I capillari fragili sono un problema prevalentemente femminile, che si manifesta prevalentemente a livello delle gambe, con ematomi ed ecchimosi. Vediamo quali sono le possibili cure farmacologiche, le tecniche mediche e le sostanze naturali che aiutano a rafforzare la parete dei vasi sanguini.
I capillari fragili sono dei piccoli vasi sanguigni che si rompono facilmente a causa di una debolezza della parete del vaso. Quando i capillari si rompono, rilasciano il contenuto sanguigno nella zona circostante, che diventa quindi visibile sottoforma di piccoli lividi o striature sottocutanee.
Questa condizione è comune e può essere causata da una serie di fattori, tra cui invecchiamento, esposizione ai raggi UV, fumo, alcune malattie e terapie mediche.
È un fenomeno che colpisce per la maggior parte le donne, probabilmente per una questione ormonale, gli anziani e più raramente gli uomini ed i bambini. La fragilità capillare può essere fastidiosa ma di solito non è pericolosa per la salute, tuttavia, in alcuni casi, può essere un segnale di una condizione medica più seria, come la rottura di vasi sanguigni più grandi.
Quali sono le zone più soggette a fragilità capillare?
La fragilità capillare e la conseguente rottura dei piccoli vasi sanguigni può manifestarsi in diverse zone del corpo. In particolare risultano tra le più colpite:
Braccia, a causa di patologie quali la porpora simplex, meglio nota con il nome di capillarite. È una patologia dei capillari a causa non ancora nota che determina la formazione di ecchimosi e puntini rossi sottocutanei.
Gambe e viso, a causa solitamente di problemi circolatori legati a stasi venosa ed insufficienza venosa e circolatoria in generale.
Naso, a causa di eccesso di alcol, fumo di sigaretta, eccessiva esposizione ai raggi solari, oppure a causa di forti starnuti legati ad un raffreddore o ancora all'utilizzo di alcuni farmaci come l'aspirina.
Occhi, a causa di episodi intensi di vomito, di starnuti, di sollevamento pesi, a causa dell'assunzione di alcuni farmaci o a causa di determinate condizioni mediche come il glaucoma.
Rari sono invece i fenomeni di fragilità capillare in altre zone del corpo quali le mani e l'addome.
Attenzione alla gola: in quest'ultimo caso una rottura di capillari con fuoriuscita di sangue è un segnale di allarme che non va trascurato e che va immediatamente riferito al proprio medico!
Le cause di rottura dei capillari.
Nella maggior parte dei casi la rottura dei capillari ha delle cause di natura non patologica, ma talvolta può verificarsi anche a causa di patologie. Attualmente le esatte cause non patologiche che determinano la fragilità capillare non sono state ancora stabilite e si parla pertanto di un insieme di fattori di rischio che possono far insorgere il disturbo.
Tra questi possiamo citare:
Il sesso femminile, a causa delle variazioni ormonali che si manifestano nell'arco della vita di una donna.
Età avanzata: negli anziani la parete dei vasi sanguigni ha minore elasticità ed è più fragile a causa dei processi di invecchiamento, inoltre la pelle diventa più sottile aumentando il rischio di rottura.
Predisposizione ereditaria, ovvero se in famiglia vi sono casi di fragilità capillare nei genitori è probabile che ne soffrano anche le generazioni successive.
L'esposizione ai raggi UV : i raggi danneggiano il DNA delle cellule e causano la formazione di specie reattive dell'ossigeno, che possono causare danni alle pareti dei vasi sanguigni e renderli più suscettibili a lesioni o rotture. Inoltre, l'esposizione ai raggi UV può anche causare l'invecchiamento precoce della pelle e la perdita di elasticità, che può contribuire ulteriormente alla fragilità dei capillari.
Il fumo riduce la vitamina C presente nell'organismo, la cui funzione è quella di proteggere i vasi sanguigni dall'azione dei radicali liberi che causano danni alla parete dei vasi. Il fumo causa danni all'endotelio, la sottile membrana interna dei vasi sanguigni, rendendo le pareti dei capillari più suscettibili a lesioni o rotture.
