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L'olio di colza è un olio vegetale che si ricava dai semi della colza. Il suo contenuto ricco di un particolare acido grasso, l'acido erucico, lo rende dannoso per il cuore ed in generale per l'organismo umano tanto da far si che si iniziassero a produrre varietà di colza geneticamente modificate in modo da ottenere un olio che avesse meno del 2 - 5% di acido erucico.
L'olio di colza appartiene alla categoria degli oli vegetali e si ricava a partire dai semi della colza i quali derivano da alcune piante appartenenti alla famiglia delle Brassicaceae, nel dettaglio dalle piante di Brassica napus, Brassica rapa e Brassica juncea. In passato veniva usato come combustibile per i motori, per i veicoli nautici e per l'alimentazione delle lampade stradali, ma a metà del 19° secolo iniziò ad essere utilizzato anche dall'industria alimentare.
È un olio costituito prevalentemente da grassi saturi e insaturi (questi ultimi presenti in un'ottima proporzione tra omega 3 ed omega 6.
In dettaglio 100 g di olio di colza contengono:
In particolare contiene:
Contiene inoltre piccole quantità di micronutrienti ritenuti importanti come il gamma tocoferolo (circa 30 mg circa per 100 g di olio di colza).
L'acido erucico è il principale acido grasso messo sotto accusa da diversi enti di promozione della salute umana per gli effetti tossici che ha sul cuore, sul fegato e sui processi di crescita. Inoltre potrebbe anche essere una potenziale sostanza cancerogena.
100 g di olio di colza apportano circa 890 kcal.
L’olio di colza come tutti gli oli ha un indice glicemico pari a 0, perché non contiene carboidrati.
Per ridurre l'impatto negativo dell'olio di colza sulla salute dell'uomo si è avviato a partire dal 1970 un programma di produzione di diverse varietà genetiche (OGM, ovvero organismi geneticamente modificati) di colza. I primi organismi di questo tipo furono creati nel 1968 e nel 1971 e contenevano un quantitativo più basso di acidi grassi saturi ed un quantitativo di acido erucico inferiore al 5%. Da questi si è arrivati a creare uno standard, definito "CANOLA", che contiene meno del 2% di acido erucico, ed il cui nome deriva dall'unione delle parole Canadian e Oil poiché prodotto da una varietà di colza chiamata Canadian Brassica.
Oltre a questo abbiamo diverse varietà di olio di colza con diversi contenuti di acido erucico e di acidi grassi essenziali insaturi, ad esempio:
Oltre ai già citati acidi grassi l’olio di canola possiede altri importanti principi attivi quali Vitamina E, fitosteroli e clorofilla che sono potenti antiossidanti.
Grazie ad essi l’olio di colza comporta alcuni benefici per l’organismo.
Il Canola riduce il colesterolo LDL o colesterolo cattivo e mantiene elastiche le pareti dei vasi sanguigni grazie agli omega 3 che abbassano i lipidi nel sangue, soprattutto dei trigliceridi e del colesterolo.
Secondo la FDA Food and Drug Administration degli Stati Uniti d'America l’olio di canola riduce le malattie cardiovascolari perché ricco di acidi grassi polinsaturi e di antiossidanti quali i composti fenolici.
Grazie agli acidi omega 3 ed agli altri antiossidanti che contrastano i radicali liberi, l’olio di colza è indicato i per i capelli sottili o secchi e previene l’invecchiamento precoce ritardando la formazione delle rughe. Tale olio quindi è presente nelle formulazioni di creme per pelle e capelli.
L’olio di colza ha due utilizzi principali, il primo è quello industriale ed il secondo è quello alimentare.
L’olio di colza industriale è utilizzato per la produzione di carburanti e lubrificanti, mentre nell'industria cosmetica viene utilizzato come emolliente in molte preparazione per la cura della pelle.
Nel settore alimentare l’olio utilizzato è quello Canola che viene usato sia per friggere, perché ha un alto punto di fumo datogli dall'acido oleico,che come ingrediente di moltissimi prodotti confezionati quali burro, margarina e prodotti da forno, torte e dolci in genere.
Puoi approfondire quali oli sono più adatti alla frittura.
Nonostante le varietà a bassa concentrazione di acido erucico il prodotto continua ad essere sconsigliato dagli esperti in nutrizione perché a causa dei processi di trasformazione chimica e manipolazione genetica potrebbe comunque risultare nocivo per la salute. Pertanto il suo utilizzo risulta controindicato soprattutto per:
Se consumato in elevate quantità l’olio di colza può costituire un rischio per i bambini che secondo l’Efsa dovrebbero assumerne fino a un massimo di 7,4 milligrammi.
Anche l’olio di canola contiene acido erucico ed inoltre essendo raffinato contiene una quota degli acidi grassi trans di circa il 5%
Paradossalmente i bambini ed i neonati sono i maggiori consumatori di olio di colza che assumo attraverso dolci biscotti e latte artificiale.
L’uso dell’olio di colza è consigliato in molte diete perché ha pochi grassi saturi circa la metà di quelli contenuti nell'olio di oliva, a vantaggio di quelli monoinsaturi.
Inoltre, secondo una ricerca condotta da Penny Kris-Etheron della Penn State University, l'olio di canola ridurrebbe il grasso addominale, proprio grazie al suo contenuto di acidi grassi monoinsaturi.
La ricerca, però non è sufficiente ed occorrono altri studi per dimostrare tale assunto.
Ma in ogni caso l’olio di canola è un olio e quindi va consumato con moderazione perché è costituito da grassi e fa ingrassare.
La questione è dibattuta e non vi sono risultati scientifici certi.
C’è, infatti, chi sostiene che può aumentare il rischio di cancro perché è geneticamente modificato, e perché è soggetto a lavorazioni ad alte temperature per cui i grassi polinsaturi, si trasformano in grassi trans e idrogenati che ad alte concentrazioni hanno la capacità di mutare il patrimonio genetico della cellula.
Perchè sono pericolosi i grassi idrogenati?
Ma bisogna dire che non vi sono evidenze scientifiche certe e che i grassi trans e idrogenati per avere gli effetti mutageni dovrebbero essere assunti in quantità tanto elevate che sono difficilmente raggiungibili con la normale alimentazione.
Difficile da trovare nei supermercati si può acquistare online al prezzo di 3/5 euro il litro.
Nei supermercati si trovano più facilmente miscele contenenti olio di canola o prodotti, come margarine, che lo contengono.
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