Il ginseng rosso è una radice di origine asiatica dalle molteplici proprietà : stimolante psico-fisico, tonico rinvigorente e rimedio all’impotenza maschile. Inoltre è un agente adattogeno, quindi in grado di combattere stress, infezioni ed intossicazioni. Vediamo quali sono i vari prodotti in commercio, la posologia da usare, gli effetti collaterali ed i vari studi condotti a riguardo, per capire con quali meccanismi agisce e se le sue proprietà sono vere o millantate.
Il ginseng rosso è una pianta di origine asiatica: la più rinomata per i suoi effetti è quella coltivata in Corea. I principi attivi sono contenuti nelle radici che, a seguito dell’eliminazione della membrana superficiale, lavorazione ad alta temperatura, ed essiccamento assumono una colorazione rossa. Tale procedimento serve per concentrare e fissare i principi attivi che così non si degraderanno con il tempo.
Il nome scientifico del ginseng è Panax Ginseng:
panax deriva dal termine panacea, si riferisce quindi, ad una sostanza capace di curare qualunque male; fin dai tempi antichi, infatti, i popoli asiatici lo utilizzavano come medicinale.
Ginseng deriva da un termine cinese “rensheng”, che tradotto significa "radice dalla forma umana". Osservandone la morfologia, infatti, non è difficile scorgere una forma antropomorfa: la parte centrale più spessa mima il corpo, mentre, le varie protuberanze sottili, che si diramano dalla principale, sembrano braccia e gambe.
Proprietà: i principi attivi di questa radice asiatica.
Ginsenosidi, si tratta di molecole organiche, della famiglia delle saponine (questo nome è dovuto al fatto che si comportano in modo simile al sapone), chiamate, in alternativa, glicosidi terpenici. All’interno della radice di ginseng ci sono ben 12 ginsenosidi; quelli più conosciuti sono: Rf e Rg1 con effetto eccitante e Rg2 con effetto calmante.
Panaxani, si tratta di molecole con struttura steroidea, simile a quella di molti ormoni umani; ecco perché il ginseng rosso riesce anche a modulare l’attività ormonale legandosi con enzimi o substrati di queste molecole.
Sali minerali (sodio, manganese, potassio, calcio, zinco, fosforo e ferro) fungono da coenzimi o modulano molteplici reazioni chimiche del nostro organismo.
Vitamine B1 e B12 indispensabili per combattere la stanchezza e per potenziare il sistema immunitario.
Esistono altri tipi di ginseng oltre quello rosso. I più conosciuti sono:
Ginseng bianco, si tratta della stessa pianta del ginseng rosso: Panax Ginseng; in questo caso, però, la radice si usa essiccata ma non trattata con il vapore ad alta temperatura.
Panax Quinquefolium o anche detto ginseng americano, ha una quantità di ginsenosidi Rg2 maggiore rispetto a quello coreano, quindi il suo effetto sarà non spiccatamente eccitante sul sistema nervoso centrale.
Eleutherococcus Senticosus o ginseng siberiano, è della stessa famiglia dei precedenti ma appartiene ad un genere diverso; si tratta di un prodotto meno costoso del ginseng rosso per questo motivo, a volte, nei prodotti di scarsa qualità viene spacciato come Panax Ginseng. Possiede dei principi attivi simili ai ginsenosidi, che però sono chiamati eleuterosidi B.
I benefici del ginseng rosso.
Il ginseng fin dai tempi antichi è stato usato come rimedio per far fronte a differenti disturbi.
Ancora oggi viene utilizzato dalla medicina alternativa nei seguenti modi:
per stimolare le difese immunitarie, in particolare aumenta il pool di globuli bianchi, soprattutto i linfociti T, capaci di riconoscere specifiche sostanze dannose ed eliminarle dall'organismo ed i natural killer che rimuovono le cellule non più in buona salute. Il ginseng agisce potenziando gli snodi principali del sistema linfatico (polmoni, milza e linfonodi), per questo può essere usato come coadiuvante nei raffreddori e nelle influenze in quanto rafforza il corpo e aiuta a superare l'infezione. Non si conosce ancora quale sia esattamente il principio attivo attraverso il quale tale rimedio fitoterapico svolga questa azione.
