Come eliminare i punti neri dal naso senza lasciare segni? Scopriamo pro e contro delle varie tecniche dai cerotti ai rimedi naturali, per scegliere il modo migliore di eliminare questo fastidioso inestetismo.
I punti neri sono l’inestetismo più diffuso, riguardano tutte le fasce di età e sono particolarmente ostinati. Per nostra fortuna, però, possiamo liberarcene attraverso diversi mezzi, facendo attenzione al proprio tipo di pelle per evitare di danneggiarla ulteriormente ed avendo costanza e pazienza nell’applicazione ed utilizzo.
In particolare, per comodità, distingueremo gli strumenti a nostra disposizione in tre macro-categorie:
Sostanze naturali e rimedi della nonna.
Prodotti commerciali per l’eliminazione dei comedoni (cerotti, maschere, gel, creme, scrub);
Trattamenti dermatologici a base di sostanze chimiche
Ma cosa sono i comendoni?
I punti neri o comedoni sono l’inestetismo più diffuso della pelle e si presentano come formazioni di colore giallo scuro o nero, a seconda che siano aperti o chiusi;I primi assumono una colorazione scura, perchè le sostanze di cui sono costituiti (lipidi, cheratina, batteri) sono a contatto con l’aria e subiscono un’ossidazione, mentre quelli “chiusi” sono solitamente chiari e vengono denominati anche grani di miglio.Le zone predilette sono: naso, fronte, mento, guance, tronco. In generale, i comedoni sono particolarmente ostinati e nonostante una buona pulizia del viso tendono a ripresentarsi ed in alcuni casi possono degenerare in dolorosi brufoli, ecco quindi che può essere utile una breve guida su come prevenirli e liberarsene anche in modo definitivo!
Sostanze e rimedi naturali: il primo passo per la lotta ai comendoni.
I rimedi naturali “fai da te”, invece, sono solitamente il primo passo che si fa per combattere i punti neri, in quanto gli ingredienti sono facilmente reperibili e la loro preparazione è veloce e semplice! Questi rimedi si possono usare soprattutto quanto il problema è lieve-moderato, ma sono sconsigliati in caso di acne conclamata, perchè si potrebbe esacerbare l’infiammazione della pelle.
Si deve tenere in conto che i metodi naturali non hanno evidenze scientifiche sulla loro reale efficacia, quindi in alcuni casi potrebbero non soddisfare l’esigenza.
Eccone alcuni in dettaglio:
Olio di Melaleuca (Tea tree oil): ha spiccate proprietà antisettiche e lenitive, è un ottima alternativa ai prodotti chimici. Elimina il sebo in eccesso, disinfetta il poro ed asciuga anche i brufoli e varie imperfezioni. Si può usare alla concentrazione del 5% oppure puro in piccola quantità direttamente sui punti neri da rimuovere tramite un batuffolo di cotone. Se l’olio puro risulta troppo forte e secca eccessivamente la pelle, si può mescolare qualche goccia in un gel di aloe oppure nel miele grezzo. E’ indicato solo per uso esterno.
Bicarbonato di sodio: aiuta ad eliminare cellule morte e sebo in eccesso grazie alla sua azione esfoliante. Si mescolano 2 cucchiai di bicarbonato con 1 cucchiaio di acqua fino a formare un composto cremoso, che poi si applica e si fa asciugare sui punti neri del naso. Successivamente, si lava il viso con acqua calda e poi con quella fredda per attivare la microcircolazione e si asciuga tamponando con un asciugamano. In questo caso è consigliato usare, dopo aver lavato il viso, una crema idratante e fare il trattamento una o due volte alla settimana massimo, data l’aggressività del bicarbonato.
Succo di limone: si imbeve un batuffolo di cotone con il succo ottenuto dalla spremitura di un limone e si poggia sui punti neri del naso. Agisce subito a contatto con il punto nero e si deve applicare la notte prima di andare a letto, poi il mattino successivo si lava ed idrata il viso. E’ sconsigliato in caso di pelle sensibile e secca, è fotosensibilizzante e può macchiare le pelli scure.
Miele caldo: si applica caldo, ma non bollente sui punti neri e si lascia asciugare per 10 minuti, poi si rimuove con una spugnetta umida. Ha un’azione antisettica e grazie alla sua viscosità si attacca ai punti neri e ne facilita l’eliminazione.
Vapore: aiuta ad aprire e dilatare i pori, rendendo più facile la rimozione dei punti neri o i successivi trattamenti, che penetrano così meglio nella pelle. E’ necessario esporre il viso al vapore prodotto da una ciotola di acqua bollente per 10-15 minuti, coprendo anche la testa con un asciugamano per non far disperdere il vapore stesso.
