Ultimo aggiornamento:
Un calendario di gravidanza che, settimana per settimana, illustra i sintomi e gli esami da fare e lo sviluppo del feto in ogni trimestre. Una guida che illustra la crescita del futuro bambino in tutte le fasi, ed accompagna la mamma dal test di gravidanza al momento del parto.
Cerchiamo di fare chiarezza su quali sono le fasi della gravidanza, cerchiamo cioè di analizzare, settimana per settimana, cosa accade durante i nove mesi dal concepimento alla nascita.
I cambiamenti del corpo nelle rispettive settimane di gestazione e gli stadi di sviluppo del feto insieme ad un calendario dei sintomi e degli esami da fare nei vari trimestri, aiuteranno la futura madre a vivere con serenità l'attesa.
Il periodo di gestazione viene normalmente suddiviso in tre trimestri:
Naturalmente durante i nove mesi di gestazione, la futura mamma si sottoporrà a tutta una serie di esami per verificare di volta in volta che la gravidanza stia procedendo nel migliore dei modi e che il suo fisico stia reagendo bene alla nuova vita che cresce dentro di lei.
Come vedremo in generale possiamo distinguere due tipi di esami:
Alcuni di questi esami si possono eseguire in determinate settimane di gravidanza in esenzione, presso le strutture del Sistema Sanitario Nazionale.
Mentre la mamma si sottopone a tutti i controlli necessari per valutare come sta proseguendo la gravidanza, il bambino cresce, passa da embrione a feto, da pochi millimetri a circa 50 cm (lunghezza media del feto al momento della nascita), da pochi grammi a 3000 gr (peso medio del feto al momento della nascita).
Prima di tutto, cerchiamo di capire come datare una gravidanza, in quanto spesso i nostri calcoli non coincidono con quelli del ginecologo e dell’ostetrica.
Per calcolare le settimane, sebbene la gravidanza ha inizio quando la cellula uovo e lo spermatozoo si incontrano al momento dell’ovulazione (circa al 14 giorno del ciclo mestruale), si fa riferimento al primo giorno dell’ultima mestruazione conosciuta.
Quindi, quando saranno trascorse due settimane dal concepimento, in realtà la gravidanza sarà datata come 4 settimane, che è in genere il momento in cui la donna si rende conto di “avere un ritardo” ed esegue il test di gravidanza.Questo perché spesso la donna non ovula in un giorno preciso e quindi si usa questa misura standard per calcolare il tempo della gravidanza.
La durata fisiologica della gravidanza è di circa 40 settimane, ossia nove mesi finiti.
Ma in realtà già dalla 37 settimana comincia la preparazione del corpo al momento del parto, quindi è considerato fisiologico anche un parto che avviene a 38 o 39 settimane.
Il primo trimestre va dal primo giorno dell’ultima mestruazione fino a 13 settimane di gravidanza.
L’assenza delle mestruazioni è il primo sintomo determinante per la donna per capire di essere incinta.
In questo periodo il seno inizia ad ingrossarsi, come anche l’utero, che talvolta causa dei lievi crampi che però alcune donne possono confondere con quelli premestruali. Ecco perché è solo in assenza delle mestruazioni che il sentore di una gravidanza inizia a farsi più consistente.
Durante i primi tre mesi inoltre l’assestamento del corpo al nuovo stadio può provocare repentini sbalzi di umore, un senso di stanchezza costante associato ad una maggiore sensibilità agli odori ed ai sapori, cui spesso fa seguito un vero e proprio rifiuto in relazione a certi tipi di alimenti, oltre che alla comparsa delle cosiddette nausee mattutine.
Possono anche verificarsi possibili perdite ematiche dovute all'impianto dell’embrione.
Nel momento in cui si incontra la cellula uovo con lo spermatozoo nella tuba uterina, avviene la fecondazione. Le due cellule si fondono per crearne una sola, i DNA si riassemblano e creano un corredo genetico nuovo: una nuova vita.
La cellula comincia a dividersi in tante altre cellule assumendo nel tempo l’aspetto di una mora (morula) e nei cinque giorni successivi arriva in utero dove comincerà ad impiantarsi e resterà per circa 40 settimane.
Circa 14 giorni dopo la fecondazione, arriva il primo segnale: la mancanza della mestruazione.
Il test è positivo e il valore delle BHCG (ormone prodotto solo in gravidanza) lo confermano: la gravidanza è in atto!
