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Tutto quello che c’è da sapere sulla vitamina A: quali sono le sue proprietà , perché è importante assumerla e cosa succede in caso di carenza, quali sono gli alimenti che la contengono e quando è veramente necessario ricorrere all’integrazione.
La vitamina A è un composto liposolubile, cioè si lega bene ai grassi, che si ritrova in natura sotto due diverse forme: come vitamina A preformata e come provitamina A.
Queste strutture sono state identificate per la prima volta all'inizio degli anni 30; in seguito sono stati scoperti moltissimi altri composti appartenenti alla classe dei retinoidi, cioè composti sia di origine naturale che sintetica che sono analoghi alla vitamina A e di cui oggi se ne conoscono ben 1500 tipi diversi.
Il retinolo assunto con l’alimentazione necessita della presenza di lipidi e sali biliari per il suo assorbimento e non subisce ulteriori trasformazioni mentre i carotenoidi devono essere trasformati in retinoidi attraverso diversi meccanismi prima di essere assorbiti nel tratto superiore dell’intestino.
La vitamina A viene immagazzinata quasi interamente nel fegato, anche se si ritrovano quantità di questo composto anche nei tessuti grassi, nei reni e nella retina; questo deposito serve nei casi in cui attraverso l’alimentazione non si riesca ad assumere una quantità adeguata di vitamina A al fine di mantenere costante i livelli necessari alle normali funzioni.
Le funzioni biologiche della vitamina A sono davvero tantissime! Per questo motivo è fondamentale assumerne quantità adeguate attraverso una corretta alimentazione. Vediamo dunque quali sono i processi biologici in cui la vitamina A e il suo precursore sono implicati e come svolgono la loro azione:
Come già accennato, la vitamina A preformata è contenuta essenzialmente negli alimenti di origine animale mentre il carotene è contenuto negli alimenti di origine vegetale.
Vitamina A preformata è presente in:
Valori per 100 g di alimento
I carotenoidi sono presenti particolarmente presenti nei vegetali con colorazione arancione o gialla come:
Valori per 100 g di alimento
Altre fonti sono gli ortaggi e le verdure a foglia larga come:
Valori per 100 g di alimento.
La vitamina A è un micronutriente essenziale per la salute dell’organismo. La sua assunzione attraverso l’alimentazione serve a prevenire disturbi e patologie strettamente legate alla carenza di Retinolo e di Carotenoidi.
La vitamina A è una vitamina indispensabili per la salute e il funzionamento della retina. Ciò avviene perché la retinaldeide, un composto direttamente derivato dalla vitamina A, partecipa attivamente alla formazione della retinale una proteina presente nella retina. Quando quest’ultima viene colpita dai fotoni che formano i fasci luminosi, si genera una cascata di reazioni che dà luogo all'impulso elettrico che permette la vista.
La vitamina A aiuta a proteggere l’organismo dalle infezioni, perché rinforza il sistema immunitario. Essa è un valido aiuto anche per ridurre i sintomi delle malattie esantematiche come varicella e morbillo.
L’acido retinoico, che è un derivato della vitamina A, permette l’espressione di determinati geni implicati nella riparazione dei tessuti epiteliali ed ossei che necessitano di una rigenerazione cellulare.
Essa, infatti, contribuisce alla formazione della dentina, uno dei tessuti duri del dente che si trova al di sotto dello smalto e lo rende meno fragile.
Un apporto di vitamina A, sotto stretto controllo medico e nei limiti del dosaggio consigliato, è utile per lo sviluppo di cuore, e apparato nervoso del nascituro. L'acido retinoico infatti, partecipa alla maturazione embrionale ed alla differenziazione cellulare. Per tale motivo viene consigliata in gravidanza soprattutto negli ultimi tre mesi.
La vitamina A è un composto che da moltissimo tempo viene utilizzata a scopi cosmetici e ancora oggi si ritrova in diversi prodotti per la cura del corpo. In particolare, viene utilizzata in prodotti per la cura della pelle e contro l’invecchiamento.
Già dalla fine degli anni ‘60, un dermatologo dell’Università della Pennsylvania iniziò a studiare l’effetto di un derivato della vitamina A nella cura dell’acne. Tale sperimentazione fu un vero e proprio successo in quanto l'acido retinoico si dimostrò efficace nella cura di forme acneiche anche gravi. Esso, infatti, ha un'azione esfoliante, che rinnova gli strati più superficiali del derma.
La pelle trattata con il derivato della vitamina A mantiene anche una maggiore elasticità e una minore tendenza a sviluppare le rughe. Il beta carotene è un efficace antiossidante che protegge la pelle dall'azione dei radicali liberi responsabili dell'invecchiamento cellulare e della formazione delle rughe.
Per questo motivo oggi i derivati della vitamina A si ritrovano praticamente in qualsiasi crema anti-età. Questi composti stimolano la produzione del collagene, struttura fondamentale per mantenere una pelle elastica e giovane. Le creme a base di retinoidi vanno applicate preferibilmente la sera, in quanto possono predisporre a scottature ed eritemi solari.
Puoi approfondire i benefici del collagene.
La vitamina A è utile per nutrire i capelli e a prevenirne l’invecchiamento, infatti, una sua carenza provoca forfora e secchezza. Essa esercita un'azione esfoliante che libera i bulbi piliferi dall'accumulo di impurità e sebo e quindi consente al capello di crescere più sano. Inoltre l'acido retinoico che stimola la crescita cellulare, rafforza il cuoio capelluto ed è efficace contro la calvizie.
I sintomi da carenza di vitamina A si possono presentare quando l’apporto attraverso la dieta non è sufficiente a soddisfare il fabbisogno giornaliero, questa è comunque un’evenienza abbastanza rara al giorno d’oggi dove la disponibilità di una gran varietà di cibi ci assicura un corretto apporto. Inoltre i depositi presenti nel nostro organismo ci consentono di mantenere i livelli adeguati di vitamina A anche se per un periodo di tempo non viene assunta attraverso la dieta. Ci sono però alcune condizioni in cui è possibile che si manifestino fenomeni di carenza di vitamina A, vediamo quali sono:
I rischi dovuti a carenza di vitamina A sono molteplici:
Tra i primi disturbi a comparire in caso di carenza da vitamina A c’è la cecità notturna, con una marcata difficoltà ad abituarsi al buio. Altri disturbi legati all'occhio sono la secchezza e l’infiammazione della cornea, fino ad arrivare all'indebolimento dei tessuti dell’occhio che può causare la completa perdita della vista.
In caso di carenza di vitamina A, anche la pelle subisce cambiamenti e manifestazioni come secchezza diffusa e comparsa di macchie e rugh. L'aspetto complessivo dell’epidermide risulta invecchiato e aumentano le possibilità di contrarre infezioni. Anche unghie e capelli possono indebolirsi.
Come succede per gran parte delle vitamine, anche la carenza di vitamina A può causare senso di stanchezza e debolezza, abbassamento delle difese immunitarie e inappetenza.
Se la carenza di vitamina A si presenta durante la fase di accrescimento, si può avere una drastica riduzione della crescita ossea, in quanto come già detto partecipa attivamente ai processi di differenziazione cellulare; ciò può portare anche a dolori diffusi, e possibilità di contrarre infezioni.
La dose giornaliera consigliata dal Ministero della salute varia in base alle condizioni fisiologiche e patologiche dei soggetti:
Generalmente, quando si segue una dieta varia ed equilibrata, cioè con la giusta quantità di nutrienti, è molto difficile incorrere in casi di carenza di vitamina A. Basti pensare che una sola carota contiene la quantità consigliata di carotene quotidiana. Ma come abbiamo visto, ci sono diverse condizioni in cui può essere necessaria un'assunzione maggiore o specifica di retinolo. In determinati casi quindi occorre supplire questa carenza attraverso un’integrazione di vitamina, cioè con prodotti specifici che consentono un adeguato introito del micronutriente.
E’ utile inoltre ricordare che, essendo la vitamina A un composto liposolubile, necessita di grassi per essere assorbita; quindi i lipidi non devono mai mancare nell'alimentazione quotidiana.
Altri composti che aiutano l’assorbimento della vitamina A sono la vitamina C, la vitamina E, gli ormoni e le proteine in genere.
Alle normali dosi assunte attraverso l’alimentazione, la vitamina A non causa alcun effetto collaterale, anche per la difficoltà effettiva di assumerne quantità eccessive. In caso di integrazione però può succedere di assumere eccessive dosi di vitamina A condizione che può essere anche molto pericolosa per la salute dell’organismo.
Sintomi generali dovuti ad un sovra dosaggio da vitamina A sono:
Dosi elevate di vitamina A sono inoltre controindicate:
Essa, infatti, essendo liposolubile, si accumula nel fegato e quindi può può risultare estremamente tossica per i tessuti epatici.
Le donne in gravidanza non devono assumere quantità di vitamina A superiori al dosaggio massimo consentito perchè può aumentare il rischio di anomalie nello sviluppo del feto.
Poichè la vitamina può passare facilmente nel latte materno e gli effetti sui neonati non sono ben conosciuti, è meglio evitare qualsiasi pericolo!
Ci sono diversi farmaci che possono interferire con il metabolismo della vitamina A: alcuni di essi ne aumentano l’efficacia e di conseguenza anche la tossicità come per esempio:
Altri farmaci invece ne riducono l’assorbimento e quindi l’efficacia, come alcuni farmaci contro l’obesità e l’ipercolesterolemia.
A causa delle diverse problematiche associate ad un eccessivo dosaggio e alle interazioni con gli altri farmaci, è sempre consigliato rivolgersi ad un medico specialista quando si teme di avere una carenza da vitamina A. Solo in questo modo si potrà riportare l’equilibrio dei micronutrienti, senza pericoli per la salute.
Quando è necessario bisogna di certo integrare per evitare di andare incontro a fenomeni di carenza ma l’integrazione deve sempre essere strettamente controllata da un medico, per assumere quello di cui abbiamo bisogno in tutta sicurezza e senza danni per la salute.
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