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Il peperone, ricco di vitamine, antiossidante, perfetto nelle diete dimagranti grazie alle sue pochissime calorie, apporta numerosi benefici ed è pure digeribile. È un ortaggio coloratissimo e pieno di proprietà , spesso vittima di miti negativi che vanno in realtà sfatati. Scopriamo le effettive controindicazioni ed i possibili effetti collaterali.
I peperoni, appartenenti alla specie Capsicum annuum, sono ortaggi versatili e nutrienti. Sono disponibili in vari colori e dimensioni, e possono essere dolci o piccanti. La loro struttura croccante e il sapore distintivo li rendono un ingrediente fondamentale in molte cucine del mondo. Originari delle Americhe, i peperoni sono oggi coltivati in tutto il mondo e apprezzati non solo per il loro gusto unico e la versatilità in cucina ma anche le numerose proprietà benefiche per la salute.
I peperoni vengono classificati principalmente in due categorie: peperoni dolci e peperoni piccanti. Ogni categoria comprende una vasta gamma di varietà, ognuna con caratteristiche uniche.
I peperoni dolci sono noti per il loro sapore delicato e la consistenza croccante. Vengono consumati sia crudi che cotti e sono ricchi di vitamine e minerali. Le varietà più comuni di peperoni dolci includono:
I peperoni rossi sono i più dolci tra tutte le varietà di peperoni dolci. Hanno un elevato contenuto di vitamina A e vitamina C, che li rende eccellenti per la salute della pelle e del sistema immunitario. Sono ideali per insalate, grigliate e salse.
Peperoni Gialli
Simili ai peperoni rossi, i peperoni gialli hanno un sapore leggermente più dolce e una consistenza altrettanto croccante. Sono una buona fonte di vitamine A e C, e il loro colore vivace li rende perfetti per decorare i piatti.
I peperoni verdi sono i peperoni rossi o gialli non ancora maturi. Hanno un gusto più amarognolo rispetto alle loro controparti mature, ma sono altrettanto nutrienti. Vengono spesso utilizzati in piatti cotti dove il loro sapore amaro può essere bilanciato da altri ingredienti.
I peperoni piccanti, o peperoncini, contengono capsaicina, una sostanza chimica che provoca una sensazione di bruciore. Questo tipo di peperoni è molto utilizzato in cucina per aggiungere piccantezza ai piatti. Ecco alcune delle varietà più conosciute:
I peperoni jalapeño sono di media intensità e sono spesso utilizzati freschi, in salse o sott'aceto. Hanno un sapore pronunciato e possono variare in piccantezza.
Caratteristiche:
I peperoni habanero sono tra i più piccanti e sono apprezzati dagli amanti dei sapori forti. Hanno un sapore fruttato che li rende unici rispetto ad altri peperoncini.
Caratteristiche:
I peperoni cayenne sono solitamente essiccati e macinati per produrre il pepe di cayenna. Sono molto piccanti e vengono utilizzati per insaporire una vasta gamma di piatti.
Caratteristiche:
I peperoni, con le loro varietà dolci e piccanti, offrono una vasta gamma di sapori e benefici nutrizionali.
Curiosità: Le origini del peperone Il peperone è un ortaggio originario dell’America Latina, diffusosi poi oltre i confini del Nuovo Mondo dopo il ritorno di Colombo dal suo viaggio: la sua pianta si acclimatò, infatti, perfettamente in tutta l’Europa mediterranea e nelle coste del Nord Africa. Il peperone che comparve alla fine del Quattrocento in Europa era però molto diverso da quello che conosciamo noi oggi: Colombo portò, infatti, in patria una pianta più inquadrabile come un peperoncino che come un peperone, dalla conformazione stretta e allungata e dal sapore bruciante. Solo dopo anni di selezione genetica effettuata nella prima metà del Novecento, si giunse all’attuale peperone dolce da tavola, grosso, succoso e privo di quella piccantezza caratteristica invece del peperoncino. |
I peperoni, spesso accusati ingiustamente di essere un cibo che fa ingrassare, in realtà sono un alimento assolutamente ipocalorico: pensate che crudi contengono solo 22 kcal ogni 100 grammi.
