Scopriamo i valori nutrizionali della soia, le sue calorie e tutte le proprietà di questo legume ricco di proteine che presenta poche controindicazioni circoscritte a casi particolari. Alimento da sempre privilegiato da vegetariani e vegani, la soia è spesso considerata l’alternativa vegetale alla carne.
La Soia è una pianta leguminosa appartenente alla famiglia delle Papilionacee. Ciascuno dei piccoli baccelli della pianta contiene un numero variabile di semini, simili a fagioli, fino a un massimo di quattro, che hanno forma sferica ma colore variabile in base alla qualità e sono la parte considerata edibile:
Soia gialla: si tratta della tipologia più comune, lavorata per ottenere tutti gli altri prodotti a base di soia;
Soia nera: è difficile che venga esportata e pertanto è molto più facile trovarla nei luoghi in cui viene coltivata;
Soia rossa: si tratta dei famosi fagioli azuki;
Soia verde: dalla soia verde, detta fagiolo mung, si ricavano sia i germogli che gli spaghetti di soia.
Oggi i principali produttori mondiali di soia sono gli Stati Uniti d’America, sebbene il maggior consumo di questo legume continui a registrarsi soprattutto nel continente asiatico dove è usato per sopperire alla carenze alimentari e, in particolar modo, di cibi proteici tipiche delle aree più povere. Le numerose proprietà nutritive e terapeutiche riconosciute ai semi di questa piantina hanno generato, tuttavia, un successo crescente anche in Europa, soprattutto presso i vegetariani che usano i semi e i germogli di soia per integrare la loro dieta priva di proteine animali.
Provenienza e curiosità: le origini orientali della soia. L’ origine prima di questa pianta può essere rintracciata in Cina e, più in generale, nelle regioni dell’estremo Oriente, e il suo nome scientifico è Glycine max. A quanto pare le prime tracce sembrano risalire nientemeno che a 5000 anni fa. Arrivata in Europa soltanto nel 1700 come oggetto di studio, tanto da poter essere trovata inizialmente solo all’interno degli orti botanici, è soltanto nel 1800 che cominciano a diffondersi le coltivazioni per uso alimentare. Oltre a quella coltivata, ne esiste una varietà spontanea, quindi selvatica, dal nome Glycine Soya. |
Alla base della crescente diffusione di questo leguminaceo sta, senza dubbio, la scoperta delle sue notevoli proprietà nutritive. I semi della pianta, infatti, sono composti per circa il 40% da proteine che li rendono un discreto (anche se incompleto) sostituto della carne in presenza di diete vegetariane o presso popolazioni con scarse possibilità economiche.
Questa alta concentrazione di proteine è, peraltro, nettamente superiore rispetto a quella di altri legumi che pure ne sono abbastanza ricchi.
La soia, inoltre, lega l’alta quantità di proteine ad una elevata digeribilità.
Per il resto, i semi di soia contengono circa 122 Kcal per 100 gr e sono composti da vitamine, in particolare A; minerali, in particolare potassio, fosforo e magnesio e da sostanze variamente benefiche e antiossidanti che sono alla base del suo successo, nonostante il sapore sia abbastanza insipido.
Approfondisci il ruolo delle proteine contenute in alimenti origine vegetale.
Contiene inoltre un bassissimo contenuto di carboidrati e di grassi, risultando indicata in qualsiasi tipo di dieta. Tra l’altro l’assenza di glutine la rende adatta alla confezione di cibi per celiaci.
I semi si possono consumare in vari modi: possono essere, per esempio, seccati, macinati e ridotti in farina per fare il pane di soia, pizza, pasta e biscotti. Un altro prodotto dell’industria alimentare è il latte di soia, altamente digeribile e, per questo, da alcuni nettamente preferito al latte normale. Il Tofu è un formaggio dal sapore assai gradevole ottenuto da questo latte.
La salsa di soia, invece, viene utilizzata soprattutto in Asia per condire e arricchire i cibi.
Il gelato e lo yogurt di soia sono molto amati da chi desidera non accumulare chili di troppo, senza rinunciare al gusto.
Si può, infine, consumare la soia anche sotto forma di germogli, ricchi di vitamina C e utilizzabili per arricchire moltissime ricette.
Naturalmente i valori nutrizionali e le calorie di questi derivati dipenderanno dal tipo di lavorazione subita dai semi.