Scrub a base di sostanze naturali: si mescola il succo di limone con un cucchiaio di yogurt ed un pò di sale e miele, si massaggia per 2-3 minuti sulla zona del naso e poi si risciacqua con acqua tiepida. Il sale ha azione esfoliante, mentre il limone è astringente e purificante. Da fare 2 volte a settimana se la pelle è grassa, una volta se invece è mista.
Maschera all’argilla verde ventilata: miscela di argilla verde ventilata in polvere (la più pura e fine) e acqua che si applica sulla zona del naso per 15 minuti. Dopo che l’argilla si è ben indurita sulla pelle si procede con la rimozione ed il lavaggio con acqua tiepida, adoperando una spugnetta apposita. L’argilla verde ventilata ha azione assorbente e purificante, quindi permette di eliminare le impurità del viso, come l’eccesso di sebo, cellule morte e batteri. La miscela può essere accompagnata da alcune gocce (2-3) di limone e tea tree oil, che, con le loro proprietà astringenti e disinfettanti, completano l’azione della maschera. La maschera si deve fare dopo aver deterso bene il viso oppure successivamente allo scrub, una o due volte a settimana a seconda di pelle grassa o normale e mista.
Cerotti naturali: si mescolano insieme un albume d’uovo, un cucchiaio di miele grezzo e un cucchiaino di succo di limone; l’albume addensa il composto, il limone schiarisce la pelle e restringe i pori, il miele ha azione antimicrobica. Si possono aggiungere 2 gocce di olio essenziale di calendula, che lenisce la pelle, oppure di lavanda, che ha proprietà antibatteriche. Si riscalda il composto per 5-10 secondi al microonde, poi si spalma sulla zona colpita dai punti neri e si posiziona una striscia di cotone, lasciando asciugare per 20 minuti. Dopo questo tempo si rimuove la striscia e si lava il viso con acqua fredda.
Maschera all’albume d’uovo: è una maschera fai-da-te, si prepara sbattendo l’albume d’uovo, con proprietà astringenti, fino ad avere un composto omogeneo, che si stende sul viso con l’aiuto di un pennello, poi si posiziona una garza in corrispondenza dei punti neri del naso. Si lascia in posa fino a quando il composto non si asciuga e le garze non sono indurite, si procede quindi con la loro rimozione ed il lavaggio del viso con acqua tiepida. Da fare una o due volte alla settimana previo scrub o detersione della pelle.
Come si formano e perchè compaiono?
I punti neri si formano in seguito ad un accumulo di grasso (sebo) nella parte superiore del follicolo pilifero, che di conseguenza viene occluso, impedendo la normale secrezione del sebo sulla pelle e generando un’infiammazione del derma, l’acne, che a sua volta si manifesta con brufoli, papule, pustole fino ad arrivare ai noduli. Per questo motivo le pelli più soggette sono quelle miste e grasse. Inoltre c’è una correlazione tra formazione di comedoni e aumento degli ormoni androgeni testosterone), infatti, nella pubertà è più frequente la loro comparsa e si verifica una maggiore produzione di sebo.Alla base del processo sono implicati diversi fattori, oltre quello ormonale:
Seborrea, disfunzione delle ghiandole sebacee ed iperproduzione di sebo;
Idratazione eccessiva della pelle;
Azione pro-infiammatoria dei lipidi insaturi nel sebo e nella cute;
Eccessiva presenza di acidi grassi liberi nel sebo;
Uso di prodotti comedogenici;
Danneggiamento della superficie della pelle per la spremitura meccanica dei punti neri stessi;
Scarsa o eccessiva detersione della pelle;
Stile di vita: alimentazione, sonno, fumo, attività fisica.
I prodotti commerciali per rimuoverli: dai cerotti agli scrub.
Come abbiamo accennato gli strumenti che abbiamo a disposizione contro i comedoni sono davvero numerosi. Se i rimedi naturali non fanno per voi o non hanno avuto l’effetto sperato, in commercio, è possibile trovare cerotti, creme, lozioni, gel, maschere, scrub appositamente studiati per rimuovere i comedoni e contenenti sostanze chimiche specifiche, che agiscono principalmente esfoliando e levigando la pelle per eliminare le cellule morte, il sebo e le impurità che occludono i pori.
Analizziamoli nel dettaglio:
Cerotti classici o pacth: sono di tessuto, imbevuti di disinfettanti e siliconi, che a contatto con l’acqua ammorbidiscono le impurità, hanno una forma allungata per il naso. Prima di posizionare il cerotto, occorre inumidire il naso e una volta applicato si lascia a contatto per qualche minuto. Successivamente, il cerotto si rimuove in modo perpendicolare alla pelle, così che si è più sicuri di aver eliminato tutti punti neri sottostanti. I cerotti si possono impiegare al massimo due volte a settimana, perchè altrimenti possono causare irritazioni della pelle, inoltre non devono essere applicati in zone con brufoli, vene varicose, gonfiore o ustioni.
