Il reflusso gastroesofageo è un disturbo che ha correlazioni molto strette con il tipo di dieta che si segue. Analizziamo quali sono gli alimenti consentiti e quali i cibi che devono essere assolutamente evitati, per contenere i sintomi tipici di questa patologia.
Il reflusso gastroesofageo è una patologia che coinvolge una valvola, chiamata cardias o sfintere gastroesofageo, che si trova tra la fine dell'esofago e l'inizio dello stomaco il cui ruolo è quello di mantenere sotto controllo i movimenti del cibo. In una situazione di normalità, dopo il passaggio degli alimenti tale valvola si chiude, evitando che il contenuto acido dello stomaco torni indietro risalendo lungo l’esofago, rischiando di danneggiarlo.
Negli individui che soffrono della patologia del reflusso, la valvola Cardias risulta incapace di chiudere completamente il passaggio, causando una fuoriuscita di materiale acido che dallo stomaco si riversa nell’esofago.
Le conseguenze di tale situazione sono bruciore e dolore alla bocca dello stomaco e rigurgiti acidi. Possono inoltre verificarsi danni alla mucosa dell’esofago, ulcerazioni ed esofagiti da reflusso. Talvolta la patologia si associa ad ernia iatale, verificandosi la risalita di una porzione di stomaco attraverso lo iato del diaframma, ovvero il foro che consente all’esofago di passare attraverso il diaframma.
Prima di partire in questo viaggio alimentare ci preme sottolineare che le informazioni fornite hanno uno scopo puramente informativo, non si tratta di consigli alimentari che vanno sempre concordati con il proprio nutrizionista in base alle esigenze personali, soprattutto in caso di disturbi seri come il reflusso.
Esempio di dieta adatta a chi soffre di reflusso.
Per una maggiore comprensione di quello che è considerato il comportamento alimentare da seguire, abbiamo deciso di presentare qui di seguito un esempio di dieta, elaborato e proposto dalla Dott.sa Margherita Mazzola.
la Dott.sa Margherita Mazzola è laureata in Scienze Biologiche e specializzata in Biomedicina dal 2008, a Palermo svolge la professione di Biologo Nutrizionista.
Menù di esempio settimanale: tabella giornaliera con schema ad alternative
Il seguente schema dietetico ha una valenza di due settimane, al termine delle quali sarà necessaria una valutazione della sintomatologia per comprendere come proseguire con l'alimentazione.
Cosa mangiare a colazione.
Per la colazione è possibile alternare tra:
200 ml di latte di soia o di riso a cui aggiungere due cucchiaini di orzo solubile e 30 g di cereali integrali o di fiocchi di avena.
Un vasetto da 125 g di yogurt magro bianco o alla frutta di soia o di riso e tre fette biscottate integrali.
2 mele e una banana, a cui aggiungere 3 fette biscottate integrali con marmellata (vanno bene tutti i gusti tranne frutti di bosco, arancia, pesca e lampone).
Spuntini giornalieri.
Per gli spuntini, da effettuare uno a metà mattina (intorno alle 10,30 - 45) e uno a metà pomeriggio (intorno alle 17,30) si consiglia di scegliere una mela o una banana, accompagnandola con una fetta biscottata integrale per favorire il senso di sazietà.
Il pranzo.
Alternare a scelta tra le seguenti proposte:
70 g di pasta o di riso (preferibilmente integrale) da condire con: Piselli e verdure miste lessate (meglio scegliere quelle meno acide com carote e zucchine) e olio e parmigiano (massimo due volte a settimana)
60 g di cous cous da condire a piacere con verdure e piselli (circa 200 g peso sgocciolato), oppure con tonno al naturale ben sgocciolato e verdure miste.
Insalata di pollo da farsi con una fettina di petto di pollo arrostito e verdure a scelta (esempio carote, funghi, lattuga). Aggiungere 70 g di pane di farina integrale.
Insalata con tofu o caprino da farsi con 100 g di tofu o caprino e verdure a scelta (esempio carote, funghi, spinaci, lattuga). Aggiungere 70 g di pane integrale.
Insalata con salmone da farsi con 150 g di salmone fresco grigliato e verdure a scelta (esempio carote, radicchio, funghi, lattuga). Aggiungere 70 g di pane (preferibilmente integrale). Scegliere questa proposta massimo una volta a settimana.
Cosa mangiare a cena.
Tre volte a settimana scegliere per cena tra le seguenti proposte:
Una porzione limitata di pollo, 60 g di pane integrale, e una porzione generosa di insalata o di verdure cotte al vapore o alla griglia.
Una fetta di tacchino, 60 g di pane (meglio se integrale), e una porzione abbondante di insalata o di verdure lessate o grigliate.
Un hamburger di soia o polpettine di soia (peso massimo 100 g), 60 g di pane a base di farina integrale, e una porzione sostanziosa di insalata o di verdure bollite o arrostite.
Una volta a settimana scegliere come cena tra:
Una porzione di carne di vitello, 60 g di pane totalmente o parzialmente integrale, e una porzione soddisfacente di insalata o di verdure preparate con metodi di cottura leggeri (alla griglia o bollite).
Frittata al forno (da farsi con un uovo, un cucchiaino di parmigiano, un pizzico di sale e se piacciono possono essere aggiunte delle erbe aromatiche come menta, basilico, salvia. Non aggiungere spezie), 60 g di pane integrale, un’insalata mista senza mais o una porzione grande di verdure lessate.