Per ridurre lo stress ossidativo che si crea a causa delle numerose reazioni che avvengono nelle cellule; alcune di esse producono, come molecole di scarto, sostanze dannose, i radicali liberi, che interagendo con altri composti presenti nel nostro organismo, possono dare prodotti tossici. Il ginseng diminuisce la loro reattività, combattendo anche l'invecchiamento cellulare. In seguito alla metabolizzazione dei ginsenosidi all’interno del nostro organismo si crea una molecola chiamata M1, di cui si parlerà anche in seguito. Essa ha la proprietà di proteggere il nostro organismo da mutazioni ed inattiva anche possibili molecole dannose come i radicali liberi.
Per aumentare la concentrazione e la memoria in quanto i ginsenosidi sono attivi a livello cerebrale, stimolando le connessioni neuronali.
Per combattere lo stress, perché regola l'asse ipotalamo-ipofisi-surrene che rilascia il cortisolo, anche detto “ormone dello stress”, in quanto è prodotto in maggior quantità in condizioni di stanchezza mentale e fisica, periodi impegnativi e quando si è oberati di lavoro. Il ginseng rosso agisce riducendo la quantità di cortisolo e quindi diminuendo anche tutti i sintomi dello stress; inoltre stimola la produzione di endorfine, neurotrasmettitori prodotti nei periodi di felicità e rilassatezza. I principi attivi della radice che agiscono in questo senso sono i ginsenosidi, in particolare il protopanaxadiolo ed il protopanaxatriolo.
Per stimolare l'appetito o per placare nausea e vomito, grazie al suo sapore amaro favorisce la produzione degli acidi gastrici che vengono rilasciati proprio quando si ha fame; inoltre, tale gusto stimola la digestione promuovendo lo svuotamento gastrico ed eliminando i disturbi a suo carico.
Per risolvere l'impotenza maschile, in quanto aumenta il numero di spermatozoi, la quantità di testosterone e favorisce l'erezione. In questo caso l’azione viene data dall’effetto di tutti i ginsenosidi che agiscono sinergicamente.
Per combattere i sintomi della menopausa, perchè avendo una blanda azione estrogenica riesce a bilanciare gli squilibri ormonali, migliorando soprattutto gli sbalzi di umore. Azione conferita principalmente dai panaxani che, come detto prima, hanno una struttura simile a molti ormoni umani.
Per dimagrire, grazie a due azioni:
accelera il metabolismo, facilitando il consumo dei grassi, sempre grazie al suo sapore amaro che favorisce la digestione;
conferisce forza e vigore a chi sta diminuendo l’apporto calorico di sostanze nutritive e quindi può sentirsi spento e senza energie, grazie al ginsenoside Rg1 con azione stimolante sul sistema nervoso centrale.
Per migliorare la circolazione, i ginsenosidi, agendo tutti insieme, migliorano la fluidità del sangue evitando trombi, ischemie e riducendo il gonfiore dei tessuti.
Per migliorare le prestazioni fisiche, in quanto il ginseng ottimizza l'ossigenazione del sangue, fattore che rende le prestazioni in campo sportivo più performanti; questo effetto è molto più marcato in soggetti che di solito sono a riposo, piuttosto che in quelli che fanno spesso attività fisica. Anche questa proprietà è dovuta ai ginsenosidi che hanno una struttura simile agli steroidi, quindi ne mimano anche l’effetto.
Per stimolare l'assorbimento del glucosio, in particolare grazie al ginsenoside Rb1 ci sarà minor glucosio libero nel sangue. Questa proprietà può essere usata per ridurre la quantità di medicinali impiegati per curare il diabete mellito di tipo II. L'effetto ottimale si avrà consumando ginseng a stomaco vuoto prima dei pasti.
Prodotti in commercio e dosaggio.
Il ginseng rosso si può trovare in farmacia, parafarmacia o erboristeria.
