Cimicifuga. Proprietà, usi, controindicazioni ed effetti collaterali della Actaea racemosa

Consulente Scientifico:
Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

L’actae racemosa, o cimicifuga, è una pianta che cresce in Nord America ed è conosciuta per il suo odore sgradevole capace di allontanare gli insetti. Dotata di particolari proprietà, utili ad alleviare i disturbi legati alla sindrome premestruale al climaterio e alla menopausa, viene ampiamente utiizzata in medicina, fitoterapia ed omeopatia. Ma attenzione alle controindicazioni e agli effetti collaterali.

    Indice Articolo:
  1. Caratteristiche
  2. Proprietà e benefici
  3. Usi e posologia
  4. Controindicazioni ed effetti collaterali

Caratteristiche della Cimifuga.

L’Actae Racemosa, o cimifuga, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle ranunculaceae, diffusa in Nord America con foglie verdi e piccoli fiori biancastri. Il nome cimifuga deriva dal fatto che i fiori emanano uno sgradevole odore che sembra allontanare gli insetti. La parte utilizzata per scopi fitoterapici è la radice dalla quale si ricava l’estratto secco facilmente reperibile in erboristeria.

Proprietà e benefici della radice questa pianta.

La radice della cimifuga contiene una serie di principi attivi, ossia diversi composti che hanno un’azione sul nostro organismo e che nel loro insieme vengono definiti “droga” della pianta. Si tratta in prevalenza di terpeni, alcaloidi e isoflavoni come la formononetina e la racemosina. La presenza di queste molecole è responsabile delle proprietà della cimifuga:

Usi e posologia degli estratti di Cimicifuga.

Gli estratti della radice della cimicifuga vengono ampiamente impiegati per la formulazione di farmaci, integratori e prodotti erboristici. In particolare:

In medicina viene impiegato un farmaco (Remifemin) contenente 20 mg di estratto secco di cimicifuga. Viene prescritto soprattutto nel trattamento dei disturbi legati alla cura farmacologica del tumore al seno. Infatti, in molti casi, il cancro al seno viene contrastato con farmaci che inibiscono la produzione di estrogeni provocando, come nella menopausa, i sintomi tipici della mancanza improvvisa di ormoni femminili: vampate di calore, irritabilità, insonnia...Estrogeni o fitoestrogeni provenienti dalle piante possono essere utilizzati nel trattamento di queste manifestazioni nella menopausa mentre, in caso di tumore al seno,il loro impiego è assolutamente vietato, poiché interferirebbero con i farmaci antiestrogeni. Invece, preparazioni a base di cimifuga, non contenendo fitoestrogeni e non interferiscono con gli inibitori degli ormoni femminili. Generalmente la posologia e di 2 compresse al giorno ma sotto stretta sorveglianza del medico.

In fitoterapia vengono utilizzate diverse formulazioni contenente cimicifuga. Sia in farmacia che in erboristeria è possibile acquistare integratori contenenti cimicifuga accoppiata ad altre erbe ad azione analoga come soia e trifoglio rosso contenenti fitoestrogeni (il costo di una confezione di 50 capsule si aggira intorno ai 18,00 euro). Tali integratori vengono consigliati per alleviare i disturbi del climaterio e della menopausa.La posologia è pari a due o tre compresse o capsule al giorno.

Approfondisci i benefici degli isoflavoni di soia.

In erboristeria sono disponibili anche gocce e tintura madre a base di cimicifuga impiegate per calmare i dolori mestruali e i sintomi della menopausa. Le gocce (costo pari a circa 15,00 euro per 50 ml) vanno prese 10 3 volte al giorno. la tintura madre 20 gocce 2 o tre volte al giorno.

In omeopatia vengono utilizzati 3 granuli 3 volte al giorno per alleviare i dolori mestruali ma anche articolari e muscolari. In erboristeria è possibile acquistrare l’estratto secco della radice (costo pari a circa 30,00 euro l sacchetto da 500 grammi), con cui preparare tisane di cimifuga. Ne basta un cucchiaio da immerere in una tazza d’acqua bollente. Usate in caso di dolori muscolari o mestruali possono essere consumate fino a tre tisane al giorno.

Qualsiasi sia la formulazione scelta è sempre bene informare il medico di fiducia circa l’assunzione di cimicifuga.

Controindicazioni e interazioni farmacologiche

La cimicifuga può avere in alcuni soggetti alcuni effetti collaterali:

L’utilizzo della pianta, inoltre, è controindicato in caso di:

Infine, l’assunzione della cimicifuga viene sconsigliata durante l’assunzione di alcuni farmaci:

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Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

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