La menopausa è quel periodo della vita di una donna in cui si smette di essere fertili ed è contrassegnato dalla comparsa di numerosi sintomi fisici e psicologici che talvolta possono creare dei seri problemi allo svolgimento della vita quotidiana della donna. Analizziamo il tema.
La menopausa rappresenta la fine del periodo fertile di una donna, ed è caratterizzata dall'assenza del ciclo mestruale per almeno 12 mesi consecutivi.
Sebbene nella maggior parte dei casi sia fisiologica e si verifichi intorno ai 45 - 55 anni, può insorgere anche precocemente (menopausa precoce) prima dei 40 anni o essere indotta chirurgicamente mediante la rimozione di utero ed ovaie (menopausa chirurgica).
In tutti i casi comunque rappresenta un periodo critico per la vita di una donna in quanto la sua comparsa è caratterizzata dalla presenza di sintomi, fisici e psicologici, molto importanti, che spesso hanno una lunga durata (da 1 a 4 anni con una media di 2 anni circa) e che spesso risultano molto invalidanti per la donna, specialmente dal punto di vista psicologico.
I segnali fisici legati all’apparato genitale e alla sfera sessuale.
La menopausa si manifesta in ogni donna con sintomi specifici, tutti legati alla riduzione dei livelli circolanti di estrogeni, che possono variare per durata, frequenza ed intensità. I sintomi della menopausa colpiscono in prima istanza l'apparato genitale e la sfera sessuale ad esso legata. In particolare nello specifico abbiamo:
Alterazione del ciclo mestruale: rappresenta il sintomo più precoce, che si manifesta nel periodo pre - menopausa. Le mestruazioni iniziano a non essere più regolari e a non rispettare l'intervallo di 28 giorni tra un ciclo e l'altro, in particolare sono frequenti fenomeni di oligomenorrea, ovvero mestruazioni che compaiono ogni 35 - 40 giorni circa, o di polimenorrea, ovvero di mestruazioni che compaiono ogni 15 giorni, con flussi che possono essere più abbondanti o più scarsi del normale ed in questo secondo caso si possono presentare anche variazioni di colore (sangue rosso scuro).
Sanguinamenti leggeri tra un ciclo e l'altro, un fenomeno conosciuto come spotting.
Alterazioni vaginali quali secchezza vaginale, a causa della riduzione nella produzione del fisiologico liquido lubrificante, variazione del pH vaginale (che passa dal valore di pH acido di 3,5 - 4,5 ad un valore neutro di 7,0- 7,3).
Calo del desiderio sessuale e rapporti sessuali dolorosi (indicati dal termine medico di dispareunia) a causa delle modificazioni vaginali sopra descritte.
Oltre alla sfera genitale anche altri organi ed apparati sono coinvolti nella sintomatologia di questo fenomeno.
In particolare i sintomi fisici più comuni sono:
Vampate di calore: rappresentano il sintomo vasomotorio per eccellenza che caratterizza questo periodo e si manifestano come vere e proprie ondate di calore, accompagnate da sudorazione profusa, arrossamento del viso, del petto e del collo e aumento della frequenza cardiaca (tachicardia). Sono molto comuni in tutte le donne che entrano in menopausa, si stima, infatti, che ne soffrano almeno l'80% delle donne in menopausa e rappresentano anche il disturbo più duraturo, possono infatti durare fino a 2 - 3 anni.
Aumento di peso: in menopausa si prendono fisiologicamente circa 4 - 5 kg, e si passa da una tipologia corporea ginoide, ovvero con una distribuzione del grasso tipica delle donne sui fianchi e sulle cosce, ad una conformazione corporea denominata androide, tipica degli uomini, con un una distribuzione del grasso prevalentemente nella zona addominale.
Rallentamento del metabolismo: in menopausa il metabolismo è rallentato a causa della riduzione della produzione di ormoni tiroidei. Questo determina la tendenza ad ingrassare ed una difficoltà nel dimagrimento.
Alterazioni del ritmo sonno - veglia: la riduzione degli ormoni tiroidei in associazione alla riduzione degli estrogeni determina anche un'alterazione nella quantità e nella qualità del sonno. Le donne in menopausa soffrono spesso di insonnia, difficoltà ad addormentarsi, ed hanno risvegli notturni ripetuti.
Disturbi dell'apparato urinario: una donna in menopausa ha una maggiore probabilità di soffrire di infezioni urinarie e di disturbi della minzione quali incontinenza urinaria. I disturbi a livello urinario sono legati al calo di estrogeni e si verificano solitamente nel periodo post - menopausa, dopo circa 5 - 8 anni dall'inizio della menopausa.
