La salvia ha numerose proprietà che la rendono particolarmente interessante in cosmesi, in campo fitoterapico ed omeopatico. La sua azione farmacologica però non è priva di effetti collaterali. Scopriamo di più di questa spezia ampiamente utilizzata in cucina.
La salvia è un’erba aromatica molto diffusa di cui si conoscono numerosissime varietà diverse tra di loro sia nell’aspetto che nelle proprietà.
le tipologie più comuni sono:
salvia officinalis: originaria dei paesi mediterranei, è la salvia utilizzata in cucina, con foglie ovali allungate di colore verde-argenteo e fiori viola o porpora;
Salvia hispanica o chia: diffusa nel Guatemala e Messico, presenta foglie allungate e fiori bianchi o lilla. Sono soprattutto i suoi semi ad essere utilizzati per produrre farine ricche di omega 3;
Salvia ananas o elegans: originaria del Messico, con foglieverde brillante che profumano di ananas e fiori rossi. Viene usata soprattutto per aromatizzare bibite e piatti esotici ma anche per profumare gli ambienti;
Salvia divinorum: con foglie ovalari e fiori bianco lilla, diffusa in Messico, possiede una molecola (salvinorina A) capace di provocare effetti psichedelici sul sistema nervoso;
Salvia sclarea: utilizzata per profumi e per abbellire i giardini, con foglie a forma di cuore ricoperte da peluria biancastra e fiori rosa o lilla.
Proprietà e benefici della salvia officinalis.
La varietà di salvia più diffusa nelle nostre regioni è la salvia officinalis, ampiamente utilizzata sin dall’antichità a scopi terapeutici.
La salvia, infatti, possiede fenoli, tannini, fitoestrogeni, terpeni e acidi fenolici alla cui presenza si devono le numerose proprietà della pianta:
digestiva: la presenza di sostanze amare (terpeni e tannini) stimola la produzione di saliva e, nello stomaco, di succhi gastrici favorendo la digestione.
Antimicrobica: alla presenza di un terpene in particolare, il tujone, si devono le proprietà disinfettanti della salvia. Questa sostanza, infatti, inibisce la crescita di molti batteri e di alcuni funghi come la Candida. Per questo la salvia viene usata per lavaggi vaginali in caso di infezioni delle basse vie urinarie. Masticarne le foglie, inoltre, disinfetta la cavità orale, combatte le gengiviti ed essendo ricche di sostanze aromatiche (tujone, borneolo, pinene…) combatte l’alitosi.
Estrogenica: la salvia contiene molti fitoestrogeni, molecole molto simili agli estrogeni femminili e che nell’organismo mimano l’azione di questi ormoni. Per questo la salvia è utile per contrastare tutti i problemi legati ad una carenza di estrogeni come l’assenza di ciclo mestruale (amenorrea) o i sintomi della menopausa come la caldane (calori improvvisi). I fitoestrogeni della salvia sembrano essere utili anche per aumentare la fertilità della donna e ridurre la frigidità. Gli estrogeni, infatti, regolano l’ovulazione, il ciclo mestruale ma anche il “desiderio”. Non è altrettanto efficace ad aumentare il seno, le cui dimensioni più che dai livelli di fitoestrogeni è condizionato da fattori ereditari e dal proprio peso forma.
Antispasmodica: terpeni presenti nella salvia inibiscono le contrazioni della muscolatura liscia alleviando il dolore causato dalle contrazioni dell’utero durante le mestruazioni tanto che, nell’antichità, veniva impiegata anche per calmare le doglie delle partorienti. Grazie a questo effetto la salvia è utile anche per alleviare la diarrea e la flatulenza, causata dagli spasmi intestinali, e le affezioni gastriche causate dalle contrazioni delle pareti dello stomaco (gastrite, dolore allo stomaco..)
Contro l’iperidrosi: tamponare decotti o altre preparazioni di salvia sulla pelle aiuta a contrastare la sudorazione eccessiva. Il tujone, infatti, inibisce temporaneamente la funzionalità delle terminazioni nervose che stimolano la secrezione di sudore da parte delle ghiandole sudoripare.
Dimagrante: la salvia contiene, come il caffè verde, acido clorogenico che aiuta a mobilizzare i grassi dal tessuto adiposo spingendo l’organismo a metabolizzarli e riduce l’assorbimento di glucosio dall’intestino.
Antinfiammatoria: i terpeni presenti nella salvia hanno spiccate proprietà antinfiammatorie essendo in grado di inibire la produzione di alcuni mediatori dell’infiammazione. Questo effetto rende il suo utilizzo particolarmente efficace contro le emicranee e i dolori ossei in generale (mal di schiena, ecc…) o, usata topicamente,per curare i geloni. Impacchi di infusi di salvia sono utili anche per alleviare arrossamenti e infiammazioni degli occhi.
Mucolitica: note già in tempi antichissimi sono le proprietà mucolitiche della salvia che veniva usata per curare affezioni respiratorie e bronchiti grazie all’azione espettorante di sostanze come la canfora e il tujone.
Cicatrizzante: la salvia può essere utilizzata direttamente sulle ferite in quanto disinfetta e fornisce alla pelle notevoli quantità di vitamina C, essenziale precursore del collagene che forma le fibre strutturali dell’epidermide e del derma.
Proprietà cosmetiche di quest’erba.