Un uovo sodo, un contorno di insalata mista o di verdure lesse o alla griglia, 60 g di pane di farina integrale.
Tre volte a settimana mangiare a cena una tra le seguenti proposte:
Una porzione di pesce a scelta (merluzzo, sogliola, tonno, orata ecc..), 60 g di pane (semi o totalmente integrale) e una porzione sostanziosa di verdure o un'abbondante insalata mista.
2 calamari da fare ripieni con pangrattato, una porzione generosa di verdure o un'abbondante insalata mista. Aggiungere 60 g di pane integrale.
grigliata mista di pesce da farsi con un trancio di pesce spada o altro pesce gradito, un calamaro medio, e 3 – 4 gamberoni. Cuocere il pesce a forno o sulla griglia. 60 g di pane di farina integrale e un contorno di verdure grigliate o un'abbondante insalata mista.
Cosa puoi mangiare (cibi sì).
Per tenere a bada il reflusso gastroesofageo è necessario evitare una serie di alimenti che aumentano l'acidità di stomaco ed irritano la mucosa e che sono facilmente digeribili. Se, infatti, lo svuotamento dello stomaco è lento aumentano le possibilità di risalita di succhi acidi.
Per quanto riguarda il modo di alimentarsi si consiglia di:
Scegliere alimenti semplici, evitando intingoli, piatti elaborati, cibi fritti, grassi e speziati. Limitare tutti i grassi, in particolar modo quelli cotti ed i condimenti grassi, poiché provocano un aumento dei tempi digestivi. Inoltre, i grassi riducono il tono muscolare del cardias favorendo il reflusso associato all'ernia iatale.
Fare pasti piccoli, leggeri e frequenti. Si suggerisce di frazionare i pasti in almeno 5 pasti al giorno, di cui tre principali e due spuntini. Meglio inoltre evitare di consumare la maggior parte del cibo nella prima parte della giornata, in particolare a colazione, e di limitare la quantità di cibo a cena.
Tra le proteine preferire fonti magre, come il pesce o le carni bianche. Sembra, infatti, che questi alimenti aumentino il tono muscolare del cardias e prevengono il reflusso associato all'ernia iatale.
Elenco generale degli alimenti consigliati.
Come abbiamo detto, per prevenire o contrastare il reflusso gastroesofageo è necessario modificare alcune abitudini alimentari, prediligendo determinati cibi ed escludendone altri. Alcuni alimenti, infatti, sono particolarmente indicati per il trattamento del reflusso gastrico dal momento che evitano o riducono la formazione di acido a livello gastrico. Tra questi abbiamo:
Verdure a foglia verde. Le verdure a foglia verde come lattuga, spinaci, cavolo e bietole sono ricche di vitamine e minerali essenziali per il benessere dell'apparato digerente. Inoltre, contengono fibre che aiutano a regolare la digestione e a ridurre la pressione sull'esofago.
Spinaci. Tra le verdure gli spinaci si possono mangiare e sono particolarmente consiglia in caso di reflusso gastroesofageo. Ma è importante cucinarli con tecniche leggere (bolliti o al vapore), senza usare condimenti grassi.
Cereali integrali. I cereali integrali come il riso integrale, la quinoa e l'avena sono ricchi di fibre e nutrienti che regolano la digestione e a riducono i sintomi del reflusso. Inoltre, la loro consistenza aiuta a lenire l'esofago.
Yogurt greco. Lo yogurt greco va bene per il reflusso perché è ricco di proteine e probiotici che riducono l'infiammazione dell'apparato digerente e a regolano la digestione. Va evitato invece lo yogurt con aggiunta di zuccheri e aromi artificiali che possono aumentare l'acidità nello stomaco.
Yogurt di soia. lo yogurt di soia è un'alternativa valida per chi ha il reflusso, ma è molto importante far attenzione a scegliere yogurt naturali
Patate dolci. Questo tipo di patate si possono mangiare se si ha il reflusso gastrico perché sono povere di grassi e ricche di fibre, vitamine e minerali. Possono essere cotte in vari modi, come al forno o bollite, e rappresentano un'ottima alternativa alle patate bianche, che causano bruciore di stomaco.
Gallette di mais. Chi soffre di reflusso può mangiare le gallette di mais, poiché sono leggere, secche e non contengono grassi o oli aggiunti.
Mele (meglio se fresche). Le mele sono frutti poco acidi che possono essere consumati senza grandi problemi. la frutta fresca è ricca di antiossidanti e vitamine che aiutano a proteggere le cellule dell'apparato digerente e a migliorare la digestione. Scegliere frutta come mele, pere, banane e meloni aiuta a ridurre i sintomi del reflusso.
Banane mature, che contengono un enzima chiamato pectina che aiuta a prevenire il reflusso. Inoltre, le banane sono facilmente digeribili e possono aiutare a lenire l'irritazione dell'esofago.
Carni bianche. Se soffri di reflusso consuma preferibilmente carni bianche come pollo e coniglio. Le proteine magre sono facilmente digeribili e aiutano a ridurre i sintomi del reflusso. Evita invece carni grasse che aumentano l'acidità nello stomaco.
Carne di cavallo. Inlinea generale, la carne di cavallo non è considerata un alimento che peggiora il reflusso gastroesofageo.
