L’altea è una pianta la cui radice viene utilizzata in campo terapeutico e cosmetico. Le proprietà delle mucillagini, di cui la pianta è ricca, sono note per lenire molti stati infiammatori, in particolare quelli che interessano l’apparato respiratorio e digerente. Vediamo quali sono i benefici e se esistono effetti collaterali e controindicazioni.
Nota già nei tempi antichi per il suo uso medicinale ed alimentare, l’altea è una piccola pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Malvaceae, diffusa in gran parte d’Europa in ambienti umidi, paludosi e facilmente reperibile lungo argini, fossi e canali. La sua parte più preziosa è la radice, ricca di mucillagini, le sostanze farmacologicamente attive della pianta, che le conferiscono interessanti azioni lenitive, calmanti e idratanti, sfruttate ampiamente nel campo terapeutico e cosmetico.
Quali sono le proprietà di questa pianta officinale?
L’altea è una pianta utile in ambito fitoterapico per varie forme di infiammazione, soprattutto quelle riguardanti gli apparati respiratorio e digerente; infatti vanta le seguenti proprietà terapeutiche:
Decongestionanti. Tali proprietà sono dovute principalmente alle mucillagini, presenti in quantità maggiori nella radice della pianta e costituite da polisaccaridi eterogenei (D-ramnosio, D-galattosio, acido D-galatturonico, acido D-glucuronico) in grado di trattenere l’acqua formando soluzioni viscose, che permettono a loro volta di fluidificare il muco prodotto dall’infiammazione delle mucose.
Antitussive. Le proprietà antitussive dell’altea sono state invece evidenziate da un altro studio eseguito sempre su un modello animale nel quale è stata indotta un’infiammazione delle vie respiratorie (Sutovska M1 et all, 2011).
Antisettiche. In uno studio su un modello animale è stata evidenziata una significativa azione antibatterica, contro batteri gram positivi, svolta da un estratto idroalcolico di foglie di altea (Rezaei M1 et all, 2015).
Ipoglicemizzanti. Riguardo l’effetto ipoglicemizzante, le mucillagini dell’altea riducono l’assorbimento dei carboidrati a livello intestinale e di conseguenza si ottiene un abbassamento della quantità di zucchero nel sangue (glicemia).
Lenitive. Secondo i naturopati l’altea è adatta per le pelli sensibili, arrossate, facilmente irritabili e screpolate data la sua spiccata proprietà lenitiva ed anche in caso di piaghe, ferite e scottature, in quanto lo strato filmogeno che essa forma ne permette l’isolamento e la protezione favorendone la cicatrizzazione e guarigione.
Proprietà cosmetiche.
In campo cosmetico l’altea si trova spesso nell’INCI di prodotti per il viso, come creme e detergenti, ad azione idratante ed addolcente, in quanto, sempre grazie alle mucillagini forma un film protettivo a livello dello strato corneo che trattiene l’acqua.
Benefici di questo rimedio naturale.
L’altea, come si è appena detto, grazie alle sue preziose mucillagini possiede tante proprietà e trova un largo impiego.
In ambito salutare si può sfruttare come antinfiammatorio naturale, dandoci una mano d’aiuto per combattere e risolvere diverse problematiche di entità media-moderata, come:
Tosse grassa. In caso di tosse grassa, l’altea permette di espettorare e sciogliere più facilmente il muco, che viene inglobato dalle mucillagini.
Tosse secca. Grazie alle mucillagini, la tosse secca viene calmata riducendo l’irritazione della mucosa del primo tratto respiratorio e favorendone l’idratazione, attraverso la formazione di un film protettivo.
Infiammazioni dell’apparato respiratorio e gastro - esofageo. Le varie forme di infiammazione a livello respiratorio, come faringiti e bronchiti, e quelle riguardanti l’apparato gastro-esofageo (gastriti, esofagiti) si contrastano sempre tramite l’azione filmogena delle mucillagini dell’altea, che diminuisce l’irritazione delle mucose e contemporaneamente le protegge dagli agenti patogeni.
Diarrea. Riguardo la diarrea, l’altea può ridurla nel caso in cui essa sia dovuta all’infiammazione del colon o di origine infettiva, data anche la sua azione antisettica.
Stipsi. L’altea è indicata anche per combattere la stipsi in gravidanza per la sua azione non irritante e “dolce”, che è dovuta sempre alle mucillagini, le quali a livello intestinale si rigofiano a contatto con i liquidi e stimolano così i movimenti peristaltici ed ammorbidiscono la massa fecale, facilitandone l’evacuazione.
Ferite, piaghe, scottature. L’altea facilita la guarigione di piaghe, ferite e scottature per la sua azione filmogena e lenitiva.
Irritazioni della pelle. A parere della medicina alternativa, problemi dermatologici, legati alla sensibilità di alcuni tipi di pelle, possono trovare risoluzione con l’altea per la sua azione idratante, emolliente ed anti-irritante, che contrasta efficacemente la secchezza, il rossore, la fragilità.
Dopo aver esaminato le proprietà e i benefici di questa pianta vediamo qualche consiglio di utilizzo nel box informativo.
Consigli pratici: come si usa l’altea?
In commercio l’altea si può trovare in vari preparati, ma, per sfruttare al meglio le sue interessanti proprietà, i naturopati consigliano le seguenti formulazioni:
Estratti secchi titolati in mucillagini. Gli estratti secchi si presentano solitamente sotto forma di capsule, che contengono da 50 a 150 mg di polvere, e si devono assumere con un bicchiere d’acqua lontano dai pasti.
Tinture madri. Le tinture madri si assumono seguendo la posologia di 40 gocce diluite in un pò d’acqua per tre volte al giorno lontano dai pasti.
Decotti. Il decotto di altea si prepara facendo bollire, per qualche minuto, un cucchiaio raso di altea radice in una tazza d’acqua e lasciandolo in infusione per 10 minuti, poi si filtra e si beve dopo i pasti. Il decotto si può impiegare anche come collutorio per fare i gargarismi in caso di infiammazioni del cavo orofaringeo.
Infusi. L’infuso si prepara mettendo 2 grammi di altea foglie e fiori in una tazza d’acqua bollente e lasciando a riposo per 5 minuti circa per poi filtrare e bere la bevanda ottenuta.
Granuli omeopatici. I granuli omeopatici di altea si possono usare alla diluizione 5CH negli stati acuti e ad ogni ora fino alla diminuzione della sintomatologia, si devono sciogliere sotto la lingua lontano dai pasti.
Effetti collaterali e controindicazioni dell’altea.
L’altea, anche se generalmente è una pianta ben tollerata, può avere effetti collaterali se si superano le dosi consentite (massimo 5 grammi al giorno), come nausea, vomito, disturbi gastrointestinali.
Si sconsiglia l’uso dell’altea in caso di terapie con farmaci ipoglicemizzanti, perchè si possono sommare gli affetti e la glicemia può abbassarsi troppo.
E’ consigliato assumere i preparati a base di altea lontano almeno due ore dai farmaci per l’effetto filmogeno prodotto dalle mucillagini, che possono così alterarne l’assorbimento a livello intestinale.
L’articolo ha uno scopo esclusivamente informativo, prima di assumere preparati a base di altea consultate il vostro medico!
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