Spesso usati come dolcificanti, i polioli sono carboidrati, presenti in natura o sintetizzati chimicamente, che hanno diverse proprietà , tra cui quella di avere un buon potere dolcificante ed un basso apporto calorico. Vediamo quali sono i benefici legati al loro utilizzo, in quali alimenti si trovano e se ci sono rischi, controindicazioni ed effetti collaterali legate alla loro assunzione.
Risposte rapide alle domande più frequenti sui polialcoli:
I polialcoli fanno male?
Se usati nelle giuste quantità sono stati ritenuti sicuri da molti studi effettuati dall'EFSA.
Sono cancerogeni?
Ad oggi nessuno studio ha dimostrato che provocano tumori.
I polioli fanno ingrassare?
Non direttamente dato che contengono pochissime calorie, tuttavia c'è il rischio di abituarsi al sapore dolce con un conseguente aumento del consumo di cibi zuccherini.
I polioli sono composti chimici con più gruppi idrossilici (-OH). Utilizzati in vari settori, come nella produzione di poliuretani e come dolcificanti a basso contenuto calorico nell'industria alimentare, i polioli sono apprezzati per le loro proprietà umettanti e stabilizzanti.
Sono sostanze presenti in natura o sintetizzate chimicamente che vengono utilizzate essenzialmente come edulcoranti in quanto hanno un potere dolcificante simile a quello delsaccarosio, un minore apporto calorico e conferiscono consistenza al prodotto finito. Si tratta di sostanze naturalmente presenti in molti alimenti e utilizzate anche come dolcificanti a basso contenuto calorico.
Differenza tra Zuccheri e Polioli: La principale differenza tra zuccheri e polioli risiede nel loro impatto sulla glicemia. Gli zuccheri aumentano rapidamente i livelli di zucchero nel sangue, mentre i polioli hanno un effetto più moderato. Inoltre, i polioli sono meno calorici rispetto agli zuccheri tradizionali.
Sono carboidrati a basso indice glicemico e, spesso, vengono chiamati "alcoli dello zucchero" perché la loro struttura chimica è simile a quella degli zuccheri e degli alcoli. Ecco alcuni punti importanti sui polioli:
Origine naturale: I polioli si trovano in diversi alimenti, come frutta e verdura. Possono essere estratti e utilizzati come dolcificanti in prodotti alimentari trasformati.
Basso contenuto calorico: A differenza degli zuccheri tradizionali, i polioli forniscono meno calorie per grammo. Ciò li rende una scelta interessante per chi cerca di ridurre l'apporto calorico senza rinunciare al sapore dolce.
Indice glicemico ridotto: I polioli hanno un impatto più basso sulla glicemia rispetto agli zuccheri tradizionali. Questo li rende adatti per le persone con diabete o per chi segue una dieta a basso indice glicemico.
Compatibilità con diete specifiche: Grazie alle loro caratteristiche, i polioli si adattano a diverse diete, come la dieta chetogenica, dove gli zuccheri semplici sono limitati.
Salute dentale: Diversi studi hanno dimostrato che l'uso di polioli, in particolare lo xilitolo, contribuisce a prevenire la carie dentale, poiché non vengono fermentati dai batteri della bocca.
Tolleranza individuale: Sebbene i polioli siano generalmente considerati sicuri, alcune persone hanno effetti collaterali, come gonfiore o diarrea, se consumati in grandi quantità. È importante prestare attenzione alla propria tolleranza individuale.
I polioli sono, dunque, dolcificanti naturali a basso contenuto calorico con un indice glicemico ridotto e diversi vantaggi per la salute. Sono utili per chi desidera ridurre l'apporto di zuccheri e per chi segue diete specifiche, ma bisogna consumarli con moderazione.
Approfondimento: i polioli fanno male? I polioli, comunemente impiegati come dolcificanti a basso contenuto calorico, sono ritenuti sicuri per la maggior parte delle persone. Tuttavia, secondo l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), un consumo eccessivo può portare a disturbi digestivi come gonfiore e diarrea. Si raccomanda quindi un uso moderato.
Quali sono i più comuni?
I polioli sono i carboidrati? I polioli sono una categoria di carboidrati noti come alcoli zuccherini. Sono utilizzati come dolcificanti a basso indice glicemico e hanno un impatto minore sulla glicemia rispetto agli zuccheri tradizionali. Sono presenti in molti prodotti dietetici e senza zucchero.
Esistono diversi tipi di polioli, ognuno con caratteristiche uniche e specifiche applicazioni:
Sorbitolo: Il sorbitolo è un poliolo derivato da glucosio e si trova naturalmente in molte frutta e verdura. È utilizzato come dolcificante, umettante e stabilizzante in prodotti alimentari, farmaci e cosmetici.
Xilitolo: Lo xilitolo si trova in alcune bacche, funghi e mais. È noto per i suoi benefici sulla salute dentale, riducendo il rischio di carie. Viene utilizzato in dolci, chewing gum e prodotti per l'igiene orale.
Eritritolo: L'eritritolo è prodotto dalla fermentazione di zuccheri presenti in frutta e verdura. Ha un gusto dolce simile allo zucchero, ma con un contenuto calorico quasi nullo. Viene utilizzato in alimenti e bevande a basso contenuto calorico.
Maltitolo: Il maltitolo deriva dall'amido di mais o di grano ed è simile al saccarosio per dolcezza e aspetto. È usato in prodotti alimentari come dolci, cioccolato e prodotti da forno.
Isomalto: L'isomalto è ottenuto dalla trasformazione dell'amido e ha una dolcezza leggermente inferiore rispetto allo zucchero. È utilizzato in prodotti alimentari come caramelle, pasticceria e prodotti da forno.
Lattitolo: Il lattitolo è un poliolo derivato dal lattosio e ha una dolcezza inferiore rispetto al saccarosio. Viene utilizzato come dolcificante e umettante in prodotti alimentari e farmaceutici.
Ogni tipo di poliolo ha vantaggi e svantaggi specifici, quindi è importante scegliere quello più adatto alle proprie esigenze e preferenze. Quando si utilizzano polioli, bisogna prestare attenzione alla tolleranza individuale e consumarli con moderazione per evitare possibili effetti collaterali.
Sorbitolo (E420).
È sicuramente tra i polialcoli più comuni; è un dolcificante anch'esso naturale presente in buona parte della frutta di cui ci nutriamo, mele, pere, nespole, ciliegie ne sono ricche, e lo si estrae in maniera massiccia dai frutti del sorbo.
È molto utilizzato come dolcificante soprattutto negli alimenti destinati ai diabetici, in quanto una volta introdotto nell'organismo viene metabolizzato a glucosio e fruttosio senza richiedere l’intervento dell’insulina.