All'inizio del secondo mese, l’embrione è lungo pochi millimetri, la sua circolazione comincia a fondersi con quella della mamma, attraverso il processo di placentazione che si completa dopo l’ottava - decima settimana, quando il corpo luteo che aiuta l’embrione con la produzione di progesterone “passa il testimone” alla placenta che si occuperà del piccolo fino alla nascita.
Verso la 5 - 6 settimana il cuore dell’embrione comincia a battere velocemente ed è possibile ascoltarlo tramite una ecografia ostetrica. La testa comincia a aumentare di volume, compaiono gli abbozzi degli arti e anche alcune parti di organi, come l’apparato digestivo.
Alla fine del secondo mese, l’embrione è lungo circa 2 cm e pesa più o meno 5 grammi.
Continua sempre più la crescita del sistema nervoso, le cellule cominciano a entrare in connessione tra loro.
L’embrione appare vitale (anche se la mamma non percepisce ancora i movimenti!) e nuota nel liquido amniotico, che è la sostanza che lo protegge e nutre per tutto il tempo della gravidanza.
Comincia ad avvertire gli stimoli materni e così se la mamma è stressata o in agitazione, ne risente accelerando il battito cardiaco.
Verso la fine del 3 mese, comincia a bere il liquido amniotico e deglutisce, cominciando a stimolare anche la funzionalità renale.
Alla fine del terzo mese la lunghezza è di circa 6 -7 cm e il peso più o meno intorno ai 20 gr.
Durante il primo trimestre, dal test di gravidanza positivo fino alla 13 settimana, occorre fare dei semplici esami sia per valutare la salute della madre che per monitorare lo sviluppo dell'embrione. Alcuni esami sono obbligatori e quindi passati dal Servizio Sanitario, altri, invece, sono facoltativi e quindi a pagamento.
Esami in esenzione:
Esami non in esenzione non obbligatori:
Esami per valutare il benessere fetale:
Le indagini genetiche in una fase così precoce, come la villocentesi, vanno decise in accordo con il proprio medico di fiducia e anche in base alla storia medica della futura mamma e del padre.
Il test combinato non da la certezza che il feto sia sano, ma solo che percentuale c’è, in base ai valori raccolti, che il feto sia sano. E’ quindi una indagine di screening. La certezza si può avere solo dall'amniocentesi o dalla villocentesi.
E’ possibile che la donna venga sottoposta a più di una ecografia in questa fase della gravidanza, in quanto c’è una piccola percentuale di rischio di aborto fino all’8 - 10 settimana e c’è l’ansia che tutto proceda per il meglio, oltre il desiderio di ascoltare il battito dell’embrione, che in questo periodo è l’unico segnale concreto della sua esistenza, dato che la mamma non ne percepisce ancora i movimenti attivi.
Il secondo trimestre va dalla 14 alla 27 settimana di gravidanza.
Dopo il rialzo e la stabilizzazione dei valori degli ormoni BHCG e progesterone, le nausee cominciano a essere più lievi mentre il seno e l’utero continuano ad aumentare di dimensioni. A causa dell’aumento di volume, l’utero comincia a spingere e pesare sul pube e questa è una delle cause per cui dal quarto mese di gravidanza circa si avverte un frequente stimolo ad urinare.
Contemporaneamente, anche a causa degli alti valori di progesterone circolante, possono registrarsi fenomeni di stitichezza a cui spesso si associa la comparsa di emorroidi.
Puoi approfondire come prevenire le fastidiose emorroidi che compaiono in gravidanza.
Dal quinto mese in poi superate le nausee si possono manifestare invece degli improvvisi attacchi di fame.
La pancia inizia a diventare evidente e si comincia a registrare un aumento di peso costante e possono iniziare a manifestarsi anche i primi dolori alla schiena, che spesso accompagnano la donna fino alla fase finale della gravidanza. Per questo sarebbe bene cercare di fare un po’ di attività fisica blanda e compatibile con lo stato di gravidanza, come ad esempio il nuoto, per rafforzare i muscoli della schiena e dell’addome affinchè sopportino meglio il peso del pancione.
Si può presentare uno scurimento della cute in alcune zone: areola mammaria, linea alba dell’addome, viso (cloasma gravidico). e si ha la percezione dei primi movimenti fetali, avvertiti come “bollicine nello stomaco”
Il secondo trimestre è la fase in cui pian piano si formano tutte le strutture vitali del feto, matura il sistema nervoso, gli organi crescono.
Già dalla 13 settimana, durante l’ecografia, è possibile vedere come quello che ormai sta diventando un feto si muove nel liquido amniotico e può persino fare le prime capriole!
