Ultimo aggiornamento:
L'escina è un principio attivo di origine vegetale, presente sia in farmaci che in integratori, che può aiutare a contrastare problemi legati: alla fragilità capillare, alla circolazione, soprattutto venosa e alla ritenzione idrica. Si tratta di un prodotto multifunzione che si trova in commercio in varie forme farmaceutiche, in grado di migliorare patologie mediche ed anche l’aspetto esteriore del corpo. Se vuoi scoprire quali sono tutte le proprietà dell'escina e anche le sue possibili controindicazioni continua nella lettura di questa guida, troverai le informazioni di cui hai bisogno.
L'escina è una sostanza naturale costituita da un miscuglio di saponine che si trova nell'Ippocastano, un albero molto diffuso in tutta Europa.
Le parti della pianta dove è più concentrata sono i semi ma, in tracce, è presente anche nella corteccia e nelle foglie.
L'escina si ricava industrialmente tramite idrolisi ed è commercializzata in forma beta o come acido libero. Anche quella legata alle strutture erbacee, però, ha la medesima efficacia, in quanto si parla di fitocomplesso cioè un insieme di molecole di origine naturale, come flavonoidi o glicosidi, che rinforzano e amplificano la loro azione agendo in sinergia.
Per questo motivo si può affermare che: sia gli integratori che farmaci a base di escina hanno la medesima azione, l'unica componente che cambia è la concentrazione del principio attivo.
Le saponine sono delle molecole chiamate in questo modo perché hanno lo stesso effetto del sapone quando messe in acqua. Infatti, creano una schiuma e riescono ad abbassare la tensione superficiale di un liquido, inoltre sono anche degli ottimi emulsionanti e consentono di miscelare tra loro sostanze con proprietà differenti.
L'ippocastano produce dei semi, che molti scambiano per frutti, molto simili, nell'aspetto, alle castagne il loro sapore però è amaro e sono tossiche per l'uomo. Per evitare intossicazioni, quindi, si consiglia di acquistare estratti della pianta già essiccati o preparati in una forma farmaceutica, invece che impiegare i semi freschi.
Molte sono le proprietà dell’escina ma quelle maggiormente riconosciute sono:
Per queste sue caratteristiche l’escina viene utilizzata in medicina e fitoterapia per la cura di numerosi disturbi.
L'azione principale dell'escina è quella di irrobustire i piccoli capillari, soprattutto quelli venosi. Riesce a rendere più forti le loro pareti, in modo tale che non si rompano tanto facilmente, in presenza di traumi o enzimi litici. Inoltre, l'escina è in grado di ridurre la permeabilità dei vasi, in pratica evita la fuoriuscita dei liquidi attraverso le loro membrane e impedisce che questi si accumulino e ristagnino nei tessuti.
In un articolo scientifico del dipartimento delle scienze farmacologiche di Milano, pubblicato nel 2001, che tratta della farmacocinetica dell'escina, si afferma che la sua azione vasocostrittrice, che permette la riduzione della perdita dei liquidi, si basa sull'antagonismo all'istamina e alla serotonina, che hanno la funzione di mediare il processo infiammatorio, dilatando i vasi e favorendo la fuoriuscita dei liquidi.
Nel 2006 sono stati condotti ben tre studi per testare l’efficacia dell escina su problematiche legate ai capillari, alla circolazione, all'edema e alla debolezza degli arti inferiori; da questi è emerso come tale principio attivo sia efficace nel breve periodo. Inoltre, come consigliato in uno studio del 2002, per avere efficacia l’estratto usato deve avere tra il 20 e il 60% di escina.
Se hai problemi di capillari evidenti sulle gambe sappi che si tratta solo di un insesterismo, infatti la funzione dei vasi non risulta essere l compromessa; nel caso tu voglia eliminarli ma tutti i prodotti farmacologici che hai usato sono stati inefficaci, sappi che esiste anche terapie alternative condotte con il laser, la radiofrequenza o la scleroterapia. Sono tutte tecniche che prevedono la chiusura dei capillari in vista con diverse metodologie.
A differenza delle arterie, le pareti delle vene non hanno al proprio interno una tonaca mucosa, quindi la risalita del sangue, dalla periferia al cuore, è favorita dalla contrazione della muscolatura circostante e dalle valvole a nido di rondine, che impediscono il reflusso. Alcune patologie, come le flebiti e l'insufficienza venosa, o una vita particolarmente sedentaria, possono portare un rallentamento di tale processo. In questi casi è consigliato l'uso di farmaci o integratori a base di escina che:
La sensazione complessiva è quella di ridurre la pesantezza e il gonfiore degli arti inferiori.
Scopri come alleviare i sintomi di gambe stanche e pesanti.