La gravidanza influisce sulla fragilità capillare per diversi motivi: l'aumento di peso aumenta la pressione sui capillari, i livelli elevati di ormoni, come l'estrogeno e il progesterone, aumentano la permeabilità dei capillari e rendono le pareti più sottili e suscettibili a lesioni o rotture.
Utilizzo di farmaci: la pillola anticoncezionale può aumentare il flusso sanguigno e la pressione sulle pareti dei capillari, i corticosteroidi indeboliscono le pareti dei capillari, gli anticoagulanti o antiaggreganti riducono la coagulazione del sangue e aumentano il rischio di emorragie, anche nei capillari.
Vita sedentaria: quando ci si muove poco la circolazione sanguigna rallenta, il che può causare un accumulo di sangue e un aumento della pressione nei capillari.
Alimentazione errata ricca di grassi e zuccheri semplici e povera di frutta e verdura, porta a sovrappeso ed obesità L’ accumulo di grasso nelle pareti dei capillari li indebolisce e li rende più suscettibili a rottura. Inoltre, una dieta povera di nutrienti essenziali come vitamine e minerali può indebolire le pareti dei capillari e aumentare il rischio di rottura.
Mantenere a lungo tempo la posizione eretta può causare un accumulo di pressione sui capillari ed indebolirli, ma anche usare calzature non adeguate troppo strette o con tacchi troppo alti, può causare un accumulo di pressione sui capillari e indebolirli.
Tecniche estetiche quali la ceretta a caldo causano microtraumi sia a causa del violento strappo che a causa della vasodilatazione causata dal calore.
In alcuni casi la fragilità capillare è causata da patologie del tessuto connettivo (un tessuto che fa parte della parete dei vasi sanguigni). Il tessuto connettivo, infatti, svolge un ruolo importante nella struttura e nella stabilità dei capillari, quindi una patologia che colpisce il tessuto connettivo può influire sulla loro stabilità e integrità.
Tra le patologie che causano fragilità capillare abbiamo:
La sindrome di Marfan (patologia genetica che colpisce il tessuto connettivo),
La connettivite autoimmune (patologia in cui il sistema immunitario attacca il tessuto connettivo).
La crioglobulinemia (infiammazione dei piccoli vasi sanguigni legata alla presenza di anticorpi che vengono attivati dalle basse temperature).
La sindrome di Helers-Danlos (patologia che si manifesta con alterazioni dell’elasticità della pelle e delle articolazioni)
Quali sono i sintomi dei capillari fragili?
La fragilità capillare si manifesta con sintomi legati alla rottura dei piccoli vasi sanguigni ed al rilascio del loro contenuto nell'ambiente circostante. Tra i sintomi più comuni abbiamo:
Ematomi e lividi di colore rosso - violaceo causati dalla rottura dei capillari sottocutanei.
Presenza di dolore, gonfiore e bruciore in corrispondenza della zona in cui si ha la rottura a causa dell'infiammazione associata alla rottura dei capillari.
Sensazione di pesantezza in alcune parti del corpo, come gambe o caviglie. Questo perché la rottura dei capillari causa un accumulo di sangue nei tessuti, che a sua volta può causare la sensazione di pesantezza. Inoltre, i capillari fragili possono anche rallentare la circolazione del sangue, che può contribuire alla sensazione di pesantezza.
Prurito: la rottura dei capillari può causare prurito sulla pelle interessata a causa del sangue che fuoriesce nei tessuti circostanti.
Quali sono i rischi ?
I capillari fragili possono portare a diversi problemi di salute. Se i capillari si rompono frequentemente e causano sintomi come dolore, gonfiore e sensazione di pesantezza, possono influire sulla qualità della vita.
Quando i capillari si rompono sulla pelle si presentano ecchimosi o lividi che possono essere esteticamente fastidiosi.
Inoltre, la presenza di capillari fragili può essere un segnale di un sistema circolatorio più debole, aumentando il rischio di malattie cardiovascolari. È importante quindi consultare un medico se si sospetta di avere capillari fragili, perché possono essere necessari trattamenti o ulteriori test per identificare e gestire eventuali problemi di salute sottostanti.
Esami da fare per valutare la fragilità capillare.
Per i problemi legati ai capillari fragili, è consigliabile consultare un dermatologo o un angiologo, che sono specialisti nella diagnosi e trattamento delle patologie dei vasi sanguigni. La diagnosi viene fatta dal medico sulla base dell'anamnesi e dei sintomi, in particolare il medico chiederà quando sono comparsi i sintomi, se si assumono determinati farmaci, che stile di vita si conduce, ed esaminerà la zona colpita dalla rottura capillare.
Inoltre esistono diversi esami che possono essere utilizzati per diagnosticare la fragilità capillare:
Ecodoppler: questo esame utilizza onde sonore per visualizzare i vasi sanguigni e determinare se ci sono eventuali problemi di circolazione.
Flebografia ed Angiografia: utilizzano una sostanza di contrasto e una radiografia per visualizzare i vasi sanguigni.
Dermatoscopia: è un esame che utilizza uno strumento speciale per visualizzare i capillari più superficiali e determinare se sono dilatati o fragili.
Questi esami possono aiutare a determinare la presenza e la gravità della fragilità capillare e a identificare eventuali altre cause sottostanti.
Quali sono i rimedi?
Ci sono diversi trattamenti disponibili per i capillari fragili, che possono variare a seconda della gravità del problema e delle cause sottostanti.
Ecco alcuni dei trattamenti più comuni:
Cambiamenti nello stile di vita: adozione di una dieta equilibrata, l'esercizio fisico regolare e la riduzione del fumo e dell'alcol.
Integratori naturali a base di erbe che contengono principi attivi ad azione vasoprotettrice, antiossidante ed antinfiammatoria
Terapie topiche: creme o unguenti per aiutare a ridurre il dolore e la sensazione di pesantezza associati ai capillari fragili.
Farmaci: possono essere prescritti farmaci per trattare le cause sottostanti dei capillari fragili, come la pillola anticoncezionale o la terapia ormonale sostitutiva.
Terapie mediche: come la scleroterapia, che utilizza una soluzione per trattare i capillari dilatati, o la terapia laser, che utilizza la luce per indurre la chiusura dei capillari.
Chirurgia: In casi gravi di capillari fragili, può essere necessario un intervento chirurgico per rimuovere i capillari dilatati.
È importante discutere con il proprio medico per determinare quale trattamento è più adatto alle proprie esigenze e condizioni di salute.
Quale stile di vita è consigliato per prevenire i capillari fragili?
Per prevenire la fragilità capillare, è importante seguire uno stile di vita sano che comprenda le seguenti abitudini:
Attività fisica regolare: Camminare, fare jogging o yoga possono aiutare a migliorare la circolazione sanguigna e rafforzare i capillari.
Evitare il fumo: danneggia i vasi sanguigni e aumenta il rischio di fragilità capillare.
Mantenere un peso sano: l'obesità o il sovrappeso possono aumentare la pressione sulle gambe e causare fragilità capillare.
Evitare esposizione ai raggi UV: che indebolisce i capillari e renderli più fragili.
Indossare scarpe comode e adeguate che forniscano un buon supporto alle gambe e ai piedi
Dormire a sufficienza: per mantenere il corpo in salute e prevenire la fragilità capillare.
Gestire lo stress: che può aumentare la pressione sulle gambe e causare fragilità capillare. Si può gestire lo stress attraverso tecniche come la meditazione o lo yoga.
Alimentazione: i cibi consigliati e quelli da limitare.
Molto importante è anche l'alimentazione per la salute dei capillari e per prevenirne la fragilità. È consigliabile seguire una dieta ricca di frutta, verdura, cereali integrali e proteine magre, che forniscono nutrienti essenziali per la salute della pelle e dei vasi sanguigni. Inoltre, è importante limitare il consumo di alimenti grassi, fritti e salati, che possono aumentare il rischio di fragilità capillare. Bere molta acqua aiuta a mantenere idratata la pelle e a mantenere la circolazione sanguigna.
Gli alimenti consigliati sono:
Frutta e verdura: ricche di antiossidanti, vitamine e minerali, possono aiutare a proteggere i capillari dai danni causati dallo stress ossidativo. In particolare i frutti rossi quali mirtilli, lamponi, fragole, ribes e more, e le verdure di colore verde (broccoli, spinaci), arancione (zucca, carote) gialle e rosse (peperoni, pomodori), sono utili per prevenire i fenomeni di invecchiamento cellulare e mantenere in salute le pareti dei vasi.
