende ad accumulare massa grassa più in fretta. Ad esempio, potreste optare per:
Eccoci giunti all'ultima delle tre strategie per perdere massa grassa, che può essere utilizzata in associazione alle precedenti per ottimizzare i risultati: la fitoterapia. Per ridurre gli accumuli adiposi, gli estratti vegetali si possono assumere per via orale o transdermica. Vediamoli in dettaglio!
I prodotti fitoterapici per via orale sono estratti secchi incapsulati, da assumere in cicli della durata di due mesi. Oltre al tè verde succitato, tra questi rimedi annoveriamo:
I cerotti transdermici permettono di veicolare gli attivi di garcinia, tè verde e fucus nel tessuto adiposo sottocutaneo, risultando utili per ridurre quello localizzato nel petto, nell'addome e nelle braccia, nelle cosce e nei glutei. I cerotti dovrebbero essere applicati nella pelle glabra e detersa e sostituiti dopo 24 ore (in alcuni casi 48 ore).
Attenzione!
L’uso di questi rimedi è controindicato in gravidanza, durante l’allattamento e nell'infanzia, per la mancanza di dati sulla sicurezza. Inoltre:
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Dimagrire Esercizi Diete Bellezza Psicologia Integratori Gravidanza Massaggi Applicazioni