Le calorie che apporta all'organismo sono le stesse del saccarosio e tra i polioli rappresenta quello più rischioso per la formazione di carie non essendo totalmente a-cariogeno.
È molto impiegato sia nell'ambito dell’industria farmaceutica, in quanto ha proprietà lassative molto marcate, e nell'industria alimentare come edulcorante.
Altre informazioni sul Sorbitolo
Il sorbitolo è ampiamente utilizzato nelle industrie alimentare, farmaceutica e cosmetica. Vediamo più nel dettaglio le sue caratteristiche e utilizzi:
Dolcezza e calorie: Il sorbitolo ha una dolcezza del 60% rispetto al saccarosio, con un contenuto calorico ridotto di circa 2,6 calorie per grammo.
Uso alimentare: Grazie alle sue proprietà dolcificanti e umettanti, il sorbitolo è impiegato in una vasta gamma di prodotti, come dolci, confetture, cioccolato, bevande e prodotti da forno.
Uso farmaceutico: Il sorbitolo è utilizzato come eccipiente e dolcificante in farmaci e integratori alimentari. È presente in sciroppi, compresse masticabili e soluzioni orali.
Uso cosmetico: Il sorbitolo è impiegato in prodotti per la cura della pelle e dei capelli grazie alle sue proprietà idratanti e emollienti. È presente in creme, lozioni, shampoo e balsami.
Effetti sulla glicemia: Il sorbitolo ha un indice glicemico basso (circa 9) e viene assorbito lentamente nell'organismo, rendendolo adatto a persone con diabete o che cercano di controllare i livelli di zucchero nel sangue.
Tolleranza e effetti collaterali: Il consumo eccessivo di sorbitolo causa effetti lassativi e altri disturbi gastrointestinali, come gonfiore, crampi e gas. La tolleranza varia tra gli individui, quindi è importante prestare attenzione alla quantità di sorbitolo assunta.
Attenzione! Sembra essere parecchio diffusa l’intolleranza al sorbitolo che procura episodi di dissenteria e malassorbimento ed è bene quindi stare attenti alla somministrazione di alimenti contenenti buone quantità di sorbitolo nei bambini di età inferiore ad un anno di vita.
Sorbitolo in Gravidanza: L'uso di sorbitolo durante la gravidanza è generalmente considerato sicuro in quantità moderate. Tuttavia, come per tutti i dolcificanti, è consigliabile consultare un medico prima dell'uso, specialmente in gravidanza, per evitare possibili effetti collaterali come disturbi digestivi.
Xilitolo (E967).
Anche lo xilitolo è molto noto, non fosse altro che per le pubblicità delle gomme da masticare molte delle quali contengono questo edulcorante.
Come si ottiene lo xilitolo? Questo poliolo naturale si ottiene mediante un processo di idrogenazione dello xilosio ricavato dai fusti del mais e dal legno. Il suo potere dolcificante è del tutto simile a quello del saccarosio, è presente in alimenti di origine naturale in particolare nei funghi, nei cavolfiori, nelle melanzane e nelle fragole ed è molto utilizzato nell'industria alimentare grazie al fatto di essere completamente a-cariogeno.
Viene utilizzato in molte preparazioni farmaceutiche, quali caramelle per la gola e sciroppi mucolitici, per rendere più piacevole il consumo di certe sostanze medicinali soprattutto da parte dei più piccoli. Lo possiamo trovare anche nelle caramelle gommose, nei prodotti per diabetici.
Altre informazioni sullo Xilitolo
Lo xilitolo è molto diffuso e apprezzato per le sue numerose proprietà benefiche. Analizziamo più da vicino le sue caratteristiche e i suoi impieghi:
Dolcezza e calorie: Lo xilitolo ha una dolcezza simile a quella dello zucchero (saccarosio), ma con un apporto calorico inferiore di circa 2,4 calorie per grammo.
Uso alimentare: Grazie alla sua dolcezza e alle proprietà umettanti, lo xilitolo è utilizzato in prodotti alimentari come chewing gum, caramelle, dolci e prodotti da forno senza zucchero.
Effetti sulla salute orale: Lo xilitolo contribuisce a prevenire la carie poiché riduce la crescita di batteri nocivi nella bocca e impedisce la formazione di acidi che danneggiano lo smalto dei denti.
Indice glicemico e diabete: Con un indice glicemico basso (circa 13), lo xilitolo viene assorbito lentamente nell'organismo, rendendolo adatto alle persone con diabete o che vogliono controllare i livelli di zucchero nel sangue.
Origine: Lo xilitolo è ottenuto da fonti vegetali come la corteccia di betulla e le fibre di mais, rendendolo una scelta naturale e sostenibile.
Tolleranza e effetti collaterali: Un consumo eccessivo di xilitolo causa effetti lassativi e disturbi gastrointestinali simili a quelli associati al sorbitolo. È importante moderare l'assunzione e prestare attenzione alla propria tolleranza individuale.
Per trarre vantaggio dalle proprietà benefiche del xilitolo, è consigliabile utilizzarlo con moderazione e monitorare la propria reazione. Leggere attentamente le etichette degli alimenti per identificare la presenza di xilitolo serve a tenere sotto controllo la quantità assunta e non incorrere in effetti collaterali.
Mannitolo (E421).
Si tratta di uno zucchero noto sin dai tempi più antichi, in quanto è molto facile estrarlo dalla linfa del frassino. Sono note le sue proprietà lassative che lo hanno reso famoso in passato, ma oggi è utilizzato essenzialmente come dolcificante naturale.
Si trova naturalmente in alimenti quali alghe marine e funghi ed è molto utilizzato nei prodotti da pasticceria.
Avendo un effetto lassativo molto pronunciato si consiglia di non assumere molti alimenti contenenti mannitolo nel corso della giornata, la dose giornaliera di questo edulcorante ritenuta accettabile è di circa 10 grammi al giorno.
Eritritolo (E968).
L'eritritolo viene estratto dalla fermentazione batterica degli zuccheri vegetali. E’ naturalmente presente nella frutta ed è molto usato come dolcificante perché non presenta retrogusti. Lo troviamo anche negli integratori per sportivi.
Al contrario dei polioli naturali, quelli artificiali vengono sintetizzati chimicamente a partire da zuccheri ed edulcoranti naturali. Spesso si rende necessaria la sintesi di dolcificanti in quanto quelli artificiali hanno una maggiore resa in termini produttivi, sono di solito più stabili nel tempo e ad alte temperature e garantiscono una migliore conservazione del prodotto finito.
Approfondimento sull'Eritritolo
L'eritritolo è popolare per la sua tollerabilità e le sue caratteristiche uniche. Esaminiamo i suoi aspetti più importanti e i motivi della sua diffusione:
Dolcezza e calorie: L'eritritolo ha una dolcezza pari a circa il 70% di quella dello zucchero e un contenuto calorico estremamente basso di soli 0,2 calorie per grammo.
