Quali sono le proprietà del sambuco? Approfondiamone i benefici e le controindicazioni, e impariamo la ricetta dello sciroppo che si ricava dai fiori di questa pianta noto fin dall'antichità per le sue caratteristiche rinfrescanti.
Già i nostri nonni, ma prima ancora Ippocrate (che nel 400 a.C. lo include nella sua personale "farmacia”) e i nativi americani conoscevano le proprietà e i benefici del sambuco. Anche la medicina moderna si è interessata alle proprietà della pianta, nonostante qualche controindicazione, per cui ci si potrà cimentare nel realizzare in casa questo sciroppo dalle proprietà terapeutiche.
Il sambuco è un arbusto deciduo che cresce fino ad un'altezza di 4-6 m e fiorisce in primavera. Le bacche, di color viola scuro, quasi nero, crescono a grappoli nel periodo autunnale e sono commestibili solo a piena maturazione.
In Europa, le specie più comuni sono il sambuco nero (Sambucus nigra), che si trova anche in Asia occidentale, centrale e nell’Africa settentrionale, il sambuco rosso (Sambucus racemosa) e quello nano (Sambucus ebulus).Tra questi, l'unico utilizzato come rimedio popolare è la Sambucus nigra. Dai fiori e dalle bacche si ottenevano rimedi contro l'influenza, il raffreddore, la febbre, le infezioni e la congestione nasale, come documentato dagli scritti dell’erborista inglese Maud Grieve, una revisione completa degli usi storici del sambuco nero, come medicina tradizionale. Prima della scoperta degli antibiotici, il sambuco era, inoltre, utilizzato dagli erboristi, dai farmacisti e dai medici in molte preparazioni.
Sia i fiori che le bacche di sambuco, possiedono particolari proprietà che li rendono adatti alla preparazione di sciroppi e bevande, portatrici di benefici per l’uomo (proseguendo nella lettura troverete, le ricette per realizzarle in casa!).
Sebbene, dunque, la validità scientifica sia ancora un territorio da esplorare, sembra che lo sciroppo ottenuto da fiori e le bacche di sambuco abbiano effetti benefici (ma anche le controindicazioni) sul corpo umano:
Approfondisci quali sono le piante drenanti utilizzate per tisane e decotti.
Ma da quali valori nutrizionali e composti attivi i fiori e le bacche di sambuco derivano tutte queste proprietà?
I fiori contengono triterpeni, flavonoidi e acidi fenolici, piccole quantità di minerali, steroli, mucillagini, pectine, proteine, acido linoleico e oli volatili. Va detto, però, che contengono anche alcaloidi potenzialmente tossici; prima di consumarli, è quindi preferibile cucinarli o immergerli in acqua bollente.
Le bacche di sambuco sono, invece, una ricca fonte di vitamine A e C, fondamentali per la salute del nostro organismo.
Solo 100 g di bacche apportano, infatti, ben 36 mg di vitamina C, circa il 60% del fabbisogno giornaliero, e 30 mg di vitamina A, pari al 3,8% del RDA.
Forniscono, inoltre:
Siccome non è tutto oro quello che luccica, anche l’assunzione dei fiori e delle bacche di sambuco richiede una certa cautela. Gli effetti collaterali da uso di prodotti da essi derivati sono rari, ma donne incinte o in allattamento e chiunque abbia patologie al fegato o malattie renali non dovrebbero ricorrere allo sciroppo di fiori o bacche di sambuco senza consulto medico.
Vediamo in che occasioni l’assunzione di prodotti a base di fiori e bacche di sambuco va evitata.
Nel caso, dunque, ci fossimo incuriositi e volessimo provare con mano le qualità dei prodotti a base di sambuco (ma, ovviamente, facendo molta attenzione alle nostre condizioni di salute e tenendo presente tutte le controindicazioni), potremo rivolgerci a negozi biologici e erboristerie. Qui, scopriremo che le piccole bacche di sambuco sono anche fra gli ingredienti di marmellate e gelatine o, persino, di prodotti cosmetici. I più volenterosi potranno persino cimentarsi a casa nella preparazione di alcuni di questi prodotti seguendo le nostre ricette e fruire direttamente da casa i benefici di queste piante.
Ingredienti
Mescolare bene in un grande recipiente pieno d’acqua i fiori di sambuco, lo zucchero, l’acido citrico e il limone tagliato a fette. Coprire e lasciare riposare per 24 ore, mescolando di tanto in tanto in maniera che lo zucchero si sciolga completamente. Filtrare il tutto e versarlo in un recipiente di vetro che andrà chiusi e conservati in un posto fresco e buio. Lo sciroppo è pronto!
In alternativa si possono far bollire lentamente i fiori di sambuco in acqua con zucchero o miele, fette di limone e acido citrico (per preservarne il sapore e prevenire l’imbrunimento).
Per ottenere una bevanda estiva molto rinfrescante, da conservare in frigorifero, si potrà sostituire l’acido citrico con aceto di mele o di vino bianco. Attenzione, però, ad utilizzare fiori freschi! Se raccolti troppo tardi, il nettare può diventare amaro.
Sciroppo di bacche di sambuco. James Wong, botanico e autore del libro "Grow Your Own Drugs", dove presenta alcune ricette casalinghe di rimedi farmacologici, propone una ricetta in cui potranno cimentarsi i più esperti. In questo caso, lo sciroppo è preparato unendo alle bacche la radice di altea secca, la radice essiccata di liquirizia, l’eucalipto fresco e un pizzico di chiodi di garofano, il tutto immerso in acqua e addolcito con miele. Una volta portato il liquido ad ebollizione, lo si lascia cuocere a fuoco lento fino a quando si riduce di un quinto. A questo punto, si procede a filtrarlo e ad aggiungervi glicerina. Il liquido ottenuto va, infine, versato in un barattolo di vetro e conservato in frigorifero. Consigliato nella cura dell’influenza! |
Altri utilizzi del sambuco in cucina.
Le bacche di sambuco possono essere utilizzate per la preparazione di vini, liquori e diversi generi di bevande; i fiori per la realizzazione di una bevanda con zucchero, limone, aceto bianco e acqua, lasciata a fermentare per sole due settimane. Infusi in aceto, sono utilizzati nella preparazione di salse e bolliti con lo zucchero, o, ancora, nella produzione di uno sciroppo che, unito ad acqua gassata, crea una bevanda zuccherata molto fresca e gradevole. Lo stesso sciroppo congelato si trasforma in un sorbetto delizioso!
I fiori freschi di sambuco, accuratamente separati dai gambi e lavati, possono essere aggiunti alla lattuga o alle insalate verdi per dare sapore e colore. I grappoli di fiori, immersi in pastella e fritti, sono ottime frittelle, simili a quelle preparate con i fiori di zucca.
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