Ultimo aggiornamento:
Cosa si intende per disturbi del sonno? Perchè si manifestano negli adulti? E perchè spesso colpiscono neonati e bambini? Scopriamo le cause ed i rimedi delle varie tipologie di disturbi che possono interferire con un riposo tranquillo fino a compromettere la qualità di vita.
I disturbi del sonno sono condizioni che alterano il normale ritmo sonno-veglia e non consentono al nostro corpo di rigenerarsi.
Il sonno è necessario al nostro organismo per mantenere un buono stato di salute.
Dormire non è solo un piacere è soprattutto una necessità:
La necessità di riposo varia da individuo ad individuo ed è influenzata da diversi fattori quali l'età, lo stress, la dieta ed alcuni farmaci.
Ci sono persone, che, pur dormendo quattro o cinque ore al giorno, si sentono riposate, ed altre che, pur dormendo molte ore, non riescono ad eliminare la stanchezza fisica e mentale e a sentirsi rigenerate.
Gli anziani tendono ad addormentarsi prima, a svegliarsi presto e rispetto ai giovani sono più soggetti a frequenti risvegli notturni.
Alcune sostanze presenti negli alimenti, quali caffeina o spezie, possono influire negativamente sul sonno.
Quando questa funzione necessaria per la sopravvivenza viene alterata da comportamenti anomali che incidono sull'addormentamento sulla durata del sonno allora siamo in presenza patologie vere e proprie accomunate dalla definizione di "disturbi del sonno".
Analizziamo nello specifico i disturbi che possono interrompere i nostri sogni che possono essere classificati in tre diverse tipologie:
Le parasonnie sono disturbi molto frequenti, che si verificano tanto nei bambini quanto negli adulti. Esse determinano comportamenti inconsci ed inconsapevoli di cui non ci si ricorda nulla al risveglio, ma che possono rendere difficile il riposo.
Alle parasonnie appartengono:
Il bruxismo è una patologia che consiste nel continuo digrignamento dei denti durante la notte che, non solo ne usura la superficie, ma arreca frequenti dolori ai muscoli facciali ed emicrania. Il bruxismo oltre a cause psicologiche può essere dovuto ad una cattiva occlusione dentaria per cui è necessario rivolgersi ad un odontoiatra che possa fornirci un byte, una sorta di apparecchio di resina che serve per impedire ed ostacolare questo meccanismo.
Il sonnambulismo consiste nel camminare, mangiare, correre durante la notte, senza avere la capacità di ricordarlo una volta svegli: si verifica, di solito, nel primo stadio della notte e negli individui maschi. Il sonnambulismo è molto frequente anche nei bambini al di sotto dei dieci anni d’età. Negli adulti per lo più è legato all'abuso di alcool o sostanze stupefacenti, o a patologie più gravi, come demenza senile, morbo di Alzheimer, epilessia. Il sonnambulismo provoca uno stato di confusione e una difficoltà a distinguere il momento del sonno da quello della veglia: può durare da qualche minuto fino addirittura ad un’ora. Ricordatevi di non svegliare mai un sonnambulo, ma cercate sempre di assecondare i suoi movimenti.
Il sonniloquio consiste nel parlare durante il sonno, senza accorgersene. Capita nella vita di ognuno di parlare nel sonno e spesso non è un sintomo di patologia: circa il 50 % dei bambini di età superiore ai 3 anni e il 5 % degli adulti hanno episodi di questo tipo. Può accadere per 30 secondi o più, ogni notte o sporadicamente. In rari casi, specie se abbinato al sonnambulismo o a eventi di terrore notturno, può essere indice di un disturbo del sonno. Le cause possono essere: abuso di farmaci, febbre elevata, abuso di droghe, stress o disturbi mentali.
Si parla di disturbo da incubi quando il sonno è disturbato da incubi ricorrenti. Adulti e bambini, persino i neonati, sperimentano nella loro vita episodi di incubi. L’incubo è un sogno terrificante e spaventoso così vivido che sembra reale e che spesso ci spaventa a tal punto da svegliarci dal sonno, causando tachicardia e sudorazione e la sensazione di avere “il cuore in gola”. Non è necessariamente una condizione patologica, ma può essere un campanello di allarme se si presenta frequentemente. Le cause in genere sono ansia e stress, ma anche l’abuso di farmaci può stimolare il cervello a reagire con un incubo. Anche la depressione o la privazione prolungata del sonno possono causare incubi, così come le droghe, l’alcool e il disturbo da stress post traumatico, successivo ad eventi gravi.
