Con il termine jet lag si indica un insieme di disturbi che si manifestano quando si cambiano uno o più fusi orari molto rapidamente. L' alterazione dei ritmi circadiani e del ritmo sonno - veglia può essere affrontato mediante somministrazione di rimedi fitoterapici ad azione rilassante, oppure di rimedi omeopatici in granuli. Nei casi più seri si può ricorrere alla somministrazione di melatonina o di farmaci ipnoinducenti. La prevenzione è possibile ma non sempre è efficace in quanto è un disturbo molto soggettivo.
Con il termine jet lag si identificano un insieme di disturbi che si manifestano quando un soggetto si sposta molto velocemente da un fuso orario ad un altro. Solitamente colpisce coloro che si spostano in aereo, di almeno due fusi orari, ma può anche manifestarsi con lo spostamento di un solo fuso orario, in base alla singola suscettibilità individuale.
Quando e perchè si manifesta?
La principale causa del jet lag, che viene definito anche dal termine medico di disritmia circadiana, è l'alterazione dei ritmi circadiani e del ritmo sonno - veglia, causati appunto dal cambio di fuso orario che determina un'alterazione della comune alternanza luce - buio.
Cos'è il ritmo cicardiano?
Il ritmo circadiano è il periodo di 24 ore in cui si alternano fasi di sonno e fasi di veglia, secrezioni ormonali, variazioni della temperatura corporea ed altri parametri biologici e biochimici in base all'alternanza luce/buio. Dipende da una sorta di “orologio interno” che il nostro corpo possiede e che regola le funzioni vitali in base alla luce solare.
Sintomi della disritmia circadiana.
Il jet lag si presenta con diversi sintomi che possono manifestarsi singolarmente uno per volta o contemporaneamente, in base alla suscettibilità individuale.
Tra i principali sintomi di jet lag abbiamo:
forte stanchezza ed astenia, con sonnolenza marcata, e voglia di mettersi a letto a dormire.
Mal di testa che può andare da una lieve cefalea ad una forte emicrania che talvolta coinvolge anche il nervo cranico trigemino.
Rallentamento dei movimenti che compromette il normale svolgimento delle attività quotidiane.
Rallentamento del flusso dei pensieri tale da generare uno stato di confusione ed incapacità di parlare seguendo un filo logico e formulando un discorso di senso compiuto.
Perdita di appetito che può accompagnarsi a sensazione di nausea.
Disturbi del sonno quali difficoltà ad addormentarsi, risvegli notturni o difficoltà a svegliarsi legati ad uno squilibrio nella secrezione di melatonina. L' ormone in circolo rimane in quantità masggiori rispetto alla norma per qualche giorno.
Difficoltà di concentrazione associata ad alterazioni del tono dell'umore, irritabilità, irascibilità e nervosismo.
Alterazioni dell'alvo quali stitichezza o diarrea, e disturbi gastrointestinali quali meteorismo, flatulenza, difficoltà digestive e dolori addominali.
Alterazione della temperatura corporea leggera (febbricola) o importante (febbre).
Quanto durano?
Il jet lag scompare da solo nel giro di qualche giorno, ma può prolungarsi fino a 7 - 10 giorni in alcuni casi.
La durata dei sintomi dipende, infatti, da molti fattori:
fuso orario: la sintomatologia dipende dal numero di fusi orari che si attraversano. I massimi effetti del jet lag si manifestano quando ci si sposta di oltre 8 fusi orari nel giro di 24 ore.
Direzione dello spostamento: il fenomeno si manifesta maggiormente quando si viaggia da ovest ad est in quanto si accorciano le giornate, mentre da est a ovest il fenomeno è meno avvertito in quanto le giornate si allungano e la luce solare aiuta a mantenere stabili i ritmi circadiani.
Età: le persone maggiormente soggette ai disturbi del jet lag sono gli anziani che solitamente hanno un sonno di minore ore e quindi fanno più fatica ad adattare l’orologio biologico. I bambini invece si adattano più facilmente ai nuovi ritmi perché hanno periodi di sonno più lunghi e frequenti durante la giornata.
Gravidanza. Le donne, durante i nove mesi sono più sensibili ai cambiamenti e quindi possono avere maggiori difficoltà ad adattarsi ai nuovi ritmi.