Alterazioni cardiovascolari: si manifestano con aumento della pressione arteriosa, tachicardia, e palpitazioni, questi ultimi due spesso si associano anche alle vampate di calore. Si ha inoltre un aumento del rischio di patologie cardiovascolari legato ad una diminuzione del colesterolo HDL (il cosiddetto colesterolo "buono) e ad un aumento del colesterolo LDL (il colesterolo "cattivo").
Alterazioni cutanee: nel periodo della menopausa si ha un cambiamento a livello della cute, legato ad una diminuzione della produzione di collagene (che si riduce del 30% in 5 anni dall'inizio della menopausa), la proteina che rende elastica ed idratata la nostra pelle. La cute appare quindi poco elastica, disidratata, invecchiata come se fosse "rattrappita" e si formano le rughe sul volto. Allo stesso modo i capelli diventano meno forti, più sottili e più fragili e tendono a cadere copiosamente.
Alterazioni ossee: la riduzione degli estrogeni provoca uno sconvolgimento a livello del metabolismo dell'osso, poichè essi intervengono nel processo di regolazione della quantità di calcio a livello osseo. Le ossa quindi diventano più fragili e più soggette a fratture a causa della minore mineralizzazione.
Sebbene vi siano ancora studi in corso, sembra che la menopausa possa rappresentare anche un fattore di rischio per il morbo di Alzheimer. Questo sarebbe dovuto al fatto che gli estrogeni hanno una funzione neuroprotettiva nei confronti delle cellule cerebrali e pertanto una loro diminuzione esporrebbe i neuroni ad essere più a rischio di incorrere in fenomeno degenerativi.
I segnali psicologici.
I sintomi che riguardano la sfera psicologica sono legati sia alla diminuzione degli estrogeni circolanti, sia al modo di vivere la menopausa della donna, che spesso viene vissuta come un evento traumatico, non desiderato e non accettato. Si verificano in particolare:
Alterazioni dell'umore con sbalzi di umore che spesso portano all'insorgenza di crisi di pianto improvvise e di scatti di ira e rabbia.
Irritabilità e sensazione di essere sempre nervosi.
Ansia che può essere lieve, o sfociare in veri e propri attacchi d'ansia o di panico, con mancanza di respiro e forte aumento della frequenza cardiaca.
Depressione e sensazioni di angoscia.
Difficoltà di concentrazione con perdita di memoria.
Quando insorgono?
Tutti i sintomi sopradescritti possono essere genericamente suddivisi in base al periodo in cui si manifestano, in particolare possiamo avere sintomi:
I primi sintomi: perimenopausa.
Ci sono alcuni sintomi che caratterizzano la fase iniziale della menopausa e si presentano non appena si verificano i primi squilibri ormonali e vengono detti della perimenopausa.
Il sintomo più caratteristico è la scomparsa o l'alterazione nella frequenza del ciclo mestruale che può presentarsi con mestruazioni scarse o al contrario abbondanti.
A questo possono accompagnarsi la presenza di improvvisevampate di calore e sudorazione notturna che portano come conseguenza disturbi del disturbi del ritmo sonno - veglia.
Disturbi dell'umore con ansia, depressione e irritabilità, possono presentarsi a causa dei cambiamenti ormonali ma anche a causa dei disturbi del sonno.
Differiti: i sintomi della menopausa consolidata.
Questi sintomi compaiono quando l'alterazione ormonale è ormai consolidata ed i livelli di estrogeni circolanti si iniziano a ridurre progressivamente. Tra questi abbiamo:
alterazioni dell'apparato riproduttivo: le pareti della vagina si assottigliano e diventano meno elastiche e più secche per cui i rapporti sessuali diventano più difficili e dolorosi,
calo del desiderio sessuale,
alterazioni a livello dell'apparato urinario (perdite di urina, incontinenza ed infezioni delle vie urinarie) ,
invecchiamento cutaneo: il calo degli estrogeni, infatti, comporta una perdita di collagene ed elastina per cui la cute diventa più secca e poco elastica.
Tardivi: la post-menopausa.
Tali sintomi compaiono quando i livelli di estrogeni sono ormai notevolmente ridotti e comprendono:
problemi ossei come l'osteoporosi,
disturbi cardiovascolari quali alterazioni della pressione sanguigna,
dolori muscolari,
aumento di peso dovuto ad un aumento del tessuto adiposo causato dal calo degli estrogeni,
comparsa di rughe.
Rimedi: come alleviare i sintomi della menopausa?
