Può capitare di percepire gli occhi stanchi quando vai a dormire, o di osservare occhiaie e palpebre pesanti quando ti specchi al mattino. Ma a cosa è dovuto tutto ciò? Le cause sono molteplici e dipendono da un uso prolungato e scorretto della vista. Analizziamo i sintomi legati a tale status clinico e i rimedi naturali utili a ripristinare il benessere dei nostri organi visivi!
La stanchezza oculare, scientificamente definita “astenopia” (dal greco “occhio debole”), è associata a un’intensa visione di oggetti posti a una distanza ravvicinata.
Si tratta di una condizione alquanto diffusa e fastidiosa, sebbene temporanea e di lieve entità: alcuni studi, infatti, hanno dimostrato che circa il 40% dei soggetti che quotidianamente fanno uso eccessivo del computer manifestano tale disturbo, più frequente nei giovani.
I sintomi associati al malessere da “visione da vicino” sono svariati, come:
Dolore, prurito, bruciore, gonfiore e arrossamento oculare.
Pesantezza oculare.
Secchezza agli occhi o eccessiva lacrimazione (epifora).
Cefalea.
Aumento della sensibilità alla luce (fotofobia).
Riduzione dell’acutezza visiva.
Visione sfocata.
Visione doppia (diplopia).
Difficoltà di visione negli ambienti grandi e affollati.
Invece, tra le altre manifestazioni correlate alla stanchezza oculare, ma non direttamente riferibili agli occhi, possiamo annoverare:
Dolore a collo, spalle e schiena.
Senso di nausea.
Vertigini e sbandamenti.
Problemi di coordinazione.
Mancanza di concentrazione.
Come va interpretato, invece, il fastidioso inestetismo delle occhiaie? Che legame ha con l’astenopia?
Ne parliamo nel seguente approfondimento!
Occhiaie ed affaticamento visivo. La percezione di avere occhi stanchi spesso trova conferma nella comparsa di occhiaie: secondo la medicina cinese, esse sono sinonimo di intossicazione metabolica ed evidenziano la presenza di possibili patologie renali! In realtà, esse possono manifestarsi per molteplici cause:
Le occhiaie possono presentarsi gonfie per la presenza di liquidi in eccesso o incavate e scure per la carenza di acqua e accumulo di tossine nella zona perioculare. Al fine di contrastarne la comparsa, è fondamentale:
Per eliminare le tossine in eccesso e impedire che i tessuti perioculari cedano, si possono effettuare irrigazioni di acqua marina isotonica nel naso, ogni sera prima di dormire, in modo tale da mantenere idratato il contorno occhi e rimuovere l’eventuale muco accumulato. Nella cosmesi, ti consigliamo di utilizzare prodotti anallergici di ottima qualità, quali creme contorno occhi (al retinolo o alla vitamina K), fondotinta, correttori e ombretti luminosi (colori bianco, blu, grigio), in quanto ciò può aiutare a ridurre la visibilità delle occhiaie. Qualche suggerimento per il trucco? Assolutamente sconsigliato l’utilizzo di tonalità marroni e viola che, anzi, evidenziano la problematica! Torniamo, adesso, all’argomento principale, ovvero gli occhi stanchi. Nel prossimo paragrafo ci occupiamo delle possibili cause! |
Le cause di affaticamento oculare sono svariate e possono essere ricondotte a uno stile di vita inadeguato e/o a condizioni patologiche predisponenti, di natura sistemica o locale.
Analizziamo insieme le varie possibilità.
Tra le abitudini errate che causano la stanchezza visiva annoveriamo:
Sonno insufficiente e discontinuo (ritmo sonno-veglia stravolto).
Igiene del viso inadeguata (mancata rimozione del trucco prima di dormire).
Alimentazione errata e disidratazione corporea (consumo di cibi spazzatura e carenze vitaminiche).
Fumo e superalcolici (il fumo produce tossine e sostanze ossidanti in grado di danneggiare la microcircolazione).
Un discorso a parte merita l’uso prolungato del computer e di altri dispositivi elettronici, principale causa di affaticamento visivo, che è attualmente considerato una vera e propria patologia definita “Sindrome di visione al computer”, “Sindrome da schermo elettronico” o “Stanchezza cronica da schermo”.
Si manifesta nei soggetti che trascorrono più di 7-8 ore al giorno davanti al computer, in quanto i display LED/LCD emettono una luce blu, causa di stress ossidativo, che danneggia la pigmentazione retinica. La comparsa della sindrome avviene dopo 1-3 anni dall’avvio di questa attività inadeguata.
Altri fattori di rischio, che possono provocare stanchezza oculare, sono:
Letture impegnative e prolungate.
Guida di veicoli per più ore consecutive.
Esposizione a luci intense.
Condizioni di stress, fatica e ansia.
Fattori ambientali (freddo, vento, salsedine, inquinamento ambientale).
Condizioni lavorative errate (scarsa illuminazione, ambienti secchi o presenza di aria condizionata).
Sai che i muscoli oculari sono sempre attivi, tranne durante il sonno? Ecco perché degli stimoli eccessivi e duraturi, associati a problematiche posturali a carico dei muscoli cervicali, possono inficiare il benessere degli occhi.
L’utilizzo di occhiali nuovi o di correzioni ottiche inadeguate, inoltre, può determinare stanchezza visiva e mal di testa a causa di un eccessivo sforzo nel processo di accomodazione, meccanismo che consente di costruire sulla retina immagini ben focalizzate.
Quali sono, invece, le patologie che possono provocare astenopia?ì
Le principali condizioni patologiche responsabili di affaticamento della vista sono:
Allergie, congiuntiviti, infezioni oculari da sporco.
Indebolimento del sistema immunitario, pressione bassa e febbre.
Ipotiroidismo (il soggetto che ne è affetto manifesta stanchezza e spossatezza anche dopo una notte di sonno regolare).
Sinusite: infiammazione e rigonfiamento delle mucose dei seni paranasali (cavità presenti nelle ossa del cranio che proteggono il cervello dall’ingresso di microrganismi patogeni quali virus e batteri) con ristagno di muco a seguito di raffreddore o allergia.
Ovviamente, anche lo stato di salute dell’apparato visivo è fondamentale! I disturbi della vista associati ad affaticamento oculare, infatti, sono i seguenti:
Astigmatismo: difficoltà nella messa a fuoco delle immagini.
Ipermetropia: le immagini sono focalizzate oltre la retina e ciò causa sforzo visivo.
Presbiopia: difficoltà nel distinguere con nitidezza gli oggetti vicini (tale disturbo compare in età avanzata).
Strabismo: deviazione degli assi visivi per una disfunzione dei muscoli oculari estrinseci.
Miopia: difficoltà nel distinguere con nitidezza gli oggetti lontani.
La stanchezza oculare compare anche in condizioni più gravi come:
Glaucoma: aumento della pressione intraoculare per accumulo di umor acqueo, che può determinare danni al nervo ottico.
Edema papillare: gonfiore del nervo ottico per eccesso di liquido dovuto a tumori o emorragie.
Emicrania oftalmica: vasocostrizione nella microcircolazione oculare.
A questo punto, scopriamo il motivo per cui tra le future mamme sono particolarmente diffusi i casi di astenopia. Leggi la spiegazione nel prossimo approfondimento!
