Vediamo quali sono i rischi dell’alcol in gravidanza. Quali sono i limiti di vino e birra? Gli alcolici possono essere pericolosi per il bambino e per le donne incinte che dovrebbero evitarli, approfondiamo il perchè.
La gravidanza è un momento delicato della vita della donna in cui tutto può avere un peso diverso, anche e soprattutto l’alimentazione. Il periodo gestazionale deve avere l’obiettivo di garantire una formazione corretta e uno sviluppo sano al nascituro fin dalle prime settimane.
A questo scopo, vanno seguiti uno stile di vita sano e una dieta equilibrata, tentando di abbandonare più rapidamente possibile eventuali abitudini scorrette quali fumo e alcol.
Approfondisci quali sono gli alimenti consentiti e quali quelli da evitare durante la gravidanza.
L’alcol può avere effetti deleteri sul bambino durante la gravidanza, effetti che vanno da una compromissione delle facoltà intellettive a problematiche psicomotorie e comportamentali fino a delineare i sintomi di una vera e propria sindrome detta fetopatia alcolica.
L’alcol, infatti, è in grado di attraversare la placenta, entrare nel circolo sanguigno del nascituro e qui interferire con gli ormoni della crescita, rallentando le ghiandole deputate al controllo dello sviluppo (tiroide, ipotalamo, surreni..).
Gli effetti sullo sviluppo del feto, ovviamente, dipendono oltre che dalla quantità di alcol assunto, anche dal grado di sensibilità individuale, ossia dalla risposta soggettiva ad esso.
Vediamo adesso quali sono gli effetti dei diversi tipi di alcolici per lo sviluppo del feto.
Molte donne, pur conoscendo i rischi legati al consumo di alcol in gravidanza, continuano a bere sottovalutando il problema. Addirittura, secondo errate credenze popolari, la birra apporterebbe benefici facendo aumentare la produzione di latte materno, ma ovviamente non è così!
L’alcol, sia che provenga dalla birra che dal vino o da altre bevande alcoliche ha gli stessi effetti dannosi sul feto.
Le amanti della birra potranno optare di tanto in tanto per la birra analcolica che però contiene comunque una minima quantità d’ alcol (secondo la legge italiana deve essere inferiore a 1,2 %).
L’ideale sarebbe scegliere una variante di birra in cui l’alcol è totalmente assente. Attenzione anche alla cosiddetta “birra cruda”, che si differenzia da quella industriale perché è un prodotto artigianale non sottoposto a pastorizzazione, ma contiene comunque alcol e inoltre, degradandosi più facilmente, presenta anche un rischio legato a contaminazioni da patogeni.
Non di rado, gli esperti di alimentazione e ginecologi concedono un bicchiere di vino rosso al giorno, per la donna incinta. Lo stesso non vale per la birra, per i superalcolici e neppure per il vino bianco. Cosa cambia?
In effetti, i superalcolici contengono quantità di alcol molto alte e pochissima acqua (cioè l’alcol è più concentrato), per cui anche una sola unità d’alcol che arriva all’embrione o al feto è fortemente concentrata e quindi dannosa.
Il vino bianco è tendenzialmente sconsigliato perché non porta grandi benefici ma solo alcol, mentre la birra contiene anidride carbonica, anch’essa da evitare.
Il vino rosso invece, pur contenendo alcol, contiene anche molti polifenoli, antiossidanti naturali che tra l’altro sono di aiuto alla salute delle arterie messe a dura prova durante il periodo della gravidanza.
Bere mezzo bicchiere di vino rosso al giorno durante un pasto può essere dunque una scelta positiva perché si tratta del giusto compromesso tra un rischio relativamente basso legato all’introito di una sola unità di alcol e il vantaggio di attingere dal vino polifenoli benefici per la salute.