L’apporto calorico risulta invece maggiore per il prodotto cotto o essiccato. Con la cottura o l’essiccazione, viene tolta al peperone la maggior parte o la totalità dell’acqua (priva di calorie), per cui la sua densità calorica (dovuta a carboidrati, grassi e proteine), ovvero la concentrazione di calorie per grammo, diventa maggiore, ma allo stesso tempo il peperone da cotto pesa anche di meno rispetto a quando era crudo, non avendo più il peso dell’acqua.
Perciò, il peperone cotto, calato in termini di grammi, apporterà le stesse calorie di quando era crudo. Naturalmente, se, cuocendo il peperone, aggiungerete condimenti, è chiaro che alle calorie dei peperoni dovranno essere sommate anche quelle degli insaporitori che userete. Ad esempio, 100 g di peperoni saltati in padella con olio hanno circa un centinaio di calorie.
Peperoni rossi |
Peperoni gialli |
Peperoni verdi |
|
Valore energetico |
31 kcal – 130 kJ |
27 kcal – 113 kJ |
20 kcal – 84 kJ |
Carboidrati di cui Zuccheri (Carboidrati semplici) |
6,03 g 4,2 g |
5,0 g 4,9 g |
4,64 g 2,4 g |
Grassi |
0,30 g |
0,21 g |
0,17 g |
Proteine |
0,99 g |
1,00 g |
0,76 g |
Fibre alimentari |
0,1 g |
0,9 g |
0,1 g |
Acqua |
92,21 g |
92,02 g |
93,89 g |
I peperoni sono una fonte incredibile di nutrienti essenziali, rendendoli un'aggiunta preziosa a una dieta equilibrata. Ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti, questi ortaggi offrono numerosi benefici per la salute. In questa sezione, esamineremo in dettaglio le loro proprietà nutrizionali, concentrandoci su vitamine, minerali e antiossidanti.
I peperoni sono particolarmente noti per il loro elevato contenuto di vitamine e minerali, che svolgono ruoli cruciali nel mantenimento della salute generale.
I peperoni sono una delle fonti più ricche di vitamina C, un antiossidante potente che contribuisce a:
Un peperone rosso di medie dimensioni può fornire più del 150% del fabbisogno giornaliero di vitamina C.
La vitamina A nei peperoni è presente sotto forma di beta-carotene, un carotenoide che il corpo converte in vitamina A. Questa vitamina è essenziale per:
La vitamina B6, o piridossina, è importante per:
Il folato è una vitamina del gruppo B cruciale per:
Il potassio è un minerale essenziale per:
Oltre alle vitamine, i peperoni sono ricchi di antiossidanti che aiutano a proteggere l'organismo dai danni causati dai radicali liberi. Ecco alcuni dei principali antiossidanti presenti nei peperoni:
Presente principalmente nei peperoni piccanti, la capsaicina è il composto responsabile della loro piccantezza. Ha potenti proprietà antinfiammatorie e analgesiche, ed è stata studiata per il suo potenziale ruolo nella gestione del dolore e nella riduzione dell'infiammazione.
Questi carotenoidi sono particolarmente benefici per la salute degli occhi. Aiutano a:
Il beta-carotene è un antiossidante che il corpo converte in vitamina A. È essenziale per:
La quercetina è un flavonoide presente in quantità variabili nei peperoni, che aiuta a:
Tali e tanti principi attivi conferiscono all’ortaggio una serie di qualità che apportano numerosi benefici: andiamo a vederli di seguito nel dettaglio.