Che legame c’è tra gravidanza ed occhi stanchi? Non è solo una credenza: le donne incinte sono davvero più soggette a stanchezza oculare. Ma perché? Gli estrogeni regolano la quantità e la qualità delle secrezioni lacrimali per garantire una lubrificazione ottimale della congiuntiva; durante i primi 3-4 mesi di gravidanza, però, gli sbalzi ormonali possono causare gonfiore, stanchezza e secchezza agli occhi. Che fare, allora? Naturalmente la problematica si risolve con il parto! Però, durante la gravidanza, è opportuno seguire alcuni consigli utili, tra cui:
Dopo tutte queste informazioni sulle cause, proviamo a capire come si può intervenire per eliminare o almeno attenuare il problema della stanchezza agli occhi. Il primo passo è, naturalmente, sottoporsi a un controllo specialistico! |
Talvolta il riposo non è sufficiente ad alleviare la stanchezza e i sintomi persistono; in particolare è importante non sottovalutare:
Modificazioni considerevoli della vista.
Dolore persistente agli occhi.
Diplopia.
Cefalea frequente.
In questi casi è opportuno procedere con un consulto oculistico. Vuoi sapere in che modo si svolge?
La diagnosi è rapida e non necessita di esami clinici complessi, ma si articola in due punti fondamentali:
Il controllo della vista, utile al fine di valutare la presenza di patologie oculari in grado di indurre stanchezza visiva e improntare eventuali terapie mirate.
Un questionario sullo stile di vita del paziente, che permetta allo specialista di individuare le possibili cause di affaticamento visivo e suggerire accorgimenti risolutivi.
Una volta effettuato il controllo, si potrà procedere con i rimedi!
Se non sai come contrastare nel concreto l’affaticamento degli occhi, ecco solo alcuni dei rimedi utili:
riposare adeguatamente;
migliorare le condizioni di lavoro;
curare le patologie oculari;
effettuare esercizi di rilassamento della vista;
seguire una dieta equilibrata.
Adesso esaminiamo nel dettaglio le diverse strategie risolutive e, perché no, anche di prevenzione!
Poiché la stanchezza oculare è una condizione passeggera che può trarre beneficio dal riposo, è importante:
Dormire 7-8 ore a notte con eventuale riposo pomeridiano.
Durante il sonno, stare sdraiati a pancia in su con un cuscino più alto, in modo tale da impedire l’accumulo di liquidi nella zona perioculare.
Utilizzare cuscini e materassi di qualità.
Dormire in un ambiente areato.
Detergere accuratamente il viso e rimuovere il trucco con solventi delicati.
Effettuare pasti leggeri prima di dormire.
Evitare sforzi fisici e visivi prima di andare a letto.
A parte il riposo, però, esistono altri semplici accorgimenti che possono giovare al tuo benessere visivo. Scopriamoli!
Sai che massaggiare le palpebre stimola la lacrimazione ed è utile contro la secchezza oculare? E che un massaggio a orbite, tempie e zigomi permette ai muscoli oculari di rilassarsi? Questi ultimi, inoltre, possono essere stimolati attraverso esercizi di ginnastica oculare da effettuare per 10-15 minuti al risveglio o quando si avverte la sensazione di stanchezza agli occhi.
Cosa fare? Un esempio di esercizio consiste nel roteare gli occhi a 360° in senso orario e antiorario, mantenendo la testa ferma.
Se invece il tuo obiettivo è migliorare la focalizzazione delle immagini sulla retina, ti consigliamo un valido esercizio di rilassamento:
appoggia i gomiti su un piano;
copri gli occhi con i palmi della mano;
chiudi le palpebre e respira profondamente per circa 15-30 secondi.
Anche la natura può rivelarsi un valido aiuto per i tuoi occhi affaticati. Vediamo subito in che modo!
Per combattere la stanchezza, il gonfiore e la secchezza oculare con l’aiuto della natura puoi utilizzare:
Lacrime artificiali (collirio): i principi presenti in camomilla (ricca in flavonoidi, cumarine e terpeni), calendula (vi abbondano flavonoidi e carotenoidi come la calendulina) ed Euphrasia officinalis (contiene tannini, iridoidi, flavonoidi, lignani e fenoli) hanno un effetto lenitivo che attenua il prurito, il bruciore e la stanchezza oculare. In particolare l’eufrasia stimola la microcircolazione e ha un effetto decongestionante. In alternativa è possibile effettuare lavaggi oculari con garze sterili imbevute di infuso filtrato di eufrasia, camomilla e rosa (è però importante che l’infuso sia filtrato per evitare che i fiori irritino gli occhi).