Gel, lozioni, creme, maschere, scurb esfolianti: sono a base di alfaidrossiacidi, come l’acido glicolico al 10-20%, oppure contengono acido salicilico all’1-2% o al 20-30% in soluzione alcolica per uso medico e agiscono asportando lo strato di cellule morte ed impurità sulla superficie della pelle, liberando così i pori.
I prodotti a base di acido glicolico al 10-20% si applicano di norma sulla pelle ben detersa una sola volta al giorno, meglio se la sera, per ovviare al suo effetto fotosensibilizzante, così anche l’acido salicilico.
Le maschere esflolianti si applicano invece una volta a settimana con movimenti circolari ed insistendo maggiormente sul naso, poi si fanno asciugare sul viso per qualche minuto ed infine si eliminano con l’acqua.
Gli scrub sono costituiti da microgranuli di origine naturale (noccioli di albicocca, guscio di mandorle etc.) oppure di idrossiacidi o plastica, si applicano dopo aver lavato il viso e si massaggiano strofinandoli sulla pelle per non più di 60-90 secondi per evitare irritazioni, inoltre si devono eseguire sempre una o massimo due volte a settimana, altrimenti si altera il ph della pelle, che tende a seccarsi eccessivamente e a screpolarsi.
Schiacciare o no i punti neri?
Tutti almeno una volta nella vita abbiamo provato a sbarazzarci dei punti neri spremendoli e facendone fuoriuscire il loro contenuto, ma questa tecnica non è da preferire, anzi bisogna evitarla, perchè può peggiorare l’infiammazione della pelle e si possono sviluppare infezioni con il rischio di cicatrici permanenti!
I trattamenti dermatologici per liberare i pori del naso.
Quando, però neanche i prodotti acquistabili al supermercato o in farmacia danno risultati soddisfacenti è possibile ricorrere a trattamenti dermatologici che si basano sull’utilizzo di sostanze o dispositivi come il laser che invia fasci di luce specifici in profondità nella pelle aprendo i pori, riducendo l’attività secretoria delle ghiandole sebacee e i batteri ed infine inducendo anche la formazione del collagene, oppure su altri principi che hanno come fine ultimo quello di liberare i pori, levigare e purificare la pelle.
Vediamo brevemente quali sono le sostanze chimiche utilizzate nella lotta ai comendoni e quali i trattamenti ed i macchinari a nostra disposizione.
Quali sono le sostanze chimiche utili per la rimozione dei comedoni?
Le sostanze chimiche che si usano più spesso hanno principalmente azione esfoliante, cheratolitica ed antibatterica, quindi eliminano lo strato più superficiale della pelle, liberando i pori, contrastano eventuali batteri implicati nella formazione dei comedoni e migliorano l’aspetto generale della pelle, che risulta oltre che priva di punti neri anche più luminosa, idratata, liscia e giovane. In particolare sono:
Perossido di benzoile: svolge un’azione antibatterica contro il Propionibacterium Acnes e lo Staphylococcus Epidermidis, implicati nella formazione dei punti neri, è cheratolitico ed antiseborroico, si utilizza sottoforma di gel, crema o lozione da una a quattro volte al giorno. Può provocare irritazione, dolore e bruciore della pelle nel primi giorni di utilizzo, ma poi passano con l’uso prolungato. Essendo anche un essicante, è necessario abbinare una crema idratante e lenitiva da usare in alternanza al trattamento. Non deve essere usato sotto i 12 anni di età e dalle donne in stato di gravidanza o in allattamento, se non dopo aver consultato il medico;
Acido salicilico: è uno degli acidi più usati e si conosce fin dall’antichità, ha una forte azione cheratolitica e levigante, in quanto distrugge la cheratina presente nei corneociti, le cellule dello strato più superficiale dell’epidermide, eliminando di conseguenza lo strato di cellule morte e stimolando il rinnovamento cellulare. Possiede anche un’azione batteriostatica e lenitiva, quindi riduce l’infiammazione della pelle e non provoca irritazione. Essendo un esfoliante, trova impiego anche nei peeling chimici e come scrub, prepara la pelle a ricevere i trattamenti idratanti, rivitalizzanti e nutrienti. Questa sostanza, infine, assottigliando lo strato superficiale della pelle, richiede l’uso di una protezione contro le radiazioni UV. Non si deve impiegare in caso di allergia ai salicilati e bisogna prestare attenzione in caso di diabete.