Cucinare con il vino durante la gravidanza. Il vino può essere utilizzato in tutta sicurezza anche in gravidanza per la cottura dei cibi. Le alte temperature infatti fanno evaporare nel giro di pochissimi minuti tutto l’alcol, essendo molto volatile, lasciando solo l’aroma gradevole nella preparazione. |
Quando si parla di effetti negativi dell’alcol in gravidanza si pensa ad un abuso di alcol, a consumi quotidiani smoderati.
In realtà la dose minima capace di provocare i suddetti danni non è stata determinata, essendo molto variabile da donna a donna.
Per questo astenersi dal bere sarebbe l’alternativa migliore in assoluto.
In ogni caso può essere utile sapere che per quantificare l’alcol ingerito basta riferirsi alle unità alcoliche della bevanda tenendo presente che 12 grammi di alcol corrispondono a un’unità alcolica.
Così, per esempio un’unità alcolica è presente:
nel classico formato della birra da 33 cl
in un bicchiere di vino (125g),
in un aperitivo (100ml circa)
in 30 ml di un superalcolico.
Normalmente nelle donne il quantitativo massimo di alcol che si può assumere è di due unità al giorno, in gravidanza di una sola unità.....ma vale davvero la pena di rischiare?
Il caffè durante la gestazione? Perché no, ma con cautela! A parte una diffusa avversione per il caffè durante la gravidanza, molte donne continuano ad amarlo anche in questo periodo. A lungo si è ritenuto che facesse male al bambino e che quindi fosse meglio evitarlo in assoluto. Recenti studi invece dimostrano che non fa male al bambino se assunto con moderazione. Una o due tazzine al massimo sono assolutamente permesse! E poi se proprio lo si ama, il decaffeinato può essere un’ottima alternativa! |
Com’è facile intuire, i possibili effetti dell’alcol sul feto vanno cambiando man mano che la gravidanza va avanti ed è quindi molto importante avere le idee chiare sulle possibili conseguenze del consumo d’alcol.
Già dalle prime settimane di gestazione l’assunzione di alcol in gravidanza è altamente sconsigliata. In questo periodo, infatti, avvengono le prime fasi della formazione del tratto digerente e del tubo neurale, processi che stanno alla base della formazione dei diversi tessuti. L’uso e l’abuso di alcol durante questa fase provoca severi danni, più o meno accentuati, che nell’insieme definiscono la sindrome feto alcolica. I bambini affetti da questa sindrome che giungono a nascita (non di rado si registrano aborti spontanei), manifestano difetti nella crescita, circonferenza cranica inferiore alla norma, difetti psicomotori e ritardo mentale. I segni sul volto peculiari della sindrome sono linee ciliari più corte della lunghezza dell’orbita oculare, il solco tra naso e labbra piatto, il setto nasale poco sviluppato e labbro superiore molto sottile.
Nella seconda metà del primo trimestre, la probabilità di avere difetti della crescita sale al 16% così come sale la probabilità di manifestare i tipi segni facciali. Nei primi tre mesi di gestazione avviene lo sviluppo di organi fondamentali come cuore, cervello e le strutture corporee (braccia, gambe..), per cui non deve sorprendere il fatto che è in questo periodo che l’alcol può apportare i danni maggiori.
Dopo il quarto mese il feto appare ormai formato all’ecografia, ma il sistema nervoso, incluso il cervello, continua a svilupparsi. Bere da questo stadio della gravidanza ma anche nei mesi successivi può comportare difetti comportamentali e psichici più o meno gravi nel bambino.
Anche negli ultimi mesi di gestazione bere alcol è assolutamente sconsigliato. In questo periodo si assiste ad un accrescimento staturale generale del bambino. L’alcol interferisce con tale processo arrivando a procurare nascita anticipata o comunque dimensioni inferiori alla norma.
Questo non vuol dire che se una mamma in dolce attesa ha inconsapevolmente bevuto una birra avrà sicuramente provocato danni certi al nascituro, ma come già detto, poiché non si sa qual è la dose minima capace di nuocere al bambino, è consigliabile astenersi del tutto dal bere in gravidanza.
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Dimagrire Esercizi Diete Bellezza Psicologia Integratori Gravidanza Massaggi Applicazioni