Pesce magro. Per quanto riguarda i pesci sono generalmente consentiti ma bisogna evitare quelli molto grassi.
Latticini e formaggi leggeri con pochi grassi. I formaggi magri e freschi, il tofu, il formaggio di capra e la feta, a differenza dei formaggi stagionati, contengono meno grassi e lattosio e quindi non acuiscono i sintomi di reflusso.
Zenzero. Lo zenzero (in quantità limitate) è considerato un rimedio naturale contro il reflusso. Viene utilizzato fresco o in polvere e aggiunto a tisane o piatti salati o dolci.
Bevande: la bevanda da preferire è naturalmente l'acqua ma anche il latte aiuta a proteggere le pareti dello stomaco.
Frutta che si può mangiare con il reflusso.
Ecco un elenco completo e dettagliato della frutta che si possono mangiare con il reflusso, insieme a spiegazioni sul perché questi frutti sono adatti per chi soffre di questo disturbo.
Banane: Le banane sono una buona scelta per chi soffre di reflusso perché hanno un basso contenuto di acidità e sono ricche di potassio, che aiuta a ridurre il bruciore di stomaco. Inoltre, contengono anche fibre che aiutano a mantenere l'intestino sano e regolare.
Mele: Le mele sono un'altra frutta adatta per chi soffre di reflusso. Sono ricche di fibre e pectina, che aiutano a regolare il sistema digestivo e a ridurre l'acidità dello stomaco. Inoltre, le mele contengono anche acido malico, che aiuta a neutralizzare l'acidità nello stomaco.
Pere: Le pere sono un'altra frutta che può aiutare a ridurre il reflusso. Contengono fibre solubili che aiutano a prevenire la stitichezza e a mantenere l'intestino sano. Inoltre, le pere contengono anche antiossidanti che aiutano a ridurre l'infiammazione.
Melone: Il melone è una buona scelta per chi soffre di reflusso perché ha un basso contenuto di acidità e contiene anche vitamine e minerali importanti per la salute, come la vitamina C e il potassio.
Pesche: Le pesche sono un'altra frutta adatta per chi soffre di reflusso. Sono ricche di fibre e acqua, che aiutano a prevenire la stitichezza e a mantenere l'intestino sano. Inoltre, le pesche contengono anche antiossidanti che aiutano a ridurre l'infiammazione.
Per ridurre i sintomi del reflusso, è importante anche evitare di mangiare frutta troppo acida o troppo matura, poiché ciò può aumentare l'acidità dello stomaco. Inoltre, è importante mangiare la frutta in piccole quantità e non a stomaco vuoto, in modo da non sovraccaricare il sistema digestivo.
Tabella riassuntiva della frutta che puoi mangiare se soffri di reflusso: Banane, mele, pere, melone, pesche.
Verdure per il reflusso
Mangiare verdure è generalmente benefico per la salute e può anche aiutare a gestire i sintomi del reflusso gastroesofageo (GERD). Le verdure sono ricche di fibre, vitamine, minerali e antiossidanti e hanno un basso contenuto di grassi e calorie. Tuttavia, alcune verdure possono essere meno adatte per chi soffre di reflusso. Di seguito è riportato un elenco di verdure che possono essere consumate per ridurre il rischio di reflusso e alcune spiegazioni sul perché:
Spinaci: Gli spinaci sono una scelta eccellente per chi soffre di reflusso poiché sono delicati sullo stomaco. Sono ricchi di vitamine e minerali e hanno un basso contenuto di grassi e calorie.
Carote: Le carote sono ricche di vitamina A e fibre, e il loro contenuto di fibre può aiutare a regolare la digestione e ridurre il rischio di reflusso.
Zucchine: Le zucchine sono un'opzione delicata adatta a chi soffre di reflusso perchè hanno un basso contenuto di calorie e un alto contenuto di acqua.
Patate dolci: Le patate dolci sono meno acide delle patate normali e possono essere una scelta migliore per chi soffre di reflusso. Inoltre, sono un'ottima fonte di vitamine, minerali e fibre.
Asparagi: Gli asparagi sono generalmente ben tollerati da chi soffre di reflusso gastroesofageo e sono una fonte di vitamina K, acido folico e fibre.
Broccoli: I broccoli sono una scelta salutare per chi soffre di reflusso, purché non siano cucinati con grassi aggiunti o condimenti piccanti. Sono ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti.
Fagiolini: I fagiolini hanno un basso contenuto di grassi, il che li rende una buona scelta per chi soffre di reflusso.
Piselli: I piselli possono essere facilmente digeriti da chi soffre di reflusso gastroesofageo e sono una fonte di proteine e fibre.
Lattuga romana: La lattuga romana è un'ottima fonte di vitamina A e fibre e ha un basso contenuto di calorie. Può essere consumata in insalate o in altri piatti come alternativa delicata per chi soffre di reflusso.
Cavolo cappuccio: Il cavolo cappuccio è ricco di vitamine e minerali, e il suo contenuto di fibre può aiutare a regolare la digestione e ridurre il rischio di reflusso.
Zucca: La zucca è una fonte di vitamina A, vitamina C e fibre. Può essere una buona opzione per chi soffre di reflusso, purché sia cucinata in modo sano e senza grassi aggiunti.
Tabella delle verdure che chi ha il reflusso può mangiare: spinaci, carote, zucchine, patate dolci, asparagi, broccoli, fagiolini, piselli, lattuga romana, cavolo cappuccio, zucca.
Formaggi che si possono mangiare con il reflusso
Di solito, i formaggi a basso contenuto di grassi sono più adatti per chi soffre di reflusso. Ecco un elenco di alcuni formaggi italiani a basso contenuto di grassi e popolari che potresti provare:
Ricotta: un formaggio fresco e leggero fatto con siero di latte. È adatto per chi soffre di reflusso gastroesofageo, poiché ha un basso contenuto di grassi e un sapore delicato.
Fiocchi di latte: simili alla ricotta, i fiocchi di latte sono un formaggio fresco e leggero con un basso contenuto di grassi. Sono adatti per chi soffre di reflusso.
Feta: formaggio greco a pasta morbida fatto con latte di pecora o capra che è in genere ben tollerato da chi soffre di reflusso, dato che ha un contenuto di grassi moderato.
Robiola: un formaggio cremoso con un contenuto di grassi relativamente basso che lo rende adatto per chi soffre di reflusso. Ha un sapore delicato ed una coesistenza morbida.
Stracchino: un formaggio a pasta molle e cremosa con un contenuto di grassi moderato e quindi adatto per chi ha il reflusso.
Caprino: un formaggio di capra fresco e leggero meno grasso rispetto ad altri formaggi di capra e può quindi essere adatto per chi soffre di reflusso.
Tofu: il formaggio di tofu è fatto di latte di soia e ha un sapore delicato e cremoso. È anche una buona fonte di proteine e può essere una scelta adatta per chi soffre di reflusso.
Mozzarella di bufala: una varietà di mozzarella realizzata con latte di bufala. È da preferire in caso di reflusso perché ha un contenuto di grassi leggermente inferiore rispetto alla mozzarella di mucca e un sapore più delicato.
Primo Sale: un formaggio semiduro adatto per chi soffre di reflusso perché a basso contenuto di grassi. È realizzato con latte di mucca, pecora o capra. Ha un sapore delicato e lievemente salato.
Montasio: un formaggio semiduro del Friuli-Venezia Giulia, a basso contenuto di grassi e dal sapore delicato.
Raschera: un formaggio a pasta semidura prodotto in Piemonte. Ha un contenuto di grassi moderato.
Quartirolo Lombardo: un formaggio fresco e morbido prodotto in Lombardia. Ha un contenuto di grassi relativamente basso e un sapore leggermente acidulo.
Formaggio spalmabile light: varietà di formaggio cremoso con un basso contenuto di grassi, ideale per chi soffre di reflusso. Può essere utilizzato come sostituto di altri formaggi più grassi in ricette e spalmato su pane o cracker.
Caciotta fresca: un formaggio a pasta semidura, prodotto con latte di mucca o pecora, dal contenuto di grassi moderato e dal sapore leggero e delicato.
Scamorza bianca: Formaggio a pasta filata prodotto con latte di mucca la scamorza ha un contenuto di grassi accettabile e un sapore leggermente affumicato.
Tabella riassuntiva dei formaggi migliori per chi soffre di reflusso: ricotta, fiocchi di latte, feta, robiola, stracchino, caprino, tofu, mozzarella di bufala leggera, primo sale, montasio, raschera, quartirolo lombardo, formaggio spalmabile light, caciotta fresca, scamorza bianca
Pesci che si possono mangiare
I pesci a basso contenuto di grassi sono generalmente considerati una buona scelta per le persone con GERD, poiché i grassi rallentano lo svuotamento dello stomaco e possono esacerbare i sintomi del reflusso. Ecco alcuni tipi di pesce a basso contenuto di grassi che potresti prendere in considerazione:
Merluzzo: Il merluzzo è un pesce bianco magro con un basso contenuto di grassi e calorie. Il suo contenuto proteico può aiutare a mantenere i muscoli dello stomaco forti, il che potrebbe aiutare a prevenire il reflusso.
Orata: L'orata è un altro pesce bianco a basso contenuto di grassi che può essere una buona opzione per le persone con GERD. È anche una fonte di proteine e altri nutrienti essenziali.
Branzino: Il branzino è un pesce bianco adatto in caso di reflusso perché ha un basso contenuto di grassi e può essere facilmente digerito. Ha un sapore delicato e può essere preparato in vari modi, come al forno, alla griglia o al vapore.
Sogliola: La sogliola è un pesce piatto a basso contenuto di grassi, ricco di proteine e omega-3. Può essere cucinata in modo sano, come al forno o alla griglia, per evitare di aggiungere grassi extra.
Tilapia: La tilapia è un pesce d'acqua dolce con un basso contenuto di grassi e calorie e perciò indicato per il reflusso. È una buona fonte di proteine e può essere cucinata in modi sani come al forno o alla griglia.
Cibi da evitare (alimenti no).
Per concludere, alcuni alimenti devono essere assolutamente evitati, poiché sono degli alimenti cosiddetti "acidi" e possono quindi incrementare la produzione di acido a livello dello stomaco.
Elenco generale degli alimenti vietati o quasi.
Tabella riassuntiva dei peggiori alimenti per il reflusso.