Si possono distinguere gli arti e nonostante i movimenti siano decisi, lo spazio abbondante che lo circonda non gli permette di farsi ancora sentire chiaramente dalla mamma.
Alcune donne però cominciano ad avvertire delle “strane bollicine” già dalla 15- 16 settimana, specie se si tratta della seconda gravidanza.
Le palpebre sono chiuse ma sono già presenti alcuni movimenti dei bulbi oculari. Inizia a svilupparsi il senso dell’udito, anche se le orecchie non saranno ancora complete fino alle 24 settimane.
Alla fine del quarto mese, comincia a comparire una sorta di leggera peluria (lanugine) che resterà fino a dopo il parto.
Al termine del 4 mese, il feto peserà circa 80 grammi e la sua lunghezza sarà di tra 10 e 11 cm.
Questo è il periodo dello sviluppo dei sensi del feto. Il primo è il gusto, infatti, sviluppa le papille gustative e assapora il dolce. Gli occhi sono ancora chiusi ma cominciano a crescere ciglia e sopracciglia. Inoltre comincia a percepire i suoni materni.
Comincia l’accumulo del tessuto adiposo che lo terrà caldo, le unghie si sono ormai formate, gli arti sono in continuo movimento, con calcetti, pugni e può addirittura succhiare il pollice. La mamma comincia a percepirne i movimenti. Compaiono anche le impronte digitali sui polpastrelli.
Il sistema cardiocircolatorio è in continuo sviluppo, così come il sistema nervoso. Nei polmoni cominciano a comparire gli alveoli, il sistema digerente comincia a produrre i succhi gastrici per la digestione.
I reni funzionano e scambiano liquidi con l’esterno del corpo fetale, sul quale si comincia a formare una sostanza bianca, densa: la vernice caseosa, che proteggerà la pelle del piccolo dalla macerazione che gli causerebbe il liquido amniotico.
I genitali sono ben visibili ed è possibile distinguere il sesso del neonato, se la posizione in cui si trova lo permette.
Al termine del 5 mese, il feto è lungo circa 15 -16 cm e pesa circa 250 gr.
Da questo momento in poi, gli organi continuano la loro maturazione ma soprattutto cresce il numero delle cose che il feto riesce a percepire e fare.
Ad esempio prende confidenza col proprio corpo, toccandosi il viso o le manine. Reagisce agli stimoli esterni, percepisce i suoni dall'esterno e questo gli provoca una risposta. E’ da questa fase che si consiglia di far ascoltare la musica al piccolo, a quanto pare ricorderà dopo la nascita le sensazioni che queste melodie gli hanno evocato durante la vita fetale.
Può provare dolore e talvolta la mamma può essere inconsapevole spettatrice di una cosa caratteristica che può accadere: il singhiozzo. E’ fisiologico e fa parte del processo di maturazione polmonare, che si completerà al momento del parto.
Verso la fine del sesto mese, comincia la produzione del surfattante, la sostanza che si crea tra le pareti polmonari ancora attaccate tra di loro e che alla nascita gli permetterà, con il primo pianto, di fargli “aprire” i polmoni e respirare autonomamente.
Dopo aver formato gli organi, da questo momento in poi comincia a mettere sempre più peso, per cui i movimenti che prima faceva in modo instancabile cominceranno, col passare delle settimane a diventare sempre più lenti.
Si sono formate tutte le ossa (alcune delle quali poi si fonderanno tra loro) e anche la pelle sta completando la sua maturazione, con la formazione di tutti gli strati sebbene sia ancora parzialmente traslucida, lasciando intravedere i vasi al di sotto di essa.
Si alternano momenti in cui il feto è sveglio e momenti in cui dorme ed è possibile svegliarlo stimolandolo dall'esterno.
Alla fine del sesto mese, pesa tra i 500 e i 600 g ed è lungo circa 21 cm, dalla testa al sacro.
Gli esami che si possono eseguire in esenzione sono:
Esami non in esenzione:
Esami prenatali.
In queste settimane, l’indagine prenatale più importante è l’amniocentesi. Essa infatti si esegue di norma tra la 16 e la 18 settimana di gravidanza e consiste in un prelievo di liquido amniotico per analizzare il cariotipo, ossia il corredo genetico, del feto.
In media la risposta arriva in 20 giorni. Non è obbligatoria, ma viene consigliata a tutte le donne che hanno una età superiore a 35 anni, ai genitori che hanno anomalie genetiche o che hanno in famiglia casi di malattie ereditarie, alle donne che hanno un test combinato o una traslucenza alterata.
