Il tarassaco, pianta erbacea da molti sottovalutata e considerata solo infestante, possiede in realtà innumerevoli proprietà benefiche e nutritive. Conosciuto anche come soffione, dente di leone, dente di cane , può essere impiegato in campo terapeutico, in ambito estetico e trova un largo utilizzo anche in cucina. Ma il tarassaco fa sempre bene? Quali sono le possibili controindicazioni di questa pianta? Scopriamo insieme quali sorprese riserva questa pianta iniziando dai suoi valori nutrizionali e da quante calorie apportano 100 gr di tarassaco.
Il tarassaco è una pianta erbacea perenne che cresce spontanea nei prati e lungo i bordi delle strade. Presenta una radice a fittone o fittonante che penetra profondamente nel terreno. Le foglie si sviluppano dalla radice e si dispongono a rosette intorno allo stelo. Sono lunghe e frastagliate, simili per questo ai dente del leone. I fiori, di colore giallo vivo, fioriscono tra marzo/aprile e ottobre/novembre. Quando cala la notte essi si chiudono e accade lo stesso se vengono recisi e messi in acqua. Al termine della fioritura iniziano a comparire i frutti, il cosiddetto “soffione”, piccole bacche, chiamate scientificamente drupe, dal colore nero - violaceo e dal sapore asprigno.
Calorie | 36kcal |
Carboidrati | 3, 7 g |
Fibre | 0, 4 g |
Grassi | 1, 1 g |
Proteine | 3, 1 g |
Acqua | 87, 0 g |
Il tarassaco lo si trova anche in erboristeria dove sarà o già presente in integratori, tisane e tintura madre o in forma essiccata di radici, foglie e fiori.
Esiste oggi una cura fitopatica che prende il nome di “tarassacoterapia”. Il tarassaco, infatti, ha proprietà che apportano numerosi benefici all’organismo grazie alla presenza di principi attivi come: tarassina, tarassicina, tarasserolo, tannino, inulina, mucillagini, flavonoidi, glucidi, fitosteroli, sali minerali, terpeni, provitamina A, vitamina B, C e D.
E' inoltre antibatterico e antifungino grazie all’azione del tannino.
Il tarassaco è controindicato nei soggetti con gastrite, ulcera, infiammazione o calcoli delle vie biliari e nei soggetti con iperacidità in quanto può aumentare l’acidità gastrica. Non se ne consiglia l’assunzione in gravidanza e durante l’allattamento. In tutti gli altri casi tarassaco può essere assunto mediante:
Decotto. | Viene utilizzato per sfruttare i principi attivi contenuti nelle parti più dure della pianta come le radici. Far bollire 10 g di radici in 250 ml di acqua per 20 minuti. Lasciar raffreddare e poi filtrare con un colino. Se si preferisce, addolcire con zucchero o miele. Berne tre bicchierini al giorno: uno a digiuno e gli altri due lontano dai pasti. Diuretico, depurativo, lassativo e disintossicante. |
Infuso. | Viene impiegato per estrarre i principi attivi dalle parti più delicate della pianta come le foglie. In un bicchiere di acqua calda (che avrete prima fatto bollire) mettere in infusione un cucchiaino di foglie secche per 10 minuti. Filtrare e bere. Può essere assunto anche tre volte al giorno. Depurativo. |
Integratore. | Gli integratori vengono impiegati per fornire all’organismo quelle sostanze benefiche di cui siamo carenti. Si presentano sotto forma di capsule e compresse. I tempi e le modalità di somministrazione saranno indicati dal foglietto illustrativo che troverete nelle confezioni. Dimagrante, diuretico e depurativo. |
Sciroppo. | Sostanza dolce e viscosa. Per prepararlo: 250 g di fiori di tarassaco, 1lt di acqua, 1 limone tagliato in quattro parti, 700 g di zucchero. Unire tarassaco, acqua e limone e far cuocere per 20 minuti. Filtrare. Rimettere in pentola con lo zucchero e lasciar cuocere fino a che non si addensa. Prenderne uno o più cucchiai, a seconda delle necessità, per combattere raffreddore e problemi respiratori. |
Tintura madre. | E’ una preparazione che si ottiene mediante macerazione in alcool e acqua delle parti della pianta (radici, fiori e foglie). Per prepararla: 100 g di radici e foglie, 200 ml di alcool a 50° e 100 ml di acqua. Lasciar macerare il tutto in una bottiglia di vetro per tre settimane esponendo al sole. Se ne consiglia l’assunzione di 20/40 gocce per 2/4 volte al giorno diluite in un po’ d’acqua. Disintossicante e drenante. |
Il tarassaco viene largamente utilizzato in erboristeria combinato ad altre piante quali betulla, cardo mariano, carciofo, cicoria, curcuma e ginepro. L'unione delle varie proprietà combinate apportano notevoli benefici all'organismo: scopriamo quali:
La betulla è un albero che ha rami sottili, foglie piccole e verdi, fiori a grappolo marroni - giallastri. La betulla e il tarassaco, per la presenza dei flavonoidi, sono un ottimo rimedio per combattere la ritenzione idrica. Hanno, infatti, azione diuretica e drenante e, quindi, sono efficaci alleati nel contrastare la cellulite.