Esistono moltissime forme farmaceutiche in commercio:
Tinture madri o estratti fluidi, in questi, i principi attivi vengono estratti con una soluzione estraente di solito a base di alcool. Sono venduti sottoforma di boccette con contagocce o fialette, perchè basta una piccola quantità affinché siano efficaci.
Estratti molli, hanno una consistenza intermedia tra quelli secchi e quelli fluidi, sono di colore scuro e se ne consiglia l’uso di massimo 30- 40 mg al giorno.
Estratti secchi, costituiti dalla radice sminuzzata, possono essere usati tal quali:
per fare infusi o tisane;
da aggiungere a bevande, quali tè o caffè;
addizionati ad alimenti crudi o cotti.
Oppure possono essere incapsulati o compressi per dare origine a forme farmaceutiche per uso orale.
Per saperne di più...
Esistono degli integratori a base di ginseng addizionati ad altre sostanze che potenziano o coadiuvano il suo effetto:
Miele, ha un’azione positiva sul cuore, rinforza i muscoli, fissa il calcio e magnesio nelle ossa ed è un ottimo rimedio naturale contro influenza e raffreddamento.
Pappa reale, è un rinvigorente che stimola mente e corpo inoltre ha effetti anti invecchiamento.
Echinacea, combatte i sintomi dello stress ed aiuta il corpo a superare i malanni invernali.
Ginkgo, migliora la circolazione, combatte i radicali liberi e viene usato anche per curare la disfunzione erettile nell’uomo.
Radiola, utilizzata contro l’ansia e lo stress, stimola la memoria e si dice che abbia effetti afrodisiaci.
Guaranà, è una pianta stimolante che aumenta la concentrazione, riduce il sonno e favorisce l’attenzione grazie alla sua grande quantità di caffeina.
La quantità giornaliera consigliata di ginseng rosso va dai 100 mg ai 4 gr: è meglio dividere la somministrazione in una o due dosi, e si preferisce iniziare con basse concentrazioni per poi aumentarle, nel caso in cui non si vedano benefici. E’ sempre d'obbligo ricordare che quando si parla di integratori la singola dose non è di per sé efficace: bisogna fare sempre un ciclo per almeno un mese. In questo caso non superare mai le 5 - 7 settimane di uso continuativo. E’ opportuno fare una pausa di almeno 2 settimane e poi riprendere il trattamento, per non incorrere in un accumulo e negli effetti collaterali di cui si parlerà più avanti.
Uso
Tempo di somministrazione
Migliorare la memoria
4,5 gr al giorno per 12 settimane
Disfunzione erettile
3 gr al giorno per 8 mesi
Prevenire influenza e raffreddore
100 mg per 4 settimane prima dell’arrivo del freddo
Migliorare il diabete mellito di tipo II
200 - 400 mg al giorno a stomaco vuoto per 1 mese
E’ bene consumare il ginseng rosso la mattina, è da evitare il tardo pomeriggio o la sera, in quanto, essendo uno stimolante al livello del sistema nervoso centrale potrebbe provocare insonnia.
I ginsenosidi sono metabolizzati a livello della flora batterica quindi assorbiti nell’intestino; per questo motivo, se si vuole avere un'azione potenziata è preferibile somministrarli a digiuno, in modo da non avere un ridotto assorbimento a causa del cibo in transito.
Il ginseng è davvero efficace? Studi e opinioni a riguardo.
La maggior parte degli effetti del ginseng rosso non sono stati comprovati scientificamente; questo non vuol dire che questa pianta non sia efficace ma, non si conoscono ancora i meccanismi d’azione con cui modula alcune risposte del nostro organismo. Durante gli anni sono stati, però, condotte differenti ricerche in modo da svelare, almeno in parte, come il ginseng agisce sul nostro organismo.
Vediamo quali sono gli studi in questione.
