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Perchè è cosi difficile smettere di fumare? Quali sono le tecniche più efficaci per rinunciare alla sigaretta usufruendo dei benefici senza cadere negli effetti collaterali quali attacchi di stress, fame nervosa ed ansia? Scopriamolo.
Ormai i danni che il fumo, anche passivo, provoca sono noti a tutti. Nonostante ciò fuma più del 22% degli italiani. Frequentemente, purtroppo, si smette di fumare quando è ormai troppo tardi, quando, cioè, si sono verificate patologie molto gravi che interferiscono con una normale condotta di vita. Per dare una spinta a quanti affermano di voler smettere, ma di non riuscirci vediamo, quali patologie e problemi di salute possono essere causati dal fumo sperando che questo possa spingere qualcuno a smettere prima che sia troppo tardi.
In passato, parliamo degli anni tra il 1560 e il 1565, le sigarette (così come le conosciamo oggi) non esistevano; si fumava tabacco. Importato in Europa dalle coltivazioni dell’America centrale, il tabacco iniziò dapprima a essere venduto nei paesi dal clima mite, dove si finì poi per coltivarlo. Dobbiamo, dunque, ringraziare Cristoforo Colombo che, arrivato a Cuba, trovò gli indigeni fumare strani rotolini di foglie, chiamati “tobaccos” nella lingua del posto. Poi, i conquistatori spagnoli e francesi iniziarono a importare le foglie e a diffonderne la coltivazione in Europa, sostenendo in lungo e in largo che il tabacco avesse proprietà curative e mediche.
Dapprima annusato, poi ciccato e, infine, fumato, il tabacco iniziò, infine, a essere mischiato con la nicotina (dal nome di Jean Nicot, l’ambasciatore francese che portò il tabacco in Francia), la responsabile della maggior parte degli effetti negativi della sigaretta.
Tendenzialmente si inizia a fumare da giovani, quando la sigaretta è un modo per evadere dal controllo dei genitori e sentirsi “grandi”. La curiosità del fumo e di cosa si prova a fumare è sicuramente più forte quando genitori o fratelli sono fumatori.
In realtà, però, molti giovani iniziano a fumare anche se figli di non fumatori. Questo accade, ad esempio, quando si frequenta un gruppo in cui è diffusa la moda della sigaretta; per farsi accettare dal resto del gruppo, lo imitano.
In genere, una volta che si comincia a fumare, il danno è fatto! Molto spesso, infatti, chi fuma attribuisce alla sigaretta solo ruoli positivi: riesce a ridurre lo stress, fa stare rilassati, è ottima per digerire, tiene svegli e via dicendo.
Ma sappiamo bene che sono tutte scuse! Si idealizza la sigaretta attribuendole caratteristiche e meriti che non possiede affatto… In realtà, invece, il fumatore medio fuma per alcune semplici ragioni che continuano a riproporsi ogni singolo giorno.
Ora che conosciamo i pericoli da affrontare nella lotta alla sigaretta, abbiamo tutte le carte per decidere veramente di smettere di fumare (e di avvelenarci con le nostre mani…). Molto spesso, però, la sola forza di volontà non basta e diventa necessario avvalersi di un aiuto esterno.
Vediamo prima qualche consiglio per tutti quelli che vogliono provare a riuscirci da soli e poi dei suggerimenti per chi preferisse farsi sostenere dall'aiuto di personale esperto e qualificato.
La cosa fondamentale per intraprendere questo cammino è provare una forte determinazione ed essere animati da grande forza d’animo. Senza questi due alleati, non si va da nessuna parte. Se ne siamo provvisti, ecco i passi da fare:
Per eliminare le sigarette può essere utile ricorrere a rimedi naturali e a prodotti a base di erbe che aiutano a liberarsi dalla nicotina sia fisicamente che mentalmente.
Consiste nell'utilizzo di dispositivi vari che contengono nicotina (a bassi dosaggi) in modo da abituare gradatamente l’organismo all'astinenza:
Uno degli ultimi ritrovati è quello della sigaretta elettronica.
Anche se molti di tali dispositivi contengono una percentuale di nicotina queste sigarette artificiali, secondo uno studio condotto presso l’università di Catania, possono essere un valido aiuto per disintossicarsi lentamente e smettere di fumare gradualmente.
Non tutti però sono d'accordo! Vi è un acceso dibattito sull'utilizzo dei dispositivi che sostituiscono le sigarette.
Molti sostengono, infatti, che le persone che utilizzano le sigarette elettroniche al posto del tabacco hanno minori probabilità di abbandonare il fumo tradizionale rispetto a chi non le usa.