Alimenti contenenti omega 3 ed omega 6 (ad esempio il pesce azzurro, il salmone, i semi di lino e i semi di chia) che aiutano a rafforzare le pareti dei vasi e a ridurre l'infiammazione dei capillari.
Noci: ricche di vitamine e minerali, compreso il selenio che aiuta a proteggere i capillari dai danni ossidativi.
Legumi: contengono proteine, fibre, ferro e magnesio. Questi nutrienti sono fondamentali per la salute del sistema circolatorio e aiutano a mantenere forti e resistenti i capillari. Inoltre, i legumi sono anche ricchi di antiossidanti che servono a prevenire l'ossidazione e lo stress ossidativo, fattori di rischio per la fragilità capillare.
Vanno invece limitati alimenti come:
Sale: può aumentare la ritenzione idrica e la pressione sanguigna, entrambe dannose per la salute dei capillari.
Caffè e bevande contenenti caffeina: possono aumentare la pressione sanguigna, che è dannosa per la salute dei capillari.
Alcol che aumenta la pressione sanguigna e l'infiammazione.
Grassi saturi, che possono portare a ritenzione idrica e sovrappeso, rappresentando un fattore di rischio per la rottura dei capillari.
Rimedi naturali per contrastare questo disturbo!
I rimedi naturali comprendono trattamenti fitoterapici ed omeopatici che, secondo queste discipline, possono aiutare a rafforzare le pareti dei vasi sanguigni riducendo quindi i fenomeni di rottura capillare. Inoltre anche l'alimentazione e le misure di prevenzione rappresentano un rimedio naturale per contrastare il disturbo.
I rimedi fitoterapici per il trattamento della fragilità capillare comprendono una serie di piante dalle proprietà benefiche per il sistema circolatorio. Tra queste quelle maggiormente utilizzate sono:
Vitis vinifera: conosciuta anche con il nome di vite rossa questa pianta contiene flavonoidi, antocianine, e vitamina P che le conferiscono azione vasoprotettrice, antiossidante ed antinfiammatoria ed inoltre la rendono efficace in tutte le forme di insufficienza venosa. Si assume sottoforma di infuso (da farsi con un cucchiaio di foglie di vite rossa da porre in infusione per 10 minuti in una tazza di acqua bollente, successivamente filtrare e bere lontano dai pasti), di estratto secco (da 500 a 1000 mg al giorno in base ai casi, da assumere lontano dai pasti), o di tintura madre (40 gocce tre volte al giorno lontano dai pasti).
Centella asiatica: grazie ai suoi principi attivi quali flavonoidi, saponine triterpeniche, acidi triterpenici, olio essenziale, tannini e fitosteroli, svolge azione flebotomica (aiuta cioè a ripristinare la tonicità delle pareti dei capillari), aumenta la circolazione periferica e stimola la sintesi del collagene (uno dei componenti principali della parete dei vasi sanguigni). La si assume sottoforma di estratto secco (da 200 a 800 mg al giorno in base ai casi, da assumere preferibilmente al mattino), tintura madre (80 gocce in un litro d'acqua da bere durante la giornata oppure 30 gocce in poca acqua da bere tre volte al giorno) ed infuso (un cucchiaio di foglie in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione per dieci minuti, filtrare e bere lontano dai pasti).
Meliloto: contiene glicosidi cumarinici come la cumarina melilotoside, flavonoidi e tannini, e svolge azione vasoprotettiva e stimolante l'attività contrattile della parete dei vasi sanguigni. Si assume sottoforma di tintura madre (30 - 40 gocce due volte al giorno, preferibilmente lontano dai pasti), infuso (un cucchiaio di foglie in una tazza di acqua bollente da lasciare in infusione per dieci minuti, successivamente filtrare e bere durante il giorno) o estratto secco (da 300 a massimo 500 - 600 mg al giorno, da assumere due volte al giorno lontano dai pasti).
