La caduta dei capelli è di per se una condizione fisiologica che può però diventare patologica quando aumenta il numero di capelli caduti quotidianamente. Approfondiamo le cause di questo problema e vediamo quali sono i rimedi più efficaci per contrastarlo.
La caduta patologica dei capelli è un fenomeno che colpisce sia le donne che gli uomini e che può manifestarsi in qualsiasi periodo della vita, sebbene sia più frequente man mano che avanza l'età. Non vi sono dei veri e propri dati epidemiologici sulla caduta dei capelli, si sa però che per questioni probabilmente ormonali, è più frequente negli uomini che nelle donne, e che sempre negli uomini ha una progressione più rapida rispetto a quella che si osserva nelle donne. Inoltre la perdita dei capelli è ritenuta fisiologica quando se ne perdono circa 35 al giorno, mentre si parla di patologia quando il numero sfiora o supera i 100 al giorno. Tuttavia anche questi dati numerici sono molto soggettivi, ed un individuo, perfettamente sano, può perdere fino a 90 - 100 capelli al giorno.
Tipologie di questo problema.
La caduta dei capelli può essere suddivisa in diverse tipologie in base a diversi parametri. Una prima distinzione è quella tra caduta fisiologica, derivante dal ciclo del capello, e caduta patologica, legata ad alterazioni di vario tipo. Vediamole nel dettaglio.
La caduta fisiologica.
La caduta fisiologica è legata al ciclo vitale del capello il quale è composto da tre fasi, la fase di crescita o anagen (in cui i capelli crescono di circa 1 cm al mese nell'uomo e 1,5 cm al mese nella donna), la fase di involuzione o catagen (in cui si ferma la proliferazione del follicolo pilifero e quindi la crescita del capello), e la fase di riposo o telogen, che dura circa 3 - 4 mesi e durante la quale si assiste alla caduta del capello.
La caduta patologica.
La caduta considerata patologica (ma non necessariamente legata ad una patologia) è legata ad una serie di condizioni che determinano l'aumento del numero di capelli caduti al giorno. Nell'ambito della caduta di capelli patologica possiamo distinguere tre diverse forme principali di alopecia (termine con cui si indica il diradamento dei capelli sul cuoio capelluto conseguente alla caduta), tra cui:
Androgenetica, legata a cause ereditarie ed ormonali.
Cicatriziale, quando si ha l'atrofia dei follicoli piliferi e pertanto l'incapacità di crescita di nuovi capelli. È un tipo di alopecia spesso legata a problemi del cuoio capelluto come l'alopecia seborroica, o a problemi psicologici quali la tricotillomania, cioè l'impulso di strapparsi i capelli.
Temporanea, ovvero quando i bulbi piliferi sono ancora perfettamente funzionanti e pertanto basta stimolarli per far riprendere la crescita. È il caso dell'alopecia da stress, o di quella stagionale che si verifica spesso in autunno (periodo delle castagne), in primavera o nel periodo estivo, o ancora dell'alopecia legata a problemi alimentari.
Le cause di alopecia.
Per cause generiche di alopecia si intendono tutte quelle condizioni che provocano la caduta dei capelli sia negli uomini che nelle donne e che possono manifestarsi con frequenza diversa nei due sessi. Tra queste possiamo distinguere cause patologiche e cause non patologiche.
Cause non patologiche.
Tra le cause non patologiche abbiamo:
Cause genetiche, ovvero si ha una predisposizione genetica alla perdita di capelli, determinata spesso da una maggiore sensibilità del bulbo pilifero a determinati tipi di ormoni.
Problemi alimentari, come ad esempio diete drastiche, disturbi del comportamento alimentare, malnutrizione, e tutte quelle condizioni che portano alla non assunzione del corretto fabbisogno di vitamine e minerali, importantissimi per la salute dei capelli.
Stress e ansia, che provocano la cosiddetta alopecia da stress come conseguenza di eventi traumatici, periodi di forte stress, e presenza di stati depressivi.
