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Davvero la depilazione a luce pulsata è risolutiva per l'eliminazione dei peli superflui? Funziona per tutti i tipi di peli? Quante sedute sono necessarie? E quanto costa questo trattamento? Cerchiamo di fornire una visione d’insieme riguardo il funzionamento, i risultati ottenibili e i rischi ad essa associati.
La luce pulsata ad alta intensità (IPL) è una tecnica di fotoepilazione, così detta in quanto sfrutta delle radiazioni luminose per indebolire i peli e portarne alla caduta.
Il trattamento con la luce pulsata può essere eseguito dal dermatologo, dall’estetista o stando comodamente a casa. Sebbene il “fai da te” sia più comodo ed economico, tuttavia, almeno nelle fasi iniziali è consigliabile rivolgersi allo specialista, in modo da escludere eventuali controindicazioni e scegliere il trattamento più adatto, in base alle caratteristiche dei peli e della cute.
La luce pulsata si basa sulla fototermolisi selettiva, un fenomeno studiato per la prima volta da Anderson e Perrish (1983): le radiazioni emesse durante il trattamento colpiscono i bulbi piliferi, provocando il surriscaldamento del follicolo e dei vasi sanguigni che lo irrorano.
In questo modo, viene compromessa la vitalità della matrice, le cellule follicolari dalle quali si generano i peli.
Affinché il processo sia selettivo verso i peli, e non colpisca gli altri tessuti, è necessario utilizzare radiazioni con una lunghezza d’onda non inferiore ai 550-650 nanometri, in modo che vengano assorbite dalla melanina contenuta nei bulbi. Quando la melanina assorbe le radiazioni, quindi, l’energia in essa contenuta viene trasferita al bulbo sottoforma di calore, e ciò provoca il raggiungimento di temperature elevate (intorno ai 72°C), che provocano via via la degradazione del follicolo (termolisi).
Laser e luce pulsata vengono spesso confusi, ma i due trattamenti, pur utilizzando entrambi la luce, che viene convertita in calore per distruggere le cellule di melanina e ridurre in modo permanente la quantità di peli superflui, si distinguono per il tipo di luce che emettono. Mentre il laser utilizza una luce monocromatica e colpisce aree più specifiche, la luce pulsata utilizza una luce policromatica e colpisce aree più ampie.
La luce pulsata, quindi, , rispetto ai trattamenti al laser, garantisce risultati in tempi leggermente più brevi, presenta effetti collaterali minori ed è anche più adatta ad essere usata per trattamenti su superficie più estese come gambe e braccia.
Mentre in alcuni paesi, come la Francia, la fotoepilazione è ritenuto un trattamento di pertinenza medica, in Italia la luce pulsata può essere effettuata da un medico o da un estetista ed alcune apparecchiature, che hanno una più limitata lunghezza d’onda, possono essere anche utilizzate in casa per un trattamento faidate.
Come abbiamo anticipato, il trattamento professionale può svolgersi ad opera di un medico specialista o in un centro estetico; qualora si opti per l’estetista, si consiglia di informare il proprio medico di base che, essendo a conoscenza della storia clinica, può escludere la presenza di controindicazioni.
Ma come si svolge una seduta tipo? Qualunque sia l’operatore scelto, una seduta professionale consta delle seguenti fasi:
L’IPL può essere effettuata anche a casa, grazie all’ausilio di appositi apparecchi, ed è indicata soprattutto per il mantenimento degli effetti ottenuti con le sedute professionali. La qualità delle sedute “fai da te” è influenzata, oltre che dalla manualità dell’operatore, dal tipo di strumento utilizzato.
La scelta dell’apparecchio ideale dipende da diversi fattori, tra cui:
Per il trattamento casalingo, valgono gli stessi procedimenti che abbiamo visto in precedenza: detersione e rasatura, uso di occhiali protettivi, copertura di eventuali nei e, soprattutto, non lasciarsi prendere dalla fretta.
Al termine della seduta sia professionale che domestica, e nei periodi ad essa successivi, è necessario che il paziente adotti dei comportamenti che non inficino il trattamento, ed evitino la comparsa di effetti collaterali; in particolare:
La luce pulsata provoca un indebolimento progressivo del pelo, cui segue la caduta nei 7-14 giorni successivi al trattamento.
Benché sia considerata una tecnica di epilazione definitiva, la luce pulsata non blocca completamente la crescita dei peli, ma la rallenta al punto da renderli visibili dopo lungo tempo.
I risultati, dunque, più che permanenti possono definirsi molto duraturi, infatti, ad oggi non è possibile assicurare che non vi sia nessun tipo di ricrescita, mentre si può dire che in linea di massima i peli diventano meno folti e meno spessi e quindi anche esteticamente meno fastidiosi.