Ippocastano: il suo principio attivo più importante è rappresentato dall'escina che conferisce alla pianta azione vasocostrittrice e vasoprotettrice. Tra gli altri principi attivi possiamo citare esculina (appartenente ai glucosidi cumarinici e triterpenici), tannini e flavonoidi. Si assume sottoforma di gemmoderivato (40 gocce due volte al giorno preferibilmente lontano dai pasti), estratto secco (600 - 1000 mg al giorno lontano dai pasti) o tintura madre (40 gocce due volte al giorno lontano dai pasti).
Rusco: conosciuto meglio con il nome di pungitopo, ha azione vasoprotettrice e favorisce la circolazione venosa grazie al suo contenuto di oli essenziali, resine e saponine steroidee, tra cui le più importanti sono le ruscogenine, che aumentano il tono della parete dei vasi sanguigni e ne migliorano l'elasticità. Si assume sottoforma di estratto secco (da 500 a 750 mg al giorno, in due somministrazioni, lontano dai pasti) o di tintura madre (30 - 40 gocce due volte al giorno, preferibilmente lontano dai pasti).
Amamelide: contiene acido amameli tannico (che fa parte dei tannini solubili), composti triterpenici e flavonoidi, che le conferiscono proprietà vasoprotettrici, ed aumentano il tono muscolare della parete dei capillari. Si usa sottoforma di tintura madre (40 gocce due volte al giorno lontano dai pasti) o di infuso (un cucchiaio di foglie in una tazza d'acqua bollente, lasciare in infusione per dieci minuti, filtrare e bere due volte al giorno, lontano dai pasti).
Mirtillo: contiene vitamine (A e C), acidi organici, tannini e glucosidi antocianici tra cui la mirtillina. Questi ultimi in particolare vanno ad inibire l'azione di alcuni enzimi che degradano collagene e tessuti elastici della parete dei capillari, e di conseguenza conferiscono al mirtillo un'azione capillaroprotettrice. Si può consumare come frutto fresco o come succo di mirtillo, come estratto secco (da 60 a 120 mg al giorno, lontano dai pasti), oppure sottoforma di decotto (circa 70 g di bacche di mirtillo secche da fare bollire per circa 5 - 10 minuti in un litro d'acqua, successivamente filtrare e bere durante il giorno).
Per il trattamento dei capillari fragili è anche possibile ricorrere a preparati omeopatici. Tra questi i più indicati secondo gli omeopati sono:
Arnica: da utilizzare in caso di fragilità capillare con presenza di ematomi ed ecchimosi derivanti da microtraumi, questo rimedio si utilizza in concentrazione 7 CH e con una posologia di 3 granuli da assumere la sera prima di andare a dormire.
Hamamelis virginiana: utile quando la fragilità capillare si accompagna a sintomi quali formazione di ecchimosi e varici, questo rimedio si assume alla concentrazione 5 CH con una posologia di 2 - 3 granuli 3 volte al giorno.
Terapie mediche per contrastare i capillari fragili.
Nei casi più gravi è possibile ricorrere ad interventi medici mediante terapie mirate, in particolare:
Fotocoagulazione con laser,ovvero si sfrutta la luce emessa da un laser per "bruciare" i capillari coinvolti ed eliminarli. Questa terapia è consigliata per i capillari molto sottili e soprattutto inferiori a 1 - 3 mm. Una seduta di laser può durare dai 15 ai 20 minuti ed il numero di sedute è variabile in base ai casi (solitamente il numero medio di sedute va da 2 a 5). Il laser può provocare effetti collaterali quali bruciore e arrossamento della parte.
Scleroterapia, che prevede l'inoculo di sostanze sclerosanti (sostanze che determinano l'occlusione dei capillari con conseguente morte del vaso sanguigno) all'interno dei capillari, mediante iniezione diretta utilizzando una siringa. Anche la scleroterapia può causare effetti collaterali come bruciore e comparsa di chiazze rosse. Una seduta dura circa 15 - 20 minuti, ed il numero di sedute è estremamente variabile in base ai casi.
Quali sono i farmaci e gli integratori più efficaci?