Azione sulla lipogenesi. Si tratta di un processo che ha il fine di accumulare amminoacidi e zuccheri sottoforma di glicogeno, che è la molecola usata dal nostro organismo come “deposito di energia”. Il processo si verifica all’interno del fegato e nei tessuti adiposi; nei pazienti diabetici è difficoltoso in quanto è proprio l’insulina, che in essi è carente, a stimolarne l’avvio. Si è visto che i ginsenosidi favoriscono la lipogenesi: infatti dopo somministrazione prolungate di 3 gr di ginseng al giorno, il glucosio nel sangue, sia di pazienti in salute che di quelli affetti da diabete mellito di tipo II, si riduce. Inoltre i panaxani, stimolano l’utilizzo del glucosio a livello muscolare, anche in questo modo gli zuccheri circolanti diminuiscono.
Come stimolante a livello mentale. In questo studio sono stati trattati due gruppi di soggetti, uno con ginseng l’altro con il placebo, senza che sapessero cosa veniva loro somministrato. Si è evidenziato che i pazienti trattati con la radice risultassero più concentrati, svegli e attivi verso gli stimoli esterni, rispetto agli altri.
Per combattere l’impotenza maschile. Il ginseng ha un meccanismo d’azione simile a quello del famoso farmaco viagra il cui principio attivo si chiama sildenafil: si basa sulla stimolazione del rilascio di ossido nitrico da parte delle cellule di rivestimento dei vasi sanguigni. Questa molecola induce le cellule muscolari a produrre un secondo messaggero chiamato cGMP (guanosina monofosfato ciclica) che stimola, a sua volta, la dilatazione dei vasi sanguigni: ciò porta un maggior afflusso di sangue nel sito, favorendo l'erezione. Lo studio è stato condotto somministrando ai soggetti 4 compresse da 350 mg di ginseng al giorno, ed ha dimostrato risultati incoraggianti. Inoltre il ginseng, come si è visto nel corso di questo articolo, ha effetto anche sugli organi secretori ormonali, per questo motivo stimola la produzione di testosterone, un ormone secreto dai testicoli ma regolato dall’ipotalamo. L’azione del ginseng, a differenza di quella del viagra non è immediata, ma occorrono terapie prolungate, di almeno un mese.
Come antitumorale. Studi hanno visto che le saponine metabolizzate dal nostro organismo danno origine ad una molecola chiamata M1; essa ha effetti antitumorali, in quanto inibisce l’attività mutagena al livello del DNA del benzopirene, una sostanza inquinante che si trova nell'atmosfera come residuo degli scarichi delle automobili. Il ginseng risulta essere un buon alleato contro la leucemia,l’ adenocarcinoma polmonare e gastrico.
Detto questo, si può affermare che il ginseng rosso riesce senz’altro a modulare i meccanismi interni del nostro organismo.
Lo sapevate che...
Il governo tedesco ha riconosciuto il ginseng rosso alla stregua di un medicinale con la capacità di curare lo stress e l’affaticamento, inserendolo nell’elenco dei farmaci.
Effetti collaterali e controindicazioni.
Gli effetti collaterali del ginseng rosso sono relativi soprattutto ad un sovradosaggio; in questo caso si può avere:
insonnia,
diarrea,
emicrania.
Il suo consumo è vietato per:
chi soffre di pressione alta, tachicardia, ansia e tremori, in quanto il ginseng può stimolare proprio questi effetti.
Donne in gravidanza ed allattamento, in quanto si è visto che il ginseng può ritrovarsi in tracce nel latte materno e quindi arrivare al neonato provocandogli tachicardia ed ipertensione. Inoltre, avendo una blanda azione come estrogeno potrebbe essere nocivo durante la gestazione.
Chi prende un farmaco anticoagulante molto potente chiamato Warfarin, perché i ginsenosidi stimolano l’enzima atto alla sua metabolizzazione determinandone una più veloce eliminazione, quindi la sua azione sarà ridotta. I rischi sono legati a trombi ed ostruzione venose per i pazienti che consumano queste due sostanze insieme.
Attenzione!
Qualora si manifestassero effetti collaterali dopo l’assunzione di ginseng rosso, raccomandiamo sempre di consultare il medico!
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