Chi soffre di reflusso non deve mangiare: cibi grassi (patatine fritte, carne grassa, formaggi grassi e fritture in generale), cibi piccanti (peperoncino e salse piccanti), cibi acidi (agrumi, pomodori, aceto), bevande gassate o che contengono caffeina (cola, caffè, tè), bevande alcoliche (vino, birra, liquori), latte intero, carne rossa, salumi, formaggi grassi (camembert, brie, gorgonzola, provolone), cioccolato, menta, frattaglie
Dopo la tabella riassuntiva analizziamo gli alimenti da evitare nel dettaglio:
Cibi grassi - i cibi ad alto contenuto di grassi rallentano la digestione e aumentano la pressione nello stomaco, facendo sì che il contenuto gastrico risalga nell'esofago. Alimenti come patatine fritte, carne grassa, formaggi grassi e fritti in generale sono difficili da digerire e aumentano notevolmente la quantità di acido nello stomaco, acuendo i sintomi.
Cibi piccanti - i cibi piccanti possono irritare l'esofago e causare infiammazioni, aumentando il rischio di reflusso gastroesofageo. Si consiglia di evitare i cibi piccanti come peperoncini, jalapenos e salsa di peperoncino. Alimenti come peperoncino, salse piccanti, peperoncini in salamoia e cibi speziati irritano l'esofago, aumentando i sintomi.
Cibi acidi - i cibi acidi come agrumi, pomodori, succhi di frutta acidi e aceto irritano l'esofago e aumentano il reflusso gastrico. È consigliabile quindi non mangiare questi cibi o di limitarne l'assunzione. Alimenti come agrumi, pomodori, salsa di pomodoro, aceto e succhi acidi possono irritare l'esofago e accrescere la produzione di acido gastrico, peggiorando la sintomatologia.
Bevande gassate - le bevande gassate aumentano la pressione nello stomaco e causano il reflusso del contenuto gastrico nell'esofago. Quindi è meglio evitare le bevande gassate come soda, cola e bevande energetiche.
Caffè - il caffè irrita l'esofago e aumentail reflusso gastroesofageo. Si suggerisce di limitare l'assunzione di caffè e di optare per alternative come tè o acqua.
Bevande che contengono caffeina. Tè, bibite a base di cola e cioccolato contengono caffeina che innalza i livelli di acido nello stomaco e irrita l'esofago.
Alcol - l'alcol irrita l'esofago, è consigliabile, perciò, limitare l'assunzione di alcol o di rimuoverlo completamente dalle proprie abitudini se si soffre di reflusso gastroesofageo.
Cioccolato - il cioccolato rilassa il muscolo dello sfintere esofageo inferiore, favorendo il reflusso del contenuto gastrico nell'esofago.
Cibi che causano gas - i cibi che causano gas come fagioli, lenticchie possono aumentare la pressione nello stomaco, favorendo il reflusso del contenuto gastrico nell'esofago.
Cibi molto salati - i cibi molto salati aumentano la sete e portano a una maggiore assunzione di liquidi, aumentando il rischio di reflusso gastroesofageo.
Agrumi - gli agrumi come arance, limoni e pompelmi sono acidi e irritano la mucosa dell'esofago, provocando reflusso.
Liquirizia. Se hai problemi di reflusso evita di mangiare la liquirizia perchè contiene glicirrizina che aumenta la produzione di acido gastrico nello stomaco e irrita l'esofago
Cibi fritti - i cibi fritti possono aumentare la pressione nello stomaco e rallentare la digestione, favorendo il reflusso.
Crauti. Meglio evitarli. I crauti sono acidi e fermentato, possono quindi irritare la mucosa gastrica e di conseguenza causare bruciore di stomaco e rigurgito.
Latte intero. Il latte intero stimola la secrezione di acido gastrico e favorisce il reflusso. Meglio optare per latte a basso contenuto di grassi o di evitare il latte.
Carne rossa. La carne rossa aumenta la produzione di acido gastrico e causa una maggiore pressione nello stomaco, favorendo il reflusso. È saggio quindi limitare l'assunzione di carne rossa e di optare per fonti di proteine più leggere come il pollo, il pesce e il tofu.
Dolcificanti artificiali. I dolcificanti artificiali come l'aspartame e il sorbitolo sono causa di gonfiore addominale e aumentano il rischio la possibilità di reflusso.
Cibi da fast food. I cibi da fast food sono spesso ricchi di grassi, sale e zuccheri raffinati, è quindi preferibile evitare o limitare l'assunzione per non incorrere nel reflusso.
Cibi contenenti menta: alimenti e bevande contenenti menta, come tè alla menta, chewing gum alla menta e caramelle alla menta, rilassano lo sfintere esofageo inferiore e causano il reflusso del contenuto dello stomaco nell'esofago.
Cibi troppo dolci: cibi troppo zuccherati, come bevande gassate, dolci e caramelle, provocano un aumento di acido nello stomaco e causano sintomi tipici del reflusso.
Prodotti da forno industriali, dei quali è consigliabile fare a meno per un certo periodo di tempo in modo tale da “pulire lo stomaco”.
Carni grasse e frattaglie. Vanno quindi evitati tutti i tagli grassi di carne, come per esempio il controfiletto, le frattaglie e le interiora, la carne trita di spalla, le alette di pollo, il maiale e l'agnello.
il gelato: Il gelato andrebbe evitato o comunque limitato perché contiene ingredienti che aumentano il reflusso gastroesofageo, come latte intero, zucchero raffinato e aromi artificiali. Inoltre, il gelato è solitamente servito freddo, il che irrita la mucosa dell'esofago.