Acido glicolico: è un alfaidrossiacido con una buona attività esfoliante, elimina le cellule morte, libera i pori ostruiti, distrugge i batteri, aumenta i livelli di elastina e collagene nel derma e rende la pelle più liscia, idratata e di aspetto più giovane. E’ una sostanza fotosensibilizzante, per cui è necessario non esporsi al sole dopo l’utilizzo ed applicare una crema protettiva contro i raggi UV durante il trattamento. Si usa alla concentrazione del 10% nei prodotti cosmetici, in particolare creme, gel, lozioni, scrub, maschere, da impiegare una volta al giorno, mentre i dermatologi lo possono impiegare anche al 70% per pochi minuti nei cicli di trattattamento.
Acido retinoico: è un derivato della vitamina A, utilizzato soprattutto nella cura dell’acne. E’ una sostanza che agisce provocando una microdesquamazione a livello dell’epidermide, disostruendo i pori (punti neri) e favorendo il ricambio cellulare. Si impiega come crema per lunghi periodi di tempo (30-45 giorni). E’ fotosensibilizzante quindi si deve applicare sempre la sera ed è utile usare in combinazione una crema protettiva per il giorno. All’inizio del trattamento può verificarsi un aumento dei punti neri, ma poi dopo tale periodo si ha un notevole miglioramento della pelle.
Zolfo: ha proprietà antibatteriche, cheratolitiche ed essicanti, quindi libera i pori e riduce il sebo, ma a lungo termine può irritare e seccare eccessivamente la pelle. Si utilizza solitamente sotto forma di sapone.
Peeling chimico: è un trattamento estetico che attraverso l’applicazione sulla pelle di una sostanza chimica, (solitamente a base di: acido glicolico, acido salicilico, acido tricloroacetico), favorisce il rinnovamento cellulare dell’epidermide, eliminando lo strato di cellule morte e rimpiazzando quelle danneggiate e degenerate e anche provocando un’infiammazione che induce la pelle stessa a produrre più collagene ed elastina. E’ un trattamento che può essere eseguito sia in autonomia utilizzando specifici prodotti cosmetici che agiscono principalmente sul derma superficiale oppure dal medico estetico o dermatologo, che invece usa concentrazioni più elevate di acido per agire più in profondità. In questo ultimo caso il trattamento dura pochi minuti e per avere un risultato ottimale sono necessarie 3-4 sedute. La scelta tra le due procedure, quella “a domicilio” o dall’esperto, dipende sostanzialmente dal tipo di pelle e dall’entità del problema che si deve risolvere. Tale pratica non si deve effettuare tra la fine della primavera e l’estate, perchè la pelle può risultare più reattiva e suscettibile di macchie con l’esposizione solare.
Microdermoabrasione: tecnica dermatologica che utilizza uno strumento che “spara”microcristalli inerti sulla pelle per ottenere un effetto levigante ed eliminare le cellule morte dello strato più superficiale dell’epidermide. Il numero di sedute e i costi variano a seconda del caso specifico. Il costo medio, comunque, è di circa 180 euro a seduta. L’unico effetto collaterale di tale tecnica può essere la comparsa di macchie scure, soprattutto se ci si espone al sole subito dopo il trattamento.
Laser-terapia (laser ND-YAG): è una delle tecniche dermatologiche più innovative ed offre risultati abbastanza soddisfacenti. Il laser trasferisce sulla pelle diversi fasci di luce ed insieme ad una lozione a base di carbonio penetra in profondità, restringendo i pori dilatati, uccidendo gli eventuali batteri e stimolando la formazione di collagene, eliminando così anche macchie o cicatrici. E’ una metodica indolore e semplice, però sono necessarie circa 3-5 sedute ed il costo si aggira sui 200-400 euro a sessione.
Enucleazione chirurgica: si tratta di una pratica medica, che consiste nell’utilizzo di un particolare strumento metallico a punta circolare, detto estrattore di comedoni, che espelle il materiale contenuto all’interno del follicolo pilifero, dissolvendo così il punto nero.
Come prevenire i punti neri sul naso?
I punti neri possono essere prevenuti partendo da un’adeguata e costante pulizia della pelle del viso. Bisogna detergere il viso mattina e sera utilizzando un detergente adatto al proprio tipo di pelle, possibilmente oil-free e purificante, poi è molto importante eliminare il make-up la sera prima di andare a letto ed usare un tonico per rimuovere le impurità e qualsiasi traccia di detergente, che se lasciato sulla pelle può avere un effetto occlusivo. Dopo aver eseguito la detersione è necessario applicare una crema che possa ridonare il giusto comfort alla pelle, idratandola ed opacizzandola nelle zone che sono più lucide per la presenza di grasso in eccesso.Una buona e profonda pulizia del viso si completa esponendo la pelle del viso al vapore dell’acqua calda per dilatare bene i pori e praticando, successivamente, uno scrub o peeling seguito da una maschera purificante all’argilla una volta alla settimana.
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