Età, in particolare negli uomini e nelle donne dopo la menopausa, la caduta dei capelli è un fenomeno frequente, spesso legato ad alterazioni ormonali o all'invecchiamento del follicolo pilifero che man mano che passa il tempo va incontro a fenomeni fisiologici di atrofia. Viene indicata spesso con il termine di alopecia senile. Talvolta la perdita di capelli si verifica anche negli adolescenti, a causa sia degli sbalzi ormonali tipici del periodo, sia degli stress legati alla crescita a cui i ragazzi sono sottoposti.
Alcuni farmaci quali antidepressivi, chemioterapici, anfetamine, farmaci contro il colesterolo, farmaci per l'ipertensione, possono provocare come effetto collaterale la caduta dei capelli.
Trattamenti estetici aggressivi eseguiti con eccessiva frequenza, quali tinture a base di ammoniaca e decolorazione, ed eccessiva esposizione ai raggi del sole ed in generale ai raggi UV.
Sembra sia stata trovata anche una correlazione tra il fumo di sigaretta e la perdita di capelli, poichè determinerebbe una riduzione dell'afflusso di sangue al cuoio capelluto con conseguente minore ossigenazione e deficit di nutrienti.
Cause patologiche.
Per quanto riguarda invece le cause patologiche possiamo citare:
Condizioni patologiche che riguardano il metabolismo del ferro in cui si ha il ferro basso. Questo minerale, infatti, è importantissimo per la corretta crescita dei capelli e se viene a mancare il capello si indebolisce e cade.
Problemi di natura ormonale, che rappresentano la principale causa di alopecia androgenetica, sia nell'uomo che nella donna.
Disordini psicologici che portano a comportamenti compulsivi come la tricotillomania, ovvero l'impulso a strapparsi i capelli.
Patologie che provocano disordini endocrini e metabolici come problemi alla tiroide (ipotiroidismo o ipertiroidismo), o patologie che causano disturbi circolatori e determinano un minore afflusso di sangue al cuoio capelluto.
Patologie del cuoio capelluto come l'eccesso di sebo (alopecia seborroica o associata a dermatite seborroica) o l'eccesso di forfora (alopecia pytirianica).
Patologie infettive quali scarlattina, setticemia, polmonite, sifilide, che determinano uno stato di malessere generale dell'organismo e che possono portare a perdita di capelli.
Febbre, la quale determina la liberazione di sostanze definite "pirogene" (che causano cioè aumento di temperatura) e che possono determinare tra le altre conseguenze anche la perdita temporanea di capelli.
Cause specifiche di perdita dei capelli negli uomini e nelle donne.
Le cause specifiche di alopecia sono quelle condizioni che si manifestano maggiormente in uno dei due sessi.
Negli uomini per esempio la principale causa di caduta di capelli è l'alopecia androgenetica, legata ad un fenomeno ereditario. Il responsabile è un enzima, chiamato 5 - alfa reduttasi, che normalmente nell'uomo converte il testosterone in diidrotestosterone. Nel caso in cui i bulbi piliferi del soggetto siano maggiormente sensibili all'azione del diidrotestosterone (per cause appunto geneticamente determinate) avviene una riduzione di volume del bulbo pilifero, che porta progressivamente all'atrofia del bulbo e all'alopecia.
Nella donna invece vi sono molte più cause di caduta di capelli, come per esempio:
Gravidanza: durante la gravidanza, nel periodo post - parto e durante l'allattamento è frequente che si manifesti un'abbondante perdita di capelli nelle donne. Questo è legato essenzialmente sia alle alterazioni ormonali che si hanno in questo periodo, sia al forte stress, fisico ed emotivo, a cui è sottoposta la donna.
Farmaci: l'utilizzo di farmaci anticoncezionali, di farmaci per la pressione alta (in particolare gli inibitori dell'enzima ACE) e di chemioterapici implicati per la lotta al tumore al seno, possono essere responsabili di caduta di capelli nelle donne.
Diete e disturbi del comportamento alimentare: le donne sono più inclini a diete drastiche e a DCA (disturbi del comportamento alimentare quali bulimia e anoressia) e pertanto spesso la caduta dei capelli può essere determinata da queste condizioni.
Quali sono gli esami consigliati in caso di caduta dei capelli?
Per trovare la causa che ha determinato la perdita di capelli è necessario eseguire una serie di esami. Gli esami consigliati sono:
Esami del sangue, per valutare eventuali carenze di ferro, calcio, vitamine e tutti quegli elementi che concorrono al mantenimento in salute del cuoio capelluto, o per determinare se l'organismo si trova in uno stato di infezione.
Visita dermatologica, volta ad escludere o a confermare la presenza di eventuali infezioni o patologie del cuoio capelluto.
Visita tricologica, per valutare lo stato di salute del capello, ed eseguire un esame del capello.
Tricogramma, un esame che prevede l'analisi al microscopio dei capelli e dei loro bulbi per vedere se il ciclo vitale del follicolo pilifero ha dei problemi oppure no.
Mineralogramma, per testare la quantità di minerali presenti nel capello e stabilire se è sufficiente oppure no.
Rimedi naturali contro l’eccessiva perdita di capelli.
I rimedi naturali comprendono preparazioni fitoterapiche ed omeopatiche e l'alimentazione adatta per ridurre la perdita dei capelli. I naturopati consigliano di utilizzarli in tutti i casi di alopecia temporanea, ma talvolta anche per l'alopecia androgenetica.
Fitoterapia.
Tra i rimedi fitoterapici più indicati, non riconosciuti dalla medicina ufficiale, ovvero tra le piante che migliorano la circolazione del cuoio capelluto ed irrobustiscono i capelli, possiamo citare:
Equiseto: contiene sali minerali quali calcio magnesio e potassio, silice, equisetonina, principi attivi che lo rendono adatto per rinforzare i capelli e prevenirne o ridurne la caduta. Si assume sottoforma di infuso (un cucchiaio di equiseto in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione per dieci minuti, filtrare e bere).
Olio essenziale di rosmarino: si utilizza come additivo a lozioni e shampoo perchè ha un effetto rigenerante, fortificante e stimola la circolazione a livello del cuoio capelluto. Ne bastano un paio di gocce da diluire in uno shampoo neutro con il quale si laveranno i capelli e poi, dopo il risciacquo, si consiglia di frizionare 2 - 3 gocce di olio essenziale direttamente sul cuoio capelluto.
Basilico: si utilizza per preparare delle lozioni anticaduta fai da te, facendo bollire 150 g di foglie di basilico in 250 ml di acqua per circa 5 minuti. Il tutto si lascia riposare mezz'ora, si filtra e poi si applica sui capelli un paio di volte al giorno. Il basilico contiene glicosidi della quercetina, oli essenziali quali estragolo ed eugenolo e tannini.
Ortica: contiene ferro, acido folico, e tantissimi sali minerali quali magnesio, calcio e fosforo e per questo motivo è utile per fortificare i capelli e mantenerli in salute. Per la caduta dei capelli si utilizza sottoforma di decotto, da prepararsi con una decina di foglie da lasciare in infusione in acqua calda per almeno un quarto d'ora. Trascorso questo tempo lasciare raffreddare, filtrare, e applicare sul cuoio capelluto dopo lo shampoo.
Fieno greco: contiene diosgenina, betaina, mucillagini, lecitina e sali minerali quali ferro e calcio, principi attivi che gli conferiscono proprietà ristrutturanti, stimolanti e nutritive. Contro la caduta dei capelli si può utilizzare sottoforma di olio essenziale, circa 2 - 3 gocce da aggiungere ad uno shampoo neutro e 2 - 3 gocce da utilizzare dopo lo shampoo sul cuoio capelluto, oppure se ne possono utilizzare i semi per preparare un impacco, in questo caso si mettono tre cucchiaini di semi in acqua per almeno 10 ore, successivamente si frulla il tutto e si ottiene un composto da applicare sul cuoio capelluto circa un'ora prima dello shampoo.
Avocado: contiene fitosteroli, alcoli terpenici, acidi grassi essenziali come l'acido alfa linolenico e l'acido linoleico, vitamina E e carotenoidi, ed ha proprietà ristrutturanti ed anti - età. Per i capelli si consiglia di frullarne la polpa e di applicarla sui capelli inumiditi una trentina di minuti prima di fare lo shampoo.