Sebbene si consiglia di rivolgersi al proprio ginecologo che saprà indicare le informazioni e le modalità necessarie per affrontare questo periodo caso per caso.
E' infatti possibile, oltre ad all'adozione di alcune norme di vita generiche, assumere dei farmaci o ricorrere alla medicina naturale o alternativa per cercare di ridurre la sintomatologia.
Consigli generali.
L'alimentazione ed una moderata attività fisica, possono alleviare alcuni sintomi specifici quali vampaste di calore, sudorazione notturna, aumento di peso e disturbi del sonno:
Evitare l'assunzione di alimenti quali caffè, the, liquirizia e bevande energetiche, che potrebbero fare alzare la pressione sanguigna, e di alimenti grassi, fritti, elaborati e raffinati, per evitare un eccessivo aumento di peso.
Prediligere l'assunzione di pesce azzurro, ricco di acidi grassi omega 3 utili per il benessere dell'apparato cardiovascolare, di alimenti contenenti antiossidanti quali agrumi, kiwi e fragole, ricchi di vitamina C, utile per rinforzare il sistema immunitario, frutti rossi e mirtilli, ricchi di antociani utili per il sistema circolatorio.
Assumere alimenti ricchi in calcio quali latte (anche vegetale purché fortificato), latticini, yogurt e formaggi, e se necessario ricorrere ad integratori alimentari di calcio e di vitamina D. Questo aiuterà le ossa in caso di osteoporosi.
Assumere alimenti a base di soia, la quale contiene delle sostanze chiamate "fitoestrogeni" simili agli estrogeni prodotti dalla donna. La presenza in circolo dei fitoestrogeni aiuterà a ridurre la sintomatologia.
Ridurre o evitare completamente il fumo di sigaretta in quanto con la menopausa aumenta il rischio di ammalarsi di tumore ed il fumo è un fattore di rischio importante per lo sviluppo di questa patologia.
Bere molto, almeno 1,5 litri di acqua al giorno, per idratare tutto l'organismo ed in particolare la cute che diviene secca.
Fare attività fisica per mantenere il peso sotto controllo e per mantenere tonici i muscoli ed elastiche le articolazioni.
Non isolarsi, frequentare le amiche, frequentare persone, iscriversi a corsi o in palestra, per sentirsi meno sole ed affrontare al meglio questo periodo.
Farmaci e terapia ormonale sostitutiva.
Come abbiamo visto la menopausa è una fase della vita che comporta diversi cambiamenti fisici e psicologici destabilizzanti per la donna, ma con l’aiuto di alcuni farmaci può essere vissuta al meglio!
I farmaci antidepressivi (come la fluoxetina) possono contrastare non solo le vampate di calore ma anche stati d'ansia e depressione, ma la terapia più efficace per ridurre i sintomi della menopausa è la terapia ormonale sostitutiva.
La TOS consiste nella somministrazione di ormoni (estrogeni e progestinici) che agiscono in modo analogo a quelli prodotti dall’organismo e quindi riducono i sintomi dovuti alla loro diminuzione.
Questi ormoni vengono generalmente assunti insieme per ridurre il rischio di insorgenza di tumore all'endometrio.
Rimedi naturali.
Vampate di calore, insonnia, irritabilità possono essere contrastati con l'aiuto di erbe ed integratori naturali.
Tra i più utilizzati ed efficaci troviamo:
Ginseng: utilizzato come rimedio alternativo per contrastare non solo i sintomi psicologici ma anche quelli fisici come la secchezza vaginale. I ginsenoidi in esso contenuti, stimolano il sistema immunitario aiutando l'organismo a contrastare la stanchezza fisica e mentale.
Iperico o erba di San Giovanni: è un antidepressivo naturale come conferma uno studio dell'università di Adelaide in Australia. Il principio attivo che rende l'estratto di iperico simile ai farmaci antidepressivi è l'ipericina.
Cimicifuga: da sempre utilizzata dagli indiani americani, la cimicifuga è oggi riconosciuta anche dalla comunità scientifica come rimedio per contrastare i sintomi del climaterio. Grazie ai flavonoidi ed agli acidi fenolici essa riduce le vampate di calore ed anche ansia ed insonnia.
Soiae trifoglio rosso: sono gli isoflavoni in essi contenuti che svolgono un ruolo di fitoestrogeni, cioè di estrogeni naturali simili agli ormoni femminili. Assunti regolarmente essi riducono sintomi tipici quali vampate di calore, insonnia, palpitazioni e aiutano a prevenire osteoporosi e problemi di circolazione.
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