Graviola: proprietà, controindicazioni ed effetti collaterali dell'annona muricata

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

La graviola è una pianta delle straordinarie proprietà e, secondo alcuni studi, aiuta a combattere il cancro ma non senza controindicazioni ed effetti collaterali. Scopriamo i benefici e la verità su questa pianta di cui si utilizza radici, semi, foglie e frutti fin dall'antichità.

    Indice Articolo:
  1. Cos'è?
  2. Valori nutrizionali
    1. Calorie
    2. Indice glicemico
  3. Proprietà
  4. Benefici per la salute
    1. Diabete
    2. Cancro
  5. Controindicazioni
    1. Parkinson
    2. Colesterolo
    3. Intestino
    4. Interazioni farmacologiche
    5. Gravidanza ed allattamento
  6. Dove si compra?
  7. Posologia e dosaggio

Graviola: che cos’è?

Tipica pianta sempreverde dell’Amazzonia, l’annona muricata, comunemente detta graviola, si erge a circa 5-6 metri dal suolo con tronco eretto e foglie verde scuro brillante, producendo un grosso frutto commestibile, spinoso all'esterno, ma morbido e succoso all'interno, chiamato guanabana.

Essendo l’Amazzonia il suo habitat naturale, la Graviola ha caratteristiche comuni alle altre piante tropicali. Per chi ha il pollice verde: i semi si trovano facilmente in molti punti vendita di giardinaggio e si può coltivare su qualsiasi terreno ma, necessitando di un clima mite ed umido, viene facilmente danneggiata dal gelo, quindi è necessario farla crescere in serra.

Le popolazioni autoctone conoscono da secoli le proprietà di questo frutto ma anche del resto della pianta e recenti studi ne hanno confermato gli effetti benefici. La graviola è ricca di principi attivi, antiossidanti vitamine e sali minerali che la rendono un prodotto “medicale” per la cura di svariati disturbi.

Valori nutrizionali: un concentrato di salute in pochissime calorie.

Ricca di vitamine del gruppo B, di sali minerali quali ferro, magnesio, potassio e di alcuni amminoacidi e proteine, il suo succo ben si presta ad essere utilizzato dagli sportivi che, a seguito dell’esercizio fisico, hanno bisogno di riequilibrare il bilancio idrosalino.

Ma la graviola è ricchissima anche di vitamina C, fondamentale per il nostro organismo a più livelli:prevenire influenza e raffreddore potenziando il sistema immunitario, proteggere la pelle e i tessuti dall'invecchiamento.

Le sue calorie sono suddivise in:

Calorie.

Sole 75 chilocalorie per 100 g di prodotto.

La graviola si colloca, quindi, tra quei frutti ideali quando si segue un regime alimentare ipocalorico.

Indice glicemico.

La graviola ha un basso indice glicemico, pari a 35.

Proprietà e principi attivi.

Le numerose proprietà che vanta questa pianta sono da attribuirsi alla presenza di più di 40 principi attivi detti acetogenine annonacee presenti in diverse concentrazioni nelle varie parti della graviola. In particolare abbiamo:

Benefici della pianta: semi, foglie, radici e frutto.

Le popolazioni indigene, da sempre utilizzano praticamente tutte le parti dell’annona muricata, a scopi terapeutici o comunque benefici: le foglie, la corteccia, le radici, il frutto.

Le teorie occidentali attribuiscono alla graviola effetti importanti per la salute. Dal 1940 sono stati pubblicati otto studi clinici sulle loro scoperte che riconoscono alle acetogenine un effetto sulle cellule tumorali preservando le cellule sane ed anche numerosi altri effetti benefici:

Annona muricata contro il diabete.

Di particolare interesse l’azione sul diabete che si manifesta attraverso l’incremento da parte dell’estratto della pianta della sintesi di glucochinasi un enzima coinvolto nella “cattura” di glucosio nel sangue per trasferirlo al fegato dove viene immagazzinato come riserva.

Non è chiaro quale composto in particolare sia coinvolto, ma uno studio recente, risalente al 2008, ha dimostrato che l’attivazione enzimatica avviene attraverso l’innesco di più “pathways”, ossia più vie metaboliche quali l’incremento dei livelli di insulina in circolo e l’attivazione di antiossidanti epatici che, lavorando in sinergia, causerebbero la diminuzione dell’iperglicemia e quindi del diabete.

Le proprietà anticancro della graviola: una ricerca ancora aperta.

Studi condotti da équipes di ricercatori, in effetti, hanno dimostrato che la graviola, ma in particolare le foglie, la corteccia e le radici, combattono efficacemente la proliferazione di cellule maligne di alcuni tumori in vitro.

L’ estratto di graviola, testato su colture cellulari tumorali, ha un’efficacia contro di esse notevolmente maggiore rispetto ai normali farmaci chemioterapici. Rispetto a questi ultimi, poi, la graviola ha il sorprendente vantaggio di non danneggiare le cellule “sane”.