Ricca di sali minerali e vitamine importanti per il benessere di pelle e capelli, la salvia può essere usata:
topicamente sul viso, per contrastare l’insorgenza delle rughe: la vitamina C contenuta nelle foglie, infatti, è un indispensabile precursore del collagene che dona tenacia ed elasticità alla pelle. In più la salvia, come abbiamo visto, possiede anche proprietà antimicrobiche utili per combattere i brufoli;
Da masticare: la sua azione disinfettante combatte il tartaro dentario sbiancando i denti;
Sui capelli: ciò che rende unica la salvia in campo estetico è che copre i capelli bianchi, perchè è ricca di pigmenti che colorano di marrone- dorato;
Tingere i capelli con la salvia.
Utilizzare la salvia per tingere i capelli bianchi è facilissimo: basta una tazza di foglie di salvia da portare a bollore. Quando l’acqua diventata dorata va tamponata sui capelli e lasciata agire per 40 minuti. Quindi si procede con uno shampoo. I capelli devono essere asciugati all’aria evitando il phon che può inattivare con il calore i pigmenti. Gli effetti non sono immediati: questa procedura va ripetuta una volta a settimana per uno o due mesi prima di avere apprezzabili risultati.
Sul cuoio capelluto: per combattere la forfora impacchi di salvia possono essere molto utili, il potere antifungino della pianta è particolarmente efficace ne combattere il fungo Pityrospum responsabile, in molti casi, dell’insorgenza della forfora.
Salvia officinalis: usi e dosaggi in fitoterapia, omeopatia e farmacologia.
Già in tempi antichi la salvia officinalis veniva impiegata per alleviare diverse malattie.
Oggi viene comunque utilizzata:
in fitoterapia: per sbiancare i denti, come mucolitico nelle affezioni delle vie respiratorie, per cicatrizzare le ferite, la salvia può trovarsi sotto forma di :
estratto secco per preparare decotti. Per preparare un decotto di salvia bastano una decina di foglie portate a bollore in una tazza d’acqua. Non è consigliabile esagerare: basta un decotto al giorno onde evitare gli effetti collaterali legati alla pianta. Stesso discorso per l’infuso In cui la salvia viene immersa per pochi minuti in a acqua bollente.
Tintura madre di salvia, utilizzata soprattutto per l’amenorrea (costo pari a circa 9,00 euro per 50 ml di prodotto) può essere assunta con un dosaggio paria a 50 gocce tre volte al giorno.
In omeopatia: diverse formulazioni a base di salvia vengono consigliati in caso di iperidrosi, frigidità, menopausa: è il caso per esempio dei granuli di salvia sclarea (la confezione da 80 granuli costa circa 4 euro) il cui dosaggio è pari a 20 granuli al giorno ma può variare in base alla prescrizione dell’omeopata
In farmacologia: compresse e capsule a base di salvia sono disponibili in farmacia e in erboristeria (una confezione da 200 compresse o capsule ha un costo pari a circa 25,00 euro). La dose massima è pari a 2 compresse o capsule 3 volte al giorno. In genere vengono consigliate nel trattamento dell’amenorrea e per placare i sintomi della menopausa.
La Salvia in cucina: ricette.
La salvia viene utilizzata molto frequentemente in cucina per aromatizzare ricette di carne e primi piatti, spesso abbinata a noci e burro. Vediamo qualche esempio:
salsa di salvia: basta mischiare le foglie tritate di salvia, cipolla a pezzetti e pepe con formaggio spalmabile bianco. Con questa salsa si possono farcire crostini di pane o accompagnare pietanze di pesce.
Risotto con la salvia: basta cuocere il riso e condirlo con foglie di salvia spezzettate, aglio e sfumare con salsa di soia.
Salvia fritta: le foglie più grandi possono essere immerse in una pastella fatta con uova,sale, farina e pan grattato e poi fritte in olio bollente. Questa ricetta si può realizzare sia con la salvia officinalis che con la salvia ananas.
Controindicazioni ed ffetti collaterali.
Come tutte le erbe, anche la salvia può avere effetti collaterali anche gravi soprattutto se assunta in alte dosi:
La presenza di chetoni come il tunjone conferisce alla salvia effetti neurotossici. A livello dei neuroni, cellule del sistema nervoso, i chetoni sono capaci di alterare la normale funzionalità provocando anche effetti allucinogeni. Infatti,la salvia officinale possiede proprietà antidepressive in quando inibisce alcuni neuroni deputati allo spegnimento delle sensazioni di euforia, allegria, spensieratezza. Tuttavia è capace di attivare gli stessi recettori attivati dagli oppioidi provocando allucinazioni ed eccessiva euforia.
Le foglie di salvia aumentano le secrezioni gastriche ma questo, soprattutto a digiuno, si può tradurre nella comparsa di iperacidità gastrica.
La salvia è controindicata, dunque, in alcune condizioni:
in gravidanza: gli effetti neurotossici si ripercuotono soprattutto sul feto nel quale il sistema nervoso è ancora in formazione. L’abuso di salvia, infatti, può causare anche aborti.
In caso di ulcera o gastriti: grandi quantità di salvia sono sconsigliate in presenza di affezioni a carico dello stomaco in quanto l’iperacidità causata dalla salvia ne causa l’aggravamento.
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy.