Praticato soprattutto dagli sportivi o in sede riabilitativa, il massaggio muscolare è una forma di terapia da cui può trarre beneficio chiunque. Anche inconsciamente, ognuno di noi gli riconosce una valenza terapeutica dato che, quando ci facciamo male, massaggiamo automaticamente la parte indolenzita per trovare sollievo. Ma quali sono le tecniche per praticare correttamente il massaggio muscolare? Ecco sintetizzati in pochi punti tutto ciò che bisogna conoscere sull’argomento.
I benefici che si possono trarre dal massaggio sono molteplici. In generale, esso agisce in modo positivo perché attenua la tensione muscolare, risolve i crampi, scaccia la stanchezza, favorisce il relax: tutto questo può essere sperimentato empiricamente. Molti ritengono che un buon massaggio sia utile anche per eliminare le tossine (i movimenti facilitano la circolazione del liquido linfatico) e per migliorare la circolazione sanguigna.
Il massaggio si rivela particolarmente utile in presenza di problemi muscolari quali contratture, stiramenti, muscoli ipotonici o ipertonici, crampi etc. Si tratta di disturbi la cui importanza non va trascurata, dato che i muscoli sono gli organi che coadiuvano il nostro scheletro e ci consentono il movimento. Per questo occorre prendersi cura di loro ed evitare di sottoporli a stress eccessivo se non si è allenati, a colpi d’aria o a contusioni. In caso contrario il ricorso a un buon massaggio diventa praticamente inevitabile!
Occorre, tuttavia, sapere che tra le cause dei dolori muscolari possono esserci anche la carenza di sali minerali, stress, ansia, una cattiva postura, disturbi circolatori. Pure in questi casi, sebbene coadiuvato da altre pratiche terapeutiche, un ciclo di massaggi contribuisce a una più rapida guarigione.
Il massaggio muscolare, inoltre, è frequentemente praticato dagli sportivi: in questo caso esso contribuisce a preparare l’atleta allo sforzo fisico migliorando le sue prestazioni e, successivamente, ad accelerare il processo di defaticamento al termine della performance. Vediamo quali sono le principali differenze tra il massaggio muscolare terapeutico/riabilitativo e il massaggio sportivo.
Il massaggio muscolare ha una funzione terapeutica che consente di intervenire beneficamente di fronte a disfunzioni e problemi di varia natura. Lo scopo è quello di produrre sui tessuti un effetto decontratturante, antinfiammatorio ed antidolorifico. I massaggi, infatti, sono particolarmente indicati per lenire una serie di dolori alle articolazioni muscolari, contratture, crampi, stiramenti e fastidi di origine psicosomatica. Il massaggio agisce producendo il riscaldamento e la decontrazione dei muscoli, migliora l'estensibilità muscolare e tendinea, riattiva la circolazione del sangue e facilita quella linfatica, scioglie i cristalli di acido lattico e, in definitiva, riduce notevolmente il dolore.
Il massaggio muscolare tende ad agire sul tono del muscolo, rilassandolo in caso di ipertonia e stimolandolo in caso di ipotonia. In particolare:
Un muscolo ipertonico ha aumentato il tono muscolare a causa di uno sforzo intenso che ha causato una contrattura dolorosa. Anche posture scorrette, stress acuto o cronico, squilibri nutrizionali possono causare ipertonia muscolare. La funzione del massaggio è quella di riportare il tono muscolare al suo livello normale con movimenti lenti e profondi sulla zona interessata, miranti a sciogliere le tensioni.
Un muscolo ipotonico è debole e flaccido e, sebbene asintomatico cioè non dolorante, va trattato con un massaggio veloce capace di stimolarlo.
Lo stiramento, più grave della semplice contrattura ma meno rispetto ad uno strappo vero e proprio, consiste in un eccessivo allungamento delle fibre muscolari a seguito di uno sforzo fisico eccessivo o di un movimento brusco. La miglior cura in questo caso è il riposo mentre il massaggio, almeno nella fase acuta, è sconsigliato.
Lo strappo muscolare è una lesione grave che causa la rottura di alcune fibre che compongono il muscolo. Data la serietà del problema occorre sempre rivolgersi a un medico. Il massaggio è da evitare.
Il crampo è un dolore muscolare improvviso ed intenso causato dalla contrazione involontaria di un muscolo. Di solito il dolore scompare dopo qualche minuto. I crampi possono essere causati da una carenza di sali minerali, dal freddo o da un eccessivo sforzo fisico. Il massaggio del muscolo interessato si rivela una soluzione rapida ed efficace.
Il massaggio è molto efficace in caso di dolori cervicali e lombalgie anche se può essere praticato con ottimi risultati pure in altre zone del corpo come ginocchia, spalle, gomiti etc.
Il massaggio cervicale va eseguito dopo essersi rivolti ad un medico che ha individuato con certezza le cause dei dolori.
Se questi ultimi sono dovuti a cattive posture, a stress e fatica, il massaggio è un ottima terapia.Questo sarà praticato coinvolgendo il paziente che compirà dei lenti movimenti della testa per stimolare la decontrazione dei muscoli e delle vertebre della zona cervicale.
Il massaggio lombare, invece, può intervenire su varie patologie quali:
Lombalgia acuta, causata da una lesione muscolare, legamentosa o articolare, caratterizza da un forte dolore.
Lombalgia cronica, causata da lombalgia pregressa aggravata da sovrappeso, caratterizzata da una lunga durata dei sintomi e da limitazione della mobilità.
In generale, la frizione dei muscoli rende mobili i tessuti superficiali rispetto a quelli sottostanti riducendo le aderenze che sono una frequente causa di dolori.
