Le punture delle zanzare tigre possono provocare forti reazioni allergiche e la trasmissione di malattie virali quali la febbre gialla o la febbre dengue e la malattia associata al virus Zika. Vediamo come prevenire le fastidiose punture e quali sono i trattamenti farmacologici o naturali per alleviare la sintomatologia.
La zanzara tigre, nome scientifico Aedes albopictus, è una varietà di zanzara che appartiene alla famiglia delle Culicidae. Le sue dimensioni variano dai 2 ai 10 millimetri ed ha un corpo nero con delle striature bianche che ricorda, in qualche modo, il mantello della tigre.È un insetto ematofago, ovvero si nutre di sangue, che si procura attraverso un pungiglione che viene introdotto nelle vittime; esso secerne una sostanza (responsabile poi del classico ponfo post - puntura) in grado di impedire la coagulazione del sangue così che l'animale possa succhiarlo agevolmente. A differenza di altre specie di zanzare, la zanzara tigre è un insetto diurno e tende quindi a pungere le sue vittime durante il giorno. La ritroviamo prevalentemente nelle regioni calde ed umide, ed è originaria del Sud - Est asiatico.
Ciclo vitale di questo insetto.
La zanzara tigre si riproduce in luoghi in cui vi è acqua stagnante (vasi, fognature, sottovasi, specchi d'acqua e così via) in quanto le uova vengono deposte sopra la superficie dell'acqua. Il ciclo vitale è così composto:
La femmina depone le uova a livello dell'acqua; si stima che le uova vengano deposte all'incirca 60 ore dopo che la zanzara ha consumato l'ultimo pasto. In linea generale una singola zanzara può deporre dalle 40 alle 80 uova.
Se vi è una quantità d'acqua sufficiente le uova si schiudono nel giro di un'ora dando origine alle larve. Qualora invece la quantità d'acqua non sia sufficiente le uova possono sopravvivere in uno stato quiescente fino a 4 mesi, purché vi siano una temperatura di circa 25°C e un tasso di umidità compreso tra il 60% e il 70%.
Le larve passano attraverso quattro stadi di sviluppo fino a diventare pupe, ovvero lo stadio finale da cui poi avrà origine l'adulto nel giro di 1 - 2 giorni. La tempistica di sviluppo dalla larva all'adulto va da un massimo di 15 - 20 giorni in primavera, ad un minimo di 6 - 8 giorni in estate.
Una volta originato l'adulto, questo si accoppia, facendo ricominciare il ciclo.
La zanzara tigre è pericolosa?
La zanzara tigre è un problema sanitario perché ha un comportamento molto aggressivo durante le ore diurne, al mattino o al tramonto. Come tutte le zanzare è la femmina che punge gli esseri viventi perché ha bisogno di sangue per nutrire le uova. La zanzara tigre può causare problemi all'uomo che vanno dal semplice ponfo post - puntura, alla trasmissione di gravi patologie che possono mettere a rischio salute e vita umana.
Sintomi della puntura dell’ Aedes albopictus.
Il problema meno grave che la zanzara tigre può provocare all'essere umano è lo sviluppo del cosiddetto ponfo dopo la puntura. Tale ponfo può causare:
Forte prurito che fa sì che il soggetto si gratti in modo violento.
Gonfiore, irritazione e arrossamento a livello del ponfo.
Dolore a livello del sito di puntura.
In rari casi possono manifestarsi sintomi sistemici e gravi come le reazioni allergiche ed anafilattiche. Queste reazioni avvengono per lo più in soggetti predisposti ed allergici.
Malattie trasmesse.
Il problema più grave rappresentato dalla zanzara tigre è che questo insetto può essere vettore di agenti patogeni i quali svolgono il loro ciclo vitale all'interno della zanzara e vengono inoculati nell'ospite al momento della puntura. Tra quelli possibili abbiamo:
Virus zika, responsabile di una patologia simile all'influenza che ha una durata di circa 7 giorni e che solitamente è auto - limitante.
Virus responsabili della cosiddetta febbre dengue, una patologia che compare con sintomi quali febbre molto alta (sopra i 39°C) e rash cutaneo simile a quello del morbillo.
Virus responsabili della febbre gialla, una patologia caratterizzata nelle sue forme più gravi da insufficienza epatica, ittero, emorragie cutanee e insufficienza renale.
Virus responsabili della patologia nota come chikungunya, che si manifesta con febbre, mal di testa, dolori articolari ed esantema maculopapulare.
Virus che causano encefalite, ovvero un'infiammazione del cervello che può avere conseguenze anche molto gravi.
Come combattere la zanzara tigre.
Le misure di prevenzioni sono fondamentali per evitare la diffusione della zanzara tigre in modo da evitare di essere punti. Anche i repellenti naturali e di sintesi servono per evitare la fastidiosa sintomatologia ed in caso di puntura è possibile curare l'irritazione ed il prurito con farmaci appositi.
Prevenzione.
La lotta alla zanzara tigre spetta alle istituzioni sanitarie oltre che ai singoli cittadini.
I comuni e le istituzioni sanitarie, infatti, devono individuare e distruggere i focolai per limitare la diffusione dell’insetto.
Il centro di riferimento per il controllo di quest'insetto è il Laboratorio di parassitologia dell’Istituto superiore di sanità che, attraverso numerosi studi, segnala i comportamenti alle Asl e dai Comuni.
Poiché la zanzara tigre depone le uova vicino all'acqua è necessario controllare tutte le zone in cui vi è ristagno di acqua come fontane e aiuole.