Con questa analisi è possibile scoprire anche il sesso del feto.
Se la donna, per sua scelta o perché ha un basso rischio, non vuole sottoporsi all'amniocentesi, è possibile scoprire il sesso del nascituro anche attraverso le ecografie, che ormai non sono più vaginali ma addominali. In questa fase, infatti, i genitali cominciano a diventare evidenti.
In questa fase, l’indagine prenatale si concentra sulla ecografia morfologica, che si esegue tra la 19 e la 21 settimana. Nel caso si preferisca prenotarla in una struttura pubblica, è necessario anticiparsi, in quanto spesso le liste di attesa sono lunghe. Altrimenti è possibile eseguirla nelle strutture private o presso il proprio ginecologo.
E’ una normale ecografia, più lunga del solito, durante la quale si studia approfonditamente la morfologia fetale, dalle strutture nervose, al cuore, agli arti, fino anche alla conta delle dita di mani e piedi. Questa, specie se abbinata all'amniocentesi, permette di escludere la presenza di numerose patologie, quali ad esempio la labiopalatoschisi (labbro leporino), o difetti cardiaci. .
Nel caso ci fosse qualcosa di sospetto o anomalo, è possibile effettuare la flussimetria, per valutare anche la funzionalità placentare e quindi il benessere fetale.
In questo periodo, la donna, se è lavoratrice, è bene che prepari la documentazione per l’astensione obbligatoria dal lavoro, che va consegnata entro la 28 settimana.
Va dalla 28 settimana fino al termine della gravidanza, 38 - 40 settimane.
Durante il terzo trimestre, il feto comincia a mettere peso e quindi raggiunge l’altezza dello stomaco e possono verificarsi fenomeni di bruciore o reflusso esofageo, prurito e gonfiore degli arti inferiori, specie se la mamma ha preso molto peso durante le settimane precedenti.
Dal settimo mese in poi è frequente che vi sia un aumento della sudorazione, e possono diventare più intensi i dolori alla schiena e al pube, in particolare verso il nono mese lo stimolo ad urinare può sfociare in fenomeni di lieve incontinenza, in quanto il feto si posiziona, in condizioni di fisiologia, con la testa in giù e preme sulla vescica.
La digestione diventa più lenta e difficile e si possono manifestare degli episodi di insonnia, specie se il bimbo è movimentato nelle ore notturne, o per la difficoltà di riuscire a trovare una posizione che permetta alla madre di riposare bene. Inoltre il peso del feto, se la madre si posiziona supina, può causare affanno e talvolta episodi di svenimento.
Il gonfiore agli arti inferiori va via via accentuandosi man mano che si avvicina il momento del parto, momento che viene preannunciato anche da un forte senso di affaticamento e da crampi addominali, che possono essere confusi con l’inizio delle contrazioni (contrazioni di Braxton Hicks).
L’ultima fase della gravidanza: dalla 37 settimana al parto: da qui in poi c’è la preparazione al parto.
Le donne alla prima gravidanza, intorno alla 38 settimana, avvertono una sorta di sollievo respiratorio, in quanto il bimbo comincia già a posizionarsi nel canale del parto e quindi la parte superiore (il sacro) che comprime i polmoni materni “scende” e aiuta la mamma a sentirsi un pò meglio.
Nelle donne che hanno già avuto una gravidanza, il bimbo resta “alto” in quanto la discesa nel canale del parto comincia in concomitanza della dilatazione, durante il travaglio.
E’ facile che dalla pancia materna possa intravedersi un “bozzo”, che può essere un gomito o un ginocchio, in quanto lo spazio angusto lo costringe a spingere per cui i movimenti sono ben visibili anche dall'esterno, a occhio nudo.
E’ il periodo in cui si valuta la crescita fetale, la posizione del feto e tutti quei fattori che possono indirizzare la donna verso un parto spontaneo, se tutto è andato bene.
Il feto è più proporzionato e si è attenuata la grandezza della testa rispetto al resto del corpo.
Il cordone ombelicale è piuttosto evidente e provvede alla nutrizione del feto, attraverso la placenta, che regola anche gli scambi dei prodotti di scarto.
Ha sempre più bisogno di nutrienti per crescere e aumentare di peso e lunghezza, e a questo scopo provvede la mamma con la sua alimentazione.
Approfondisci come seguire una corretta alimentazione in gravidanza.
Non è infrequente che a quest’epoca la donna cominci a soffrire di anemia e carenza di ferro, dato che il piccolo prende da lei tutto ciò che gli serve.