Il massaggio riabilitativo viene praticato a seguito di un intervento chirurgico o di un trauma di varia natura che ha costretto a un lungo periodo di immobilità. Questi massaggi vanno eseguiti solo su prescrizione medica e soltanto da fisioterapisti. Il loro scopo è quello di accelerare il recupero e la guarigione, aiutando i muscoli a recuperare tono e forza.
Il massaggio ha un’ importanza particolare per atleti e sportivi che di esso si avvalgono per migliorare le prestazioni, per prepararsi allo sforzo fisico e per recuperare dopo le gare. I benefici che si possono trarre sono molteplici. In particolare esso agisce riducendo le tensioni muscolari, aumentando le endorfine con conseguente minore sensibilità al dolore, riducendo l’acido lattico, prevenendo gli infortuni, stimolando i muscoli. In base al momento di esecuzione e alle finalità il massaggio sportivo si distingue in:
Massaggio di preparazione con funzioni di riscaldamento e di eccitazione muscolare. Esso agisce, inoltre, anche sulla psiche dell’atleta, calmandolo in caso di nervosismo o caricandolo in caso contrario. Di solito è accompagnamento (o sostituito) da altre forme di riscaldamento che l’atleta compie autonomamente.
Massaggio di recupero per accelerare il defaticamento e la decongestione ed evitare la comparsa di indolenzimenti. Il massaggio non deve essere troppo energico ma va dosato sulle esigenze dell’atleta e sul tipo di sport. In base a questi parametri può eseguirsi completo o localizzato sulle zone soggette a un maggiore sforzo fisico.
Massaggio a lungo termine eseguito dopo un infortunio o per potenziare i punti deboli di un atleta, si accompagna all’allenamento e mira a migliorare le prestazioni dello stesso.
È importante sapere che il massaggio va sempre eseguito dalle estremità verso il cuore, cioè rispettando il senso della circolazione venosa. Esso può essere, inoltre, realizzato tramite movimenti diversi:
Lo sfioramento è sicuramente la tecnica più delicata, spesso propedeutica ad altri tipi di massaggi. Le mani, o semplicemente i polpastrelli, scorrono sulle pelle assecondando la circolazione venosa e contribuendo al relax del paziente.
La frizione è un movimento più energico delle mani che, alternativamente, eseguono movimenti lenti ma decisi, trasversalmente rispetto ai muscoli da trattare. Le mani possono muoversi in modo lineare o circolare.
L’impastamento si realizza mediante una serie di pizzichi. Opponendo il pollice alle altre dita della mano (oppure opponendo le due mani) si afferrano le parti molli che subiscono una torsione e una sorta di spremitura. Questa tecnica viene praticata soprattutto nelle zone dotate di una massa voluminosa come cosce, polpacci, fianchi e glutei. Il vantaggio maggiore consiste nella possibilità di agire in profondità, eliminando le tensioni e contribuendo a rilassare i muscoli contratti.
La pressione si esercita soprattutto in caso di crampi e consiste nel comprimere con il palmo della mano la zona interessata.
La percussione si realizza tramite movimenti ritmici delle mani che colpiscono il muscolo con colpi rapidi, attraverso il taglio delle mani, i polpastrelli, i palmi o i pugni chiusi (a seconda che lo si voglia eseguire con un maggiore o minor vigore). Si tratta di una tecnica che favorisce la vasodilatazione e che ridà tono ai tessuti.
Chi volesse ottenere buoni risultati dovrà porre attenzione alla fase di preparazione e all’ambiente. Innanzitutto è bene sapere che qualunque massaggio, per essere davvero efficace, richiede almeno mezz’ora di tempo. Liberatevi, dunque, da ogni impegno, preparatevi a svuotare la mente e a lasciare fuori dalla stanza tutte le incombenze. È importante, poiché dovrete svestirvi, che l’ambiente sia correttamente riscaldato, che sia comodo e riposante. Una luce troppo forte o un contesto troppo stimolante sono sconsigliati. Un sottofondo musicale rilassante è, invece, una buona idea. Di solito, per l’esecuzione ci si appoggia ad un lettino. I massaggi orientali, invece, prevedono l’uso del futon, un materassino collocato a terra per valorizzare al meglio l’azione del massaggiatore.
L’uso di oli e creme rende il massaggio più facile, perché le mani scorrono sul corpo più agevolmente, ed estremamente piacevole. Non bisogna dimenticare che il massaggio intende contribuire al benessere generale della persona sia fisico che psichico: una giusta stimolazione dell’olfatto può fornire in questo senso un ottimo contributo. Inoltre, accompagnando il massaggio con l’applicazione di unguenti, si agisce sia sui muscoli sia sulla pelle, donando a quest’ultima un trattamento idratante o tonificante. Qualche attenzione richiede la scelta dell’essenza, poiché è opportuno che essa sia guidata non solo dalla piacevolezza dell’aroma ma anche dalle sue virtù terapeutiche. Per esempio maggiorana, pino e rosmarino hanno un buon potere analgesico e sono adatti alla cura di dolori muscolari, reumatici o causati da un eccessivo sforzo fisico. Il gelsomino, invece, può essere utilizzato per la sua azione rinvigorente e tonificante. La camomilla e la vertiveria esercitano un’azione rilassante…
Il massaggio non è indicato se il muscolo è infiammato o in presenza di strappi muscolari. E’ controindicato anche in caso di cirrosi epatica e vene varicose, nei primi mesi di gravidanza, dopo un intervento chirurgico, se la temperatura corporea è prossima ai 38°. Cautela occorre, infine, in presenza di bypass e pace-maker.
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