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Con il termine osteopatia si indica una branca della medicina alternativa che sfrutta diverse tecniche di manipolazione e compressione al fine di ristabilire un equilibrio corporeo. Sebbene per molti soggetti l'osteopatia sia efficace nel trattare i disturbi, in Italia non è ancora riconosciuta dal Sistema Sanitario Nazionale.
L'osteopatia è una branca della cosiddetta medicina alternativa che, basandosi su tecniche di manipolazione, mira a ripristinare l'equilibrio energetico del corpo. Sebbene il termine osteopatia derivi dall'unione di due parole greche osteos (che significa ossa) e pathos (che significa sofferenza) i principi su cui si basa la disciplina non sono relativi soltanto all'apparato scheletrico.
Si usa per trattare numerosi disturbi, sia fisici che psicologici dell'adulto, ma può essere utilizzata anche nei neonati per trattare coliche e disordini del sonno.
L'osteopatia vede il corpo come un'unità le cui struttura e funzione sono strettamente correlate, e ritiene l'organismo umano in grado di autoregolarsi ed auto guarirsi grazie anche al movimento dei fluidi corporei.
Quando si verifica la perdita di queste due ultime funzioni si ha la manifestazione della malattia sotto diverse forme.
Compito dell’osteopata è quello di ristabilire, mediante tecniche manipolative, il corretto movimento dei fluidi corporei e la capacità del corpo di autoregolarsi ed auto guarirsi.
L'osteopatia fu fondata in America nel 1874 dal medico Andrew Taylor Still il quale, nel 1892 fondò poi la prima scuola americana di osteopatia. Nel 1991 l'osteopatia in America viene inserita tra i servizi della sanità pubblica.
Per quanto riguarda l'Europa invece:
Nel 2002 l'osteopatia viene riconosciuta come medicina non convenzionale dall'Organizzazione Mondiale della Sanità.
Sono diverse le tecniche di osteopatia che si utilizzano per il trattamento dei disturbi che possono essere suddivise in tecniche dirette, indirette o combinate.
Le tecniche dirette che vengono applicate su un’articolazione o su un organo specifico, ricorrono a una forza, ad una spinta, di attivazione per correggere la disfunzione. Le tecniche indirette agiscono sui fluidi e sui riflessi.
In particolare tra le tecniche possiamo citare:
L'osteopatia è una medicina non è invasiva, infatti, l’osteopata utilizza solo le sue mani per riportare l’equilibrio corporeo ed eliminare la disfunzione. L'osteopatia può essere usata per trattare diverse patologie sia nell'adulto che nel bambino, specialmente nel neonato.
Per quanto riguarda gli adulti l'osteopatia si utilizza per trattare:
L’osteopata con le sue mani, utilizzando e tecniche strutturali, articolatorie o muscolari, può alleviare dolori legati all'artrite ed artrosi (ad esempio dell'anca o della spalla o del ginocchio), alluce valgo, problemi della colonna vertebrale quali scoliosi, ipercifosi o iperlordosi, tendiniti, difetti posturali, dolori articolari, vertebrali e costali, lombalgie, cervicalgie, dorsalgie, ernia del disco.
L'osteopatia è utilizzata anche per migliorare la postura in soggetti sportivi, ottimizzando e migliorando le loro prestazioni, e per prevenire gli infortuni.
In particolare attraverso la tecnica linfatica, l’osteopata, manipolando i punti cardine del sistema linfatico risolve i disturbi della circolazione sia sanguigna che linfatica.
Vertigini, problemi di deglutizione, sinusite, acufeni e riniti vengono alleviati con l'osteopatia.
L’osteopatia è utile per alleviare il dolore derivante da malocclusione e disturbi masticatori. È utile anche come terapia di supporto in caso di utilizzo di dispositivi odontoiatrici quali il bite.
L’osteopatia, utilizzando la tecnica viscerale che prevede manipolazioni e compressioni del diaframma o del viscere, lavora sui tessuti e sulle strutture gastrointestinali implicate nel disturbo per migliorarne la funzione e quindi è utile in caso di quali colite, stitichezza, ernia iatale e difficoltà digestive.
La medicina osteopata viene usata per trattare dolori mestruali, sindrome post parto, amenorrea (mancanza di mestruazioni), e per ridurre l'infiammazione dei nervi pelvici e sciogliere le tensioni muscolari a livello uterino.
Con l’osteopatia possono essere alleviati molti disturbi tipici della gravidanza quali mal di schiena da eccessivo carico, sciatalgia, lombalgia, dolori inguinali, e ritenzione di liquidi.
La manipolazione può alleviare mal di testa associati a nausea, disturbi oculari, tensione a livello del collo, rigidità muscolare, infiammazioni e stato di stress o di ansia.
Inoltre l’osteopatia è efficace per alleviare disturbi del sonno, irritabilità, depressione ed irrequietezza.
Per quanto riguarda i neonati, l'osteopatia va a trattare delle condizioni che possono manifestarsi a causa dello stress del parto come ad esempio coliche gassose, scoliosi, stipsi, rigurgito, reflusso gastroesofageo, difficoltà ad addormentarsi ed otiti ricorrenti.
L'osteopatia, a differenza di molte altre medicine alternative, non presenta particolari effetti collaterali e non presenta rischi se effettuata da personale qualificato nel modo giusto.
Possibili complicanze, derivanti dalle manipolazioni vertebrali, possono essere lesioni delle radici nervose e l’ostruzione dell’afflusso di sangue al cervello per danno alle arterie che lo irrorano.
La manipolazione risulta comunque controindicata in tutti quei casi vi siano danni biologici accertati (ad esempio in caso di fratture ossee, patologie genetiche, patologie oncologiche, ferite non guarite e così via) che necessitano gli strumenti della medicina e chirurgia tradizionale.
L'efficacia dell'osteopatia è sempre stata oggetto di dibattito in quanto non vi sono veri e propri studi che accertano che l'osteopatia sia utile, ed i benefici sono per lo più riportati da testimonianze dei pazienti che, a livello scientifico, non hanno nessuna affidabilità. Sono stati fatti numerosi studi basati sulla casistica dei pazienti e sull'analisi della letteratura, ma uno studio scientifico vero e proprio è difficile da condurre poiché non è possibile somministrare un placebo della tecnica osteopatica (gli studi scientifici prevedono un gruppo a cui si somministra il farmaco o la terapia ed un gruppo definito placebo a cui si somministra appunto un placebo cioè una sostanza o una terapia non attiva).
Inoltre non esiste uno standard che definisca quante sedute sono necessarie per curare un determinato tipo di patologia e pertanto durata e numero di sedute è un fattore molto soggettivo.
L’articolo ha uno scopo esclusivamente informativo e non intende sostituire il parere del medico o altro specialista della salute.
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