Il pavor Nocturnus è un vero e proprio terrore del sonno. Si manifesta con delle crisi di angoscia, urla, tachicardia, difficoltà a respirare, dilatazione delle pupille e può durare fino a dieci minuti. E’ particolarmente frequente nei bambini dai 4 ai 12 anni, ma anche nei ragazzi dai 20 ai 30. Anche in questo caso, l’abuso di droghe, alcool e farmaci possono contribuire, ma anche lesioni alla testa, privazione prolungata del sonno, stress, ansia, disturbi respiratori e emicrania possono essere causa di terrori notturni.
La sindrome delle gambe senza riposo è un disturbo del sonno che si presenta con dolore e un formicolio persistente alle gambe, che spinge l’individuo a doverle continuamente muovere o contrarre di notte, causando insonnia. Le cause sono di natura ereditaria, ma anche il diabete, l’artrite reumatoide, le patologie renali, la malattia di Parkinson possono causare questo disturbo del sonno.
L'insonnia è caratterizzata da difficoltà ad addormentarsi o da un'alterazione del sonno che lo fa sembrare insufficiente e poco ristoratore.
L’insonnia può essere classificata in: transitoria, a breve termine e cronica.
L’insonnia transitoria è la reazione incondizionata del sistema nervoso ad un evento positivo o negativo (che può essere un esame, il giorno del matrimonio, un evento luttuoso): il cervello è come se restasse in uno stadio di veglia permanente. A volte anche il cambio di fuso orario, i rumori insistenti o un comunissimo raffreddore possono provocare insonnia. Per combatterla, basta cercare, in questo caso, di eliminare il problema alla radice.
L’insonnia a breve termine può durare per un periodo di tempo di al massimo due o tre settimane: a scaturirla è, in genere, un evento funesto, la notizia di una malattia o un lutto, e rientra spontaneamente o se necessario con l’aiuto di uno specialista e di farmaci specifici.
L’insonnia cronica, invece, può dipendere da fattori psicologici, fisiologici, ambientali o drammatici. Impediscono di dormire anche l’abuso di alcool, droghe e caffeina, lo stress, l’ansia e l’incontinenza. Chi è affetto da insonnia cronica è come se non dormisse mai, ma rimanesse sempre in uno stato di veglia perpetua: oltre ad eliminare sostanze dannose per il nostro organismo, è necessario rilassarsi per riuscire a superare il problema.
Approfondisci i possibili rimedi contro l'insonnia.
Le ipersonnie sono delle alterazioni in quantità e ritmo del sonno, caratterizzate da un eccesso di sonno anche nelle normali ore di veglia. Questa è una patologia che arreca nervosismo e confusione nei soggetti affetti. Le cause sono da ricercarsi prevalentemente nella privazione del sonno prolungata, apnee notturne, depressione, traumi cerebrali, tumori cerebrali e meningite.
Le tipologie più importanti sono:
La Narcolessia,che è la tipica sonnolenza diurna, si verifica con dei veri e propri attacchi di sonno, in qualunque momento della giornata, ai quali non si riesce a resistere. La narcolessia può provocare: cataplessia, cioè la tendenza ad afflosciarsi a terra perchè presi da sonno improvviso o addirittura allucinazioni. Le cause sono per lo più una alterazione biochimica del sistema nervoso centrale, lesioni cerebrali e patologie del sistema nervoso.
Il ritmo circadiano è il nostro orologio biologico, che opera su base giornaliera. Quando questo ritmo è alterato, possono generarsi una serie di disturbi che causano un periodo di veglia o di sonno più lunghi del normale. Questi impediscono una vita sociale o lavorativa regolare, in quanto il sonno può arrivare ad alterare i ritmi giornalieri. Le cause: stress, ansia e depressione possono causare disturbi del ritmo circadiano, ma anche i turni lavorativi, i lavori notturni, il jet lag a lungo andare possono alterare il sistema sonno - veglia.
Puoi approfondire le cause della sonnolenza diurna.
Un capitolo a parte meritano le apnee ostruttive nel sonno, conosciute dagli specialisti con il nome di OSAS (acronimo dall’inglese Obstructive Sleep Apnea Syndrome).
Le apnee ostruttive sono caratterizzate da una parziale o totale, talvolta anche prolungata, ostruzione delle vie aeree, con conseguente difficoltà a respirare per un tempo prolungato.
L'apnea può variare in durata, ma può ripetersi più volte nel corso della notte: il soggetto ha una sensazione di soffocamento prolungata, a causa del blocco delle vie aeree e dell'aumento del livello di anidride carbonica nel sangue e nel cervello.
La sensazione di soffocamento invia impulsi al cervello che, a sua volta, invia stimoli ai muscoli affinché riprendano a funzionare. L’apnea notturna genera, il più delle volte, un sonno profondo ed insufficiente soprattutto nella fase rem.
