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Impariamo a conoscere le proprietà dell’arnica montana, utilizzata in fitoterapia ed omeopatia, con uno sguardo agli effetti collaterali correlati all’assunzione. Vediamo come agisce questa pianta e quali sono le sue principali indicazioni terapeutiche.
L’Arnica montana è una pianta appartenente alla famiglia delle Compositae che cresce soprattutto nei terreni poveri, acidi e montuosi, dell’Europa centrale e dell’America del Nord; in Italia si trova per lo più sulle Alpi, anche se la sua diffusione è nettamente diminuita con la scomparsa dei pascoli sulle nostre montagne, tanto da divenire una specie protetta.
La pianta, nota anche come erba delle cadute e tabacco di montagna, non è difficile da riconoscere: le caratteristiche principali sono la peluria sul piccolo fusto, alto dai 30 ai 50 cm, e i fiori gialli e molto aromatici che fioriscono all'inizio dell’estate.
Oggi trova impiego in ambito fitoterapico e omeopatico, grazie alla presenza di principi attivi, presenti soprattutto nei rizomi e nei fiori, che possono apportare numerosi effetti benefici all'organismo.
Gli effetti non sono stati ad oggi scientificamente provati, ma i conoscitori della fitoterapia e dell’omeopatia sostengono con forza le numerose proprietà dell’arnica montana.
L’arnica montana contiene un complesso di composti chimici che agiscono sinergicamente attraverso diversi meccanismi, alcuni dei quali ancora sconosciuti; tuttavia sono stati isolati i principi attivi contenuti nella pianta, ognuno dei quali svolge una particolare azione. Nel dettaglio si tratta di:
Le virtù di questa pianta sono veramente molteplici, cerchiamo adesso di capire in che modo può essere utilizzata!
L’arnica montana fa parte di molte preparazioni fitoterapiche per uso topico, spesso in combinazione con altre erbe per ottenere un effetto sinergico; in omeopatia, invece, è presente in piccolissime quantità in molti farmaci che si assumono per via orale, per evitare le controindicazioni di un eccessivo apporto. Qui ci concentriamo però sulle indicazioni terapeutiche dell’arnica montana, che riguardano essenzialmente le proprietà antinfiammatorie, antidolorifiche e stimolanti del sistema circolatorio.
Le proprietà antinfiammatoria probabilmente data dalla stimolazione attiva del sistema cardiocircolatorio da parte di alcuni sesquiterpenici come l’Elenalina, è la principale.
L’arnica è utile soprattutto in caso di traumi fisici, come ecchimosi, contusioni, contratture, distorsioni o lividi dovuti ad una caduta, e perfino in caso di fratture. Applicata sulla pelle riduce dolore e gonfiore e facilita il riassorbimento di ecchimosi, ematomi ed edemi.
L'arnica è in grado di apportare benefici a stati infiammatori più o meno gravi, attraverso l’applicazione di gel o unguenti sulle parti soggette a dolori reumatici o nevralgici, dovuti sia a patologie transitorie che croniche. È quindi consigliata anche a chi soffre del classico mal di schiena.
Nel Regno Unito l'agenzia per la regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari ha registrato un medicinale a base di arnica denominato Artrogen che aiuta a mantenere il corretto funzionamento delle cartilagini articolari.
Anche in caso di una semplice influenza, con sintomi come tosse e abbassamento della voce, o di stati febbrili più gravi, l’arnica può funzionare come antidolorifico assumendo il farmaco oralmente per combattere i dolori generici, tipici della febbre. Ma più diffusa è l’applicazione locale della crema, in caso di dolori muscolari, sulla parte dolente.
L’Arnica, sotto forma di gel o pomata, è utile per una più rapida guarigione di piccole ferite, perché aumenta la produzione di fibronectina e fibrillina sostanze che servono nella ricostruzione del tessuto connettivo.
L’arnica in gel è molto utile sia contro le fastidiose punture di zanzare, in quanto riduce il gonfiore ed il prurito, sia contro le punture di vespe, api, calabroni grazie alla sua azione analgesica ed antinfiammatoria.
Grazie alle proprietà antisettiche l’arnica è utile per contrastare acne, foruncoli e follicoli infiammati. I tannini, infatti hanno un effetto antibatterico e antifungino e rendono più veloce la guarigione delle parti interessate evitando che si infettino.
I prodotti ricavati dall’arnica danno buoni risultati sulla cellulite per i loro effetti vaso-stimolanti.
La cellulite, infatti è causata da uno squilibrio tra la circolazione venosa e quella linfatica che provoca un accumulo di liquidi negli spazi tra le cellule adipose.
L’arnica è disponibile in diverse formulazioni, in base all'utilizzo a cui viene destinata.
Per esempio è disponibile in:
L’arnica compositum è un farmaco omeopatico a base di arnica montana, ma contenente anche estratti di altre piante, che si può trovare sia sotto forma di pomata da applicare localmente, che in compresse o fiale da assumere per via orale. Questo rimedio è di solito indicato in omeopatia per la cura degli stati infiammatori di varia origine a carico di muscoli e ossa, in particolare è utile contro il dolore da contusioni o distorsioni, per il riassorbimento di ematomi, come coadiuvante in caso di stiramenti dei tendini ma anche per curare infiammazioni di origine non traumatica, come il classico mal di schiena o la sciatica.
La dose consigliata varia in base alla formulazione: per le compresse si consiglia di assumere una compressa 3 volte al giorno mentre l’applicazione della pomata può essere effettuata anche più spesso, ma sempre facendo attenzione ad eventuali reazioni allergiche e seguendo i consigli di un medico, come il buon senso suggerisce, dal momento che si tratta pur sempre di un prodotto farmaceutico.
Ora vogliamo darvi dei suggerimenti su come utilizzare questa pianta della famiglia delle Compositae per migliorare alcuni specifici disturbi di salute.
Se hai riportato ecchimosi o contusioni in seguito ad una caduta, un decotto astringente ti sarà molto utile. Per la preparazione segui questa procedura:
Se invece desideri una tintura fatta in casa da usare contro le punture d’insetti, devi procedere in questo modo:
Ricordati di non ingerire mai questo composto, perché potrebbe risultare altamente tossico!
Puoi creare un impasto con due cucchiaini di miele e uno di tintura d’arnica, che applicherai poi più volte sulla cute affetta da foruncoli. Già dopo 4 o 5 applicazioni noterai una evidente diminuzione dell’infiammazione e una pelle più sana!
Proprio a causa di effetti collaterali, che possono essere anche gravi, l’arnica non rientra nell'elenco dei prodotti destinati ad essere integratori alimentari, fornito dal Ministero della Salute; il che non significa necessariamente che questa pianta sia da ritenersi velenosa o pericolosa, ma piuttosto che bisogna utilizzarla con estrema cautela. Ecco perché, vogliamo sottolinearlo esplicitamente, per beneficiare dell’assunzione di arnica senza correre rischi è bene consultare un medico o chiedere l’opinione di un esperto!
Controindicazioni ed effetti collaterali derivanti dall'uso di arnica montana variano in base alla via di somministrazione utilizzata. Infatti:
Se usata per via topica, essa può causare forme allergiche (chi soffre di allergia alle Compositae non dovrebbe assumere arnica montana!) con sintomi come bruciore, prurito e anche gonfiore; inoltre, non deve mai essere applicata su piaghe o ferite aperte a causa della tossicità del componente lattone sesquiterpenico, proprio il composto chimico che dona le proprietà antinfiammatorie alla pianta. Insomma, una piccola quantità può sicuramente apportare molti benefici, ma, come spesso succede, grandi quantità o il contatto diretto con i tessuti può avere effetti molto deleteri!
Se assunta per via orale, l'arnica può provocare i classici sintomi dell’avvelenamento, come nausea, cefalea, vertigini e tachicardia;
L’arnica va evitata assolutamente nelle donne in gravidanza e in allattamento, in quanto può portare all'aborto o al parto prematuro e nuocere al neonato.
Soffri anche tu di uno dei disturbi che abbiamo elencato sopra e vorresti sapere dove puoi trovare l’arnica montana? Molto semplice: è possibile acquistare i prodotti con questo componente in qualsiasi erboristeria o farmacia, senza la necessità di ricetta medica, come un classico farmaco da banco.
Facendo una media, dai 7 ai 10 euro circa per i composti in olio, gel e pomata, mentre per le compresse il costo varia in base alla quantità di pezzi presenti nella confezione, ma di solito non supera i 15 euro.
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