Zenzero: lo zenzero contiene gingeroli, resine, mucillagini e zingiberene e ha la capacità di stimolare la circolazione a livello del cuoio capelluto, migliorando quindi l'ossigenazione e la distribuzione dei principi nutritivi ai follicoli piliferi e stimolando in questo modo la crescita dei capelli. Si utilizza mescolando un po' di zenzero grattugiato con dell'olio di oliva, fino ad ottenere un composto dalla consistenza cremosa. Il composto va applicato sui capelli umidi massaggiando e tenendo in posa 15 minuti prima di risciacquare.
Aglio: grazie al suo contenuto di allicina e di zolfo l'aglio può aiutare a stimolare la ricrescita dei capelli. Si consiglia di strofinarne un paio di spicchi sul cuoio capelluto oppure di frullare 2 - 3 spicchi d'aglio fino a farne uscire il succo, che andrà poi applicato sui capelli un'ora prima di fare lo shampoo.
Serenoa repens: contiene fitosteroli, flavonoidi e trigliceridi che hanno dimostrato la capacità di inibire l'enzima 5 - alfa - reduttasi. In questo modo ridurrebbe la caduta dei capelli legata ad alopecia androgenetica. Si assume sottoforma di estratto secco, con un dosaggio massimo giornaliero di 320 mg.
Omeopatia.
E' possibile contrastare la caduta dei capelli anche mediante rimedi omeopatici. I granuli vanno assunti con concentrazioni e posologie diverse in base ai casi e sarà il medico omeopata a stabilirli di volta in volta. I rimedi omeopatici più indicati nel caso di alopecia sono:
Sulphur, da utilizzarsi in caso di caduta di capelli associata a dermatite del cuoio capelluto e forfora.
Phosphorus, quando i capelli si perdono a ciocche.
Natrum muriaticum e thuja, da usare in caso di capelli che cadono associati a cute grassa o a dermatite seborroica.
Sepia, da utilizzarsi per la caduta dei capelli che si verifica in menopausa o post parto.
Baryta carbonica, quando la caduta dei capelli colpisce donne in giovane età.
Mercurius, per la caduta dei capelli legata ad ansia e stress emotivi.
Lycopodium, quando la caduta dei capelli si verifica nella vecchiaia (possono cadere anche i capelli bianchi) e si associa a cuoio capelluto con cute grassa o con eczema.
Selenium, quando la caduta dei capelli è concomitante alla caduta delle sopracciglia e la cute si presenta grassa.
Lachesis, per tutti i casi di alopecia areata associata a prurito.
Thallium, indicato per la caduta di capelli legata a gravi stati patologici o a chemioterapia.
Per la caduta dei capelli è possibile anche utilizzare i fiori di Bach. Quello più indicato, secondo la naturopatia, è Sweet Chestnut, specialmente quando la caduta dei capelli è improvvisa e legata a stati di forte stress.
Alimentazione.
Per quanto riguarda l'alimentazione, gli esperti consigliano genericamente alimenti ricchi di vitamine e sali minerali come frutta e verdura, ed alimenti specifici tra cui:
Uova, grazie al loro contenuto di biotina, una sostanza che serve a produrre la cheratina, una proteina essenziale per la corretta crescita dei capelli.
Lievito di birra, che contiene minerali quali zinco, selenio e rame, vitamine del gruppo B e biotina.
Carne rossa, in quanto rappresenta la migliore fonte di ferro disponibile e facilmente assimilabile dall'organismo.
Frutta secca, ricca di zolfo, vitamina E, acidi grassi essenziali, ferro, e biotina, che aiutano a mantenere il capello in salute ed a favorirne la crescita.
Frutti di mare, ricchi in zinco ed altri sali minerali. Lo zinco è uno dei minerali essenziali per la crescita dei capelli.
Avena, ricca di sali minerali come potassio, ferro, magnesio e fosforo.
Legumi, ricchi in ferro, biotina e zinco. Tra i legumi particolarmente consigliata è la soia, grazie al suo contenuto di isoflavoni, dei fitoestrogeni vegetali che possono risultare utili in caso di alopecia androgenetica.
