Punti neri sul naso: come eliminarli? Cerotti, tecniche e rimedi naturali

Consulente Scientifico:
Dottoressa Emanuela Serra
(Specialista in farmacia e fitoterapia)

Come eliminare i punti neri dal naso senza lasciare segni? Scopriamo pro e contro delle varie tecniche dai cerotti ai rimedi naturali, per scegliere il modo migliore di eliminare questo fastidioso inestetismo.

    Indice Articolo:
  1. Come eliminarli?
  2. Rimedi naturali
  3. Prodotti commerciali
  4. Trattamenti dermatologici

Come eliminare i punti neri dal naso?

I punti neri sono l’inestetismo più diffuso, riguardano tutte le fasce di età e sono particolarmente ostinati. Per nostra fortuna, però, possiamo liberarcene attraverso diversi mezzi, facendo attenzione al proprio tipo di pelle per evitare di danneggiarla ulteriormente ed avendo costanza e pazienza nell’applicazione ed utilizzo.

In particolare, per comodità, distingueremo gli strumenti a nostra disposizione in tre macro-categorie:

Ma cosa sono i comendoni?

I punti neri o comedoni sono l’inestetismo più diffuso della pelle e si presentano come formazioni di colore giallo scuro o nero, a seconda che siano aperti o chiusi;I primi assumono una colorazione scura, perchè le sostanze di cui sono costituiti (lipidi, cheratina, batteri) sono a contatto con l’aria e subiscono un’ossidazione, mentre quelli “chiusi” sono solitamente chiari e vengono denominati anche grani di miglio.Le zone predilette sono: naso, fronte, mento, guance, tronco. In generale, i comedoni sono particolarmente ostinati e nonostante una buona pulizia del viso tendono a ripresentarsi ed in alcuni casi possono degenerare in dolorosi brufoli, ecco quindi che può essere utile una breve guida su come prevenirli e liberarsene anche in modo definitivo!

Sostanze e rimedi naturali: il primo passo per la lotta ai comendoni.

I rimedi naturali “fai da te”, invece, sono solitamente il primo passo che si fa per combattere i punti neri, in quanto gli ingredienti sono facilmente reperibili e la loro preparazione è veloce e semplice! Questi rimedi si possono usare soprattutto quanto il problema è lieve-moderato, ma sono sconsigliati in caso di acne conclamata, perchè si potrebbe esacerbare l’infiammazione della pelle.

Si deve tenere in conto che i metodi naturali non hanno evidenze scientifiche sulla loro reale efficacia, quindi in alcuni casi potrebbero non soddisfare l’esigenza.

Eccone alcuni in dettaglio:

Come si formano e perchè compaiono?

I punti neri si formano in seguito ad un accumulo di grasso (sebo) nella parte superiore del follicolo pilifero, che di conseguenza viene occluso, impedendo la normale secrezione del sebo sulla pelle e generando un’infiammazione del derma, l’acne, che a sua volta si manifesta con brufoli, papule, pustole fino ad arrivare ai noduli. Per questo motivo le pelli più soggette sono quelle miste e grasse. Inoltre c’è una correlazione tra formazione di comedoni e aumento degli ormoni androgeni testosterone), infatti, nella pubertà è più frequente la loro comparsa e si verifica una maggiore produzione di sebo.Alla base del processo sono implicati diversi fattori, oltre quello ormonale:

  • Seborrea, disfunzione delle ghiandole sebacee ed iperproduzione di sebo;
  • Idratazione eccessiva della pelle;
  • Azione pro-infiammatoria dei lipidi insaturi nel sebo e nella cute;
  • Eccessiva presenza di acidi grassi liberi nel sebo;
  • Uso di prodotti comedogenici;
  • Danneggiamento della superficie della pelle per la spremitura meccanica dei punti neri stessi;
  • Scarsa o eccessiva detersione della pelle;
  • Stile di vita: alimentazione, sonno, fumo, attività fisica.

I prodotti commerciali per rimuoverli: dai cerotti agli scrub.

Come abbiamo accennato gli strumenti che abbiamo a disposizione contro i comedoni sono davvero numerosi. Se i rimedi naturali non fanno per voi o non hanno avuto l’effetto sperato, in commercio, è possibile trovare cerotti, creme, lozioni, gel, maschere, scrub appositamente studiati per rimuovere i comedoni e contenenti sostanze chimiche specifiche, che agiscono principalmente esfoliando e levigando la pelle per eliminare le cellule morte, il sebo e le impurità che occludono i pori.

Analizziamoli nel dettaglio:

Schiacciare o no i punti neri?

Tutti almeno una volta nella vita abbiamo provato a sbarazzarci dei punti neri spremendoli e facendone fuoriuscire il loro contenuto, ma questa tecnica non è da preferire, anzi bisogna evitarla, perchè può peggiorare l’infiammazione della pelle e si possono sviluppare infezioni con il rischio di cicatrici permanenti!

I trattamenti dermatologici per liberare i pori del naso.