Cetrioli: sono ricchi di vitamine K e B, provitamina A, acido tartarico e zolfo, che hanno un effetto decongestionante, rinfrescante, vasocostrittore, idratante e detossificante. Applicati sugli occhi a listarelle per 10 minuti, questi ortaggi tonificano la zona perioculare. In alternativa, puoi applicare due batuffoli di cotone intrisi del loro succo.
Patate: l’amido contenuto nelle patate ha un effetto antinfiammatorio. Ma come usare questi tuberi? Sbuccia, risciacqua e asciuga le patate. Dopo averle tagliate a listarelle sottili, le puoi applicare sugli occhi per 10-15 minuti circa 3 volte a settimana.
Albume: è ricco di magnesio, sodio, potassio e vitamina B, sostanze che rendono la pelle tonica e stimolano la circolazione. Effettua un impacco con un batuffolo di cotone intriso di bianco d’uovo, poi risciacqua con acqua tiepida.
Latte intero: contiene proteine, vitamine A, E, K, C, acido folico e riboflavina, che sono in grado di ridurre il gonfiore agli occhi. Prova a effettuare un minibagno di 15 minuti, applicando un asciugamano o dischetti in cotone imbevuti di latte freddo.
Tè nero/verde o caffè: la caffeina contenuta in queste bevande è in grado di contrastare il gonfiore e l’accumulo di liquidi nella zona perioculare. Effettua un impacco con bustine di tè preriscaldate e lasciate intiepidire (o con garze imbevute di infuso raffreddato) per 15 minuti. Invece, i vapori del tè diretti sul viso hanno un effetto decongestionante. In alternativa puoi applicare sugli occhi due cucchiaini di caffè lasciati raffreddare in frigo.
Ghiaccio o acqua fredda: per eliminare l’infiammazione e ridurre l’affaticamento visivo lava gli occhi con acqua fredda o applica sugli occhi per 10 minuti un panno freddo o cubetti di ghiaccio avvolti nella pellicola. Contro la secchezza oculare, inoltre, è utile applicare un panno umido sugli occhi durante la notte. Ricorda che l’idratazione dell’iride e della pupilla è di fondamentale importanza soprattutto per coloro che utilizzano lenti a contatto!
Acqua di rose: i petali di rosa sono ricchi in vitamine C, B e K, carotenoidi, flavonoidi e tannini, che hanno un effetto detossificante. Ti consigliamo di effettuare un impacco con batuffoli di cotone imbevuti di acqua di rose (petali di rosa in acqua calda).
Nell’elenco precedente figurano anche alcuni alimenti da utilizzare topicamente per impacchi e bagni anti-stanchezza. Ma se invece parlassimo di alimenti da ingerire per contrastare l’astenopia? Vediamo insieme i principali elementi di una dieta che favorisca il benessere visivo.
Sai che quello che mangi può condizionare la salute dei tuoi occhi? Ebbene sì!
L’alimentazione svolge un ruolo fondamentale nella prevenzione dell’affaticamento visivo: una dieta equilibrata depurante e un’adeguata idratazione tutelano il benessere degli occhi in quanto garantiscono il corretto apporto di vitamine, fibre, sali minerali e sostanze antiossidanti.
Gli alimenti caratteristici della “dieta salva-occhi” sono:
Frutta e verdura giallo-arancione: agrumi (ricchi di vitamina C con potere antiossidante), melone e carote (ricchi di beta-carotene, precursore della vitamina A, utile per la salute della retina), pesche e peperoni (ricchi di vitamina C e zeaxantina).
Verdura a foglia verde: spinaci e cavoli contengono sostanze antiossidanti, che proteggono gli occhi da malattie degenerative e sono fonti di luteina, un carotenoide che agisce come un occhiale da sole naturale.
Olio extravergine di oliva: in giusta quantità è in grado di attivare sostanze antiossidanti benefiche come luteina, zeaxantina e beta-carotene contenute nelle verdure.
Cereali integrali e legumi, ricchi di vitamina E.
Uova, ricche in omega 3, luteina e zolfo.
Cioccolato fondente: ricco in flavonoidi, che proteggono la microcircolazione oculare.
Vino rosso: contiene il resveratrolo, protettivo degli occhi.
Pesce: in particolare salmone e crostacei sono ricchi di astaxantina e omega 3.
Frutti di bosco: i mirtilli sono ricchi di antocianine, che migliorano la microcircolazione oculare e la visione notturna.
Frutta secca: mandorle e noci sono ricche di vitamina E e antiossidanti.
Zafferano: contiene carotenoidi come la crocina e la crocetina (con potere antiossidante), che proteggono la retina dall’invecchiamento.
In aggiunta a ciò, ricordiamo che in commercio esistono integratori contenenti luteina, vitamine A, C ed E e sali minerali come potassio, magnesio e zinco ottimi per la tutela della vista.
Quali sono, invece, gli alimenti “no” per chi ha gli occhi stanchi? Queste persone dovrebbero limitare il consumo di:
carne;
zuccheri;
cibi fritti e grassi;
sale;
caffè.
A questo punto, passiamo ad esaminare alcuni rimedi preventivi per la stanchezza oculare!
La prevenzione, si sa, è sempre la miglior cura! Ecco, dunque, alcuni suggerimenti utili nel quotidiano per prevenire la comparsa di stanchezza oculare:
Per una lettura prolungata o per lavori/hobby che necessitano di una minima distanza occhio-oggetto è bene posizionare una luce potente di fronte a sé e indirizzarla verso il libro o gli oggetti in questione.
Mai guardare la TV al buio! Infatti, il contrasto tra la luce del televisore e la mancata illuminazione della stanza causa affaticamento agli occhi, per cui è buona norma lasciare accesa una luce, anche se tenue, e ridurre la luminosità del televisore.
Per coloro i quali svolgono una mansione che implica un uso prolungato del computer è importante che le condizioni lavorative siano ottimali al fine di ridurre il rischio di stanchezza visiva. In particolare:
Il monitor del PC deve essere posizionato frontalmente, a una distanza minima di 50 cm dall’operatore e in modo tale che la vista sia orientata verso il basso.
L’illuminazione della stanza non deve generare riflessi sullo schermo. Non è opportuno che la luce provenga da sopra o dietro la postazione ed è errato collocare il computer di fronte a una finestra o a un muro bianco. La luminosità e il contrasto del monitor, inoltre, devono essere regolate in base alle condizioni di illuminazione generale dell’ambiente in cui ci si trova.
Lo schermo del PC deve essere pulito regolarmente per evitare riflessi da sporco.
La tastiera del computer deve essere posizionata ad altezza gomiti, in modo tale da ridurre al minimo le posture errate che possono nuocere alla vista.
L’ambiente di lavoro deve essere areato e umidificato.
Ecco altri consigli importanti per chi lavora a lungo al computer:
L’uso del pc non deve superare le 4-5 ore giornaliere.
È bene effettuare delle brevi pause distogliendo lo sguardo dal monitor ogni 15-30 minuti e spostarsi dalla postazione ogni ora.
Previa prescrizione medica, è opportuno utilizzare occhiali da riposo.
Sbattere frequentemente le palpebre è utile per mantenere umido l’occhio e impedire l’ingresso di sostanze estranee potenzialmente irritanti.
Al termine di questo articolo, che speriamo sia stato interessante, è opportuno ricordare che quanto riportato in esso ha puramente scopo informativo e non può in alcun modo sostituirsi a un controllo medico accurato!
Per ogni consiglio o parere professionale dovrai rivolgerti al tuo oculista di fiducia, che saprà valutare il tuo caso con tutte le competenze necessarie!
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