Tisane drenanti

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sui Consulenti Scientifici

Ogni anno, quando si avvicina l'estate o sono passate le festività natalizie, ricorriamo ai miracolosi effetti delle tisane drenanti, diuretiche e depurative, che crediamo dotate di poteri fenomenali, in grado di farci ritornare belli, sani e in forma. Ma quanto ne sappiamo in realtà di questi misteriosi infusi di erbe officinali? Non dobbiamo credere che siano tutte uguali e abbiano sempre lo stesso effetto perché potremmo incorrere in effetti indesiderati o non ottenerne affatto. In questa guida vedremo come assumere le tisane in modo corretto e con i fitoterapici giusti, per sfruttare al meglio le proprietà di ogni pianta.

    Indice Articolo:
  1. Cosa sono?
    1. A cosa servono?
    2. Come si assumono?
    3. Come si preparano?
  2. Quali sono le piante con effetto drenante
  3. Tisane drenanti fai da te: ricette
  4. Controindicazioni ed effetti collaterali

Le tisane drenanti: cosa sono.

Le tisane drenanti non sono altro che gli estratti di erbe e piante officinali che si liberano in acqua grazie alle sue proprietà solventi. La tisana drenante è composta principalmente di sali minerali e fibre ed è un valido sostituto di molti farmaci chimici perché sfrutta la sinergia di varie piante che, lavorando insieme, sortiscono gli stessi effetti di molti prodotti farmaceutici, ma in maniera naturale.

Normalmente una tisana drenante non dovrebbe contenere più di 5 tipi diversi di piante, questo per evitare effetti contrastanti o troppo blandi dovuti alla scarsa presenza di ognuna nell'infuso.

È fondamentale che le modalità di preparazione assecondino le tipologie dell'insieme fitoterapico (cioè dell'insieme di piante) per sfruttarne al meglio le qualità terapeutiche e i conseguenti benefici.

A cosa servono le tisane drenanti.

Le tisane drenanti hanno la proprietà di riuscire a smuovere i liquidi in eccesso che provocano cellulite, gonfiori, insufficienza venosa e ritenzione idrica, andando ad agire sul sistema linfatico che governa il flusso di liquidi, e possono essere particolarmente indicate sia per mantenere il proprio stato di benessere generale sia per contrastare situazioni particolari, come quelle sottoelencate.

Sindrome premestruale. La sindrome premestruale che colpisce molte donne presentandosi sotto forma di gonfiore alle gambe e pancia, mal di testa, irritabilità, può essere combattuta efficacemente con alcune di queste piante ad effetto drenante e rilassante.

Sovrappeso. Sono anche degli ottimi depuranti che aiutano ad eliminare le tossine che sono all'interno degli accumuli di lipidi. Dimagrendo queste tossine vengono liberate, ma il corpo reagisce accumulando nuovo grasso per proteggersi, innescando un circolo vizioso che viene contrastato egregiamente dall'assunzione di queste tisane. Allo stesso tempo alcune di queste piante sono ricche di fibre che aiutano a controllare il senso di fame che a volte ci coglie durante una dieta, e contrastano l'assorbimento dei grassi da parte dell'intestino, mentre altre hanno la capacità, grazie allo iodio contenuto, di modificare il metabolismo e quindi di regolare l'assunzione di cibo.

Benessere dell’apparato urinario. I sali minerali contenuti nelle piante ad azione drenante e l'acido silicio migliorano la circolazione sanguigna e l'elasticità dei tessuti, favorendo un adeguato flusso dei liquidi, per questo le tisane drenanti hanno proprietà benefiche anche su alcune patologie che colpiscono le vie urinarie, come calcoli renali, infezioni o cistiti.

Ovviamente da sole non hanno effetti miracolosi, ma se vengono accostate ad un po' di movimento giornaliero e ad una dieta equilibrata ed iposodica, possono sortire dei buoni risultati. Inoltre hanno la qualità di essere un prodotto naturale, senza aggiunta di aromi o sofisticazioni industriali. Sono da preferire, quindi, i prodotti fatti in casa o acquistati in erboristeria. Vediamo ora come preparare una tisana drenante nel modo più adeguato per sfruttarne la massimo le proprietà benefiche.

Come si assumono.

Le tisane, sopratutto quelle drenanti, non andrebbero mai zuccherate. Se proprio il sapore non vi piace usate un cucchiaino di miele o aggiungete delle piante dette corrigens come la menta, l'anice, il finocchio o la liquirizia, che migliorano il sapore dell'infuso, oppure metteteci un po' di succo di limone. Le tisane non si conservano per più di 24 ore e non vanno riscaldate, cercate di conservarle in un thermos, nel caso vogliate consumarne più di due tazze al giorno.

Le tisane drenanti avranno il massimo effetto quando:

Come si preparano le tisane drenanti.

Prima di tutto bisogna tenere in considerazione che la pianta è formata da parti diverse (fiori, frutti, semi, gambo, radice, rizomi, cortecce...) che vanno trattate in maniera diversa e assunte con modalità differenti. Le parti dure e le parti tenere della pianta non dovrebbero mai essere mescolate e dovrebbero essere assunte separatamente perché hanno tempi di infusione e di preparazione diversi.

Inoltre è bene tenere il recipiente coperto in fase di infusione per evitare la dispersione di principi attivi.

Se non vengono seguiti alcuni semplici accorgimenti, i principi attivi non verranno estratti e il risultato sarebbe quello di bere un intruglio disgustoso dal blando o inesistente effetto desiderato.

