L’Elicriso è una piccola pianta erbacea, ricca di proprietà benefiche, proprietà che possono essere sfruttate attraverso l’olio, la tintura madre o i decotti preparati con gli estratti.
Approfondiamo tutti gli utilizzi ed i benefici dell’elicriso e le sue possibili controindicazioni.
L’elicriso è una pianta molto diffusa, anche in Italia ricca di principi attivi benefici.
La parte dell’Elicriso più ricca in principi attivi (la droga) è costituita dalle sommità fiorite, raccolte da Maggio a Settembre, mentre i principali componenti responsabili delle proprietà benefiche della pianta sono:
Flavonoidi;
Olio essenziale;
Tannini;
Acido caffeico;
Sostanze non ancora identificate chiamate con il nome generico arenarina.
La pianta.
L’elicriso è una pianta appartenente alla famiglia delle Composite originaria delle aree mediterranee. Ne esistono diverse varietà, che si distinguono per il colore dei fiori; Quella più diffusa in Italia è l’Elichrysum Italicum, che presenta fiori di colore giallo lucente. Il suo nome deriva dal greco “helios chrysos”che significa sole d’oro, riferito proprio alla forma e al color giallo dorato dei fiori.Le foglie sono lineari, lanceolate, di consistenza morbida e vellutata per la presenza di peluria.
Esaminiamoli nel dettaglio
I flavonoidi (isoquercitrina, naringenina, apigenina, luteolina, triloside) conferiscono alla pianta un’azione antinfiammatoria, antiedemigena (riducono edemi e gonfiori), antiallergica ed antiossidante; In uno studio sia in vitro che in vivo i flavonoidi contenuti nell’elicriso hanno mostrato la capacità di ridurre i mediatori dell’infiammazione (Atunes et all, 2014).
L’olio essenziale, invece, contenente idrocarburi terpenici (limonene, canfene, mircene, eugenolo, pinene) è decongestionante, espettorante, balsamico e quindi molto utile in caso di problemi di tipo respiratorio, come tosse, bronchiti asmatiche e non, riniti, raffreddore.
I tannini (polifenoli) sono sostanze ad azione analgesica ed astringente, per cui riducono le secrezioni ghiandolari, la peristalsi intestinale, la permeabilità cellulare, causano vasocostrizione (azione emostatica) e hanno anche azione fungicida, antivirale ed antibatterica; Tali attività terapeutiche trovano conferma in uno studio in cui i fenoli dell’elicriso hanno mostrato una spiccata azione antibatterica contro lo Stafilococco Aureo (Taglialatela et all, 2013).
L’acido caffeico è un acido organico che contribuisce all’azione antinfiammatoria, antibiotica ed antiossidante dell’elicriso.
L’arenarina sembra avere proprietà antibiotiche, ma non ci sono ancora prove scientifiche a riguardo.
I benefici degli estratti di questa pianta.
L’Elicriso ci può aiutare in vari tipi di disturbi, grazie alle sue preziose proprietà appena riportate.
L’elicriso si può utilizzare in diverse formulazioni, a seconda della problematica da risolvere e della sua localizzazione.
Di seguito riportiamo sia le preparazioni di elicriso per uso interno che quelle da usare solo esternamente.
Per uso interno:
Sotto forma di tintura madre, come antistaminico naturale, nella quantità di 20-30 gocce prima dei pasti per 3 volte al giorno, due settimane prima dell’inizio del periodo in cui si sviluppano le allergie.
Come infuso o sciroppo nelle problematiche di tipo respiratorio per fluidificare il muco in eccesso e alleviare l’irritazione della gola e dei bronchi, riducendo il riflesso della tosse. L’infuso si prepara mettendo le sommità fiorite in acqua calda (non bollita) per 5 minuti circa e si deve bere almeno 4 volte al giorno nella fase acuta e fino alla scomparsa dei sintomi. Lo sciroppo si trova già pronto in commercio, presso erboristerie, parafarmacie e farmacie.
L’olio essenziale messo nella quantità di 5 gocce all’interno degli umidificatori ambientali per sfruttare le sue proprietà balsamiche, decongestionanti ed antiallergiche; Oppure si possono mettere 2 gocce in una tisana detossificante da bere al mattino prima della colazione per ottenere una maggiore azione antiossidante e depurativa.
Per uso esterno:
Come decotto facendo bollire una manciata di fiori per 5 minuti in 1 litro di acqua, poi una volta raffreddato, si filtra e si impiega per fare lavaggi e spugnature in caso di infiammazioni della pelle, eczemi, psoriasi, scottature. Gli impacchi, invece, possono essere utili per i geloni.
In commercio, poi, esistono varie preparazioni per la pelle, come creme, gel e detergenti, da usare almeno due volte al giorno, mattina e sera.
L’olio essenziale di elicriso, ottenuto tramite distillazione in corrente di vapore, nella quantità di 3 gocce diluite in un cucchiaio di oleolito di arnica favorisce il riassorbimento del versamento di sangue in caso di ematomi; Oppure 20-30 gocce miscelate insieme ad altri oli base (in formato da 100 ml), che ne rafforzano l’azione antiifiammatoria e lenitiva, come quello di iperico, in caso di scottature, eritemi solari, eczemi, psoriasi e calendula o mandorle, in caso di geloni. L’olio si può impiegare anche per combattere i problemi del cuoio capelluto come dermatiti e desquamazioni e per rinforzare il capello, usandone una goccia per una tazzina di shampoo neutro.
L’oleolito di elicriso, preparato mettendo a macerare 100 g di fiori essiccati in 500 ml di olio vegetale (girasole, mandorle o extravergine d’oliva) e all’interno di un contenitore di vetro scuro e a chiusura ermetica per 40 giorni, avendo cura di mescolarlo ogni giorno; Poi si filtra e l’oleolito è pronto per essere applicato e massaggiato su zone doloranti a causa di artrite o altre malattie reumatiche.
Inoltre l’elicriso è presente nelle pomate antiemorroidarie in associazione al rusco e alla centella asiatica, che potenziano le sue azioni antiedemigine e analgesiche, contrastando la dilatazione delle vene e tonificandone le pareti.
In campo cosmetico l’elicriso rientra nella formulazione dei detergenti intimi, grazie alle sue proprietà lenitive, protettive ed astringenti.
La pianta dell’elicriso, così come detto nell’introduzione, è molto aromatica ed emana un’intensa profumazione, che viene sfruttata sia per deodorare gli ambienti o la biancheria sia nei preparati anti-zanzara naturali a base di erbe aromatiche come basilico, timo, lavanda, citronella e geranio.
Effetti collaterali e controindicazioni dell’elicriso
L’elicriso può scatenare reazioni di ipersensibilità nelle persone allergiche alle piante della famiglia delle composite.
Prima dell’utilizzo di prodotti per uso esterno, si raccomanda di applicarne una piccola quantità in una zona del corpo circoscritta e di osservare la reazione della pelle.
Per le formulazioni per uso interno si deve sospendere subito l’uso appena si manifesta una reazione di tipo allergico, come eritema, gonfiore o difficoltà respiratorie.
Inoltre è sconsigliato quando si praticano terapie anticoagulanti, in quanto potrebbe contrastare il loro effetto fluidificante favorendo il processo di coagulazione del sangue.
E’ controindicato in gravidanza, allattamento e nei bambini a causa di scarsi studi scientifici che ne attestino la sicurezza.
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