Molte altre erbe e rimedi naturali esercitanoun effetto positivo sulla ritenzione di liquidi, puoi approfondire con l'articolo sui rimedi naturali per la ritenzione idrica.
Infuso di tarassaco, betulla e ortica, la ricetta. |
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Mettere le erbe in infusione per 5/10 minuti. Se ne consiglia l’assunzione di una tazza, da consumarsi durante il corso della giornata e non prima di andare a dormire per il suo effetto altamente diuretico. |
Il cardo mariano è una pianta erbacea con rami eretti, foglie coriacee e resistenti, fiori profumati color porpora. I frutti sono secchi e di colore scuro. Per la presenza di principi attivi come la tiramina e l’istamina presenti nel cardo mariano, esso unito al tarassaco aiuta a controllare il senso di fame e, quindi, a favorire la perdita di peso. Insieme migliorano le funzioni epatiche.
Il carciofo è una pianta erbacea coltivata come ortaggio. Le foglie, nella parte superiore sono verdi ed imberbi, nella parte inferiore si presentano più chiare e glabrate. Contiene principi attivi come la silimarina che stimola la secrezione della bile ed il rinnovamento delle cellule del fegato, e la cinarina che riduce il colesterolo. Tali principi uniti a quelli del tarassaco favoriscono l’eliminazione delle tossine grazie anche all’azione drenante e diuretica.
Ricetta del decotto di carciofo e tarassaco. |
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Far bollire le erbe per 5 minuti. Filtrare e dolcificare con miele o zucchero. Consumarlo prima di andare a dormire. |
La cicoria è una pianta erbacea le cui foglie basali sono più grandi delle foglie superiori. I fiori sono azzurri e i frutti color sabbia. I principi attivi più importanti sono l’inulina e i polifenoli. Questi, uniti agli stessi principi presenti nel tarassaco, formano un mix vincente per l’azione depurativa e coleretica che svolgono.
Infuso tarassaco e cicoria. |
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Mettere in infusione per 10/15 minuti. Filtrare e bere dopo i pasti principali. |
Decotto di tarassaco, cicoria e bardana. |
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Mettere il miscuglio in acqua e lasciar bollire per tre minuti. Lasciare in infusione per 15. Due tazze al giorno da bere lontano dai pasti. |
La curcuma è una radice della famiglia dello zenzero. Grazie alla presenza della curcumina si configura come un potente antinfiammatorio. Unito al tarassaco rilascia la sua azione protettrice soprattutto a livello intestinale e del fegato.
Il ginepro è un arbusto dalle foglie aghiformi, dai fiori piccoli e gialli e, dai frutti chiamati botanicamente galbuli (conosciuti comunemente come bacche) che, una volta maturati, assumono un colore violaceo. Contiene un olio balsamico dalle proprietà drenanti e digestive. Unito al tarassaco stimola la diuresi e, dunque, favorisce l’eliminazione delle tossine e dei liquidi in eccesso che sono responsabili della comparsa dei cuscinetti adiposi.
Il tarassaco trova largo impiego nelle arti culinarie per le sue proprietà nutritive (vitamine e sali minerali). Proponiamo qui una serie di ricette per preparare confetture, primi, secondi e dolci il cui ingrediente peculiare è il dente di leone.
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Dopo aver fatto asciugare i fiori per circa 48 ore, farli bollire in acqua con i chiodi di garofano e i limoni sminuzzati per 20 minuti. In seguito, filtrare e rimettere a bollire aggiungendo lo zucchero. Più sarà il tempo che lasceremo bollire più la marmellata che ne ricaveremo sarà densa. |
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Far bollire insieme tutti gli ingredienti, tranne lo zucchero, per un’ora a fuoco lento. Filtrare. Rimettere a bollire, questa volta con lo zucchero, per due ore sempre a fuoco lento. |
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Far rosolare il burro, lo scalogno e i fiori per 5 minuti. Sfumare col vino bianco e far evaporare. Aggiungere il riso, tostare e man mano aggiungere il brodo fino a cottura. Servire con una spruzzata di pepe e se si vuole amalgamare col formaggi grattugiato tipo grana. |
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Lavare bene le foglie di tarassaco e farle sbollentare per 10 minuti in acqua salata. Scolarle e lasciarle raffreddare. In una padella, con olio e spicchio d’aglio, far rosolare le foglie e lasciarle insaporire. Sbattere le uova, unirvi le foglie, il sale e il pepe. Cuocere come una normale frittata. |
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Lavorare insieme tutti gli ingredienti. Aggiungere i petali di fiori di tarassaco ben lavati e asciugati. Cuocere a 180° C per circa 30 minuti. |
Buon appetito e buona salute a tutti!
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