La panna acida. La panna acida è un alimento ad alto contenuto di grassi che, inoltre, può contenere additivi e conservanti che possono irritare l'esofago e causare sintomi di reflusso. Ti consigliamo di scegliere alternative a basso contenuto di grassi, come yogurt greco o yogurt magro.
Salumi. I salumi, come prosciutto, salame e salsiccia, contengono grassi e conservanti che aumentano l'acidità ed il reflusso. Inoltre, possono essere molto ricchi di sale, che aumenta la pressione sanguigna e causa ritenzione idrica. Si suggerisce di evitare o limitare l'assunzione di salumi e di scegliere alternative a basso contenuto di grassi, come carni magre, pesce e tofu.
Pesci grassi. Sono da limitare i pesci grassi come salmone e sgombro, e quello affumicato.
Mozzarella di mucca molto grassa. È preferibile limitare l'assunzione di mozzarella che contiene grassi saturi e lattosio. Meglio scegliere varietà di formaggi a basso contenuto di grassi e con meno lattosio.
Formaggi grassi. Si consiglia anche di limitare l'assunzione di tutti i formaggi, tranne quelli leggeri o a basso contenuto di grassi.
Frutti molto acidi. Per quanto riguarda la frutta, sono da evitare tutti gli agrumi (arance, limoni, pompelmo, mandarini) e il succo di mirtillo rosso.
Tè: bere tè può aumentare la produzione di acido nello stomaco e irritare la mucosa dell'esofago, peggiorando i sintomi del reflusso gastrico.
Uova sode: le uova sode non sono consigliate se si soffre di reflusso. Infatti, sono un alimento che rallenta lo svuotamento gastrico e può favorire il ritorno di acido nello stomaco. Inoltre, le uova sode richiedono una cottura di circa 9 minuti in acqua bollente, che può alterare la struttura delle proteine e renderle più difficili da digerire.
Cibi a base di farina bianca. I cibi a base di farina bianca, come pane bianco e pasta, aumentano la risalita acida a causa del loro alto contenuto di carboidrati raffinati. Si suggerisce di optare per cibi a base di farina integrale.
Tutti i tipi di pane aromatizzati (pane all'aglio o pane alle spezie) e il muesli.
Frutta da evitare per il reflusso.
Ecco una lista di alcune dei principali frutti da evitare o almeno limitare se si soffre di reflusso:
Agrumi: agrumi come arance, mandarini, clementine, pompelmi e limoni sono acidi e irritano la mucosa dello stomaco. Inoltre, contengono anche sostanze che rilassano il muscolo dello sfintere esofageo inferiore, il che favorisce il reflusso.
Ananas: l'ananas contiene bromelina, un enzima che irrita il rivestimento gastrico e aumenta il rischio della risalita dei succhi acidi.
Fragole: se soffri di reflusso le fragole vanno evitate perché contengono acido ellagico, che irrita la mucosa gastrica. Inoltre, possono anche essere dolcificate con zucchero, il che aumenta la possibilità di peggiorare i sintomi.
Uva: l'uva è acida e irrita Il tessuto mucoso dello stomaco. Inoltre, i semi dell'uva possono causare problemi di digestione.
Kiwi: il kiwi è acido e irrita la parete gastrica. Inoltre, contiene anche una sostanza chiamata actinidina, che indebolisce il muscolo dello sfintere esofageo inferiore.
Frutti di bosco: i frutti di bosco come mirtilli, more e lamponi, sono acidi e quindi facilmente irritano la mucosa dello stomaco. Inoltre, possono anche contenere semi che potrebbero causare problemi di digestione.
Amarene: le amarene sono tra gli alimenti da evitare se si soffre di reflusso. Infatti, sono frutti acidi che possono aggravare i sintomi di bruciore e rigurgito.
Tabella riassuntiva della frutta che è meglio evitare se si soffre di reflusso: agrumi (arance, mandarini, clementine, pompelmi e limoni), ananas, uva, kiwi, frutti di bosco.
In generale è consigliabile preferire frutta matura e dolce, a bassa acidità, come mele, pere, pesche e banane. Se hai dubbi, ti consiglio di consultare un nutrizionista.
Verdure da evitare.
Ecco un elenco di verdure che andrebbero evitate se si soffre di reflusso. Ci sono degli alimenti già citati ma a nostro avviso ribadire i concetti aiuta a fissarli e poi riteniamo sia giusto inserirli per fornire una lista di verdure più completa.
Pomodori: sono ricchi di acido citrico, che aumenta la produzione di acido nello stomaco e peggiora il reflusso gastroesofageo. Si consiglia di non mangiare pomodori crudi, salsa di pomodoro e concentrati di pomodoro.
Peperoni: sono ricchi di acido malico, che causa bruciore e dolore di stomaco oltre a peggiorare il reflusso gastroesofageo.
Cipolle: contengono solfuro, che irrita la mucosa gastrointestinale e causare bruciore di stomaco.
Porro: Il porro è uno dei cibi da evitare se soffri di reflusso, in quanto può indebolire il cardias (la valvola che impedisce all’acido dello stomaco di risalire nell’esofago) e causare infiammazione.