Un articolo, dal titolo:"effetti di preparazioni a base di triterpenoidi sulla coagulazione del sangue", pubblicato nel 1982 dal Pharmaceutical Chemistry Journal, afferma che l'escina ha azione anticoagulante, si tratta ormai di una scoperta ben consolidata, visto che sono passati quasi trent'anni da tale testimonianza. In vari esperimenti condotti in laboratorio è stato dimostrato come l'escina, si oppone alla formazione di trombi e facilita la circolazione, favorendo la risalita del sangue verso il cuore.
Per facilitare il ritorno venoso si sconsiglia di:
Invece sono molto indicate le calze a compressione graduale che facilitano la risalita del sangue, inoltre potrebbe dare sollievo bagnare gli arti inferiori con acqua fredda, svariate volte al giorno.
In presenza di un'infiammazione vengono prodotte vari tipi di cellule, tra cui gli enzimi lisosomiali che hanno il compito di fagocitare e degradare sostanze estranee. A volte, per la protezione dell'organismo essi danneggiano anche le pareti dei capillari costituite da: elastina, collagene e acido ialuronico. Tale processo, insieme all'aumento della permeabilità capillare, un'altra conseguenza dell'infiammazione, favorisce la comparsa dell'edema: un accumulo di liquidi che devono essere riassorbiti. Questo processo può essere velocizzato dall'escina che ha proprietà antiedemigene.
Usare una crema a base di escina su ematomi e contusioni, ma anche sulle parti del corpo che, in seguito ad un'operazione, o all'immobilizzazione fatta con gesso o tutori, si gonfiano e appaiono tumefatte, ne agevolerà la guarigione.
L’escina è molto efficace anche sulle emorroidi che sono causate da un edema e da una non corretta circolazione sanguigna.
Puoi approfondire quali sono i rimedi naturali per combattere le emorroidi.
Le emorroidi sono dei cuscinetti carnosi che si trovano alla fine del retto, la loro funzione è quella di regolare l'apertura e la chiusura dello sfintere. Riescono ad aumentare il loro volume grazie all'afflusso di sangue, infatti, sono molto vascolarizzati. Diventano dolenti quando, per sforzi prolungati, creano un prolasso verso l'esterno e, a volte, sono associate anche a ragadi. Molto spesso il gonfiore che si vede è da attribuire a una difficoltà di scorrimento del sangue e alla formazione di un edema. Una pomata a base di escina può facilmente risolvere la situazione perché:
Se vieni colpito dalle emorroidi queste possono ritirarsi da sole o, in alternativa, puoi usare delle creme apposite per favorirne la sparizione, solo nei casi più gravi si procede all'operazione. Alcuni consigli che possono dare sollievo al dolore sono:
L'uso più diffuso dell'escina in campo cosmetico è senz'altro quello per combattere e prevenire la cellulite. Tale inestetismo è dovuto a un aumento di cellule adipose che trattengono maggiormente i liquidi.
La cellulite è un disturbo che colpisce in prevalenza le donne, nell’80-90% dei casi essa è asintomatica, non è caratterizzata da dolori o fastidi, ma si attesta solo ed esclusivamente come un’alterazione estetica. Più recentemente, però, tale visione è stata ridimensionata, infatti, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) annovera nella definizione di malattia anche: “qualsiasi disturbo che alteri il benessere fisico, psicologico e sociale”. Quindi attualmente la cellulite è annoverata tra le malattie.
Gli estratti di Ippocastano in questo campo sono eccezionali, infatti, riescono a drenare e hanno un'azione rimpolpante e tonificante per la pelle. Molte creme o gel contro la cellulite hanno infatti come ingrediente principe l'escina..
Oltre che usare prodotti specifici da applicare sulla cellulite ti consigliamo di fare tanta attività fisica e seguire una dieta bilanciata dando largo spazio a frutta e verdura e assumendo molte fibre, per la regolarità intestinale. Bevi, inoltre, moltissimi liquidi per ripulire il corpo dalle scorie.
Le occhiaie, anche chiamate borse, sono un fastidioso problema antiestetico che colpisce moltissime persone. Si manifestano con un’ombreggiatura scura al di sotto degli occhi e, occasionalmente, sono accompagnate da gonfiore. Invece di coprirle solamente con del make-up, si possono applicare dei prodotti specifici a base di escina, formulati apposta per questa zona del viso, dove la pelle è più sottile e delicata. Questo principio attivo estratto dall'Ippocastano è efficace anche in questo distretto perché:
In poche parole può aiutare a risolvere tutti i problemi che sono alla base delle occhiaie.
La dottoressa Carol clinton in uno studio del 2008 pubblicato sulla rivista Plastic and Reconstructive Surgery ha affermato che la causa delle borse sotto gli occhi è per la maggior parte genetica. Il grasso che si accumula in questa parte del corpo, inoltre, non deriva da altri distretti ma si forma ex novo. In seguito a tale ricerca si può affermare che le occhiaie non si generano dopo una notte insonne.
Le occhiaie possono presentarsi per differenti motivi, su cui è bene indagare per riuscire a eliminare dalla radice il problema, i più diffusi sono:
L'infiammazione è un meccanismo di difesa che mette in atto il nostro organismo per combattere sostanze estranee e patogeni. In presenza di questa condizione si presentano: dolore, bruciore, rossore ed edema, tutti sintomi che l'escina può attenuare. Questa sostanza, infatti, riesce ad aumentare la produzione di glucocorticoidi, ormoni surrenali che si oppongono alla risposta infiammatoria del nostro organismo.
L’escina ha inoltre azione astringente e tonificante; riesce a compattare la pelle e chiudere i pori, disintossica i tessuti, drenando i liquidi in eccesso ed eliminando le tossine.
Tutte queste azioni, in sinergia, facilitano il ricambio cellulare e di conseguenza l'aspetto complessivo dell'incarnato.
I cosmetici che contengono l'escina hanno anche effetto schiarente e rinfrescante, ad esempio le creme doposole, che devono dare sollievo dall'ustione e lenire la pelle.
Uno studio condotto nel 1997 in Giappone e pubblicato sul "Biorganic and Medical Chemistry Letters" dimostra che estratti di Ippocastano possono contrastare in modo efficace un’infiammazione. Ricerche più recenti hanno integrato le scoperte precedenti dimostrando come sia tutto il fitocomplesso, e non solo l'escina, a essere attivo. Una delle molecole coinvolte è la esculoside che aiuta a ridurre l'infiammazione riducendo dei modulatori interni dell’infiammazione come le Cox e la lipossigenasi.
I farmaci di prima scelta per la cura dell’infiammazione sono quelli Antiflogistici Non Steroidei (FANS), tra i più conosciuti si annovera l’aspirina. In caso di mali di stagione come dolori alla gola o lesioni doloranti da traumi prova gli integratori per via orale a base di escina la loro azione è sovrapponibile ai medicinali e danno, complessivamente meno effetti collaterali.
L’escina riesce a lenire anche problematiche tipiche del sesso maschile, una delle disfunzioni che può risolvere è l’infertilità. Inoltre questa sostanza, estratta dall'ippocastano, può essere utile per lenire la prostata infiammata e può migliorare le vene dei testicoli soggette a varicocele.
Il termine varicocele definisce una vena ingrossata, tale patologia risulta essere pericolosa soprattutto se colpisce l’apparato riproduttore. La maggior parte delle volte si presenta nell'uomo ma, non di rado, anche i vasi sanguigni dell’ovaio risultino essere dilatati creando differenti varie complicanze ugualmente nella donna. Le cause si possono attribuire a una posizione anomala dell’utero o alla presenza cisti o fibromi ovarici.
L'escina, grazie alle sue proprietà vasoprotettrici migliora la salute delle vene dei testicoli e, come dimostra uno studio condotto in Cina, con 60 mg di principio attivo, somministrato giornalmente, migliora la densità e la motilità degli spermatozoi.
Prodotti che determinano un rilascio sistemico dell'escina sono sconsigliati durante la gestazione perché tale sostanza favorisce il rilascio della prostaglandina F2α, un ormone che può determinare l'interruzione spontanea della gravidanza.
Le creme cosmetiche da applicare esternamente al corpo, invece, non entrano nella circolazione sistemica ma sono assorbite solo localmente, quindi non dovrebbero dare tale effetto.
Lo stesso discorso riguarda anche l'allattamento, perché il bambino assumendo il latte materno è soggetto ad assorbire le sostanze che si trovano nel corpo della madre. In ogni caso, se non sai come comportarti davanti a un prodotto nuovo, chiedi consiglio al medico o al ginecologo.
Studi condotti in laboratorio e su animali dimostrano che l’escina è tossica in gravidanza, soprattutto nei primi tre mesi di gestazione, in quanto favorisce le contrazioni dell’utero e un probabile aborto spontaneo. Nei trimestri successivi meglio cercare di ridurne l’impiego e limitarsi a un’applicazione topica.
L'escina viene impiegata sia in veri e propri farmaci che in integratori, la differenza tra i due si basa principalmente sulla concentrazione e sulla purificazione della molecola.
Infatti, di solito, nei medicinali si trova nella forma beta o come acido libero invece, negli altri prodotti, è presente come fitocomplesso.
Le forme farmaceutiche dei prodotti a base di escina sono varie, essa può essere applicata:
L'escina fitosoma è una molecola complessata, il principio attivo si trova all'interno di una sorta di "gabbia" che ne aiuta la veicolazione nel punto specifico d'azione e ne aumenta la tollerabilità, diminuendo i possibili effetti collaterali. Inoltre, siccome una concentrazione maggiore della sostanza arriva a destinazione anche gli effetti saranno potenziati.
L'escina si trova spesso associata ad altri estratti, naturali o sintetici, per potenziare la sua azione.
Le erbe che ne aumentano l’attività nel facilitare la circolazione e nel rinforzo dei capillari sono: Centella, Meliloto, Equiseto e Bromelina. Invece, quando si tratta di potenziare l’azione antinfiammatoria si può trovare in farmaci che contengono salicilati.
Quando ti rechi dal medico per un malore ricordati sempre di riferirgli tutti i farmaci che hai preso, ma anche gli integratori o medicinali naturali. Questo perché, nonostante spesso siano reperibili in negozi differenti dalle farmacie, hanno comunque dei principi attivi capaci di interagire con i meccanismi corporei e con altre molecole presenti nel nostro organismo, per questo motivo fanne un uso consapevole, soprattutto se interno, e non abusarne.
Il dosaggio ottimale di escina beta o acido libero va dai 50 ai 150 mg al giorno, meglio se divisi in 2 o 3 dosi, in ogni modo, consultare sempre il foglietto illustrativo presente nella confezione.
Nel caso in cui usi il fitocomplesso, cioè la pianta essiccata, le dosi necessarie affinché la molecola sia efficace vanno dai 500 ai 730 mg al dì.
É preferibile acquistare delle compresse a rilascio prolungato, così sarai sicuro di coprire l'intera giornata.
Per quanto riguarda i farmaci, per i quali è sempre meglio ridurre al minimo l'uso, salvo prescrizioni mediche, normalmente, in seguito alla fase acuta della malattia, come un trauma o un edema, usare una dose di mantenimento che prevede una sola assunzione di escina al giorno.
Quando si acquista l'escina controlla sempre che sulla confezione sia riportata la dicitura “standardizzato”, solo in questo caso le dosi saranno ripetibili. Infatti tale processo diluisce o concentra le soluzioni così che tutte abbiano la stessa quantità di molecole attive, cosa che non accade con gli estratti erbacei che hanno varie percentuali di principio attivo, influenzato dal tempo di raccolta, dall'esposizione e da altri fattori.
Quando si somministra l'escina per via orale bisogna prestare attenzione perché si possono presentare alcuni effetti collaterali, quelli più comuni sono: diarrea, vomito, vertigini, cefalee, rush cutanei ed eczemi.
Per ridurre la probabilità di tali sintomi assumere integratori o farmaci contenenti questo metabolita, possibilmente, in due o tre somministrazioni giornaliere e scegliere delle preparazioni a rilascio prolungato, in questo modo si eviteranno effetti collaterali sullo stomaco.
Inoltre, nel caso hai scelto dei prodotti con una percentuale maggiore dell'1% di escina, controlla che tra gli ingredienti ci sia del colesterolo o del beta sitosterolo perché tali molecole riducono le possibili allergie e intolleranze, che sono comunque molto rare.
Evitare di creme a base di escina se sei allergico ai pollini dell'Ippocastano.
Bisogna evitare di assumere totalmente l’escina per uso interno in alcune situazioni:
L’escina potrebbe danneggiare i glomeruli; tale principio attivo è controindicato, quindi, se soffri d’insufficienza renale e nefropatie.
Evita l'escina anche in presenze di patologie ematiche in particolare: se si hai problemi nella sintesi di globuli rossi, o sei a rischio di trombosi. l’escina, infatti, rallenta la coagulazione del sangue.
Si possono usare prodotti a base di escina se si soffre di una patologia a carico della tiroide?
Se soffri di problemi alla tiroide avrai senz'altro sentito parlare dell’interazione tra farmaci topici a base di escina e quelli per curare tale problema. In particolare, il rischio riguarda la possibilità che gli effetti si sommino e risultino essere potenziati.
Uno studio condotto nell'unità di endocrinologia dell'azienda ospedaliera Luigi Sacco di Milano, condotta nel 2013 dal dott. Maurizio Bevilacqua ha dimostrato che l'interazione tra i farmaci per la tiroide e l'escina somministrata per uno topico non esiste in quanto l'assorbimento dei principi attivi attraverso la pelle e minimo non influisce sulla concentrazione del farmaco.
É possibile somministrare l’escina insieme ai contraccettivi per uso orale?
I contraccettivi ormonali non sono in contrasto con l'escina, anzi, questo principio attivo estratto dell'Ippocastano potrebbe aiutare a risolvere gli effetti collaterali derivanti da questi ormoni, in particolare la formazioni di trombi e la vasocostrizione, in quanto favorisce la fluidificazione del sangue.
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Dimagrire Esercizi Diete Bellezza Psicologia Integratori Gravidanza Massaggi Applicazioni