Quando, però neanche i prodotti acquistabili al supermercato o in farmacia danno risultati soddisfacenti è possibile ricorrere a trattamenti dermatologici che si basano sull’utilizzo di sostanze o dispositivi come il laser che invia fasci di luce specifici in profondità nella pelle aprendo i pori, riducendo l’attività secretoria delle ghiandole sebacee e i batteri ed infine inducendo anche la formazione del collagene, oppure su altri principi che hanno come fine ultimo quello di liberare i pori, levigare e purificare la pelle.

Vediamo brevemente quali sono le sostanze chimiche utilizzate nella lotta ai comendoni e quali i trattamenti ed i macchinari a nostra disposizione.

Quali sono le sostanze chimiche utili per la rimozione dei comedoni?

Le sostanze chimiche che si usano più spesso hanno principalmente azione esfoliante, cheratolitica ed antibatterica, quindi eliminano lo strato più superficiale della pelle, liberando i pori, contrastano eventuali batteri implicati nella formazione dei comedoni e migliorano l’aspetto generale della pelle, che risulta oltre che priva di punti neri anche più luminosa, idratata, liscia e giovane. In particolare sono:

  • Perossido di benzoile: svolge un’azione antibatterica contro il Propionibacterium Acnes e lo Staphylococcus Epidermidis, implicati nella formazione dei punti neri, è cheratolitico ed antiseborroico, si utilizza sottoforma di gel, crema o lozione da una a quattro volte al giorno. Può provocare irritazione, dolore e bruciore della pelle nel primi giorni di utilizzo, ma poi passano con l’uso prolungato. Essendo anche un essicante, è necessario abbinare una crema idratante e lenitiva da usare in alternanza al trattamento. Non deve essere usato sotto i 12 anni di età e dalle donne in stato di gravidanza o in allattamento, se non dopo aver consultato il medico;
  • Acido salicilico: è uno degli acidi più usati e si conosce fin dall’antichità, ha una forte azione cheratolitica e levigante, in quanto distrugge la cheratina presente nei corneociti, le cellule dello strato più superficiale dell’epidermide, eliminando di conseguenza lo strato di cellule morte e stimolando il rinnovamento cellulare. Possiede anche un’azione batteriostatica e lenitiva, quindi riduce l’infiammazione della pelle e non provoca irritazione. Essendo un esfoliante, trova impiego anche nei peeling chimici e come scrub, prepara la pelle a ricevere i trattamenti idratanti, rivitalizzanti e nutrienti. Questa sostanza, infine, assottigliando lo strato superficiale della pelle, richiede l’uso di una protezione contro le radiazioni UV. Non si deve impiegare in caso di allergia ai salicilati e bisogna prestare attenzione in caso di diabete.
  • Acido glicolico: è un alfaidrossiacido con una buona attività esfoliante, elimina le cellule morte, libera i pori ostruiti, distrugge i batteri, aumenta i livelli di elastina e collagene nel derma e rende la pelle più liscia, idratata e di aspetto più giovane. E’ una sostanza fotosensibilizzante, per cui è necessario non esporsi al sole dopo l’utilizzo ed applicare una crema protettiva contro i raggi UV durante il trattamento. Si usa alla concentrazione del 10% nei prodotti cosmetici, in particolare creme, gel, lozioni, scrub, maschere, da impiegare una volta al giorno, mentre i dermatologi lo possono impiegare anche al 70% per pochi minuti nei cicli di trattattamento.

Puoi approfondire le proprietà dell'acido glicolico.

  • Acido retinoico: è un derivato della vitamina A, utilizzato soprattutto nella cura dell’acne. E’ una sostanza che agisce provocando una microdesquamazione a livello dell’epidermide, disostruendo i pori (punti neri) e favorendo il ricambio cellulare. Si impiega come crema per lunghi periodi di tempo (30-45 giorni). E’ fotosensibilizzante quindi si deve applicare sempre la sera ed è utile usare in combinazione una crema protettiva per il giorno. All’inizio del trattamento può verificarsi un aumento dei punti neri, ma poi dopo tale periodo si ha un notevole miglioramento della pelle.
  • Zolfo: ha proprietà antibatteriche, cheratolitiche ed essicanti, quindi libera i pori e riduce il sebo, ma a lungo termine può irritare e seccare eccessivamente la pelle. Si utilizza solitamente sotto forma di sapone.

Approfondisci le caratteristiche della microdermabrasione.

Come prevenire i punti neri sul naso?

I punti neri possono essere prevenuti partendo da un’adeguata e costante pulizia della pelle del viso. Bisogna detergere il viso mattina e sera utilizzando un detergente adatto al proprio tipo di pelle, possibilmente oil-free e purificante, poi è molto importante eliminare il make-up la sera prima di andare a letto ed usare un tonico per rimuovere le impurità e qualsiasi traccia di detergente, che se lasciato sulla pelle può avere un effetto occlusivo. Dopo aver eseguito la detersione è necessario applicare una crema che possa ridonare il giusto comfort alla pelle, idratandola ed opacizzandola nelle zone che sono più lucide per la presenza di grasso in eccesso.Una buona e profonda pulizia del viso si completa esponendo la pelle del viso al vapore dell’acqua calda per dilatare bene i pori e praticando, successivamente, uno scrub o peeling seguito da una maschera purificante all’argilla una volta alla settimana.

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Dottoressa Emanuela Serra
(Specialista in farmacia e fitoterapia)

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