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L’acacia è una pianta molto antica e grazie alle sue proprietà officinali, è alla base di numerose preparazioni erboristiche. Scopriamo insieme le caratteristiche di fiori, miele e polvere, senza dimenticare le possibili controindicazioni!
Il termine Acacia designa un genere che comprende più specie di piante, sebbene lo si utilizzi genericamente per riferirsi alla Robinia pseudoacacia, la varietà più diffusa in commercio.
Ricordiamo che, quando si parla di proprietà e benefici dell’acacia, ci si riferisce alla Robinia perché è proprio quest’ultima a trovare il maggior campo di applicazione. Ad essa faremo, perciò, riferimento nelle prossime righe.
L’acacia comune è originaria dell’America del Nord ma ha avuto larga diffusione in tutta l’Europa e, in particolare, in Italia. Essa fa parte della famiglia delle Fabaceae, ovvero delle leguminose, con le quali tra l’altro condivide molte proprietà e l’aspetto dei suoi frutti, racchiusi infatti nei baccelli.
Molto caratteristici sono i suoi fiori, di solito bianchi o color crema.
Sai che la storia dell’acacia è molto antica?
Il passato ci consegna delle testimonianze molto particolari del suo possibile utilizzo.Il medico greco Dioscoride e lo scrittore romano Plinio il Vecchio riportano nei loro scritti numerose storie riguardo a questa pianta, che pare fosse già molto diffusa nel 50 a.C. Nell'antico Egitto aveva un valore divino, poiché si riteneva che potesse far tornare in vita i defunti, che venivano così adagiati su un letto di foglie di acacia nella speranza che resuscitassero. Alcune tribù dell’Africa settentrionale consigliavano, invece, di bruciarne i fiori nella camera da letto per allontanare il malocchio! Quindi all'acacia e ai suoi prodotti veniva dato quasi un significato magico, sicuramente poco realistico, ma che probabilmente deriva dal fatto che gli antichi avevano compreso le sue potenzialità dal punto di vista terapeutico e curativo. Nella medicina popolare essa, invece, è stata sempre usata con funzione antispastica e lassativa. Di certo, oggi, sappiamo molto bene che le proprietà magiche delle piante non sono proprio così attendibili! C’è da dire, però, che l’acacia ha delle proprietà che la rendono in un certo qual modo “magica” per i suoi innumerevoli utilizzi e per gli effetti positivi che può avere sul nostro organismo.
L’attenzione rivolta all'acacia è aumentata negli ultimi anni con l’avvento degli studi erboristici e della nutraceutica, il cui obiettivo consiste nello scoprire le proprietà benefiche che alcune piante e i loro principi attivi possono avere sulla salute umana.
In questo ambito l’acacia ha avuto molta fortuna, in quanto sono state scoperte delle proprietà della pianta stessa e di alcuni suoi estratti utili al benessere psico-fisico dell’uomo!
Le molte proprietà che l’acacia possiede sono strettamente correlate ai prodotti che è possibile ricavare.
In commercio, infatti, possiamo trovare l’acacia nelle sue diverse forme:
Il miele d’acacia, che troviamo anche in commercio con il nome di “miele di robinia”, è molto conosciuto ed è probabilmente il più diffuso tra gli scaffali del supermercato. Infatti, è abbastanza facile ricavare il miele dai fiori di questa pianta, in quanto si tratta di una specie molto nettarifera, sebbene il nostro Paese non riesca a soddisfare pienamente le richieste dei consumatori. Il miele che troviamo nei punti di vendita, perciò, non è sempre di provenienza italiana, ma di solito viene integrato con un prodotto proveniente dall'Europa orientale e dalla Cina.
Come possiamo scoprire la provenienza del miele, allora? Basta semplicemente controllare l’etichetta, per cui occhio a leggere attentamente le informazioni dei prodotti che acquistiamo!
Le proprietà del miele di acacia sono innumerevoli:
E grazie a tali proprietà del miele, vediamo adesso quali vantaggi se ne possono ricavare.
In molti consigliano di usare qualche grammo di miele d’acacia per dolcificare una tisana, magari la sera, prima di addormentarsi.
Ma perché? Scopriamolo insieme!
Il miele d’acacia può favorire il riposo, poiché pare che gli zuccheri semplici come il fruttosio, assunti di sera, aiutino a conciliare il sonno.