Parlando di cifre, si stima che l’IPL sia in grado di ridurre fino al 70-80% dei peli superflui, con effetti che variano in base all’apparecchio utilizzato (se professionale o domiciliare), e alle caratteristiche del paziente, ovvero:
Affinché si possano ottenere dei risultati soddisfacenti, occorre effettuare un ciclo d’urto di almeno 10 sedute: la luce pulsata, infatti, agisce solo sui peli in fase di crescita (circa il 20%), di conseguenza, sono necessarie più sedute per colpirli tutti; una volta completato il ciclo d’urto, si possono effettuare 1-2 sedute annuali di mantenimento.
La frequenza delle sedute è strettamente correlata al ritmo di crescita:
In ogni caso, sono necessarie almeno due settimane di pausa tra una seduta e l’altra.
La durata di ogni seduta varia naturalmente in base all’estensione della zona da trattare, è normale che il trattamento per baffetti o inguine richiede tempi notevolmente inferiori rispetto a quello per gambe o braccia.
Generalmente il trattamento va effettuato nella fase di ricrescita quando i peli hanno raggiunto una lunghezza di circa 2- 4 mm.
Un aspetto di cui tener conto, quando si decide di ricorrere alla luce pulsata, è sicuramente quello economico: si tratta, infatti, di una tecnica molto dispendiosa i cui costi variano in relazione alla notorietà dell’operatore, all’estensione dell’area trattata, alla densità dei follicoli, al tipo di apparecchio utilizzato e ad eventuali trattamenti abbinati.
Nella tabella seguente, riportiamo il costo indicativo dei trattamenti, per uomo e donna.
Trattamenti per uomo Schiena: 30-800€ Gambe: 30-800€ Cosce: 30-900€ Glutei: 30-600€ Spalle: 30-490€ Addome: 30-550€ Petto: 30-550€ Nuca: 30-120€ Viso: 30-720€ Zona tra le sopracciglia: 30-80€ Trattamenti per donna: Mani: 30-200€ Gambe: 30-550€ Cosce: 30-550€ Glutei: 30-380€ Avambraccio: 30-400€ Braccio: 30-350€ Addome: 30-250€ Inguine: 30-220€ Seno: 30-180€ Nuca: 30-100€ Basette: 30-120€ Sottomento: 30-100€ Mento: 30-120€ Labbro superiore: 20-30€ Zona tra le sopracciglia: 30-70€ Ascelle: 30-220€ |
Malgrado i costi elevati, la luce pulsata rimane comunque una delle tecniche depilatorie più efficaci. Ma è sicura?
Quando eseguita da personale altamente qualificato, o da persone correttamente istruite, la luce pulsata si rivela abbastanza sicura. Il trattamento è quasi privo di effetti collaterali. La zona trattata si può presentare solo leggermente arrossata nelle ore successive al trattamento, ma tale effetto svanisce rapidamente.
Anche il dolore è minimo, infatti, sulla zona da trattare, viene applicato prima uno strato di gel che anestetizza leggermente la parte poi viene passato il macchinario che emette i raggi e questo attenua la sensazione di fastidio o dolore che si può avvertire nelle aree con un’elevata densità follicolare.
Nonostante la luce pulsata sia sicura e adatta ad uomini e donne, vi sono soggetti e situazioni in cui il trattamento è controindicato:
La pelle da trattare con la luce pulsata non deve essere scura né abbronzata poiché, essendo più ricca di melanina, che viene colpita della luce pulsata, può riportare gravi ustioni, in seguito al trattamento.
Il trattamento con luce pulsata non è consigliato se la pelle presenta lesioni o ferite o in presenza di malattie cutanee quali dermatiti, herpes, psoriasi che potrebbero subire dei peggioramenti;
Questo tipo di trattamento è sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento perché non esistono sufficienti prove relative alla sicurezza del trattamento.
L’uso di farmaci che aumentano la sensibilità della pelle alla luce (pillola anticoncezionale, antistaminici, antibiotici ecc..), abbinato alla luce pulsata potrebbe portare effetti collaterali imprevisti, come la comparsa di macchie cutanee o anche lesioni.
Il calore trasferito dalle radiazioni contribuisce a dilatare le vene e quindi ad aggravare la patologia.
Benché si possa tentare di coprirli con la matita bianca, in genere è controindicato effettuare la luce pulsata in presenza di tatuaggi: i pigmenti contenuti, infatti, possono assorbire le radiazioni e bruciare la cute.
Se si soffre di disturbi della cicatrizzazione, la normale guarigione potrebbe essere compromessa dalla luce pulsata e portare alla formazione di cicatrice ipertrofica o cheloidi (masse cicatriziali anomale).
Le informazioni riportate non sostituiscono in alcun modo il rapporto medico-paziente. Prima di prendere qualsiasi iniziativa, rivolgetevi sempre a personale altamente qualificato.
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