Inoltre, Roberto Boffi, responsabile del centro antifumo dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, conferma che nei vapori emessi dalle diverse sigarette elettroniche sono presenti sostanze cancerogene e metalli pesanti.
Esistono proprio dei farmaci che sostituendo la nicotina aiutano a superare la dipendenza. I medicinali approvati in Italia sono due: il Bupropione e la Vareniclina che sono farmaci antidepressivi che aiutano a superare la dipendenza dalla nicotina ed a superare il desiderio di fumo.
Avete provato a smettere da soli ma i risultati sono scarsi? Non demordete! Non perdete la forza d’animo! La dipendenza varia, infatti, da persona a persona ed è necessario riconoscere il proprio metodo personale per riuscire a smettere. Il vostro potrebbe richiedere l’aiuto di personale qualificato oppure fondarsi su medicinali e prodotti naturali. Vediamo cosa offre il mercato.
È uno metodo, derivante dalla cultura cinese, largamente utilizzato anche nella cura delle tossicodipendenze all'interno delle strutture pubbliche. Come funziona? Con tre sedute al giorno per tre giorni consecutivi; durante ciascuna seduta vengono semplicemente infilati cinque aghi ad orecchio, poi lasciati in posa per 40 minuti. Tutto qui! Sembra banale, ma, secondo alcuni, i risultati sono straordinari. È, però, un metodo abbastanza costoso e della cui efficacia dubitano in molti.
Consiste nell'iniettare sostanze antifumo in punti specifici del corpo, che dovrebbe così mano a mano liberarsi, grazie all'aiuto di queste sostanze, dalla dipendenza alla nicotina.
Puoi approfondire le tecniche della mesoterapia.
Questo metodo unisce la medicina orientale ad una concezione più occidentale. Si tratta di un massaggio che, mettendoci in comunicazione con la nostra anima, fa sì che questa dia al corpo l’impulso necessario a smettere di fumare e riprendere uno stile di vita positivo. Associati a rimedi omeopatici, i massaggi possono essere eseguiti anche da soli, tutti i giorni e in specifiche zone del corpo.
L’ipnosi è una pratica guidata da un terapeuta che utilizza lo stato di trance per inculcare nel paziente tutti i vantaggi per la salute che gli possono derivare dallo smettere di fumare.
La terapia cognitivo comportamentale singola o di gruppo grazie alla condivisione dei problemi con altri fumatori, aiuta il fumatore ad acquisire sicurezza ed a rafforzare la volontà di chiudere con le sigarette. Esistono diversi Centri antifumo presso alcuni ospedali che offrono gratuitamente tali incontri o organizzati della Lega Italiana per la Lotta ai Tumori.
Ogni giorno siamo bombardati da centinaia di messaggi circa le ragioni per cui dovremmo assolutamente smettere di fumare, ma la maggior parte fa leva sulla paura delle malattie (anche letali) di cui potremmo ammalarci. Solo molto più raramente, invece, si parla degli aspetti positivi di una vita senza fumo!
Vediamo, dunque, in concreto i più importanti effetti positivi che si possono avere riuscendo ad eliminare le sigarette dalla routine quotidiana.
Cominciamo solamente col pensare che smettere di fumare aumenta la durata media della vita. Studi statistici di settore hanno, infatti, dimostrato che ogni due sigarette fumate, si perde un anno di vita. Dunque, se un individuo fuma in media dieci sigarette al giorno, ogni giorno riduce la propria vita di circa 5 anni, un’enormità!
Ma c’è di più: smettere di fumare migliora la qualità della vita sotto molti aspetti:
Se calcoliamo che mediamente un pacchetto di sigarette costa 5 euro e che in media se ne fuma uno al giorno, smettendo di fumare si risparmierebbero circa 150 euro al mese da spendere, poi, in maniera decisamente diversa!
Quando si smette di fumare anche l’aspetto estetico ne guadagna! Pian piano, unghie, dita, occhi e denti perdono il colorito giallastro e spento. Anche l’alito e l’odore della nostra pelle migliorerà notevolmente; capelli, bocca e vestiti non puzzeranno più di fumo e non avremo più problemi ad avvicinarci agli altri.
Secondo uno studio apparso sul Journal of the American Medical Association (Jama), smettere di fumare fa bene subito al cuore.
La sigaretta, infatti, contiene nicotina che altera i vasi sanguigni e provoca aterosclerosi.
Entro 5 anni il rischio per il cuore si abbassa di circa il 60%.
Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità il fumo di sigaretta è il maggiore responsabile dei casi di tumore al polmone, alla gola, al seno, e all'intestino. Il fumo di sigaretta, infatti, contiene sostanze cancerogene che, come è stato accertato dall'Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) possono nuocere anche se l'esposizione non è diretta. Tali sostanze, infatti portano mutazioni del DNA che favoriscono lo sviluppo del cancro.
Quanti chiudono definitivamente con le sigarette, compiono alcuni importantissimi passi verso il proprio benessere.
A questo punto, nessun fumatore dirà di non avere delle ottime ragioni per smettere di fumare!
A volte, le buone ragioni possono non bastare ai fumatori più e meno incalliti. Questo perché , anche se di breve durata, lo smettere di fumare comporta difficoltà ed effetti collaterali.Solitamente, però, dopo i primi giorni giorni, il corpo si normalizza e gli effetti collaterali spariscono!
Qualunque effetto negativo dipende, naturalmente, dalla singola persona e varia in base alle personali caratteristiche.
Tuttavia, vi sono degli effetti negativi più frequenti di altri, come:
Il tutto inizia a manifestarsi nei primi 4-5 giorni dopo l’aspirazione dell’ultima sigaretta (con relativa eliminazione di nicotina e tabacco). In questo lasso di tempo, il nostro corpo percepisce un rapido calo degli zuccheri nel sangue (il cosiddetto calo glicemico), all'origine degli effetti negativi che abbiamo appena visto.
Attenzione, però! Questo non significa assolutamente che le sigarette portano zuccheri nel sangue! La realtà è che la nicotina, una volta assunta, si comporta simulando l’ingerimento di sostanze zuccherine, che aumentano momentaneamente il senso di felicità e soddisfazione, tipico del binomio dolci-sigaretta. L’effetto è più o meno lo stesso.
Quando si smette di fumare, quindi, il nostro corpo, per compensare questa nuova situazione, richiede maggiori quantità di cibo: gli ex-fumatori, in pochissimi minuti, possono ingurgitare una media di calorie pari alla dose giornaliera consigliata! E questo più volte al giorno... con conseguente aumento di peso e della massa grassa.
Soprattutto nei primi giorni, la mancanza di nicotina induce quella che viene chiamata sindrome da astinenza. Senza la sigaretta ci si sente inquieti ed irritabili con conseguente difficoltà a concentrarsi ed a prendere sonno.
La nicotina, infatti, se assunta regolarmente stimola nel cervello la dopamina, un neurotrasmettitore che stimola il piacere. Ecco, perché, in assenza di nicotina, il cervello reagisce con la sintomatologia descritta che persiste fin quando il cervello e il corpo si riabitua alla mancanza.
La tosse che insorge quando si smette di fumare non va confusa con la tosse del fumatore.
Mentre la prima è causata dalle sostanze irritanti del fumo, la seconda è una tosse benefica che aiuta l’organismo a rigenerarsi e ripulire i polmoni.
Quando, infatti, si smette di fumare, l’epitelio ciliare presente all'interno dei bronchi, si riattiva e comincia a produrre il muco che serve ad intrappolare gli agenti irritanti presenti nell'aria. In tali condizioni insorge la tosse per espellere il catarro e ripulire gli organi respiratori.
Quando si smette di fumare possono insorgere variazioni della frequenza intestinale, in particolare può causare stipsi. La nicotina, infatti favorisce il transito delle feci, venendo a mancare può comparire stipsi spesso associata a gonfiore di pancia e meteorismo.
La mancanza di nicotina crea stati di ansia continua causata dall'assenza di dopamina, ed è tale stato di irrequietezza che provoca frequenti mal di testa.
Abbiamo quindi visto tutti i benefici che possono derivare dallo smettere di fumare.
Il fumo, infatti, non solo fa male, ma uccide! Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS),ogni anno muoiono 6 milioni di persone a causa del fumo di cui molti fruitori passivo del fumo degli altri.
Esistono poi momenti della vita in cui il fumo è particolarmente dannoso e la gravidanza è uno di questi, infatti non solo attraverso la placenta passa la nicotina, ma anche le sostanze cancerogene contenute nel fumo.
Non solo il fumo influisce sulla fertilità perché abbassa i livelli di progesterone, ma può provocare danni seri al feto:
E’ importante, quindi smettere di fumare anche a gravidanza avviata, infatti, secondo l’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’Istituto Superiore di Sanità, I bimbi nati da madri che hanno smesso di fumare, hanno un peso simile a quello dei figli delle non fumatrici.
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