La presenza di fruttosio, unita alla quasi totale assenza di zuccheri complessi, rende il miele d’acacia utile alla dolcificazione dei cibi per diabetici lievi: infatti, il metabolismo degli zuccheri semplici da parte del nostro organismo sembra essere immediato e non coinvolgere l’insulina. Nei casi di diabete, però, è sempre meglio consultare un medico per valutare la gravità della propria condizione e scegliere nel modo più opportuno le linee guida della propria alimentazione!
Il miele è un energizzante naturale per la sua elevata concentrazione di fruttosio che, come il glucosio, viene usato subito dal nostro organismo senza necessità di essere scisso e poi assorbito. Per questo motivo e grazie anche alla presenza di vitamine e sali minerali, esso è un ottimo ricostituente, altamente digeribile e consigliato soprattutto agli sportivi più assidui o agli studenti sotto esame pieni di stress!
Questo alimento sembra avere anche un lieve effetto antinfiammatorio, per cui può essere impiegato per lenire il mal di gola. Il miele d’acacia, infatti, contiene una piccola quantità di perossido di idrogeno, più noto come acqua ossigenata, che tutti noi usiamo come disinfettante per le ferite, in quanto aiuta a curare le infiammazioni.
Puoi approfondire i benefici dell'acqua odssigenata.
Il miele d’acacia ha anche un ottimo potere mucolitico, creando lungo le vie respiratorie uno strato lubrificante che favorisce l’espulsione del catarro. Il vecchio rimedio della nonna, cioè prendere latte e miele contro mal di gola e tosse, funziona sempre!
Tra i benefici più apprezzati del miele d’acacia c’è la sua capacità di agire da detossificante per il fegato, aiutando il nostro organismo a liberarsi dalle tossine prodotte dal metabolismo. Infatti, esso contiene numerosi antiossidanti, che aiutano il fegato ad eliminare le sostanze tossiche senza subire i danni dei radicali liberi, prodotti del processo di detossificazione.
Il miele d’acacia ha anche un buon effetto antispastico e lassativo, proprietà conferite in generale a tutti i tipi di miele dalla presenza del fruttosio. Quest’ultimo, infatti, ha una funzione osmotica, ovvero tende a richiamare acqua nel lume gastrointestinale favorendo l’espulsione delle feci. Dato che il miele d’acacia è ad alto tenore di fruttosio, i suoi effetti antispastici e lassativi sono più marcati, anche se dipendono chiaramente dalla quantità che se ne ingerisce.
I suoi principi attivi sono presenti in molti prodotti cosmetici, quali creme ed unguenti, che hanno molto successo grazie alle loro proprietà idratanti e antinfiammatorie.
Le moderne tecniche erboristiche invitano ad utilizzare dei rimedi naturali per affrontare alcune problematiche del benessere della pelle e del corpo. Come può esserci utile, in questo, il miele?
Uno dei problemi a cui la nostra cute va incontro con l’invecchiamento è quello della disidratazione. In pratica, la pelle diventa via via meno elastica e più secca, quindi più soggetta alla formazione di rughe e screpolature. Il miele, non solo quello d’acacia, potrebbe contrastare la disidratazione per via delle sue proprietà umettanti, cioè la capacità di assorbire e trattenere acqua. È consigliato perciò stenderne un velo sulla pelle una volta al giorno e lasciarlo in posa per circa un’ora al fine di idratare la cute.
Sulle pelli acneiche può essere invece utilizzato per le sue proprietà disinfettanti e battericide e per lenire le infiammazioni.
Desideri, invece, che la pelle del corpo sia più elastica e setosa? Aggiungi qualche cucchiaio di miele nell’acqua che userai per un bagno rigenerante!
A questo punto, scopriamo nel prossimo paragrafo se è possibile assumere il miele d’acacia per perdere peso oppure è meglio evitarlo del tutto.
Il miele d’acacia può trovare posto in una dieta dimagrante? Vediamo i numeri: un cucchiaino apporta circa 20 kcal, pertanto è meglio non esagerare.
In generale, non esistono alimenti che facciano dimagrire! In verità, l’effetto dimagrante è relativo alle quantità assunte, che non devono essere eccessive, come per tutto quello che mangiamo.