Le autorità dovrebbero effettuare trattamenti contro le larve in tutte le aree dove l’infestazione può essere particolarmente intensa. Inoltre le autorità devono svolgere una campagna informativa per coinvolgere i cittadini nella lotta alla zanzara tigre.
In linea generale viene consigliato di:
avere cura di svuotare vasi e sottovasi sui balconi o nei giardini di casa per eliminare l'acqua stagnante che si accumula in essi.
Pulire in modo costante i tombini, avendo cura di togliere foglie secche e detriti che possono provocare ristagni d'acqua, e aggiungere delle pastiglie di cloro per rendere l'acqua non adatta allo sviluppo delle larve.
Se vi sono vasche o acquari introdurre tra le specie di pesci dei larvivori, cioè dei pesci che si nutrono delle larve degli insetti.
Utilizzare ogni 15 giorni delle sostanze larvicide da mettere nei tombini e nei canali di scolo. Una delle sostanze più utilizzate è il Bacillus thuringiensis israelensis, un prodotto naturale basato su una tossina batterica specifico per evitare lo sviluppo delle larve della zanzara tigre.
Utilizzare nei balconi e nei giardini delle piante che tengono lontane le zanzare quali geranio, citronella, lavanda, menta o basilico.
Utilizzare trappole a base di sostanze quali anidride carbonica, ammoniaca, acido lattico ed altre sostanze volte a simulare l'odore del corpo umano e ad attirare le zanzare.
Apporre a finestre e balconi delle zanzariere metalliche o in nylon.
Utilizzare dei repellenti appositi per proteggersi dalle punture.
Rimedi naturali.
Per contrastare il fastidio provocato dal morso della zanzara tigre è possibile ricorrere ai rimedi naturali. Tra i rimedi naturali più indicati dalla medicina alternativa troviamo:
Gel a base di aloe vera, una pianta i cui principi attivi (antrachinoni catartici) hanno proprietà antinfiammatorie molto potenti. Va applicato direttamente sulla parte da trattare.
Tea tree oil, o olio essenziale di melaleuca, che, grazie ai suoi 48 principi attivi (tra cui terpinene e cineolo), ha attività antinfiammatoria ed antipruriginosa. Si miscelano 2 - 3 gocce di tea tree oil in un cucchiaino di olio di oliva o di olio di mandorle dolci e si applica con un batuffolo di cotone sulla parte da trattare.
Cipolla, che, grazie al contenuto di composti solforati, ha attività antinfiammatoria e antipruriginosa. Basta tagliarne una fettina e lasciarla in posa sulla parte da trattare per circa 5 minuti.
Mieleche ha proprietà emollienti ed antibatteriche. Lo si applica direttamente sul ponfo per alleviare gonfiore e prurito.
Bicarbonato che presenta proprietà antipruriginose ed antinfiammatorie. Si miscelano 2 cucchiaini di bicarbonato con un po' d'acqua fino a che non si raggiunge una consistenza pastosa e si applica sulla parte da trattare mantenendolo in posa per 5 minuti.
Oli essenziali che contengono numerose sostanze in grado di ridurre infiammazione e prurito. Quelli maggiormente indicati per le punture di zanzara (da applicare sulla parte da trattare con un batuffolo di cotone) sono olio di rosmarino, olio di lavanda e olio di cedro.
Aglioche, grazie al suo contenuto di allicina, ha proprietà antinfiammatorie e disinfettanti. Se ne taglia uno spicchio a metà e lo si strofina dolcemente sulla parte da trattare.
I repellenti naturali o di sintesi.
Efficaci contro la zanzara tigre, sono molti repellenti di sintesi quali:
DEET abbreviazione di dietiltoluamide, che ha un tempo di azione di circa 5 ore. Questa sostanza, disponibile sotto forma di gel o spray,è ritenuta sicura per gli uomini se utilizzata nei dosaggi raccomandati. Un utilizzo improprio, può provocare irritazioni, mal di testa, perdita di memoria e tremori. La DEET deve essere utilizzata con concentrazioni del 20 percento per 100 grammi di prodotto, da persone maggiori di 12 anni. È disponibile in forma di crema o spray.
Citrodiolo o Paramatandiolo è un composto vegetale e utilizzato come repellente per zanzare. E’ un olio derivante dalle foglie dalla pianta di eucalipto citrato, ma può anche essere sintetizzato in laboratorio. L’efficacia può variare a seconda delle concentrazioni, maha un’efficacia breve, per cui deve essere ripetutamente applicato. Può essere utilizzato anche per i bambini piccoli ad una concentrazione non superiore al 6%.
L’icaridina è uno dei più recenti principi attivi per combattere le zanzare.E’ una miscela di quattro sostanze simili che può avere un'efficacia dalle 3 alle 10 ore.Poiché questa sostanza viene scarsamente assorbita dalla cute, è indicata anche a bambini con più di 2 anni.
Non sembrano invece essere utili i dispositivi che emettono ultrasuoni ed i comuni insetticidi in quanto non sembrano riuscire a tenere lontane le zanzare in modo efficace.
Farmaci.
Per quanto riguarda i farmaci, quelli maggiormente utilizzati sono le pomate da applicare sulla zona da trattare, a base di cortisone o sostanze antistaminiche, per ridurre prurito ed infiammazione.
Ricordiamo che l’articolo ha uno scopo esclusivamente informativo; per maggiori informazioni sui rimedi contro le punture di zanzara tigre consultate il medico.
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