Le cause sono svariate: il sovrappeso e l’obesità sono le principali, ipertensione, tonsille ingrossate, una particolare struttura ossea della testa e del collo possono creare dei restringimenti che causano le apnee, anomalie del sistema naso - faringeo deviazione del setto nasale, precedenti fratture nasali, ecc), fumo, ma a quanto pare c’è una base genetica che predispone a questo disturbo i soggetti con parenti che ne soffrono già.
Sia i bambini che i neonati soffrono spesso di disturbi del sonno, anche se generalmente sono eventi piuttosto passeggeri dovuti alla maturazione e alla crescita del sistema nervoso e anche delle informazioni che i piccoli ricevono durante il periodo in cui sono svegli.
Circa il 20 % dei neonati dal 5 mese di vita ha problemi con il sonno, e un bambino di 4 anni su quattro non riesce a dormire da solo, ma dorme nel letto con i suoi genitori.
Il sonno, nei bambini, può essere disturbato per cause fisiologiche o psicologiche.
Cosa si può fare se un neonato o un bambino mostrano un sonno disturbato o hanno difficoltà ad addormentarsi? Ecco alcuni consigli:
Premesso che il bisogno di sonno negli adulti varia molto da persona a persona, in media un adulto per svegliarsi riposato necessita di 6/10 ore al giorno di sonno.
Mentre, nei bambini, i problemi legati al sonno molto spesso si risolvono crescendo o parlandone con i genitori, nell'adulto un risposo sbagliato può avere degli effetti anche sulla salute.
I disturbi del sonno provocano infatti effetti sul nostro organismo:
E’ stato provato scientificamente che i disturbi del sonno e la conseguente mancanza di riposo agevolano l’invecchiamento delle nostre cellule.
I disturbi del sonno vanno curati con l’aiuto dello specialista; tuttavia, è possibile adottare qualche piccolo rimedio per ridurne i fastidi:
Accanto a tutti gli accorgimenti a cui abbiamo accennato in precedenza, è possibile ricorrere ad alcune sostanze naturali che possono aiutarci a riposare al meglio.
Sono tutte sostanze che possono essere utilizzate da chi soffre di disturbi del sonno legati all’ansia, allo stress, quali insonnie, incubi, disturbi del ritmo circadiano.
Ecco alcuni esempi:
Queste sostanze possono anche essere assunte in formulazioni complete, in modo da migliorare e potenziare l’effetto. Al contrario dei farmaci, le sostanze naturali hanno minori effetti collaterali e anche se aiutano a conciliare il sonno, non ci lasciano quel senso di stordimento, alla mattina, appena svegli. Inoltre i farmaci di sintesi, se presi per periodi lunghi, possono alterare la capacità di addormentarsi in modo autonomo e quindi c’è rischio di assuefazione.
Un cenno merita anche la melatonina, che è un ormone prodotto dall'ipofisi nelle ore notturne e partecipa al meccanismo sonno veglia e regola i ritmi circadiani. Il suo picco si raggiunge nel cuore della notte, tra le 2 e le 4, mentre la mattina la sua produzione cala. Una alterazione della melatonina porta come conseguenza una alterazione del sonno e della veglia. Questo capita negli stati di forte stress e anche con l’invecchiamento (i soggetti anziani hanno più difficoltà ad addormentarsi e a mantenere un sonno costante per tutta la notte).
Puoi approfondire funzioni e benefici della melatonina.
Assumere la melatonina, può aiutare a regolare anche il meccanismo interno del nostro corpo, in momenti particolarmente difficili, in cui ci riesce difficile riposare bene.
Quando non riusciamo a trarre benefici da tutti questi rimedi, possiamo far riferimento a dei medici specializzati che si occupano di studiare il sonno e di risolverne le problematiche.
La Medicina del Sonno, infatti, è una branca multidisciplinare che coinvolge molti specialisti, tra cui psicologi, neurologi, pneumologi, dentisti, otorinolaringoiatri, pediatri.
Lo scopo è quello di migliorare il sonno dei pazienti e di conseguenza di migliorarne la vita e ridurre tutti i rischi collegati ad un cattivo riposo, come i disturbi cardiovascolari che possono insorgere nei soggetti che soffrono di apnee notturne.
Esistono dei centri specializzati a cui ci si può rivolgere: gli specialisti raccoglieranno l’anamnesi, faranno una valutazione del sonno, anche con l’esecuzione di esami polisonnografici.
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Dimagrire Esercizi Diete Bellezza Psicologia Integratori Gravidanza Massaggi Applicazioni