Aglio: contiene anche solfuro che irrita la mucosa gastrointestinale.
Sedano: può incrementare la quantità di acido gastrico e causare reflusso. Per tale motivo meglio evitare il sedano crudo se si soffre di questa patologia.
Radicchio. Meglio non mangiare il radicchio se si soffre di reflusso gastrico perché contiene anche una quantità significativa di fibra insolubile, che può aumentare la pressione nell'intestino e contribuire al reflusso. Per evitare problemi è importante limitare la quantità di radicchio consumata e cercare di cuocerlo leggermente per renderlo più digeribile.
Cetrioli: sono ricchi di acqua e potrebbero causare un aumento della produzione di acido gastrico. È preferibile, perciò, ridurre drasticamente il consumo di cetrioli crudi e di limitarne l'utilizzo in cucina.
Cavolfiore: Meglio evitare se hai il reflusso gastroesofageo. Il cavolfiore è un alimento non facile da digerire e provoca gas e gonfiore addominale.
Funghi: possono causare acidità gastrica e reflusso gastrico. Chi soffre di tale disturbo dovrebbe perciò preferire altri tipi di verdure.
Asparagi: possono provocare flatulenza e disturbi gastrointestinali, pertanto è meglio limitarne l'uso.
Cavoli: sono verdure molto fibrose e difficili da digerire, che causano gonfiore addominale e reflusso gastrico. È preferibile, perciò, limitarne l'inserimento nella dieta e di preferire altri tipi di verdure.
Barbabietole: sono ricche di acido ossalico che provoca irritazione della mucosa gastrointestinale e peggiora il reflusso gastroesofageo.
Mais: è un cereale ad alto contenuto di amido, che aumenta la produzione di acido gastrico.
Carciofi: possono causare flatulenza e disturbi gastrointestinali.
Tabella riassuntiva delle verdure da evitare con il reflusso: pomodori, peperoni, cipolle, sedano, radicchio, cetrioli, cavolfiore, funghi, asparagi, barbabietole, carciofi.
Pesci e frutti di mare da evitare in caso di reflusso
Se soffri di reflusso gastroesofageo (GERD), alcuni pesci e frutti di mare potrebbero peggiorare i sintomi. Tuttavia, la tolleranza varia da persona a persona, quindi è importante monitorare come il tuo corpo reagisce a specifici alimenti. Ecco un elenco di alcuni pesci e frutti di mare che potresti voler evitare o limitare se soffri di reflusso:
Salmone affumicato: Il salmone affumicato ha un contenuto di grassi più alto rispetto al salmone fresco e può aumentare il rischio di reflusso.
Trota affumicata: Come il salmone affumicato, la trota affumicata ha un contenuto di grassi più elevato rispetto alla trota fresca e può aumentare il rischio di reflusso.
Tonno in scatola in olio: Il tonno conservato in olio ha un contenuto di grassi più elevato rispetto al tonno conservato in acqua, il che può peggiorare i sintomi del reflusso.
Sardine in scatola in olio: Anche le sardine in scatola in olio possono aumentare il rischio di reflusso a causa del loro alto contenuto di grassi.
Alici marinate: Le alici marinate sono spesso conservate in olio e aceto e potrebbero peggiorare il reflusso a causa del loro contenuto di grassi e acidità.
Calamari fritti: La frittura può aumentare il contenuto di grassi dei calamari, rendendoli meno adatti per chi soffre di reflusso.
Gamberi fritti: Come i calamari fritti, i gamberi fritti hanno un contenuto di grassi più elevato rispetto ai gamberi cotti in altri modi.
Scampi o gamberoni alla diavola: Questi piatti sono spesso preparati con abbondante olio e spezie piccanti, che possono peggiorare i sintomi del reflusso.
Cozze gratinate: Le cozze gratinate sono spesso ricoperte di pangrattato e formaggio, che possono contribuire a un aumento del rischio di reflusso.
Anguilla affumicata: L'anguilla affumicata è un pesce grasso che potrebbe peggiorare i sintomi del reflusso a causa del suo alto contenuto di grassi.
Baccalà fritto: Il baccalà fritto, spesso servito in impanatura o pastella, può essere ricco di grassi e peggiorare il reflusso.
Lo stile di vita salutare.
Sebbene la dieta si potrà rivelare un valido e fondamentale alleato, la corretta alimentazione non sarà l’unica strada possibile per tenere sotto controllo i sintomi del reflusso: è bene infatti adottare alcune norme comportamentali che possono aiutare in maniera evidente il soggetto affetto a stare meglio. Tali comportamenti riguardano per lo più le modalità con cui affrontare i pasti, come anche il modo di comportarsi prima e dopo i pasti, ma vi sono anche regole comportamentali generiche.
Buone regole comportamentali.
Per favorire il miglioramento dei sintomi è bene:
Far trascorrere del tempo tra il pasto ed il riposo. In particolare, sarebbe meglio evitare di mangiare subito prima di andare a dormire, attendendo almeno un paio d'ore dalla fine del pasto, ed evitare di distendersi subito dopo aver mangiato, in modo tale da favorire il miglioramento dei sintomi.
Subito dopo i pasti è utile favorire il processo digestivo facendo una breve camminata a passo molto lento.
Evitare sforzi e soprattutto piegamenti in avanti subito dopo aver terminato di mangiare. Se ci si piega in avanti, infatti, si potrebbe favorire il ritorno dell'acido verso l'esofago.
