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Buonissima e completamente “made in Italy”, la pizza margherita si prepara con ingredienti semplici ed economici ma, purtroppo, non è un piatto poco calorico. Facile e più leggera da preparare a casa, la margherita può essere modificata utilizzando farine diverse a seconda delle proprie esigenze personali. Vediamo quindi quali sono gli ingredienti e la ricetta della pizza margherita…
La pizza margherita, parte integrante della cultura gastronomica napoletana e, dunque, italiana, è una pietanza semplice e gustosissima formata da una base di pasta lievitata, guarnita con pomodoro, mozzarella, olio d’oliva e basilico.
Si pensa che questo alimento fu creato per la prima volta alla fine dell’800 in onore della Regina Margherita, infatti, pomodoro, mozzarella e basilico hanno i colori della bandiera italiana.
Dal punto di vista dietetico, la margherita può essere inserita in una dieta bilanciata scegliendo, naturalmente gli ingredienti giusti e senza eccedere nelle quantità.
I valori nutrizionali della pizza margherita variano molto a seconda degli ingredienti e dalla fattura.
Considerando oltre all’impasto anche gli ingredienti che costituiscono la pizza margherita, in 100 grammi l’energia è così ripartita:
100 grammi di pizza contengono circa 271 kcal!
Considerando che il peso medio di una pizza margherita è di circa 250-300 grammi, le calorie totali per una pizza margherita media preparata in pizzeria o al ristorante, sono circa 700 e sono fornite soprattutto da carboidrati.
La pizza ha un alto indice glicemico (valore che indica la velocità con cui aumenta la glicemia) in quanto ricca di carboidrati.
L’IG della pizza è pari a 60.
Facile da fare anche a casa la pizza margherita si prepara con pochi ed economici ingredienti. Il vantaggio di preparala a casa è anche quello di poter fare delle varianti della pizza margherita con farine diverse per ottenere un impasto più leggero o senza glutine…
Gli ingredienti, con le relative dosi, utilizzati per preparare una pizza margherita di circa 30 centimetri di diametro sono i seguenti:
Per preparare una pizza margherita è necessario preparare innanzitutto la pasta con farina, acqua, olio, sale e lievito. Questi ingredienti vanno impastati energicamente per fare in modo che la farina a contatto con l’acqua formi il glutine, la struttura proteica responsabile dell'elasticità’ della pasta. La base così ottenuta va fatta lievitare per qualche ora, poi va stesa e farcita con passata di pomodoro, olio extra vergine d’oliva e mozzarella tagliata a cubetti. Si cuoce in forno e si guarnisce con qualche fogliolina di basilico.
La classica pizza margherita è un piatto unico che va equilibrato con gli ingredienti giusti. Grazie agli ingredienti, infatti, questa pizza può avere molti benefici sul nostro organismo.
L’olio extravergine d’oliva, utilizzato per rendere l’impasto della pizza morbido, è salutare sotto tutti i punti di vista in quanto ricco di grassi insaturi quali omega 6 ed omega 9 (precursori degli omega 3), utili all’organismo per controllare il colesterolo in circolo e utilizzare i grassi. Tenere il colesterolo sotto controllo significa ridurre il rischio della formazione di placche aterosclerotiche che sono la principale causa dell’insorgenza di malattie cardiovascolari quali ictus ed infarto.
La pizza margherita, grazie al pomodoro contiene una particolare molecola, il licopene, che agisce da potente antiossidante ed inattiva molecole reattive, i radicali liberi, capaci di danneggiare le cellule all’interno del nostro corpo. Il licopene, quindi, ha molte proprietà benefiche sull'organismo ed è utile per la prevenzione di molte patologie tra cui il tumore alla prostata.
A differenza degli altri antiossidanti, il licopene non si distrugge con la cottura ma anzi si attiva ulteriormente. Il suo assorbimento intestinale, inoltre viene aumentato in presenza di grassi.