Tofu: la carne senza ossa! Il tofu, il formaggio prodotto utilizzando il latte di soia, grazie all’alto valore proteico e alla sua consistenza, si presta ad essere consumato come una “bistecca”. Non a caso Tofu vuol dire proprio “carne senza ossa” e risulta perciò particolarmente indicato in tutte quelle situazioni in cui, per scelta alimentare consapevole o per problemi di salute, non si vogliono o non si possono ingerire proteine animali. Fu il monaco Liu An che, lavorando con i semi di soia e sperimentandone i possibili impieghi, scoprì che poteva produrre una sorta di formaggio, gradevole da mangiare. |
Pare che la soia, oltre ad un consistente apporto nutritivo, sia in grado di esercitare una serie di benefici effetti, prevenendo e curando numerose malattie e disturbi. Vediamo in particolari in quali ambiti si può beneficiare degli effetti della soia.
Proprietà anti-tumorali. Sebbene in passato la soia fosse ritenuta un alimento non adatto ai malati di cancro in quanto in grado di ostacolare la terapia, in particolare per la cura del cancro al seno, uno studio dell’inverno del 2013 dell’ Università dell'Arkansas di Fayetteville (Stati Uniti), ha dato dimostrazione degli effetti positivi della soia contro il tumore al seno, alla prostata, al colon, al fegato e ai polmoni. Secondo questi ricercatori il potere rigenerante della soia stimolerebbe l’organismo alla produzione di cellule nuove e sane, contrastando quelle malate. |
Proprietà cosmetiche: l’uso della soia nei prodotti di bellezza.
Le straordinarie proprietà della soia si trasferiscono facilmente dalla salute alla bellezza.
Ingrediente ormai sempre più usato nei prodotti cosmetici, contribuisce a mantenere attivi diversi processi preziosi per:
Beauty fai-da-te: crema veloce alla lecitina di soia. La lecitina di soia è senz’altro un ingrediente facile da reperire e ottimo per “spingattare” delle efficacissime creme fatte in casa: provare per credere! Ingredienti:
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Controindicazioni al consumo di soia: verità e falsi miti.
L’uso della soia non presenta particolati controindicazioni, almeno secondo le ultime ricerche.
Per un lungo periodo infatti il consumo del legume era sconsigliato a chi aveva difunzionalità alla tiroide, dal momento che si riteneva che gli isoflavonoidi, fitoestrogeni presenti nella soia, potessero essere di ostacolo all’attività tiroidea.
Altro possibile effetto collaterale delle proteine della soia, come accennato, è l’interferire con alcuni tipi di terapie per la cura del cancro, in particolare al seno, motivo per cui questo alimento veniva bandito dalla dieta delle donne affette da questa patologia.
Come sempre però sia in caso di problemi alla tiroide che di neoplasie è sempre bene consultare il proprio medico per avere un quadro chiaro della situazione e valutare il da farsi.
Naturalmente, soprattutto se inserita in un regime alimentare onnivoro meglio non andrebbe consumata più di 2/3 volte a settimana, quando non si mangiano carne o pesce, consuare in contemporanea questi alimenti infatti potrebbe innalzare troppo l’apporto proteico e sovraaffaticare i reni.
Attenzione agli OGM! È ormai risaputo che la soia è tra i prodotti transegenici più diffuso! Quasi l’87% della soia commercializzata attualmente risulta essere transgenica. È quindi assolutamente da evitare, preferendo varietà biologiche, sicure per la salute. È stata Green Peace a manifestare per prima la pericolosità delle modificazioni genetiche della soia e, nonostante la soia transegenica sia stata dichiarata sicura sia dagli Stati Uniti che dall’Europa, l’organizzazione continua a perorare la propria causa, sostenuta tra l’altro da numerosissimi studi scientifici. Non bisogna dimenticare che dietro la soia transgenica ci sono potentissime multinazionali che quindi premono perché i loro interessi economici non vengano intaccati dalla crescente consapevolezza delle persone e dal relativo consumo critico. |
I germogli di soia, particolarmente freschi e gustosi, si prestano ad essere utilizzati nella preparazione di diversi piatti. Aggiungere i germogli (possibilmente biologici) ad una bella insalata, per arricchirla e renderla più appetitosa, è senz’altro una chicca che vi consigliamo di provare.
Ingredienti:
Foglie fresche di spinaci
Mele verdi
Noci
Scaglie di parmigiano
Germogli di soia
Olio EVO
Sale
Pepe
Aceto balsamico
Mescolate questi ingredienti e condite a piacere. Si tratta di un accostamento apparentemente insolito, ma di sicuro successo!
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