Uso alimentare: L'eritritolo è ampiamente utilizzato in dolcificanti da tavola, bevande, dolci e prodotti da forno senza zucchero grazie alla sua dolcezza e alla sua capacità di dissolversi facilmente.
Effetti sulla salute orale: Come lo xilitolo, anche l'eritritolo contribuisce a proteggere la salute dei denti inibendo la formazione di carie e riducendo la crescita di batteri nella cavità orale.
Indice glicemico e diabete: L'eritritolo ha un indice glicemico di 0, il che significa che non influisce sui livelli di zucchero nel sangue e può essere consumato da persone con diabete o che desiderano controllare la glicemia.
Origine: L'eritritolo viene prodotto mediante fermentazione di zuccheri derivati da fonti vegetali come il mais, risultando una scelta naturale e sostenibile.
Tolleranza e effetti collaterali: A differenza di altri polioli, l'eritritolo è generalmente ben tollerato dall'organismo, poiché viene assorbito nel sangue e poi espulso attraverso le urine senza essere metabolizzato. Ciò riduce il rischio di effetti lassativi e altri disturbi gastrointestinali tipici di polioli come sorbitolo e xilitolo.
L'Eritritolo Fa Male al Fegato? Attualmente, non ci sono evidenze scientifiche che suggeriscano che l'eritritolo causi danni al fegato. Al contrario, è generalmente riconosciuto come sicuro per il consumo umano, anche se un uso eccessivo può portare a disturbi digestivi minori.
Lattitolo (E 966).
È sintetizzato unendo galattosio e sorbitolo ed è circa la metà rispetto agli zuccheri normali.
È molto usato a livello industriale soprattutto nei prodotti da forno, essendo particolarmente stabile ad alte temperature. Non si sa molto riguardo alla sua eventuale cancerogenicità e non è particolarmente dolce. Avendo un effetto lassativo importante è usato dall'industria farmaceutica come principio attivo di molti farmaci ad effetto evacuativo.
Approfondimento sul Lattitolo
Il lattitolo è un altro poliolo utilizzato come sostituto dello zucchero.:
Dolcezza e calorie: Il lattitolo ha circa il 30-40% della dolcezza dello zucchero e fornisce circa 2 calorie per grammo, simile ad altri polioli e meno delle calorie dello zucchero.
Applicazioni alimentari: Grazie alle sue proprietà dolcificanti e alla consistenza simile a quella dello zucchero, il lattitolo viene impiegato in vari prodotti, come cioccolato, prodotti da forno e caramelle senza zucchero.
Indice glicemico e diabete: Con un indice glicemico di 6, il lattitolo è adatto per le persone diabetiche o per chi cerca di limitare l'impatto glicemico degli alimenti.
Origine: Il lattitolo viene prodotto dalla riduzione del lattosio, lo zucchero presente nel latte, rendendolo un'alternativa di origine naturale.
Effetti sulla salute orale: Il lattitolo, come altri polioli, non favorisce la formazione di carie e contribuisce a mantenere una buona salute dentale.
Tolleranza ed effetti collaterali: Il consumo eccessivo di lattitolo causa effetti lassativi o disagi gastrointestinali. È importante prestare attenzione alle quantità ingerite e leggere le etichette dei prodotti.
Per evitare effetti collaterali, è essenziale consumarlo con moderazione e monitorarne attentamente l'assunzione.
Isomalto (E953).
Questo poliolo non è particolarmente usato. Di sintesi anch'esso, deriva dall'unione di glucosio, mannitolo e sorbitolo.
Il suo maggiore utilizzo è per i prodotti per soggetti diabetici avendo un indice glicemico molto basso.
L’effetto lassativo è pesante per cui sarebbe bene non abusarne. Il suo potere dolcificante non è molto elevato per cui di solito è combinato ad altri edulcoranti, come l’aspartame o l'acesulfame K per rendere più gradevole soprattutto il consumo di prodotti per soggetti diabetici, già di per sé parecchio amari. È molto usato nei prodotti alimentari in quanto assorbe poco l’umidità e aiuta a conservare in buone condizioni il prodotto finito. Lo ritroviamo in particolare nelle caramelle senza zucchero.
Approfondimenti sull'Isomalto
L'isomalto è un poliolo popolare con diverse caratteristiche e vantaggi:
Dolcezza e calorie: L'isomalto ha una dolcezza pari al 45-65% di quella dello zucchero e fornisce 2 calorie per grammo, meno delle calorie dello zucchero e simile a molti altri polioli.
Applicazioni alimentari: Grazie alla sua dolcezza e stabilità, l'isomalto viene utilizzato in una vasta gamma di prodotti, tra cui caramelle, gomme da masticare, cioccolato e prodotti da forno senza zucchero.
Indice glicemico e diabete: Con un indice glicemico di 9, l'isomalto è un'opzione a basso impatto glicemico, rendendolo adatto per persone diabetiche o per chi desidera mantenere stabili i livelli di zucchero nel sangue.
Origine: L'isomalto viene prodotto a partire dallo zucchero di barbabietola attraverso un processo di isomerizzazione e idrogenazione, offrendo un'alternativa dolcificante di origine naturale.
Effetti sulla salute orale: Come altri polioli, l'isomalto non contribuisce alla formazione di carie e aiuta a mantenere una buona igiene dentale.
Tolleranza ed effetti collaterali: L'isomalto viene assorbito lentamente dall'intestino e causa effetti lassativi o disagi gastrointestinali se consumato in eccesso. È importante fare attenzione alle quantità consumate e leggere attentamente le etichette dei prodotti.
Prestare attenzione alle etichette è utile per monitorare l'assunzione di isomalto, e consumarlo con moderazione per bilanciare vantaggi e potenziali effetti collaterali.
L'Isomalto Fa Male? Secondo l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), l'isomalto è riconosciuto come sicuro per il consumo umano. Tuttavia, come per altri polioli, un eccesso può causare effetti collaterali come disturbi digestivi a causa delle sue proprietà lassative. Un consumo moderato è quindi consigliato.
Maltitolo (E965).
Altro poliolo molto noto, si caratterizza per avere un potere dolcificante maggiore del saccarosio.
È un disaccaride che si ottiene dalla idrogenazione del maltosio, a-cariogeno, ad effetto lassativo ridotto. È molto resistente alle alte temperature più degli altri polioli per cui è molto usato nei prodotti da forno.
Informazioni aggiuntive sul Maltitolo
Il maltitolo è un altro poliolo comunemente utilizzato nelle industrie alimentari e farmaceutiche:
Dolcezza e calorie: Il maltitolo ha una dolcezza circa del 75-90% rispetto allo zucchero e un contenuto calorico di 2,1 calorie per grammo, inferiore rispetto allo zucchero ma più alto rispetto ad altri polioli.
Applicazioni alimentari: Grazie alle sue proprietà dolcificanti, il maltitolo è impiegato in una vasta gamma di prodotti, tra cui dolci, cioccolato, gomme da masticare e prodotti da forno senza zucchero.
Indice glicemico e diabete: Il maltitolo ha un indice glicemico di 35, inferiore rispetto allo zucchero, il che lo rende una scelta adatta ai diabetici e a chi vuole tenere sotto controllo la glicemia.
Origine: Il maltitolo viene prodotto dall'idrolisi dell'amido di mais e successiva idrogenazione, offrendo una scelta di dolcificante derivata da fonti naturali.
Effetti sulla salute orale: Similmente ad altri polioli, il maltitolo non promuove la formazione di carie e contribuisce alla salute dentale.
Tolleranza ed effetti collaterali: Il maltitolo viene parzialmente assorbito dall'intestino e causa effetti lassativi e altri disturbi gastrointestinali se consumato in grandi quantità. È importante prestare attenzione alle porzioni e alle etichette dei prodotti per evitare problemi di salute.
Maltitolo in Gravidanza: L'uso di maltitolo durante la gravidanza è generalmente considerato sicuro se consumato con moderazione. Tuttavia, è importante consultare un medico, poiché un eccesso può causare disturbi digestivi come gonfiore o diarrea.
Dove si trovano? Alimenti e prodotti che contengono polioli.
Dove si Trovano i Polioli? I polioli sono comunemente trovati in prodotti dietetici e senza zucchero, come dolcificanti in gomme da masticare, caramelle, e bevande. Sono anche presenti in alcuni prodotti farmaceutici e cosmetici per le loro proprietà umettanti e stabilizzanti.
I polioli sono contenuti soprattutto nella frutta e in alcuni vegetali:
Il sorbitolo è contenuto in mele, pesche, prugne, sorbe e alcune alghe.
Lo Xilitolo è contenuto in mele, ciliege, prugne, mais e cavolo.
Il Mannitolo è contenuto prevalentemente nella frutta secca e in alcune alghe brune.
L'Eritritolo è contenuto nella frutta con nocciolo e in alcuni vegetali come il cavolo.
Fonti comuni di polioli.
I polioli si trovano sia in alimenti naturali che in prodotti trasformati. Ecco alcune fonti comuni di polioli:
Frutta e verdura: Molti tipi di frutta e verdura contengono naturalmente polioli. Ad esempio, il sorbitolo si trova nelle mele, pere, prugne e albicocche, mentre lo xilitolo è presente in alcuni tipi di bacche e funghi.
Prodotti alimentari trasformati: I polioli vengono aggiunti a numerosi prodotti alimentari come dolcificanti a basso contenuto calorico. Tra questi ci sono dolci, chewing gum, cioccolato, bevande, gelati e prodotti da forno.
Dolcificanti da tavola: I polioli sono spesso utilizzati come sostituti dello zucchero e venduti come dolcificanti da tavola. Si presentano in diverse forme, come polveri, cristalli o liquidi.
Farmaci e integratori: Alcuni farmaci e integratori alimentari contengono polioli come eccipienti o dolcificanti. Ad esempio, il sorbitolo è utilizzato in alcune soluzioni orali e sciroppi per la tosse, mentre lo xilitolo è presente in alcuni integratori masticabili.
Prodotti per la cura orale: Lo xilitolo è un ingrediente comune nei prodotti per la cura orale, come dentifrici e collutori, grazie alle sue proprietà benefiche per la salute dentale.
Per identificare la presenza di polioli negli alimenti e prodotti che consumi, leggi attentamente l'etichetta. Troverai informazioni sui dolcificanti utilizzati e sul loro contenuto calorico e glicemico. Ricorda che, sebbene i polioli siano una scelta più salutare rispetto allo zucchero, è importante consumarli con moderazione e tenere presente la propria tolleranza individuale.
Quante calorie contengono i polialcoli?
I polioli sono utilizzati come edulcoranti soprattutto perché hanno un regime calorico piuttosto basso, inferiore solitamente a quello del saccarosio. In media le calorie dei polioli si aggirano attorno alle 2 Kcal per grammo contro le 4 Kcal apportate da un grammo di saccarosio.
Indice glicemico.
I polioli vengono utilizzati come dolcificanti non solo perché hanno poche calorie, ma anche perchè hanno un basso indice glicemico e quindi innalzano la glicemia molto meno degli altri carboidrati.
Mannitolo IG: 0
Eritritolo IG: 0
Lactitolo IG: 6
Sorbitolo IG: 9
Isomaltolo IG: 9
Xilitolo IG: 13
Maltitolo IG: 35
I benefici e i vantaggi di questi edulcoranti
I polioli recentemente vengono spesso utilizzati al posto dello zucchero perché hanno diverse proprietà e apportano numerosi benefici alla salute.
Meglio Polioli o Zuccheri? I polioli sono spesso preferiti agli zuccheri tradizionali per chi cerca alternative a basso indice glicemico. Mentre gli zuccheri possono aumentare rapidamente la glicemia, i polioli hanno un impatto minore, rendendoli scelte migliori per diabetici e diete a basso contenuto calorico.
Hanno zero calorie (o quasi) e quindi aiutano a dimagrire.
I polioli, inseriti in una dieta ipocalorica, aiutano a perdere peso. Il loro potere calorico è inferiore rispetto a quello del saccarosio, dello zucchero di canna e della media degli agenti edulcoranti sul mercato, seppure non sia nullo. Inoltre il loro potere dolcificante è più elevato, quindi è sufficiente una quantità più piccola di dolcificante per attivare la percezione del dolce.
Hanno meno calorie a parità di potere dolcificate
Contenuto calorico ridotto: I polioli hanno generalmente meno calorie per grammo rispetto allo zucchero, rendendoli una scelta più leggera per chi cerca di limitare l'apporto calorico.
Sensazione di dolcezza: Pur avendo un minor contenuto calorico, i polioli forniscono comunque una dolcezza simile allo zucchero, permettendo di mantenere un gusto piacevole nei prodotti alimentari.
Controllo del peso: L'uso di polioli aiuta nel controllo del peso poiché forniscono meno calorie e riducono l'apporto calorico complessivo.
Mantenimento della glicemia: La riduzione delle calorie provenienti dagli zuccheri grazie ai polioli può essere utile nel gestire la glicemia e prevenire picchi di insulina, specialmente per i diabetici.
Opzione per la perdita di peso: I polioli sono utili per coloro che cercano di perdere peso, poiché consentono di godere di alimenti dolci senza aggiungere troppe calorie.
Sazietà: Alcuni polioli, come l'eritritolo, aiutano ad aumentare la sazietà, riducendo così la tendenza a mangiare in eccesso e facilitando il controllo del peso.
Inserire i polioli nella dieta offre diversi vantaggi per chi cerca di ridurre l'apporto calorico e mantenere o perdere peso.
Hanno basso indice glicemico e quindi sono adatti in caso di diabete.
Polioli e Diabete: Secondo l'American Diabetes Association, i polioli sono dolcificanti a basso indice glicemico sicuri per i diabetici. Aiutano a mantenere stabili i livelli di glicemia, ma è consigliato un uso moderato per evitare disturbi digestivi.
L’indice glicemico dei polioli è inferiore a quello del saccarosio (60) perché il loro metabolismo non coinvolge l’insulina.
Un indice glicemico basso li rende adatti ai soggetti diabetici di tipo I, che hanno problemi con la produzione di insulina, e ai diabetici di tipo II che di solito hanno problemi con il mantenimento del peso.
Secondo uno studio effettuato da Livesey nel 2003, i polioli sono da sostituire allo zucchero per le loro proprietà glicemiche. Essi, infatti, hanno basso contenuto glicemico e basso indice insulinico.
Controllo glicemico
Ora, approfondiamo come i polioli aiutano a tenere sotto controllo la glicemia:
Basso indice glicemico: I polioli hanno un indice glicemico (IG) più basso rispetto allo zucchero, il che significa che provocano un aumento più lento e graduale dei livelli di zucchero nel sangue.
Minore impatto sull'insulina: A causa del loro basso IG, i polioli richiedono meno insulina per il metabolismo, il che è utile per le persone con resistenza all'insulina o diabete.
Sostituzione dello zucchero: I polioli sostituiscono lo zucchero in molte ricette e prodotti alimentari, contribuendo a ridurre l'apporto totale di zuccheri e facilitare il controllo glicemico.
Adatti a diete a basso contenuto di carboidrati: Poiché i polioli hanno meno carboidrati rispetto agli zuccheri tradizionali, vengono utilizzati nelle diete a basso contenuto di carboidrati, come la dieta chetogenica.
Gestione del peso: Il minore apporto calorico e l'impatto ridotto sulla glicemia aiutano a controllare il peso corporeo, un aspetto importante nella gestione del diabete e della resistenza all'insulina.
Mantenimento dell'energia: I polioli forniscono energia senza causare picchi rapidi di zucchero nel sangue, il che aiuta a mantenere l'energia costante durante il giorno.
Sebbene i polioli possano offrire numerosi benefici nel controllo glicemico è fondamentale consultare un medico o un dietista prima di apportare modifiche significative alla propria dieta, soprattutto se si ha il diabete o si è a rischio di svilupparlo.
I Polioli Fanno Alzare la Glicemia? I polioli hanno un impatto minore sulla glicemia rispetto agli zuccheri tradizionali. Sebbene possano causare un lieve aumento, l'effetto è generalmente molto inferiore. Questo li rende una scelta popolare per diabetici e diete a basso indice glicemico.
Dolcificanti che Non Alzano la Glicemia:
I dolcificanti che non alzano significativamente la glicemia includono stevia, eritritolo, xilitolo, e alcuni polioli. Questi sono apprezzati nelle diete a basso indice glicemico e per persone con diabete, grazie al loro minimo impatto sulla glicemia.
Salute dentale.
Ora, esaminiamo i benefici dei polioli per la salute dentale:
Non cariogeni: A differenza dello zucchero, i polioli non contribuiscono alla formazione di carie poiché i batteri presenti nella bocca non riescono a fermentarli per produrre acidi dannosi per lo smalto dei denti.
Prevenzione delle carie: L'utilizzo di polioli in sostituzione dello zucchero aiuta a ridurre il rischio di carie dentali, soprattutto nei bambini e negli adolescenti.
Prodotti dentali: Molti prodotti per l'igiene orale, come i collutori e le gomme da masticare, contengono polioli per promuovere la salute dentale senza compromettere il gusto.
Compatibilità con il fluoro: I polioli sono compatibili con il fluoro, un minerale essenziale per la prevenzione delle carie, quindi vengono utilizzati insieme per rafforzare lo smalto dei denti.
Effetto prebiotico: Alcuni polioli, come lo xilitolo, hanno un effetto prebiotico, che favorisce la crescita di batteri buoni nella bocca e riduce la presenza di batteri cariogeni.
Riduzione della placca: L'utilizzo di polioli nelle gomme da masticare riduce la formazione di placca e mantiene una buona igiene orale.
Sostituire gli zuccheri coi i polioli nella dieta e nei prodotti per l'igiene orale offre numerosi vantaggi per la salute dei denti. In ogni caso va ricordato che i polioli non sostituiscono una buona routine di igiene orale, come spazzolare i denti due volte al giorno e usare il filo interdentale.
Non provocano carie.
La maggior parte dei polioli ha un’azione a-cariogena, ovvero non determina la formazione di carie esercitando un ruolo preventivo nell'ambito del cavo orale.
La formazione delle carie dentali è dovuta all'attività di un batterio che normalmente alberga nel nostro cavo orale, ovvero lo Streptococcus mutans. Questo batterio, insieme a tanti altri, si nutre dei cibi che assumiamo, in particolare di quelli zuccherini, fermentandoli e determinando la formazione di metaboliti acidi che corrodono lo smalto. Man mano che la loro attività procede, i batteri si fanno sempre più spazio nella matrice del dente imbattendosi nella dentina, tessuto organico molto ricco, di cui continuano a nutrirsi cavitando completamente il dente. È stato visto che i polioli sono meno fermentescibili degli zuccheri normali per cui meno cariogeni.
Ecco perché in molte caramelle o gomme da masticare sono utilizzati i polioli anziché altri tipi di edulcoranti.
Le gomme da masticare allo xilitolo: fanno bene ai denti?
Si consiglia l’uso di alcune gomme da masticare, dopo un pasto fuori casa, quando non si ha la possibilità di lavare i denti, perché i polioli hanno un effetto benefico sullo smalto dentale preservandolo. Masticare gomme allo xilitolo, sembra favorire la proliferazione di una flora batterica non cariogena inibendo lo sviluppo dello Streptococcus mutans, batterio responsabile della carie.
Idratano e depurano il colon.
I polioli aiutano il colon a liberarsi delle sostanze tossiche che si producono durante il metabolismo; ciò avviene in quanto queste sostanze per osmosi richiamano acqua nell'intestino e favoriscono l’evacuazione.
Esaminiamo i vantaggi dei polioli nell'industria alimentare e per i consumatori:
Riduzione delle calorie: I polioli hanno generalmente meno calorie per grammo rispetto allo zucchero, aiutando a diminuire l'apporto calorico nei prodotti alimentari.
Controllo della glicemia: I polioli hanno un impatto minore sui livelli di zucchero nel sangue, rendendoli adatti per diabetici e persone che cercano di regolare la glicemia.
Prevenzione delle carie: Diversi polioli, come lo xilitolo, hanno dimostrato di ridurre il rischio di carie dentali poiché non vengono metabolizzati dai batteri orali che causano la formazione di acidi dannosi per i denti.
Tollerabilità gastrointestinale: Alcuni polioli, come l'eritritolo, sono meglio tollerati dal sistema digestivo e causano meno effetti collaterali, come gonfiore e diarrea, rispetto ad altri sostituti dello zucchero.
Stabilità termica: I polioli sono stabili alle alte temperature, il che li rende adatti per applicazioni di cottura e cottura al forno.
Compatibilità con diete speciali: Poiché i polioli sono zuccheri a basso contenuto calorico, vengono utilizzati in una varietà di diete speciali, come quelle a basso contenuto di carboidrati o senza zucchero.
Versatilità: I polioli sostituiscono lo zucchero in molte ricette e prodotti alimentari, mantenendo al contempo una texture e dolcezza simili agli zuccheri tradizionali.
Nonostante i suddetti benefici, i polioli causano effetti collaterali gastrointestinali se consumati in grandi quantità.
I polioli fanno male? I possibili effetti collaterali.
I polioli sono ritenuti dolcificanti che, al contrario dello zucchero, e se assunti secondo la dose giornaliera raccomandata, hanno pochi rischi e solo qualche effetto collaterale.
Prima di elencare i possibili effetti collaterali va evidenziato che l'unico effetto ampiamente accertato dei polioli è quello lassativo se ingeriti in grosse quantità.
Disturbi gastrointestinali: I polioli spesso causano gonfiore, gas e diarrea se consumati in grandi quantità, poiché vengono parzialmente digeriti nel tratto gastrointestinale.
Intolleranza individuale: Alcune persone potrebbero essere più sensibili ai polioli e sperimentare effetti collaterali anche a basse dosi, come dolori addominali o crampi.
Malassorbimento: I polioli sono malassorbiti da alcune persone, portando a sintomi simili all'intolleranza al lattosio o alla sindrome dell'intestino irritabile.
Sindrome dell'intestino irritabile (IBS): Le persone affette da IBS potrebbero essere particolarmente sensibili ai polioli e potrebbero sperimentare un peggioramento dei sintomi in seguito al loro consumo.
Adattamento: Gli effetti collaterali dei polioli tendono a diminuire con il tempo, poiché il corpo si adatta alla loro presenza nella dieta.
I Polialcoli sono Lassativi? Molti polialcoli, come sorbitolo, mannitolo, e xilitolo, hanno proprietà lassative. Questo effetto è dovuto al loro incompleto assorbimento nell'intestino, che può portare a gonfiore, gas, e diarrea se consumati in grandi quantità.
Per ridurre questi effetti collaterali dei polioli, bisogna introdurli gradualmente nella dieta e prestare attenzione alle reazioni individuali e consultare un medico o un nutrizionista se si sperimentano effetti collaterali persistenti o gravi.
Disturbi gastrointestinali.
Un breve approfondimento lo meritano i disturbi gastrointestinali legati ai polioli:
Fermentazione: I polioli vengono fermentati dai batteri intestinali, causando produzione di gas e gonfiore nell'addome.
Velocità di transito: I polioli influenzano la velocità di transito nel tratto gastrointestinale, causando alterazioni nella consistenza delle feci.
Osmosi: Poiché i polioli sono sostanze osmotiche, attirarono acqua nel tratto intestinale, provocando diarrea.
Sensibilità individuale: Alcune persone sono più sensibili ai polioli, sperimentando dolori addominali e crampi anche a basse dosi.
Dosi elevate: Gli effetti collaterali gastrointestinali tendono a manifestarsi quando i polioli vengono consumati in quantità eccessive.
Per evitare disturbi gastrointestinali legati ai polioli, è importante limitare il consumo e prestare attenzione alle reazioni individuali. In caso di persistenza dei sintomi, consultare un medico o un nutrizionista per valutare possibili alternative e strategie di gestione.
Tolleranza individuale.
Vediamo ora da cosa dipende la tolleranza individuale ai polioli:
Variabilità genetica: Le differenze genetiche tra gli individui determinano diverse capacità di assorbimento dei polioli, influenzando la tolleranza.
Abitudini alimentari: La tolleranza è influenzata dalle abitudini alimentari pregresse e dalla composizione del microbiota intestinale.
Adattamento: Il corpo si adatta al consumo di polioli nel tempo, migliorando la tolleranza e riducendo gli effetti collaterali.
Tipo di poliolo: La tolleranza varia a seconda del tipo di poliolo consumato; alcuni individui potrebbero tollerare meglio certi polioli rispetto ad altri.
Monitoraggio personale: È importante prestare attenzione alle reazioni personali ai polioli e regolare il consumo in base ai sintomi riscontrati.
Per gestire al meglio la tolleranza individuale ai polioli, è consigliabile iniziare con quantità moderate, monitorare le reazioni e adattare il consumo di conseguenza. In caso di sintomi persistenti, consultare un medico o un nutrizionista per valutare la situazione e ricevere consigli su possibili alternative o strategie di gestione.
Sono cancerogeni?
I polioli, come molti dei loro fratelli dolcificanti, sono stati ritenuti sicuri da molti studi effettuati dall'EFSA (European Food Safety Authority) se assunti nella dose giusta senza eccessi. La stessa EFSA, infatti, stabilisce per ogni prodotto la dose massima contenuta in un alimento.
Tuttavia, negli ultimi anni si è sparsa l'opinione della presunta cancerogenicità di alcuni dolcificanti (soprattutto l'aspartame). È bene chiarire che, ad oggi, non esistono studi che affermano la tossicità dei polioli, mentre ne è accertata la sicurezza se ingeriti nelle dosi consigliate.
Fanno ingrassare?
Spesso si ritiene che gli alimenti che portano la dicitura "senza zuccheri" abbiano zero calorie, ma abbiamo visto che non è così. Questi alimenti utilizzano dolcificanti come i polioli al posto dello zucchero, che comunque hanno un loro apporto calorico.
I polioli hanno 2 / 3 calorie per grammo, rispetto alle 4 calorie dello zucchero. Il consumatore ritenendo erroneamente, dietetici, questi prodotti, è portato ad un consumo eccessivo che, naturalmente fa ingrassare. È sempre opportuno, quindi, controllare attentamente l'apporto calorico in etichetta.
Inoltre i polioli, come tutti i dolcificanti hanno un effetto di assuefazione, abituano cioè il palato a preferire il sapore dolce, inducendo al maggior consumo di dolci, merende e bevande zuccherate.
Paradossalmente, quindi, un consumo eccessivo di polioli potrebbe innescare meccanismi fanno ingrassare e addirittura favorire l'obesità.