Per trattare la fragilità capillare, alcune creme e unguenti a base di principi attivi come la vitamina K possono aiutare a ridurre la fragilità capillare. La vitamina K è una vitamina liposolubile che svolge un ruolo importante nella coagulazione del sangue. La vitamina K viene prodotta dalla flora batterica intestinale e può anche essere assunta con l'alimentazione o tramite supplementi. Anche l'applicazione topica di creme o unguenti a base di vitamina K può essere utile per aiutare a ridurre la fragilità capillare.
I farmaci più comuni utilizzati contro i capillari fragili sono quelli che hanno effetto vasoprotettore, ovvero proteggono i vasi sanguigni e migliorano la circolazione. Questi farmaci possono includere:
Venotonici: agiscono migliorando la circolazione e la funzionalità delle pareti venose, riducendo la permeabilità capillare e prevenendo la formazione di edemi. Tra i venotonici più comunemente utilizzati ci sono la ruscoside, l'escina e l'hesperidina. Questi farmaci possono essere somministrati per via orale o topica a seconda del caso.
Antiossidanti: servono a prevenire la rottura dei capillari a causa di danni causati dai radicali liberi. Alcuni antiossidanti, come la vitamina C e il beta-carotene, sono presenti in molti alimenti e possono essere integrati tramite l'alimentazione o integratori. Altri antiossidanti, come la vitamina E, possono essere applicati direttamente sulla pelle.
Farmaci che modificano il sistema immunitario: possono aiutare a prevenire la rottura dei capillari. In alcuni casi, la fragilità capillare è causata da una patologia sottostante come lupus eritematoso sistemico o vasculite, può essere trattata con una terapia immunosoppressiva o immunomodulante per gestire la malattia di base. Questo può aiutare a ridurre la pressione sui capillari e a migliorare la salute vascolare
Le opzioni chirurgiche per i capillari fragili.
Esistono, infine dei trattamenti chirurgici per i capillari fragili che vanno concordati col proprio medico:
Micro Ablazione: la micro ablazione è un trattamento chirurgico che utilizza un dispositivo, come un laser o un radiofrequenza, per rimuovere chirurgicamente i vasi sanguigni danneggiati. Durante la procedura, una sonda viene inserita nella zona interessata e il dispositivo viene utilizzato per emettere energia che riscalda e sigilla i vasi sanguigni, impedendo ulteriori perdite di sangue. La procedura è generalmente eseguita in anestesia locale e dura solo pochi minuti. E’ considerata un trattamento sicuro ed efficace per la fragilità capillare e può ridurre significativamente la visibilità dei vasi sanguigni danneggiati. Tuttavia, come con qualsiasi procedura chirurgica, ci sono alcuni rischi associati alla micro ablazione, come l'infiammazione e l'infezione, e la scelta del trattamento più adatto dipenderà dalle esigenze individuali del paziente.
Chirurgia estetica: In alcuni casi, un intervento chirurgico estetico più invasivo potrebbe essere necessario per rimuovere i vasi sanguigni danneggiati e migliorare l'aspetto della pelle. La chirurgia estetica per i capillari fragili può essere eseguita con una varietà di tecniche, come la escissione o la legatura del vaso. Durante la procedura, un chirurgo rimuove il vaso sanguigno danneggiato e sigilla i bordi della ferita. Può essere eseguita in anestesia locale o generale a seconda delle esigenze del paziente e della dimensione e della posizione dei vasi sanguigni danneggiati. Dopo l'intervento, è comune che sia necessario indossare un bendaggio o una medicazione per promuovere la guarigione. Come con qualsiasi procedura chirurgica presenta alcuni rischi associati.
Domande frequenti.
Ecco alcune tra le domande più comuni che la gente si pone sulla fragilità capillare. Le risposte sono volutamente brevi.
A cosa è dovuta la fragilità capillare?
La fragilità capillare può essere causata da diversi fattori, tra cui:
Ereditarietà: in alcuni casi, la fragilità capillare può essere ereditaria e legata a una predisposizione genetica.
Invecchiamento: con l'età, i capillari diventano più sottili e fragili.
Esposizione al sole: può indebolire i capillari, rendendoli più vulnerabili a lesioni.