Ricordiamo però che le vitamine A, B, C ed E fanno parte del gruppo delle vitamine termolabili, e quindi con la cottura tendono a degradarsi: se si vuole perciò beneficiare appieno delle proprietà di questo complesso vitaminico è meglio gustare i peperoni a crudo. |
Il perfetto mix di vitamine e sali minerali del peperone. L’assorbimento del gruppo delle vitamine B favorisce l’assimilazione delle altre vitamine, ma allo stesso tempo è favorito in un contesto in cui sono presenti anche vitamine C ed E, ferro e calcio. In generale, poi, non solo il ferro e il calcio, ma tutti i sali minerali hanno la proprietà di favorire la digestione degli altri elementi nutrizionali, allo stesso modo delle vitamine B. Il peperone si presenta quindi come l’alimento ideale per assorbire al meglio tutti i nutrienti con le loro proprietà, dato che contiene sia vitamine del gruppo B, sia vitamine C ed E, sia sali minerali: questi elementi si condizionano a vicenda in un circolo virtuoso, inducendo la metabolizzazione l’uno dell’altro, e poi di tutti i restanti fattori nutritivi. |
Approfondimento: Come rendere digeribile il peperone Sfatiamo una volta per tutte questo mito: il peperone non è necessariamente indigesto. Non ci credete? Ricordate ancora gli incubi dopo una cena a base di peperonata? Vediamo allora se riesco comunque a convincervi. In effetti, il peperone contiene un pool di elementi che possono davvero potenzialmente avere “manie di protagonismo durante la digestione”: la cellulosa, la capsaicina e la solanina. Quest’ultima è un alcaloide caratteristico delle Solanacee che tali piante producono come difesa da insetti e funghi, concentrandolo per la maggior parte in buccia e semi. Oltre certe dosi (comunque elevate) risulta tossico per l’essere umano. Tutte queste sostanze, però, sono in realtà condensate in alcune ben definite parti del peperone: la cellulosa si trova per lo più in buccia e placenta, la capsaicina, in semi e placenta, e la solanina in buccia e semi. Per spazzare quindi via gli incubi post-peperonata, è sufficiente eliminare le parti incriminate del peperone, ovvero spellarlo e privarlo di semi e placenta. Inoltre, tagliando il peperone in fette orizzontali invece che verticali, si rende meno arduo il lavoro di stomaco e intestino: questo perché in questa maniera si vanno a tagliare i legami interni delle molecole di cellulosa, facilitandone il transito intestinale. Già così ripulito e tagliato il peperone risulta molto più agevolmente digeribile: in più, se scegliamo peperoni rossi e gialli, ovvero ben maturi, la quantità di solanina si riduce ulteriormente. Scegliendo poi le varietà dalle dimensioni più grosse e dalla forma quadrangolare, che sono le più dolci, si aggirano ulteriormente i problemi creati dalla capsaicina. Infine la solanina è termolabile, quindi cuocendo i nostri peperoni otterremo ancora una riduzione (se non una totale eliminazione) della solanina presente in essi, preferendo naturalmente, cotture povere di grassi, ovvero al vapore o al forno. |
Nonostante i tanti effetti benefici ed un bilancio sostanzialmente positivo, ci sono anche alcune controindicazioni da rispettare.
Da sottolineare, in ogni caso, che l’intolleranza/allergia al peperone fa parte del registro delle allergie alimentari rare, e quindi ricordiamo che non si tratta di casi frequenti.
Riassumendo: quando è meglio evitare il peperone:
Puoi approfondire le proprietà ed i benefici del peperoncino. |
Insomma, in conclusione: come consumare il peperone a tavola?
Per i fortunati che lo tollerano e non accusano problemi di digestione, l’ideale rimane la consumazione a crudo, in insalata o in pinzimonio, che consente, a fronte di un apporto calorico veramente ridotto, di godere completamente di tutti i benefici delle vitamine. I carotenoidi e le vitamine A ed E, poi, sono liposolubili, e il loro assorbimento aumenta perciò in maniera notevole se assunti in un contesto ricco di lipidi: gustare quindi i peperoni crudi conditi con un filo d’olio è la maniera migliore per mantenere la linea e allo stesso tempo assimilare il più possibile queste sostanze così ricche di vantaggi.
Se invece i peperoni crudi proprio non riuscite a mandarli giù, non perdetevi d’animo: la gastronomia italiana e soprattutto meridionale è infatti ricchissima di ricette che prevedono il peperone cotto come ingrediente.
La cucina siciliana in particolare è regina nella proposta di piatti contenenti il peperone: la pasta trapanisa tutta pipi, i peperoni alla siracusana, la caponata catanese e i peperoni ripieni alla palermitana sono solo alcuni esempi.
Ma non mancano anche ricette più leggere, come una variante “light” dei peperoni imbottiti, in cui il tradizionale ripieno di carne e pangrattato viene sostituito da uno di feta (formaggio tra i più magri), origano, basilico e menta.
Peperoni ripieni di feta Ingredienti (per 1 persona):
Procedimento: Schiacciare la feta con una forchetta e amalgamarla con sale, pepe ed aromi tritati. Spellare e ripulire da semi e placenta il peperone, per poi tagliarne la calotta, farcirlo con il ripieno preparato e richiuderlo. Condire il peperone così riempito con un filo d’olio e metterlo nel forno a 200° per 30 minuti (fino a quando non sarà ben rosolato). Buon appetito! |
Per quanto riguarda la conservazione dei peperoni, crudi si mantengono fino a 4-5 giorni in frigorifero, nel cassetto delle verdure.
Per una conservazione più a lungo termine, invece, una modalità particolarmente suggestiva è l’essicazione, mediante cui si ottengono i peperoni “cruschi” (ovvero “croccanti”) di Senise, che fanno parte dei prodotti gastronomici tradizionali lucani.
Altra maniera per mantenere per lunghi periodi i peperoni è metterli sott’olio, con però qualche cautela: infatti, le conserve sott’olio di alcune verdure, tra cui appunto il peperone, possono essere veicolo del temuto botulismo alimentare, una forma di intossicazione non frequente ma comunque da non prendere sotto gamba, poiché ha esiti estremamente gravi e spesso letali.
Quando si decide di confezionare conserve di peperoni caserecce occorre perciò seguire la seguente serie di regole per abbattere il rischio di contaminarle con tossina botulinica
Norme di sicurezza da osservare nel confezionamento in casa e nella consumazione di conserve di peperoni:
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I peperoni sono un ortaggio molto apprezzato e versatile in cucina. Tuttavia, molti hanno domande riguardanti le loro proprietà, la loro preparazione e i loro benefici. Di seguito, risponderemo ad alcune delle domande più comuni sui peperoni.
I peperoni sono ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti che offrono numerosi benefici per la salute, tra cui:
Sì, i peperoni sono ideali per una dieta a basso contenuto calorico. Sono poveri di calorie ma ricchi di nutrienti essenziali, il che li rende un'ottima scelta per chi vuole perdere peso o mantenere un regime alimentare equilibrato.
Quando scegli i peperoni, cerca quelli che sono:
La principale differenza tra peperoni dolci e piccanti risiede nel contenuto di capsaicina:
Per conservare i peperoni:
Sì, i peperoni possono essere consumati crudi. Sono croccanti e deliziosi, perfetti per insalate, crudité e come snack salutare. Consumare peperoni crudi preserva al meglio il loro contenuto di vitamina C.
Anche se rari, alcuni individui sono allergici ai peperoni. I sintomi di un'allergia includono prurito, gonfiore, difficoltà respiratorie e rash cutanei. Se sospetti di essere allergico ai peperoni, consulta un medico.
Per la maggior parte delle persone, i peperoni sono sicuri e benefici. Tuttavia, alcune persone potrebbero sperimentare:
I peperoni sono incredibilmente versatili in cucina. Alcune idee creative includono:
Se hai peperoni troppo piccanti, puoi ridurre la loro intensità:
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