Quanti assumerne al giorno?
I polioli vanno assunti in quantità variabili a seconda del tipo.
La DGA (dose giornaliera accettabile) è calcolata in base al peso: mg di sostanza /kg di peso corporeo.
In genere 20 g al giorno di polioli sono ben tollerati da tutti, ma alcune sostanze sono meglio tollerate di altre:
Sorbitolo fino a 30 g al giorno,
Mannitolo non più di 10 g al giorno.
Controindicazioni.
Il consumo di queste sostanze sostitutive dello zucchero andrebbe evitato in alcuni casi.
Donne in gravidanza.
Il motivo per cui si sconsiglia di abusare di cibi contenenti polioli in particolare ai bambini, alle donne in gravidanza ed allattamento è precauzionale. Non vi sono, infatti, definitive certezze sulla tossicità di questi dolcificanti.
Per gli sportivi.
Abbiamo visto, infatti, che i polioli sono molto usati in ambito farmaceutico per alcune sostanze medicinali, nella preparazione di integratori per migliorarne il sapore e la conservazione e nella formulazione di dolci e caramelle. Gli sportivi fanno largo uso di integratori per cui potrebbero manifestare fenomeni lassativi nel lungo periodo, al pari dei bambini golosi di caramelle.
Utilizzo dei polioli nell'industria alimentare
Ora analizziamo l'utilizzo dei polioli nell'industria alimentare:
Dolcificanti: I polioli sono utilizzati come sostituti dello zucchero per ridurre le calorie e i carboidrati in prodotti come cioccolato, gomme da masticare, caramelle e prodotti da forno.
Conservanti: Grazie alle loro proprietà umettanti, i polioli possono contribuire a prolungare la durata di conservazione di alcuni alimenti, mantenendo la freschezza e la morbidezza.
Agenti di volume: I polioli aggiungono volume e consistenza agli alimenti, migliorando la loro struttura e texture senza aggiungere calorie significative.
Diabete e alimenti dietetici: Poiché i polioli hanno un basso impatto glicemico, vengono utilizzati in prodotti specifici per diabetici o per chi segue diete a basso contenuto di carboidrati.
Salute dentale: Gli alimenti contenenti polioli non promuovono la carie, pertanto vengono utilizzati in prodotti per l'igiene orale, come dentifrici e collutori, e in prodotti dolciari senza zucchero.
Tollerabilità: Nonostante i benefici dei polioli, è importante ricordare che un consumo eccessivo può causare disagio gastrointestinale. L'industria alimentare deve prestare attenzione alle quantità utilizzate nei prodotti.
Etichettatura e normative: Le leggi sulla denominazione e l'etichettatura di prodotti contenenti polioli variano a seconda del paese. È importante conoscere e rispettare le normative locali per garantire la trasparenza e la sicurezza per i consumatori.
In sintesi, i polioli sono ampiamente utilizzati nell'industria alimentare per i loro benefici come dolcificanti, agenti di volume, conservanti e promotori della salute dentale. Tuttavia, è fondamentale prestare attenzione alle quantità utilizzate e alle normative locali per garantire prodotti sicuri e di qualità per i consumatori.
Prodotti dietetici e senza zucchero
Ora esaminiamo i prodotti dietetici e senza zucchero in relazione ai polioli:
Gomme da masticare: I polioli sono spesso utilizzati nelle gomme da masticare senza zucchero per dolcificare e mantenere la consistenza, riducendo il rischio di carie dentarie.
Dolci e caramelle: I produttori utilizzano polioli per creare dolci e caramelle senza zucchero che soddisfano i gusti dolci senza aumentare l'apporto calorico o il livello di zuccheri nel sangue.
Cioccolato: Il cioccolato senza zucchero viene prodotto sostituendo lo zucchero con polioli, offrendo una alternativa gustosa per chi segue diete a basso contenuto di zucchero o carboidrati.
Bibite: Le bibite dietetiche e a basso contenuto calorico spesso contengono polioli come dolcificanti alternativi per ridurre l'apporto calorico senza sacrificare il sapore dolce.
Prodotti da forno: I polioli vengono utilizzati in molti prodotti da forno senza zucchero, come biscotti e torte, per conferire dolcezza e consistenza senza aggiungere calorie in eccesso.
Yogurt e dessert: I polioli si trovano in alcuni yogurt e dessert senza zucchero, offrendo opzioni gustose e a basso contenuto calorico per chi cerca di limitare l'assunzione di zucchero.
Salse e condimenti: Anche alcune salse e condimenti senza zucchero utilizzano polioli come dolcificanti, permettendo di gustare i sapori preferiti senza aumentare l'apporto di zucchero.
Ricordate che, nonostante i benefici dei polioli nei prodotti dietetici e senza zucchero, è importante consumarli con moderazione, poiché un eccesso può causare disagio gastrointestinale. Inoltre, leggere sempre le etichette dei prodotti per conoscere i polioli presenti e le loro quantità.
Dolcificanti naturali
Adesso, esploriamo i dolcificanti naturali e il loro utilizzo nell'industria alimentare:
Stevia: Estratta dalle foglie della pianta Stevia rebaudiana, la stevia è un dolcificante naturale a zero calorie e molto più dolce dello zucchero, ideale per diete a basso contenuto di zucchero.
Miele: Il miele è un dolcificante naturale prodotto dalle api e ha proprietà antibatteriche e antiossidanti. Può essere utilizzato in ricette dolci e salate come alternativa allo zucchero.
Sciroppo d'acero: Ricavato dalla linfa degli alberi d'acero, lo sciroppo d'acero contiene minerali e antiossidanti. È perfetto per dolcificare pancake, waffle e prodotti da forno.
Agave: Lo sciroppo d'agave proviene dalla pianta di agave ed è più dolce dello zucchero, ma con un indice glicemico più basso. È ideale per bevande fredde, cocktail e dessert.
Xilitolo: Pur essendo un poliolo, lo xilitolo è estratto da fonti naturali come la corteccia di betulla e le fibre vegetali. Ha un gusto simile allo zucchero e aiuta a prevenire le carie.
Datteri: I datteri sono un dolcificante naturale che può essere utilizzato sotto forma di pasta o sciroppo. Sono nutrienti e ricchi di fibre, ideali per barrette energetiche e dolci vegani.
Melassa: Prodotto derivato dalla lavorazione della canna da zucchero o della barbabietola da zucchero, la melassa è ricca di minerali e vitamine. È adatta per prodotti da forno e salse.
Optare per dolcificanti naturali può essere un'ottima alternativa allo zucchero raffinato, ma è importante considerare che alcuni di essi contengono ancora calorie e zuccheri. Per questo motivo, è fondamentale usarli con moderazione e consultare un professionista della salute per consigli specifici.