Verdure ricche di vitamina A e C come peperoni, spinaci, carote, e ricche di antiossidanti come il pomodoro.
In alcuni casi, specialmente nelle donne che affrontano gravidanza, parto e allattamento o a coloro che soffrono di disturbi alimentari, è possibile, sotto stretto controllo medico, assumere integratori alimentari a base di sali minerali (in particolare ferro, zolfo e zinco), biotina, vitamine del gruppo B, aminoacidi e vitamina E, in modo da contrastare la caduta dei capelli e nello stesso tempo fortificare il capello.
Terapie mediche per la caduta dei capelli.
Qualora i rimedi naturali non riescano ad arrestare la caduta dei capelli, il medico potrebbe decidere di approcciarsi al problema con una terapia farmacologica o, nei casi più gravi, ricorrere al trapianto di capelli o a terapie sperimentali.
Farmaci anticaduta.
Il trattamento farmacologico per la caduta dei capelli è da riservarsi a quei casi molto gravi di alopecia, e tra i farmaci più usati possiamo citare:
Finasteride: si usa per il trattamento dell'alopecia androgenetica ed il suo ruolo si esplica con l'inibizione dell'enzima 5 alfa reduttasi, responsabile della conversione del testosterone in diidrotestosterone. In questo modo i follicoli piliferi sensibili all'azione del diidrotestosterone non verranno più bersagliati dall'ormone e potranno riuscire a crescere in maniera adeguata. Il farmaco si assume in compresse con una posologia stabilita dal medico in base ai casi.
Minoxidil: si utilizza sia per l'alopecia androgenetica che per quella areata, e si applica direttamente sul cuoio capelluto sottoforma di schiuma o lozione concentrata al 2% o al 5%. Non si sa ancora come questo farmaco, che ha un potente effetto vasodilatatorio, agisca sulla crescita dei capelli, ma si è dimostrato comunque molto efficace.
Ketoconazolo: è un farmaco antimicotico che si utilizza per contrastare la caduta dei capelli sottoforma di shampoo con concentrazione al 2%. Il suo effetto sulla ricrescita sarebbe legato alla capacità del farmaco di rallentare la produzione di diidrotestosterone, ma i meccanismi non sono ancora ben chiari. Può essere usato per il trattamento dell'alopecia androgenetica o per l'alopecia legata a dermatite seborroica o dermatite con presenza di forfora.
Antralina: si utilizza per il trattamento dell'alopecia areata e viene applicata 1 - 2 volte al giorno sul cuoio capelluto con una concentrazione dello 0,5 - 1%. Il suo meccanismo di azione non è ancora ben chiaro.
Trapianto e terapie sperimentali.
Qualora i farmaci sopracitati non producano risultati soddisfacenti è possibile pensare al trapianto di capelli o all'utilizzo di terapie sperimentali. In dettaglio:
Il trapianto di capelli può essere svolto sia prelevando da alcune zone del cuoio capelluto non colpite da alopecia piccole zone di pelle contenenti i capelli compresi di follicolo pilifero ed inserendo poi i capelli nelle zone colpite da calvizie in cui i follicoli piliferi sono ormai atrofizzati, sia prelevando singoli bulbi piliferi da impiantare poi nelle regioni in cui si ha l'alopecia. La durata dell'intervento (che si svolge in anestesia locale), il numero di sedute ed i costi dipendono da quanto è grande l'area da trattare.
Le terapie sperimentali prevedono l'impiego di cellule staminali da trapiantare a livello della papilla dermica, una struttura implicata nella crescita del follicolo pilifero. La tecnica prevede l'isolamento e la coltura di cellule staminali pluripotenti, le quali verrebbero poi impiantate a livello della papilla dermica che darà origine ad un nuovo follicolo pilifero il quale poi, a sua volta, produrrà un nuovo capello. La terapia è attualmente in fase di sperimentazione.
Come abbiamo visto nell’articolo la caduta dei capelli è un fenomeno che, entro certi limiti, rientra nei processi fisiologici, ma in caso di eccessiva perdita degli stessi è bene affidarsi allo specialista che saprà trovare la terapia più appropriata.
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