Infusi. Questa è la modalità che si impiega con le parti meno dure della pianta, in genere foglie e fiori. Fate bollire l'acqua, spegnete il fuoco, aggiungete le piante scelte, lasciate in infusione per 5 minuti o più, a seconda delle piante in infusione.

Decotti. Si usa questo metodo per le parti più dure della pianta come semi, frutti, cortecce. Si mettono le piante scelte in acqua fredda, si porta tutto a bollore, si abbassa la fiamma e si lascia bollire per altri 10 – 15 minuti, spegnete il fuoco e lasciate in infusione per altri 15 minuti a pentola coperta.

Macerazioni. Questo metodo si impiega per le parti più tenere di alcune piante particolarmente delicate. Si mettono le piante scelte in acqua fredda in una pentola coperta e le si lasciano a macerare per almeno 8 ore.

Per ognuna di queste modalità è sempre opportuno strizzare con un cucchiaio le piante in fase di filtraggio per estrarre il massimo di principio attivo della pianta.

Quali sono le piante con effetto drenante e come usarle.

Esistono molte piante che favoriscono la diuresi e il drenaggio dei liquidi. È utile sapere quali e come assumerle in maniera corretta. Qui di seguito troverete un elenco delle piante utili per combattere gli inestetismi della cellulite e della ritenzione idrica. Vi diremo quali parti della pianta utilizzare e come preparare in casa alcune tisane ad effetto drenante.

Per combattere la cellulite e la ritenzione idrica:

 

Per stimolare la diuresi:

Per depurarsi:

Tisane drenanti fai da te: ricette.

Le tisane drenanti possono esser preparate in casa, seguendo dosi, modalità e scelta delle piante corretti.

Se non ve la sentite di prepararvele, potete andare in erboristeria e farvi consigliare in maniera adeguata sulle dosi e modo di impiego. La quantità di erbe officinali usate deve essere il più possibile equa.

Decotto alle barbe mais.

Questo decotto ha un’ottima azione drenante, soprattutto se assunta al mattino perché i principi attivi che contiene favoriscono la diuresi e quindi l’eliminazione delle tossine. Mettete in ½ litro d'acqua fredda un cucchiaio raso di barbe di mais, portate a bollore, abbassate la fiamma e continuate l'ebollizione per altri 5 minuti. Una volta spento il fuoco attende altri 15 minuti e filtrate.

Infuso alle 5 piante.

Questo mix di erbe vi daranno i flavoinoidi, gli acidi caffeici e le saponine utili per favorire le azioni drenanti e diuretiche di cui avete bisogno.

Mettete in un litro d'acqua, portata a bollore e poi spenta, della gramigna (radici), della betulla (foglie), dell'ononide (radice), della verga d'oro (sommità) e della liquirizia (radice) in dosi uguali che non superino i 20 grammi in tutto. Lasciate in infusione per 5 minuti.

Le radici di gramigna e ononide hanno tempi di infusione simili alle foglie di betulla e verga d'oro quindi possono essere consumate insieme, senza farne un decotto.

Miscela di erbe drenanti e diuretiche.

Grazie ai principi diuretici e alla presenza di tannini e saponine, questa tisana avrà un forte effetto diuretico e drenante.

Mettete in infusione un cucchiaio di questa mistura di piante in ½ litro d'acqua bollente per 5 -8 minuti.

Equiseto macerato.

L’acido silicio contenuto in questa pianta è un vasodilatatore potente e stimola il corretto flusso di liquidi nel corpo. Lasciate a macerare per almeno 12 ore un cucchiaio abbondante di equiseto in un litro scarso di acqua fredda. Filtrate e consumate a temperatura ambiente.

Equiseto in decotto.

Mettete le stesse dosi della ricetta precedente in un litro scarso di acqua fredda, portate a ebollizione e continuate la cottura a fuoco basso per almeno 15 minuti.

Tisana depurativa.

Questa tisana propone un mix di piante sia depurative che drenanti che stimoleranno la diuresi e l’espulsione di tossine, migliorando così la circolazione dei liquidi nel corpo.

Mettete un cucchiaio della mistura di erbe in 250 ml di acqua bollente per 5 – 8 minuti, filtrate e bevete mattino e sera.

Controindicazioni e possibili effetti collaterali.

Le piante officinali hanno proprietà terapeutiche e mediche che possono avere degli effetti collaterali.

Se vengono assunte in concomitanza di patologie cardiovascolari o di ipertensione possono creare degli scompensi o interagire in maniera negativa con la terapia farmacologica in corso. Esistono piante che possono alzare o abbassare sensibilmente la pressione o favorire la vasodilatazione che potrebbero comportare rischi per il malato.

Chi soffre di allergie a piante e pollini dovrebbe prestare attenzione alla composizione delle tisane e verificare la sua possibile allergia a una delle piante presenti.

Esistono piante drenanti che non vanno assolutamente assunte anche sotto forma di tisana in gravidanza perché hanno proprietà abortive e utero stimolanti che potrebbero creare situazioni pericolose.

In fase di allattamento è bene prestare attenzione: alcune piante possono favorire la produzione di latte e altre invece potrebbero contrastarla o immettere nelle ghiandole mammarie sostanze nocive per il bambino.

Se appartenete a una di queste categorie dovete informarvi presso il vostro medico prima di iniziare una terapia drenante con una qualsiasi di queste piante per non incorrere in effetti collaterali dannosi.

L'informazione è utile anche per chi non dovesse appartenere a nessuna delle categorie sopracitate, perché è meglio ricordarsi che nessuna pianta officinale va presa alla leggera.

Informazioni Sugli Autori:

Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sui Consulenti Scientifici

SALUTE ALIMENTAZIONE FITNESS
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di piĂą o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy.