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Chi non conosce l’alcol etilico? Ampiamente utilizzato in vari settori, da quello alimentare a quello cosmetico, il comune alcol è un prodotto del quale non si può proprio fare a meno! Vediamo insieme le proprietà e gli usi.
L’alcol etilico, altrimenti noto come etanolo, si presenta come un liquido incolore, volatile, infiammabile, con odore caratteristico e sapore dolciastro.
Dal punto di vista chimico, si tratta di una molecola di piccole dimensioni, avente formula C2H5OH. Come possiamo vedere, l’etanolo è costituito da una catena carboniosa legante un gruppo ossidrilico (-OH), il quale è responsabile delle proprietà fisico-chimiche della molecola.
L’alcol è disponibile sottoforma di soluzioni acquose, con un titolo massimo pari al 95,6%. Il motivo risiede nel fatto che acqua e alcol formano un particolare tipo di miscela, definita azeotropo, la cui composizione non può essere modificata con la distillazione semplice, una tecnica che consente di separare due o più liquidi miscibili, in base alla differenza tra i loro punti di ebollizione.
Quando la concentrazione di etanolo raggiunge il 95,6%, infatti, la miscela si comporta come un composto puro, impedendo al processo di andare oltre.
Tecniche quali la distillazione azeotropica, tuttavia, possono essere sfruttate per ottenere etanolo puro (etanolo assoluto o anidro) che, per i suoi elevati costi di produzione, viene utilizzato solo per le sintesi chimiche.
L’aggiunta di un agente trascinatore, come il benzene, rappresenta la prima fase di questo processo: il benzene, solubile in alcol ma insolubile in acqua, provoca la separazione dei due liquidi. Una volta allontanata l’acqua, la miscela etanolo-benzene viene sottoposta a distillazione, con ottenimento di etanolo assoluto (avente una purezza del 99%).
Il grado alcolico è la misura di etanolo che è presente in una bevanda .Il grado alcolico di una bevanda si misura sui volumi e non grammi, ciò significa che un vino che ha un titolo alcolometrico pari a 10, contiene 10 ml di alcol su 100 ml.
L’alcol etilico presenta caratteristiche differenti in base all’uso cui è destinato; in particolare, distinguiamo: alcol per uso alimentare ed alcol denaturato.
L’alcol etilico per uso alimentare viene ottenuto attraverso la fermentazione degli zuccheri, contenuti nella frutta, e degli amidi, presenti nei cereali e nei tuberi.
La fermentazione è un processo metabolico, attuato dal lievito Saccharomyces cerevisiae, che avviene in due fasi:
Il liquido ottenuto è commestibile e rientra nella composizione di bevande alcoliche, alimenti e medicinali;
In particolare, per quanto riguarda gli alcolici, il titolo di etanolo è estremamente variabile:
L’alcol etilico denaturato si ottiene attraverso un processo avente lo scopo di impedire l’ingestione o la purificazione dell’alcol, destinato ad usi differenti da quello alimentare.
In particolare, la tecnica è disciplinata dal Regolamento (CE) n° 2205/2004, il quale sancisce che:
l processo denaturante, tuttavia, può subire delle modificazioni qualora l’etanolo debba essere inserito nei cosmetici o in prodotti di altro tipo.
La normativa dispone che, per l’alcol denaturato per uso cosmetico. a 100 L di etanolo anidro, vengano aggiunti:
Per l'alcol denaturato per detersivi, deodoranti ambientali, insetticidi e lucidi, 100 L di alcol anidro vengono trattati con: 4 Kg di alcol isopropilico, 500 g di metilchetone e 2g di bitrex.
L’ampia diffusione dell’alcol etilico, nei settori più disparati, è dovuta alle sue molteplici proprietà:
L’etanolo è in grado di solubilizzare sostanze con caratteristiche molto diverse, da quelle affini all'acqua (idrofile) a quelle affini ai grassi (lipofile); Ciò è dovuto alla sua struttura, infatti: il gruppo ossidrile gli permette di interagire con le sostanze idrofile, mentre la catena carboniosa gli permette di interagire con quelle lipofile.
L’alcol etilico è in grado di abbattere la carica microbica presente sulle superfici lavabili e sugli utensili poiché denatura le proteine fondamentali per il loro sviluppo, ossia ne compromette struttura e funzionalità e solubilizza i lipidi di membrana, alterando la permeabilità della stessa. L’alcol etilico al 70% è quello più efficace per combattere batteri, funghi e virus.
Puoi approfondire quali sono i disinfettanti naturali.
L’etanolo può essere utilizzato per prevenire l’alterazione di alimenti e cosmetici, dovuta allo sviluppo di batteri e muffe al loro interno.
L’alcol è altresì in grado di abbassare la temperatura di solidificazione dei liquidi, prevenendone il congelamento.
Ma in che modo possono essere sfruttate, queste proprietà? Vediamo gli utilizzi principali:
Come abbiamo accennato, l’alcol rientra nella composizione di vari prodotti per la persona, nei quali può essere indicato come Alcohol, Alcohol denat., Ethanol o Ethil alcohol. Tra questi abbiamo:
In tutti questi casi, l’alcol funge anche da conservante.
L’etanolo viene utilizzato per inibire la crescita di muffe nel pane preconfezionato, che si svilupperebbero a causa dell’acqua contenuta. In particolare, l’impiego viene disciplinato dal Decreto n° 312/1998, il quale stabilisce che:
L’etanolo può essere utilizzato per la disinfezione delle superfici lavabili e degli strumenti. Si consiglia di diluire l’alcol, in quanto il massimo potere disinfettante si ha per concentrazioni intorno al 60-70%: l’acqua, infatti, favorisce la penetrazione dell’alcol nei microbi, e la conseguente denaturazione delle proteine.
Le sue ottime capacità solventi, miste all'azione disinfettante, rendono l’etanolo un ottimo alleato dell’igiene; infatti, può essere utilizzato:
Non può essere utilizzato, invece, per pulire:
Aggiunto al liquido lavacristalli, l’alcol etilico ne previene il congelamento e ne potenzia l’azione detergente.
Nell'industria, grazie alle ottime proprietà solventi, l’etanolo viene utilizzato nella produzione di: vernici, resine, insetticidi e lucidi di vario tipo.
L’alcol etilico per uso alimentare comporta numerosi effetti dannosi sull'organismo. Esso infatti, in gran parte viene metabolizzato dall'organismo e solo una piccola parte viene eliminata nelle urine,
Se assunto in dosi elevate, infatti, l’alcol:
Puoi approfondire i rischi dell'alcol in gravidanza.
L'alcol etilico denaturato non va naturalmente ingerito, ma anche il suo utilizzo come detergente e disinfettante può comportare dei rischi.
Un uso prolungato di grandi quantità di alcol etilico denaturato può causare danni alla pelle, è quindi consigliabile, quando viene utilizzato come agente pulente, l’utilizzo di guanti in nitrile.
L’alcol viene spesso utilizzato per disinfettare le ferite, ma esso penetra poco nei tessuti e soprattutto non è efficace contro le spore, per cui è consigliabile l’uso dell’acqua ossigenata al posto dell’alcol.
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