Le acetogenine agiscono su un enzima di membrana esposto solo dalle cellule cancerose e che serve a sintetizzare ATP, l’unica forma molecolare di energia che la cellula riconosce. Le acetogenine inattivando questo enzima fanno in modo che le cellule maligne non possano procurarsi energia fondamentale per la sopravvivenza, soccombendo.

Gli studi, dunque, sembrerebbero confermarlo, la graviola ha proprietà antitumorali.

Tuttavia, si è ancora ben lontani dal poter pensare di seguire terapia di sola graviola!

In realtà l’estratto del frutto come della sua pianta, è ancora molto lontano dall'essere considerato un farmaco.

Affinchè l’efficacia di una molecola sia ufficialmente accettata è necessario che superi oltre che test in vitro, anche test in vivo su animali da laboratorio e, infine, numerosi test sull'uomo volti a stabilirne dosi ed eventuale tossicità, verificando anche il tipo di tumore sul quale è più efficace.

Solo dopo avere soddisfatto una serie di parametri, la sostanza in esame entra nella categoria dei “principi attivi” possibili per una terapia. Un itinerario, questo, che può durare anche più di quindici anni.

Ad oggi, secondo la FDA (Food and Drug Administration), la graviola non può essere considerata utile a curare o prevenire qualsiasi malattia.

Controindicazioni dell’utilizzo prolungato della pianta.

Sebbene fino ad ora abbiamo visto che la pianta può avere numerosi effetti benefici per la salute va ricordato che esiste sempre un rovescio della medaglia. Anche la graviola infatti non è priva di controindicazioni, soprattutto per quanto riguarda trattamenti prolungati.

Disturbi del movimento simili al Parkinson.

Proprio nella cura del cancro, la graviola può diventare pericolosa se assunte ad un dosaggio elevato. Gli alcaloidi in essa presenti, possono provocare disturbi della deambulazione e del movimento simili al Parkinson per cui si raccomanda sempre di essere cauti e comunque di informare il proprio medico di fiducia.

Aumento del colesterolo.

L’utilizzo di i fitosteroli, presenti nella graviola, utilizzati per abbassare i livelli di colesterolo nel sangue, non sono adatti a chi è predisposto a sviluppare malattie genetiche come la sitosterolemia familiare, nella quale questi composti vengono assorbiti a livello intestinale in quantità superiori rispetto alla norma ottenendo l’effetto opposto a quello sperato: un notevole aumento di colesterolo e rischio aterogenico (formazione di grasso nelle arterie) conseguente.

Disturbi intestinali.

La graviola svolge anche un’attività antibiotica che, seppur blanda, dopo lunghi periodi di somministrazione può causare la diminuzione della flora intestinale, che, tuttavia, può essere ricostituita consumando probiotici.

Interazione farmacologica.

La graviola può interferire con altri farmaci: potrebbe potenziare l’effetto degli ipertensivi ( sconsigliata quindi anche per chi ha una pressione sanguigna particolarmente bassa) e dei cardiodepressivi avendo funzioni analoghe a questi farmaci. Anche il coenzima Q10, energizzante cellulare, interferisce con la graviola avendo questa meccanismo d’azione opposto.

Gravidanza ed allattamento.

L’uso della graviola è sconsigliato in gravidanza e durante l’allattamento in quanto i suoi effetti non sono accertati con ricerche scientifiche ed inoltre sembra che essa stimoli, anzitempo, le contrazioni uterine.

Dove comprare la graviola e quali sono i prezzi medi.

Le preparazioni a base di graviola possono essere ordinate in farmacia o si possono trovare nelle erboristerie più fornite.

Sovente troviamo in commercio barattoli da 100 compresse il cui prezzo varia da 16,00 a 23,oo euro circa.

Per quanto riguarda la polvere, ne bastano 2 cucchiaini sciolti in un litro d’acqua portato ad ebollizione (prezzo per barattolo di 160 g: 15,oo euro). Molto pratica è la soluzione in bustine che si usano come per una normale tisana da assumere 1 o 2 volte al giorno; il prezzo si aggira intorno ai 7 euro.

In gocce l’estratto di graviola si assume 2 o 3 volte al giorno facendo cadere in poca acqua 2- 3 gocce. Il flaconcino costa circa 40,00 euro.

Posologia: in che dosi assumerla per evitare effetti collaterali.

Dati i numerosi effetti benefici, la graviola è ormai disponibile in diverse modalità: capsule, estratto in gocce, o in polvere con foglie essiccate e radici, o anche in preparati per tè. Ma come già detto, ha degli effetti collaterali anche importanti.

Quindi qualsiasi integratore a base di graviola va preso con cautela e senza superarne la posologia: 3 capsule o compresse al giorno, prese a seguire i pasti, oppure una o due tisane al giorno preparate con la polvere o con i preparati per infusi.

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

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