Come superarlo? Rimedi per il jet lag.
Per favorire un recupero più rapido è possibile ricorrere a rimedi di tipo naturale o, nei casi più gravi, a dei farmaci.
Rimedi naturali.
Per quanto riguarda la fitoterapia si consiglia di assumere tisane rilassanti a base di erbe quali:
Camomilla, che ha un'azione rilassante e calmante grazie ai suoi principi attivi quali bisabololo e azulene. La tisana si prepara ponendo in infusione in 250 ml (una tazza) di acqua bollente un cucchiaio di fiori di camomilla essiccati o una bustina di camomilla, si lascia in infusione per 10 minuti e poi si filtra e si beve.
Passiflora, contenente flavonoidi, fitosteroli e cumarine, è indicata per il trattamento di stati d'ansia, stress e insonnia. La tisana si prepara ponendo in infusione in acqua calda (una tazza) un cucchiaio dell'erba essiccata, si lascia in infusione per 10 minuti, poi si filtra e si beve.
Valeriana, utile contro insonnia, stati d'ansia e tachicardia, grazie al suo contenuto di flavonoidi e alcaloidi. La tisana si prepara ponendo in infusione in una tazza di acqua calda un cucchiaio di erba essiccata, si lascia in infusione per 10 minuti, poi si filtra e si beve.
Melissa, che oltre ad un'azione sedativa ha anche un'azione calmante contro l'ansia, grazie al suo contenuto di olio essenziale. La tisana si prepara ponendo in infusione in una tazza di acqua calda un cucchiaio di erba essiccata, la si lascia per circa 10 minuti, poi si filtra e si beve,
Per quanto riguarda l'omeopatia il rimedio indicato in caso di jet lag è Nux vomica, per il trattamento dell'insonnia, e Bellis perennis, per favorire il riposo, entrambi da assumere con posologia e concentrazioni variabili in base ai casi.
I farmaci.
Per il trattamento del jet lag è possibile assumere delle sostanze o dei farmaci che aiutino a recuperare il corretto ritmo sonno veglia. Tra queste sostanze abbiamo:
Melatonina, una sostanza che viene normalmente prodotta dal nostro organismo quando fa buio (la sua produzione è indotta infatti dalla riduzione della luce diurna) e che aiuta a conciliare il sonno e facilita l'addormentamento. Si assume sottoforma di pastiglie o compresse con dosaggio variabile in base ai casi.
Farmaci ipnoinducenti, ovvero farmaci che inducono il sonno. Tra questi possiamo citare le benzodiazepine (in particolare il triazolam) che vanno assunte per massimo 4 giorni e che possono aiutare a conciliare il sonno, ed i farmaci simili alle benzodiazepine (come ad esempio zolpidem e zopiclone) che hanno gli stessi effetti ma hanno una diversa struttura chimica. Anche questi farmaci vanno assunti per pochi giorni.
E’ possibile prevenire il jet lag? Consigli.
Il jet lag spesso non può essere prevenuto perchè la sua comparsa dipende dalla singola predisposizione individuale e pertanto non è detto che le misure di prevenzione che funzionano per un soggetto funzionano anche per gli altri.
In linea generale però per prevenire il jet lag si consiglia di:
cercare di regolare il proprio sonno (sia il momento in cui si va a dormire che quello in cui ci si alza) in base all'orario del paese in cui si andrà. È un processo che va fatto gradualmente, spostando gli orari del sonno di mezz'ora al giorno.
Come per il sonno cercare di regolare gli orari dei pasti sulla base del fuso orario del paese in cui si andrà. Anche in questo caso il cambiamento deve essere graduale, spostando gli orari di mezz'ora alla volta.
Durante il volo cercare di bere molto e di riposarsi in modo da non aggiungere ulteriore stress al proprio corpo e mantenerlo idratato.
Quando si arriva, se si avverte la necessità di riposarsi, farlo ma per un massimo di 30 minuti.
Evitare di assumere sostanze che disturbano il sonno come l'alcol o la caffeina.
Cercare di esporsi al sole quanto più possibile per favorire l'adattamento al nuovo fuso orario mediante la luce del sole.
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