Fumo: il fumo può aumentare la fragilità dei capillari, a causa della vasocostrizione e della riduzione del flusso di sangue.
Alcool: l'abuso di alcool causa la rottura dei capillari, aumentando il rischio di fragilità .
Cattiva alimentazione: una dieta povera di nutrienti e ricca di alimenti ad alto contenuto di sodio e grassi aumenta la fragilità dei capillari.
Squilibri ormonali: i cambiamenti ormonali, come la menopausa, possono influire sulla salute dei capillari.
Alcune condizioni mediche, come l'ipertensione, il diabete e l'artrite reumatoide, possono aumentare il rischio di fragilità capillare.
Come si curano i capillari fragili?
esistono diverse opzioni per il trattamento dei capillari fragili, tra cui:
Modifiche dello stile di vita: seguire una dieta equilibrata, evitare l'esposizione eccessiva al sole, smettere di fumare e limitare l'assunzione di alcool.
Alcuni farmaci possono essere utili come gli integratori a base di vitamine e minerali.
Le terapie laser sono un'opzione chirurgica che utilizzano la luce per distruggere i vasi sanguigni danneggiati.
La microchirurgia è un'altra opzione chirurgica che può essere utilizzata per rimuovere i capillari fragili.
Le terapie termiche, come la crioterapia e la terapia con radiofrequenza, possono essere utilizzate per distruggere i capillari danneggiati.
Cosa fare per i capillari che si rompono?
Se i capillari si rompono, alcune cose che si possono fare sono:
Usare una crema per lenire la pelle che contiene ingredienti calmanti, come aloe vera o calendula.
Evitare fonti di calore come il sole diretto o bagni caldi.
Indossare abiti leggeri e comodi che non stringono o irritano la pelle.
Utilizzare prodotti a base di vitamine e minerali.
Mantenere una dieta equilibrata.
Consultare un medico se i capillari si rompono frequentemente o se si hanno altri sintomi.
Quale vitamina per capillari fragili?
Ci sono alcune vitamine che possono essere utili per prevenire o trattare i capillari fragili:
Vitamina C: importante per la salute dei vasi sanguigni e può aiutare a prevenire la rottura dei capillari.
Vitamina E: è un antiossidante che può proteggere i vasi sanguigni dai danni causati dai radicali liberi.
Vitamina K: è importante per la coagulazione del sangue e può aiutare a prevenire la rottura dei capillari.
Qual è la differenza tra i capillari fragili e gli emangiomi?
I capillari fragili e gli emangiomi sono due condizioni diverse che interessano i vasi sanguigni della pelle.
I capillari fragili sono dei piccoli vasi sanguigni che tendono a rompersi facilmente, causando la fuoriuscita di sangue sotto la pelle.
Gli emangiomi, invece, sono delle masse vascolari composte da vasi sanguigni che crescono eccessivamente, causando la formazione di macchie rosse sulla pelle.
Studi e pubblicazioni.
Di seguito riportiamo alcuni studi per un maggior approfondimento:
"Vascular Endothelial Growth Factor and Matrix Metalloproteinases in Patients with Fragile Capillaries" pubblicato su "International Journal of Molecular Sciences" nel 2018. L'articolo esamina i fattori che contribuiscono alla fragilità dei capillari. In particolare, si concentra su due proteine: il fattore di crescita endoteliale vascolare (VEGF) e le metalloproteinasi della matrice (MMP).
"The Role of Oxidative Stress and Antioxidant Treatment in Venous and Capillary Fragility" pubblicato su "International Journal of Molecular Sciences" nel 2017. L'articolo esamina il ruolo dello stress ossidativo e del trattamento con antiossidanti nella fragilità venosa e capillare.
"Prevalence of capillary fragility in type 2 diabetes and its association with diabetic retinopathy" pubblicato su "Diabetes & Metabolic Syndrome: Clinical Research & Reviews" nel 2016. Esamina la prevalenza della fragilità capillare nel diabete di tipo 2 e la sua associazione con la retinopatia diabetica.
"The Association of Menopause with Increased Capillary Fragility" pubblicato su "International Journal of Women's Health and Reproduction Sciences" nel 2015. Esamina l'associazione tra menopausa e aumento della fragilità capillare.
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