Lo smalto dentale, nonostante sia l’elemento più duro del nostro organismo, può subire danneggiamenti, come usura ed erosione, dovuti alla sua sensibilità agli acidi oppure a cause di tipo meccanico (bruxismo, spazzolamento energico dei denti) o ancora ad una inadeguata pulizia del cavo orale. Vediamo subito come affrontare e rimediare al problema!
Lo smalto dentale può essere attaccato e rovinato da diversi fattori, il primo tra tutti è l’acido, sia quello dei cibi e delle bevande che introduciamo quotidianamente attraverso la nostra alimentazione che quello presente in quantità eccessiva a livello del cavo orale, a causa di patologie gastriche, psichiche, genetiche.
L’acido, infatti, rende solubile il calcio che costituisce lo smalto e di conseguenza lo indebolisce, esponendolo più facilmente all’erosione ed usura.
I cibi più ricchi di acido sono:
Alcuni tipi di frutta e verdura: arance, pompelmo, pomodori, carote, mele, ananas, fragole, kiwi, uva, miele;
Bevande e condimenti: Vino, aceto, tè, caffè, bibite gassate e zuccherate, succhi di frutta;
Zuccheri semplici (saccarosio, glucosio, fruttosio) e amido in quantità eccessiva.
Che cos’è lo smalto dentale?
Lo smalto è il rivestimento più esterno dei denti, quindi a diretto contatto con l’ambiente orale, ed è costituito da una sostanza molto dura, priva di cellule e vasi, e formata per il 96% da calcio (idrossiapatite) ed il restante 4% da composti organici (proteine). La durezza dello smalto è fondamentale per sostenere il carico masticatorio e resistere alle varie sollecitazioni create dal cibo introdotto nel cavo orale; Inoltre la funzione principale dello smalto è quella di proteggere la superficie dentale da batteri, stimoli termici, usura e la dentina sottostante più fragile. Spesso si parla di smalto in relazione al colore dei denti, ma in realtà questo dipende dalla dentina, mentre lo smalto è traslucido e lascia trasparire il colore della dentina stessa, che può assumere diverse colorazioni a seconda della fonte luminosa.
Le patologie e i farmaci che incrementano l’acidità dell’ambiente orale sono in particolare:
Reflusso gastroesofageo, ernia iatale provocano la risalita del materiale acido dallo stomaco fino alla bocca e quindi espongono maggiormente lo smalto dentale all’acido;
Disturbi alimentari come la bulimia, che provoca vomiti ricorrenti, sottopone lo smalto al contatto continuo con l’acido dei succhi gastrici;
Disturbi psichici che scatenano problemi digestivi, come una maggiore produzione di acido nello stomaco ed il conseguente reflusso fino alla bocca oppure scarsa salivazione, che non permette la neutralizzazione dell’acido;
Xerostomia, ossia secchezza della bocca per ridotta produzione di saliva, che normalmente ha la funzione di tamponare l’acidità a livello orale e proteggere lo smalto dalla demineralizzazione, perchè la saliva stessa contiene sali di calcio e fosfato, che può trasferire sulla superficie dentale;
Malattie genetiche, perchè possono predisporre ad una minore durezza dello smalto oppure determinare xerostomia.
Aspirina ed antistaminici.
Inoltre, ci sono anche fattori di tipo meccanico, che promuovono l’indebolimento dello smalto e contribuiscono al suo danneggiamento.
Digrignamento dei denti durante il sonno (bruxismo), ossia lo sfregamento dei denti tra di loro in seguito alla contrazione dei muscoli per la masticazione, che causa usura dello smalto o addirittura la scheggiattura;
Spazzolamento dei denti troppo energico, soprattutto in senso orizzontale, perchè elimina la sostanza minerale dello smalto;
Uso di dentifrici sbiancanti aggressivi, che causano un’abrasione della superficie dentale e quindi consumano lo smalto;
Cattiva igiene orale, perchè aumenta la concentrazione di batteri nel cavo orale, i quali insieme ai residui di cibo producono sostanze acide, che dissolvono man mano la sostanza minerale dello smalto.
Lo smalto dei denti, non essendo costituito da cellule, una volta consumato non si può più rigenerare.
Quindi, è opportuno prevenire il problema nei seguenti modi:
Proteggendo quanto più possibile la superficie dei denti, attraverso la modificazione di alcune abitudini alimentari ed il trattamento di patologie che ne favoriscono l’usura;
Consigli alimentari...
Riguardo il primo punto, ossia il tipo di alimentazione che si segue, si può ricorrere ad alcuni semplici accorgimenti:
Sorseggiare le bevande acide e gassate attraverso una cannuccia in modo da ridurne il tempo di contatto con la dentatura oppure berle in un’unica soluzione;
Dopo l’assunzione di un integratore contenente sostanze acide bere un bicchiere d’acqua per pulire la bocca;
Non lavare subito i denti dopo aver consumato alimenti o bevande ad alto grado di acidità oppure dopo aver avuto vomitato, ma aspettare 30-60 minuti in modo tale che la saliva possa riequilibrare il ph della bocca e che le setole dello spazzolino, strofinando, non accentuino la rimozione della sostanza minerale dello smalto, resa solubile dall’acido;
Consumare cibi ricchi di calcio come formaggio, latte e yogurt.
Sottoponendosi a periodici controlli dal dentista;
Praticando una buona igiene orale quotidiana, lavando i denti almeno due volte al giorno, dopo i pasti principali, usando un dentifricio ed un collutorio al fluoro e uno spazzolino con le setole medie o morbide (quelle dure possono danneggiare lo smalto).
Rimedi per lo smalto dei denti rovinato.
Lo smalto dentale si consuma lentamente, per cui se si interviene all’inizio del processo di erosione, è possibile porre rimedio utilizzando:
Dentifrici al fluoro, rendono più resistenti i denti e li rimineralizzano;
Collutori a base di sali di floruro di stagno, creano una sorta di pellicola protettiva sul dente, contrastando l’azione erosiva dell’acido;
Gel fluorati, proteggono i denti rafforzandone lo smalto, prevengono la carie e migliorano l’igiene del cavo orale;
Integratori di calcio e vitamina D, ripristinano eventuali carenze ed aumentano la durezza e resistenza dello smalto;
Olio di cocco e grassi come il burro arricchito di fermenti lattici rimineralizzano i denti e aiutano alla riparazione dello smalto danneggiato;
Nel caso in cui, invece, l’usura dello smalto dentale sia ad uno stadio avanzato è necessario ricorrere al dentista per la ricostruzione della superficie dentale o peggio per la devitalizzazione del dente, quando si avverte ipersensibilità al contatto con sostanze fredde o calde, dolore e fastidio durante la masticazione.
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy.