L'eritema solare è un fastidioso effetto collaterale che si può presentare in estate, in seguito ad una prolungata esposizione al sole, ma anche in inverno se si abusa di lampade e di lettini solari. Ma quali sono le cause che possono portare a questa manifestazione? Cosa fare in caso di eritema solare? Quali sono i rimedi più indicati? E quali invece le strategie per evitarne la comparsa? Approfondiamo.
L'eritema solare è un’irritazione della pelle che si manifesta in seguito alla prolungata esposizione ai raggi ultravioletti (UV), provenienti dal sole o dalle lampade al quarzo dei dispositivi per l’abbronzatura artificiale.
Tali radiazioni possono irritare la pelle, nonostante le strutture che essa possiede per difendersi, infatti, esse promuovono il rilascio di citochine e istamina che provocano infiammazione, edema ed arrossamento.
Esposizioni prolungate al sole diretto, senza protezioni possono provocare, oltre all'eritema, anche scottature di varia entità:
superficiali che colpiscono solo l’epidermide;
profonde che raggiungono il derma, e in questo caso si parla di vera e propria ustione.
La radiazione UV, in particolare l’UVB che entra in profondità fino al derma, crea un'infiammazione che danneggia lo strato corneo, che verrà, infatti, progressivamente eliminato generando una desquamazione, e porta modificazioni a carico del DNA .
Come si manifesta l’eritema?
L'infiammazione si manifesta di solito dopo 6 -12 ore dall'esposizione e dà i seguenti sintomi:
arrossamento, per richiamo del sangue nella zona lesa;
gonfiore, per aumento della permeabilità cellulare;
bruciore, a causa di un danneggiamento dei tessuti;
prurito perchè vengono stimolate le terminazioni nervose.
A questi si possono aggiungere, nei casi più gravi:
escoriazioni e ferite da disinfettare accuratamente e coprire con una garza per evitare che si infettino;
vescicole bianche causate da un fungo (Pitiriasi Versicolor), che blocca la produzione di melanina in alcune zone; per eradicarlo occorre fare una cura a base di antimicotici;
cheratinizzazione, con formazione di solchi sulla pelle, questo è un caso estremo detto elastosi;
febbre, vertigini, mal di testa e brividi.
Chi sono i soggetti più a rischio?
L’eritema solare può colpire tutti e il rischio è correlato alla quantità di melanina presente nella pelle. In base alla maggiore o minore quantità di melanina, infatti, la pelle reagisce all'esposizione ai raggi UV.
La classificazione utilizzata in dermatologia per determinare la sensibilità della pelle all’esposizione solare è detta fototipo.
I soggetti appartenenti al fototipo I hanno occhi, carnagione e capelli chiari e sono molto soggetti al rischio di eritema e di vere e proprie scottature.
I soggetti che appartengono al fototipo II e III hanno carnagione chiara e anche capelli e occhi chiari, ma assumono una leggera pigmentazione gradatamente.
I soggetti appartenenti al fototipo IV possiedono una carnagione scura e capelli ed occhi castani o castano scuro, si scottano poco e si abbronzano rapidamente.
I soggetti del fototipo V sono invece di carnagione scura con capelli ed occhi neri. Si abbronzano facilmente già dopo pochi giorni di esposizione al sole e si ustionano solo in casi rari.
Ovviamente i fototipi I,II e III sono i più soggetti ad ustioni, ma la reazione cutanea può essere influenzata anche dalla quantità di raggi UV che viene assorbita. Nelle ore più calde della giornata (10-15), infatti, il sole è più pericoloso, e colpisce soprattutto occhi, naso, e labbra.
Inoltre alcuni soggetti come i bambini, e gli anziani, sono molto più a rischio di eritema solare a causa della loro pelle molto delicata.
Come prevenire l’eritema ed avere un’abbronzatura perfetta?
Per prevenire il rischio di eritema occorre:
proteggersi con adeguati filtri solari.Le creme solari schermano i raggi UVB e UVA, dannosi per la pelle. E’ l’SPF:"fattore di protezione solare”, che va da 10 a più di 50, che indica la loro”potenza schermante”. Si deve scegliere la crema solare secondo il proprio fototipo, ed indica la quantità di melanina che si possiede, la quale determina la tollerabilità al sole.
Rinfrescare spesso la pelle, bagnandola con acqua dolce perchè il sale irrita ulteriormente la pelle.
Non esporsi negli orari più caldi, la fascia che va dalle 11.00 alle 15.00.
Cosa fare in caso di eritema? Consigli pratici.
Ma cosa fare invece se non si sono messe in atto le giuste tecniche preventive o nonostante quelle ci si trovi a dover affrontare i sintomi di un eritema solare?
Cominciamo con l’analizzare i comportamenti da mettere in atto per fare in modo che l’infiammazione non peggiori ulteriormente:
coprire la zona lesa con un tessuto traspirante, possibilmente di cotone o lino, ed evitare l'esposizione diretta al sole fino a quando il colorito rosso della pelle torna ad essere normale. Sarebbero da evitare i raggi UV almeno per una settimana dopo la completa guarigione.
Rinfrescare la parte colpita, facendo impacchi con acqua fresca o ghiaccio, mai a diretto contatto con la pelle, perché potrebbe dare ustioni da freddo, irritando ulteriormente la zona lesa.
Applicare creme lenitive e rinfrescanti a base anche di prodotti naturali di cui si parlerà in seguito.
L'eritema solare può essere confuso con un’altra patologia che si manifesta sempre sulla cute, in seguito ad esposizione al sole, si tratta dell’ orticaria solare; un allergia causata da un antigene che attiva le difese immunitarie dell'organismo. Esso può essere costituito anche da un farmaco, un esempio sono le tetracicline molecole fototossiche che se esposte al sole creano macchie, bolle ed eruzioni cutanee.
I rimedi naturali per le scottature della pelle.
L'alternativa ai medicinali, particolarmente adatti per i bambini o quando l’irritazione non è molto grave, per alleviare il fastidio e rinfrescare la pelle, aiutandola a rigenerarsi, sono i rimedi naturali.
Si tratta di estratti di piante per la maggior parte dei casi sottoforma di creme o gel, questi ultimi hanno una texture più leggera perchè si tratta di un prodotto a base d'acqua che permette un più rapido assorbimento, donando anche freschezza duratura alla pelle. Esistono, poi alcuni rimedi, in particolare quelli omeopatici, che si trovano sottoforma di granuli o gocce da prendere per via orale.
Alcune piante da impiegare per combattere l’eritema solare sono:
arnica, si usa principalmente per per uso topico ha effetto antinfiammatorio, grazie all'azione combinata di flavonoidi, oli essenziali e tannini.
Aloe vera, da usare i sottoforma di gel oppure, se si ha a disposizione una piantina, basta spezzare una foglia da cui uscirà un fluido da strofinare direttamente sulla parte lesa per avere subito sollievo. Sono, in particolare, polisaccaridi quelli che aiutano nella rigenerazione della pelle, stimolando la produzione di collagene.
Amido, da estrarre dal pane, bagnandolo e mettendolo in canovaccio da porre sulla parte lesa, utilizzando delle patate a fette o impiegando l’amido di riso, una polvere bianca molto sottile da addizionare semplicemente all'acqua per essere pronto all’ uso. E’ importante non lavare la zona dopo l’applicazione. L’amido ha azione lenitiva ed emolliente.
Yogurt: favorisce i processi di ricostruzione cutanea a causa della presenza di fermenti lattici, è opportuno scegliere uno yogurt intero, senza alcun sapore ed applicarlo sulla scottatura e risciacquare dopo 15-20 minuti.
Burro di karitè, contiene vitamine E, D ed A, che riescono ad idratare ed aiutano a mantenere integra la funzione barriera della pelle, l’applicazione di questa sostanza pura o sottoforma di crema è consigliata dopo la guarigione dall'eritema per dare di nuovo corpo e luminosità alla pelle.
Olio di calendula, costituito da estratti secchi della pianta fatti macerare in un olio vegetale come, ad esempio, quello di mandorle; serve per eliminare arrossamenti ed irritazioni, grazie a svariate sostanze attive contenute nei fiori.
Fiori di camomilla, in questo caso occorre preparare l'infuso di questa pianta in modo tradizionale, introducendo una o due bustine in acqua bollente ed in seguito lasciar raffreddare. Fare degli impacchi, utilizzando una garza, aiuterà ad eliminare i rossori grazie all'effetto del bisabololo.
I farmaci: quando i rimedi naturali non bastano.
Nella maggior parte dei casi la pelle si rigenera da sola in qualche giorno ma, se questo non avviene o se il danno risulta essere molto profondo, bisogna recarsi dal medico che prescriverà dei medicinali:
antistaminici, come prometazina e difenidramina, sottoforma di pomate da stendere sopra la scottatura. La loro funzione non è curativa, hanno il compito di alleviare il prurito. E’ importante non esporsi al sole dopo aver impiegato questo farmaco in quanto si tratta di molecole fotosensibile.
Corticosteroidi, per bocca ma anche in crema, per combattere l'infiammazione; se ne raccomanda sempre un utilizzo per brevi periodi al fine di i molteplici effetti collaterali.
Antibiotici sottoforma di creme, nel caso si siano manifestate delle bolle o il tessuto risulta essere lesionato, per prevenire le infezioni batteriche.
Farmaci antiflogistici non steroidei (FANS), in caso di febbre e dolori.
Anestetici locali, come lidocaina e benzocaina ,che placano il dolore ed il prurito per brevi periodi.
Quando preoccuparsi e ricorrere ai farmaci?
E’ opportuno ricorrere ai farmaci, sempre prescritti dal medico di base o da uno specialista, quando:
l’eritema solare è molto esteso;
colpisce delle zone delicate come: labbra, occhi e visto;
il rossore ed il fastidio non vanno via entro qualche giorno;
oltre ai sintomi classici, relativi al danneggiamento della pelle, si presentano anche quelli accessori come: febbre, confusione mentale e brividi;
si parla di una vera e propria ustione con deplezione degli strati più superficiali della cute ed esposizione della pelle viva.
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