La mozzarella di bufala, utilizzata per la classica margherita, è fonte di calcio e di proteine, e contiene anche elevate quantità di grassi che favoriscono l’assorbimento di licopene. Il calcio è un minerale che serve a proteggere l’apparato osteoarticolare ed è di particolare importanza per le donne che sono soggette all’osteoporosi.
I saccaromiceti del comune lievito di birra insieme ai batteri lattici, nel lievito madre, fermentano nell’impasto dando luogo, a partire dagli zuccheri della farina, ad alcol etilico che evaporerà a seguito della cottura, e anidride carbonica la cui produzione è responsabile della porosità del prodotto finale. Questa lievitazione rende sicuramente l’impasto più gradevole e digeribile.
Nonostante la pizza margherita, grazie ai suoi ingredienti, può essere considerata un piatto unico salutare e benefico, e può essere una sana alternativa al panino per chi pranza fuori casa, essa ha comunque delle controindicazioni.
la ricetta classica della pizza margherita utilizza la farina bianca 00, detta anche manitoba o americana rinforzata, che è una farina raffinata che può portare all’insorgenza di diabete. L’assenza totale di fibre in questa farina, fa in modo che tutto il suo contenuto in glucosio venga assorbito dall’intestino dando vita nel sangue a picchi vertiginosi della glicemia (intesa come livello di glucosio nel sangue). La risposta dell’insulina a questi livelli di zuccheri nel sangue si altera a lungo andare dando vita alle diverse forme di diabete.
Il sale è presente nella pasta, ma anche nella passata di pomodoro e nella mozzarella. Esso crea l’ambiente favorevole per la crescita dei microrganismi responsabili della lievitazione ed esalta il sapore degli ingredienti. Il sodio però può causare ipertensione, in quanto, a livello renale inibisce la filtrazione di acqua e quindi la diuresi aumentando il volume del plasma e di conseguenza il calibro dei vasi sanguigni.
Il lievito altera la microflora intestinale. Non tutti i microrganismi, infatti, muoiono con la cottura, alcuni, all’interno di piccoli centri di proliferazione resistono al calore e si replicano dopo la cottura. Questi lieviti competono con i batteri buoni dell’intestino causandone squilibri che causano gonfiore, aerofagia e coliti.
La pizza margherita non è sicuramente un piatto light: molto calorica, contiene elevate quantità di carboidrati e grassi per questo sostituisce un intero pasto: pranzo o cena.
L’olio extravergine è molto calorico e la sua aggiunta è un surplus su una pietanza già molto calorica come la pizza.
La mozzarella è ricca di grassi che vanno a depositarsi a livello del tessuto adiposo.
La farina raffinata povera di fibre e non provoca senso di sazietà, il che porta a consumarne quantità maggiori rispetto a quelle di cui ha bisogno il nostro organismo.
Ne deriva che una margherita intera è decisamente eccessiva per il controllo del peso, tuttavia, è possibile preparare a casa una pizza più leggera, meno calorica, usando ingredienti meno calorici.
Per evitare di ingrassare è necessario consumarla con moderazione: una pizza margherita intera ( di circa 30 cm di diametro) può essere consumata una volta a settimana.
Anche chi è a dieta può concedersi una buona pizza margherita una volta a settimana con qualche piccolo accorgimento:
La pizza fatta in casa può essere preparata anche con farine diverse che non alterano sostanzialmente il sapore finale della pizza. Vediamo alcune varianti...
E’ possibile sostituire alla farina bianca la stessa dose di farina integrale. Quest’ultima ha il vantaggio di essere più salutare per l’organismo in quanto le fibre in essa presenti favoriscono il normale equilibrio della microflora intestinale e permettono di assorbire minori quantità di zuccheri e grassi.
I celiaci, possono utilizzare al posto della farina 0 una miscela di farine naturalmente prive di glutine come la farina di riso e l’amido di mais. Le dosi per una pizza sono: 175 grammi di farina di riso e 125 di amido di mais. In commercio sono disponibili miscele di farina pronte per l’uso contrassegnate con il simbolo della spiga sbarrata formulate proprio per è intollerante al glutine. In molti ristoranti, inoltre, è possibile richiedere la pizza senza glutine.
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