Il dottor Mike McInnes avrebbe, però, inventato un piano alimentare molto curioso, noto come “dieta del miele”, che prevede i seguenti punti fondamentali:
Nel complesso, questa dieta appare molto curiosa perché abbiamo visto che gli zuccheri, seppur semplici come il fruttosio, creano dei problemi al nostro metabolismo se usati in eccesso. Come sempre, noi ti consigliamo di non improvvisare ma di consultare, piuttosto, un professionista della nutrizione per avere un suo parere al riguardo.
Approfondisci le caratteristiche della dieta del miele.
La polvere di acacia, o più correttamente “polvere di fibra di acacia”, è comunemente reperibile nelle erboristerie. Ma che cos’è?
Si tratta di fibra vegetale idrosolubile, della quale si consiglia l’assunzione per:
Per chi ha bisogno di regolarizzare il transito intestinale, si consiglia di assumere 4 cucchiai al giorno di polvere disciolti in un bicchiere d’acqua.
Quando, invece, si hanno problemi intestinali che causano fenomeni di disbiosi, per ripristinare l’equilibrio e favorire la proliferazione della flora intestinale buona può essere utile assumerne un cucchiaino al giorno.
Passiamo adesso a un altro prodotto ricavato dall'acacia!
I fiori d’acacia hanno proprietà antispastiche ed emollienti grazie alla presenza di oli essenziali, glucosidi e tannini.
Ma come possiamo utilizzarli? Ecco un esempio:
Far bollire i fiori in acqua calda per circa 10 minuti, filtrare il decotto ottenuto e lasciarlo raffreddare.Si ottiene, in tal modo, un tonico che può essere usato come antisettico per la gola, in caso di infiammazione, oppure per detergere il viso, in quanto l’effetto antisettico può aiutare a contrastare l’ostruzione dei pori nelle pelli grasse.
Secondo alcune testimonianze, il decotto di fiori di acacia sarebbe utile anche per alleviare il mal di testa.
I fiori, inoltre, sono molto usati in cucina e anche per realizzare marmellate, particolarmente apprezzate dai consumatori, soprattutto se biologiche.
Infine, scopriamo se e in che modo l’acacia può essere nociva.
Finora non sono stati registrati casi di effetti collaterali relativi al consumo della pianta e delle sue parti.
Anche l’acacia, però, può nascondere delle insidie… Vogliamo vedere quali sono?
Come già accennato, il miele d’acacia è molto digeribile, essendo costituito per la maggior parte da zuccheri semplici. Tuttavia il fruttosio, lo zucchero del miele ma anche della frutta, può essere dannoso per il nostro organismo.
Il fruttosio è molto utilizzato dall'industria alimentare per il suo elevato potere dolcificante e per la sua stabilità alle alte temperature, caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto ai prodotti da forno.Tuttavia, il nostro metabolismo si è rivelato impreparato alla gestione di grosse quantità di fruttosio! E allora questo zucchero, piuttosto che essere scisso e usato per dare energia (per questo c’è già il glucosio!), viene prevalentemente immagazzinato, quindi è responsabile della formazione del tessuto adiposo e dell’aumento dei trigliceridi e di colesterolo LDL nel sangue.
Oggi l’intolleranza ereditaria al fruttosio (IEF) è molto diffusa e spesso si presenta nella prima infanzia con sintomi piuttosto gravi. L’IEF è determinata dall'assenza dell’enzima “aldolasi b”, responsabile del metabolismo del fruttosio, che si trova normalmente nel fegato, nei reni e nel piccolo intestino. In mancanza di questo enzima, il fruttosio non digerito inizia ad accumularsi negli organi suddetti. In particolare, il suo accumulo nel fegato interferisce col metabolismo epatico, inibendo la trasformazione del glicogeno e la sintesi di glucosio. Perciò i soggetti affetti da IEF, quando assumono fruttosio, vanno incontro a fenomeni di ipoglicemia che nei casi più gravi possono essere letale.
Attenzione a non eccedere con la polvere di acacia! Avremmo un effetto lassativo eccessivo, che potrebbe provocare un’irritazione delle vie intestinali. Meglio non assumere polvere di fibra di acacia se si effettuano delle terapie con farmaci introdotti per bocca! Infatti la fibra, formando una sorta di rivestimento lungo le pareti intestinali, può interferire con l’assorbimento dei farmaci.
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