Ormai risponde agli stimoli esterni, anche a quelli visivi, specie la differenza tra luce ed ombra.
Il cervello è sempre più sviluppato, i movimenti sono sempre più precisi e fini, può addirittura rispondere “ballando” alla stimolazione con la musica.
Alla fine del 7 mese, comincerà il rapido “ingrassamento” del feto, che si prepara al rush finale e al momento del parto.
A quest’epoca pesa circa 1.100 gr ed è lungo circa 35 cm, dalla testa ai piedi.
A questo punto, con alcune difficoltà, il bambino potrebbe già sopravvivere all'esterno del corpo della mamma in modo parzialmente autonomo, anche se sarebbe comunque più a rischio di infezioni e problemi polmonari.
Il feto risponde agli stimoli esterni, si allena a respirare, ama ascoltare la voce della mamma o di chi sta all'esterno, dorme e si sveglia, ha già le sue preferenze sulle posizioni da assumere e dovrebbe essere già posizionato a testa in giù, dato che poi comincerà sempre meno spazio per potersi muovere.
Acquista sempre più nuove capacità, come la termoregolazione. Questo grazie al fatto che il cervello continua a maturare e il processo terminerà quando il bimbo sarà poi grande.
La pelle ormai è distesa e i capelli si fanno più o meno folti, a seconda del bambino.
Le ossa continuano a fortificarsi anche se quelle del cranio resteranno più “morbide” fino a dopo il parto, in quanto alcune di esse si sovrapporranno per permettere alla testa di ridurre il diametro e passare attraverso il canale del parto. Solo dopo, cominceranno a calcificarsi e indurirsi definitivamente.
Le palpebre si aprono e si chiudono a seconda dello stato di veglia o sonno e l’iride assume pian piano una colorazione particolare, blu scura: il colore però non è definitivo e quello reale apparirà chiaro e visibile solo dopo alcuni mesi dalla nascita.
L’urina arriva in vescica e il piccolo passa gran parte della giornata a dormire. Ma quando è sveglio si fa sentire anche se ormai, avendo messo su peso, i movimenti sono più limitati.
Alla fine dell’ottavo mese, il peso è di poco sotto i 2000 gr e la lunghezza è di circa 42 cm.
La pelle ormai non è più trasparente ma rosea e i vasi non sono più visibili in quanto si è accumulato il tessuto adiposo.
Il feto raggiunge, sebbene sia a testa in giù quasi certamente, posizioni sempre più alte nel grembo materno, per cui è probabile che la mamma cominci ad accusare qualche difficoltà di respirazione, specie in posizione supina.
Tutto ciò che la mamma fa, si ripercuote sul feto che reagisce. Ad esempio è possibile sentire il bimbo che non si muove se la mamma è a digiuno, ma appena viene introdotto un cibo, specie se zuccherino, il feto comincerà a farsi sentire energicamente.
Di contro, alcuni bimbi protestano se la mamma resta a digiuno per molto tempo.
Si prepara anche il sistema immunitario a combattere le prime infezioni, dato che l’ambiente materno, se intatto, è sterile.
Ora è solo il momento di attendere la nascita, dato che tutte le strutture sono pronte, compresi i polmoni, a vivere nel mondo esterno.
Dalla fine del nono mese in poi, tutta la preparazione è finalizzata al momento del parto.
Pesa circa 2800 g ed è lungo circa 46 cm.
Gli esami che si possono eseguire in esenzione sono:
Indagini prenatali fino al parto.
Tra le indagini prenatali, invece, si comincia l’esecuzione dell cardiotocografia. E’ un esame non invasivo, viene effettuato appoggiando due sensori sulla pancia della mamma: uno valuta l’attività cardiaca fetale e l’altro l’attività contrattile dell’utero. E’ possibile così capire se ci sono contrazioni preparatorie che la mamma non avverte, la vitalità fetale e come il nascituro reagisce in presenza di contrazioni.
Eventualmente la donna fa tutti gli esami che le saranno necessari in caso di parto cesareo.
Presso il proprio ginecologo, è possibile controllare ecograficamente la quantità di liquido amniotico, che fisiologicamente in questo periodo tende a diminuire, la posizione del feto, che si prepara al parto, la lunghezza e la consistenza della cervice, per valutare eventuali cambiamenti che preannunciano l’inizio del travaglio.
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Dimagrire Esercizi Diete Bellezza Psicologia Integratori Gravidanza Massaggi Applicazioni