Prodotti per diabetici
Ora, esaminiamo i prodotti per diabetici e il loro ruolo nell'industria alimentare:
Bassi contenuti di zuccheri: I prodotti per diabetici sono formulati con pochi zuccheri o zuccheri a basso indice glicemico, riducendo l'impatto sulla glicemia.
Polioli: I polioli, come eritritolo e xilitolo, sono spesso utilizzati nei prodotti per diabetici perché hanno un minore impatto sulla glicemia rispetto agli zuccheri tradizionali.
Dolcificanti artificiali: Alcuni prodotti per diabetici contengono dolcificanti artificiali come aspartame e sucralosio, che offrono dolcezza senza influenzare significativamente i livelli di zucchero nel sangue.
Fibre: L'alta presenza di fibre in alcuni prodotti per diabetici contribuisce a rallentare l'assorbimento degli zuccheri e a stabilizzare i livelli di glicemia.
Snack salutari: Gli snack per diabetici spesso contengono ingredienti nutrienti e a basso indice glicemico, come noci, semi e cereali integrali.
Cibi a basso indice glicemico: Alimenti con un basso indice glicemico, come legumi, verdure a foglia verde e cereali integrali, sono consigliati per i diabetici e spesso presenti nei prodotti specifici.
Etichettatura chiara: I prodotti per diabetici di solito riportano informazioni dettagliate sull'etichetta, come il contenuto di carboidrati e zuccheri, per aiutare i consumatori a gestire la propria dieta.
È importante sottolineare che i prodotti per diabetici non devono essere considerati una soluzione universale per il controllo della glicemia. Le persone con diabete dovrebbero lavorare a stretto contatto con un professionista della salute per sviluppare un piano alimentare personalizzato che tenga conto delle loro esigenze specifiche.
Polioli e diete
Ora esaminiamo il ruolo dei polioli nelle diete:
Dieta a basso contenuto di FODMAP: I polioli sono una categoria di FODMAP, che causano sintomi gastrointestinali in alcune persone. Ridurre il consumo di polioli può essere utile nella gestione dell'IBS (sindrome dell'intestino irritabile).
Dieta chetogenica: Poiché i polioli hanno un minore impatto sulla glicemia, vengono inclusi in una dieta chetogenica come sostituti dello zucchero per soddisfare la necessità di dolcezza senza interferire con la chetosi.
Diabete: I polioli sono spesso utilizzati come dolcificanti alternativi per le persone con diabete, grazie al loro minore impatto sulla glicemia e alla ridotta necessità di insulina.
Controllo del peso: I polioli forniscono meno calorie rispetto allo zucchero e aiutano a ridurre l'apporto calorico e a gestire il peso corporeo.
Dieta senza glutine: I polioli sono naturalmente privi di glutine e sono utilizzati come sostituti dello zucchero nelle ricette senza glutine.
In ogni dieta, è importante considerare le proprie esigenze e tolleranze individuali. Consultare un medico o un nutrizionista per discutere l'uso dei polioli e determinare la migliore strategia alimentare per la propria situazione.
Domande frequenti sui polioli
Ora rispondiamo ad alcune domande frequenti sui polioli:
Cosa sono i polioli?: I polioli sono dolcificanti a basso contenuto calorico derivati da zuccheri, alcoli e amidi. Sono utilizzati come sostituti dello zucchero per ridurre le calorie e l'impatto sulla glicemia.
I polioli fanno male ai denti? No, i polioli come lo xilitolo e l'eritritolo hanno proprietà anti-carie e contribuiscono a prevenire la formazione di placca e carie.
Posso usare i polioli nella dieta chetogenica? Sì, i polioli hanno un minore impatto sulla glicemia e vengono utilizzati nella dieta chetogenica come sostituti dello zucchero.
I polioli causano effetti collaterali? Alcuni polioli causano disturbi gastrointestinali come gonfiore, gas e diarrea, specialmente se consumati in grandi quantità. La tolleranza varia da individuo a individuo.
I polioli sono sicuri per i diabetici? I polioli sono spesso considerati sicuri per i diabetici poiché hanno un minore impatto sulla glicemia rispetto allo zucchero. Consultare un medico prima di introdurre polioli nella dieta.
Come posso sostituire lo zucchero con i polioli nelle ricette? La sostituzione dipende dal tipo di poliolo utilizzato. Seguire le istruzioni del produttore per determinare la quantità appropriata da utilizzare in sostituzione dello zucchero.
I Polioli Contano come Carboidrati? Sì, i polioli sono classificati come carboidrati. Tuttavia, hanno un impatto glicemico inferiore rispetto ai carboidrati tradizionali, il che li rende una scelta popolare in diete a basso indice glicemico e per persone con diabete.
Ricorda di consultare un medico o un nutrizionista prima di apportare modifiche significative alla tua dieta, specialmente se hai condizioni di salute preesistenti.
Bibliografia
Ecco una bibliografia dettagliata sugli argomenti legati ai polioli, basata su pubblicazioni scientifiche e studi recenti:
Titolo: Effectiveness of polyherbal formulations for the treatment of type 2 Diabetes mellitus - A systematic review and meta-analysis
Autori: Renuka Suvarna, R. Shenoy, Basavaraj S. Hadapad, Anupama V. Nayak
Abstract: Questo studio esplora l'uso di dolcificanti a basso contenuto calorico, inclusi i polioli, approvati dalla USFDA. Si evidenziano benefici per la salute come basso indice glicemico e controllo dell'obesità.
Peer Reviewed: Sì
Titolo: A review on polyols: new frontiers for health-based bakery products.
Fonte: International Journal of Food Sciences and Nutrition
Abstract: Lo studio si concentra sull'uso dei polioli come sostituti dello zucchero nei prodotti da forno, offrendo benefici funzionali e ampliando le opzioni a basso contenuto di zucchero o calorie.
Peer Reviewed: Sì
Titolo: Sugar replacement in sweetened bakery goods.
Fonte: International Journal of Food Science and Technology
Abstract: Questa revisione presenta l'applicazione di dolcificanti ad alta intensità, fruttani e agenti di carica come i polioli come sostituti dello zucchero nei prodotti da forno dolci.
Peer Reviewed: Sì
Titolo: Effects of polyol type and particle size on flavor release in chewing gum.
Fonte: International Journal of Food Sciences and Nutrition
Abstract: Questa recensione discute l'uso versatile dei polioli nell'industria della panificazione, evidenziando il loro potenziale nell'ampliare la gamma di prodotti da forno basati sulla salute.
Peer Reviewed: Sì
Concentrations of non-glucose polyols in serum and cerebrospinal fluid from apparently healthy adults and children
Abstract: Questo studio fornisce dati sulle concentrazioni di polioli non glucosio nel siero e nel liquido cerebrospinale in adulti e bambini sani, utile per indagini cliniche e fisiologiche sui polioli.
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