Abolire il fumo e tutto ciò che contiene nicotina, poiché tale sostanza aumenta la secrezione acida gastrica.
Quelli presentati fino ad ora sono consigli, più e meno pratici, attraverso i quali sarà possibile ridurre significativamente i sintomi del reflusso gastroesofageo. Se vi riconoscete in questa situazione, e magari avete già tentato molteplici espedienti, potrebbe essere un buon inizio affrontare questo nuovo tentativo con costanza e serietà: vedrete che gli effetti saranno visibili fin dai primi momenti.
Approfondimenti
Il Ruolo della Dieta DASH nel Controllo del Reflusso Gastroesofageo negli Adolescenti
Il reflusso gastroesofageo (GERD) è una condizione comune che colpisce individui di tutte le età, inclusi gli adolescenti. Tradizionalmente, il trattamento si è concentrato sull'uso di farmaci e modifiche dello stile di vita. Tuttavia, recenti ricerche hanno iniziato a esplorare l'efficacia di specifici regimi dietetici nel controllo dei sintomi del GERD. In particolare, uno studio pubblicato nel 2023 ha esaminato l'effetto della dieta DASH (Dietary Approaches to Stop Hypertension) sui sintomi del GERD negli adolescenti.
Dieta DASH: Una Panoramica
La dieta DASH è stata inizialmente sviluppata per ridurre l'ipertensione, ma è stata riconosciuta per i suoi benefici complessivi sulla salute. Caratterizzata da un alto consumo di frutta, verdura, cereali integrali, e proteine magre, questa dieta limita il consumo di grassi saturi, zuccheri aggiunti e sale.
Impatto della Dieta DASH sul GERD
Lo studio del 2023 ha rivelato che l'aderenza a una dieta DASH può avere effetti protettivi contro il GERD negli adolescenti. I sintomi come il reflusso, la nausea e il dolore allo stomaco sono stati significativamente ridotti tra i partecipanti che seguivano questa dieta. Questo suggerisce che la dieta DASH potrebbe essere un'efficace strategia di gestione del GERD in questa fascia d'età.
Meccanismi Potenziali
I benefici della dieta DASH nel controllo del GERD possono essere attribuiti a diversi fattori. Primo, l'alto contenuto di fibre può migliorare la digestione e ridurre la pressione nello stomaco, diminuendo così la probabilità di reflusso. Secondo, una dieta ricca di frutta e verdura può avere un effetto alcalinizzante, neutralizzando l'acidità dello stomaco. Infine, la riduzione del consumo di grassi saturi e zuccheri può diminuire l'infiammazione gastrointestinale, un fattore noto per aggravare i sintomi del GERD.
Considerazioni Cliniche
Sebbene i risultati siano promettenti, è importante considerare che la dieta DASH è solo una componente di un approccio di trattamento più ampio per il GERD. La gestione efficace del GERD, specialmente negli adolescenti, richiede un approccio olistico che include modifiche dello stile di vita, gestione dello stress e, quando necessario, interventi farmacologici.
Conclusioni e Prospettive Future
La scoperta che la dieta DASH può essere efficace nel controllo dei sintomi del GERD negli adolescenti apre nuove prospettive per la gestione di questa condizione. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per comprendere appieno l'efficacia e i meccanismi di questa dieta nel contesto del GERD. Inoltre, la ricerca futura dovrebbe esplorare l'applicabilità di questo regime dietetico in diverse popolazioni e in combinazione con altre strategie di trattamento.
Bibliografia
Ecco una breve lista di alcune delle pubblicazioni scientifiche consultate per la stesura dell'articolo e grazie alle quali, chi è interessato, può approfondire l'argomento.
Dietary approaches to stop hypertension (DASH)-style diet in association with gastroesophageal reflux disease in adolescents
Abstract: Questo studio rivela che l'aderenza a una dieta DASH potrebbe proteggere contro il GERD e i suoi sintomi, inclusi reflusso, nausea e dolore allo stomaco negli adolescenti.
Abstract: L'analisi multivariata, dopo aver aggiustato per fattori confondenti, mostra che i partecipanti che seguono una dieta vegana hanno un rischio significativamente inferiore di GERD.
Risk factors for gastroesophageal reflux disease symptoms related to lifestyle and diet
Autori: Anna Taraszewska
Data: 2021
Fonte: PubMed
Abstract: I fattori di rischio legati allo stile di vita che possono contribuire ai sintomi del GERD includono eccessivo peso corporeo, consumo moderato/alto di alcol, fumo, attività fisica postprandiale e vigorosa, nonché mancanza di regolare attività fisica.
Low FODMAPs diet or usual dietary advice for the treatment of refractory gastroesophageal reflux disease: An open‐labeled randomized trial
Autori: Pauline Rivière, Blandine Vauquelin, Emiliane Rolland , Chloé Melchior, Sabine Roman, Stanislas Bruley des Varannes, François Mion, Guillaume Gourcerol, Sylvie Sacher-Huvelin, Frank Zerbib
Data: 29 Maggio 2021
Fonte: PubMed
Abstract: La dieta a basso contenuto di FODMAPs e i consigli dietetici usuali hanno effetti benefici simili ma limitati sui sintomi nei pazienti con GERD refrattario ai PPI.
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