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Salumi ed insaccati sono alimenti a base di carne di diversi animali che vengono sottoposti a processi di lavorazione e trasformazione (si dividono in insaccati crudi, insaccati cotti, non insaccati crudi, non insaccati cotti). Scopriamo le calorie ed i valori nutrizionali di questi alimenti e perchè molti ritengono che il loro consumo sia da limitare
Con il termine "salumi ed insaccati" si identificano degli alimenti a base di carne che hanno subito un processo di trasformazione volto ad aumentarne la conservabilità attraverso la modifica delle caratteristiche organolettiche. Alla carne possono essere aggiunti altri componenti quali grasso, frattaglie, sangue, sale, erbe aromatiche, spezie varie e additivi, al fine di esaltarne il sapore. Con lo stesso intento i salumi possono essere sottoposti a diversi processi quali ad esempio stagionatura ed affumicatura. Le carni dei salumi possono essere di diversi animali, bovino, suino, ovino, ed altri animali meno comuni. Possono essere prodotti artigianalmente, da piccole aziende agricole, e venduti al dettaglio, o nelle industrie alimentari, e venduti all'ingrosso.
La preparazione dei salumi prevede l'utilizzo di carni di diversi tagli e di diversi ingredienti che vengono aggiunti per migliorarne le caratteristiche, l'aroma e la conservabilità. I metodi di produzione dei salumi dipendono essenzialmente dal tipo di salume che si andrà a produrre, ad esempio:
Sul mercato, sia italiano che estero, esistono tantissime varietà di salumi che possono essere classificati in base a diversi parametri. Una prima suddivisione si fa tra salumi:
Una seconda classificazione si ha in base al tipo di lavorazione a cui vengono sottoposte le carni, e possiamo avere salumi:
Una terza classificazione può avvenire in base ai vari processi a cui vengono sottoposti i salumi durante la loro lavorazione, e possiamo avere salumi:
I salumi, come precedentemente accennato, sono molto diversi gli uni dagli altri e sulle nostre tavole spesso si alternano diverse tipologie.
Riferendoci alla classificazione di prima, abbiamo:
I salumi e gli insaccati sono alimenti nutrizionalmente molto calorici a causa del loro contenuto elevato di grassi. Di seguito riportiamo nella tabella le informazioni nutrizionali per i principali tipi di salumi. Verranno riportati in particolare, oltre all'apporto calorico, il contenuto di carboidrati, proteine, lipidi totali, colesterolo, grassi saturi e sodio, che rappresentano i principali componenti nutrizionali dei salumi.
Speck: valori per 100 g
Prosciutto crudo di Parma
Prosciutto Crudo San Daniele
Fesa di tacchino
Bresaola
Pancetta
Coppa
Prosciutto cotto
Prosciutto cotto affumicato
Salame Milano
Salame Napoli
Cotechino
Zampone
Wurstel
Mortadella
Purtroppo salumi ed insaccati sono molto calorici, vediamo nella tabella cosa dobbiamo evitare, e cosa si può mangiare in una corretta alimentazione:
I salumi e gli insaccati sono alimenti ricchi di grassi saturi, colesterolo, additivi, conservanti e sodio e pertanto, se consumati in eccesso, possono provocare problemi di salute. In particolare tra le problematiche che può causare un eccessivo consumo di salumi abbiamo:
I salumi contengono delle sostanze chiamate nitriti e nitrati, che servono a garantire una conservazione più lunga all'alimento e ad evitare lo sviluppo del Clostridium botulino, ma che risultano essere cancerogeni in quanto producono delle sostanze, le nitrosammine, che provocano l'insorgenza di tumori, in particolare allo stomaco, al pancreas ed al colon. Il problema relativo alla correlazione tra consumo di salumi ed insorgenza di tumore è il non avere definito un valore soglia (cioè una determinata quantità di alimento consumato), al di sopra del quale vi è accertato rischio di cancerogenicità.
L'elevato contenuto di grassi saturi, di sodio e di colesterolo, rende i salumi un alimento ad alto rischio per l'insorgenza di malattie cardiovascolari quali infarto ed ictus. Il sale, infatti, determina un aumento della pressione arteriosa, mentre colesterolo e grassi saturi provocano la formazione di placche all'interno dei vasi sanguigni, che a lungo andare possono determinarne l'ostruzione.
L'eccessivo contenuto di grassi saturi, di sodio e di colesterolo possono, a lungo andare, determinare l'insorgenza di ipercolesterolemia, ipertensione e aumento di peso.
Durante il periodo della gravidanza e dell'allattamento sarebbe da evitare il consumo di salumi crudi per il rischio di contrarre la toxoplasmosi ed in generale di salumi, a causa del loro contenuto di nitriti e nitrati.
Nonostante questi pericoli, il consumo saltuario di salumi non determina un rischio effettivo per la salute. Si raccomanda comunque di prediligere sempre i salumi magri con un contenuto di grassi inferiore al 30%; quali bresaola o fesa di tacchino arrosto, infatti, una sana alimentazione, prevede che il consumo di grassi sia del 25-30%.
I salumi magri possono essere consumati nella quantità di 50 o 60 grammi per l’apporto di proteine.
Tutti gli altri salumi vanno limitati il più possibile e consumati due volte la settimana e vanno a sostituire alla fonte proteica del pasto complessivo.
Per maggiori informazioni relative al consumo di salumi ed insaccati consultate il vostro nutrizionista di fiducia.
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