Qual’è la procedura corretta per lavarsi le mani? Approfondiamo i tipi di lavaggio, domestici e professionali, per una corretta igiene delle mani che permette non solo di salvaguardare la propria salute, ma anche quella di chi vive insieme a noi.
Il lavaggio delle mani è una delle prime pratiche di igiene personale che ci vengono insegnate da piccoli. Questo perchè l’igiene delle mani è un fondamento di grande importanza per poter preservare l’organismo dall’attacco di germi e batteri responsabili di malattie più o meno gravi. Le mani, infatti, sono il nostro tramite con il mondo esterno e quindi toccano superfici di ogni genere, anche molto sporche, ma al tempo stesso entrano anche in contatto con la nostra bocca il naso, ecc..
Puoi approfondire tutte le norme per una corretta igiene personale.
Le nostre mani ci accompagnano in qualsiasi gesto quotidiano che può essere l’apertura di una porta, l’afferrare i sostegni dei mezzi pubblici, l’appoggiarsi sul corrimano delle scale, il maneggiare banconote, l’usare distributori automatici, lo spingere carrelli del supermercato. Anche il semplice gesto di stringere una mano in segno di saluto può essere l’origine di germi che potrebbero intaccare il nostro organismo o quello delle persone con cui entreremo in contatto, per cui è importante capire che anche mani apparentemente pulite possono essere un covo di germi.
E’ importante quindi sottolineare che non bisogna limitarsi al lavaggio delle mani quando queste sono evidentemente sporche, ma anche quando, a vista, non ce ne sarebbe bisogno.
Come abbiamo visto il lavaggio delle mani andrebbe effettuato ogni qualvolta se ne presenta l’occasione, per essere certi dell’igiene generale, ma quando e perchè diventa una vera necessità?
Ogni qualvolta si entra nella propria casa ancor prima di toccare qualsiasi tipo di oggetto domestico, indipendentemente dallo sporco per evitare di portare in casa germi e batteri.
Dopo aver maneggiato alcuni alimenti come frutta e verdura che possono facilmente veicolare patogeni provenienti dalla terra di coltivazione o dai procedimenti di raccolta e stoccaggio, oppure dopo aver toccato carni crude.
Prima di consumare ogni pasto in qualsiasi luogo ci si trovi.
Dopo aver utilizzato bagni pubblici o locali continuamente frequentati come stazioni, aeroporti, metropolitane, ospedali, palestre dove è possibile contrarre germi che vanno dal raffreddore all'epatite.
Dopo aver soffiato il naso o accompagnato uno starnuto si richiede la pulizia di mani con sapone ed acqua soprattutto per rispetto di chi verrà a contatto con noi che in questo caso possiamo essere veicolatori dei germi dell’influenza.
Dopo aver carezzato cani, gatti o altri tipi di animali anche se vivono in casa con noi che possono essere portatori di molte malattie anche se indirettamente, quali la toxoplasmosi o la leishmaniosi.
Prima di disinfettare una ferita aperta facilmente contaminabile e quando si utilizzano prodotti personali che vengono a contatto con alcune parti del corpo come le lenti a contatto.
Lavare le mani richiede una minima attenzione per assicurare la giusta pulizia e l’eliminazione della flora superficiale della cute; la corretta procedura prevede l’utilizzo di acqua e sapone e poche altre semplici regole.
Innanzi tutto è necessario, per raggiungere ogni angolo di pelle, togliere anelli, bracciali ed orologi.
Quindi procedere ad insaponare le mani con il sapone preferito e preferibilmente con acqua a temperatura abbastanza elevata, evitando naturalmente di scottarsi, perché alcuni batteri sono particolarmente sensibili al calore.
Il lavaggio deve consistere: nell’insaponare, sfregare e strofinare accuratamente tutte le superfici (palmo e dorso) compresi i polsi, gli spazi interdigitali, le dita e le porzioni sottoungueali per almeno 20 secondi.
Risciacquare abbondantemente con acqua;
Asciugare accuratamente con un asciugamano pulito.
Le operazioni di lavaggio in un bagno pubblico, risultano le medesime fatta eccezione per l’asciugatura che deve avvenire tramite salviette pulite di carta usa e getta o attraverso gli erogatori automatici di aria calda.
L’attenzione, in questo caso, va rivolta alla chiusura del rubinetto (il cui uso è pubblico) che dovrebbe avvenire tramite un guanto pulito a disposizione o attraverso l’uso di carta, precauzione che serve ad evitare di contaminare le mani appena lavate.
Pur esistendo saponi antibatterici, è sempre meglio scegliere i comuni detergenti sia perché efficaci nell’allontanare sporcizia e germi sia perchè un uso prolungato dei saponi battericidi può sviluppare in alcune persone una certa resistenza, per cui i germi divengono insensibili a quel tipo di lavaggio permanendo sulle mani.
Anche in casa sarebbe preferibile scegliere un sapone in forma liquida alla classica saponetta, questa, infatti, può essere soggetta all’aggressione di germi una volta riposta sul lavandino per cui andrebbe sempre sciacquata con estrema attenzione sia prima che dopo l’utilizzo, motivo per cui il dispenser può risultare più pratico e più igienico.
In commercio esistono saponi di svariate caratteristiche in relazione alla sensibilità delle pelli, alla profumazione, alle proprietà emollienti od ammorbidenti che permettono al consumatore di scegliere in base alle esigenze.
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L’igiene delle mani richiede talvolta procedure particolari sia perchè effettuata in circostanze particolari sia perchè deve garantire una perfetta sterilizzazione. Esaminiamo i tipi più comuni di lavaggio.
Come abbiamo accennato in precedenza il lavaggio delle mani è una delle prime pratiche di igiene che ci viene insegnata da bambini. Trasmettere ai bambini fin da piccoli la sana abitudine di lavarsi le mani frequentemente serve a preservare la loro salute. I bambini, infatti, sono espostissimi al rischio di contagio e trasmissione di agenti patogeni per la facilità con cui si sporcano o per la naturale curiosità che li porta a tastare o toccare ogni cosa.
Alcuni studi hanno dimostrato come il lavaggio delle mani nei bambini frequentatori di scuole materne, ridurrebbe la frequenza di affezioni respiratorie e gastroenteriche, dal momento che, attraverso lo sfregamento degli occhi o più semplicemente la facile tendenza a portarsi le dita in bocca, i piccoli facilitano l’ingresso di batteri infetti.
Come agire?
Le norme sono le stesse sopra riportate:
Lavare le mani con acqua e sapone delicato per evitare che al contatto con gli occhi possano verifiicarsi bruciori, strofinare palmo, dorso e dita per circa 20 secondi, risciacquare ed asciugare.
Il difficile è intrattenere i piccoli durante l’operazione e far apparire l’operazione come un gioco in modo da trasmettere la sana e corretta abitudine che essi si porteranno dietro nella vita.
E’ ovvio che la soluzione migliore per un lavaggio corretto delle mani e per la disinfezione sia l’utilizzo di acqua e sapone, ma questo non sempre è possibile se ci si trova fuori casa, ci sono, infatti, situazioni in cui non è possibile utilizzare un bagno privato o pubblico che sia.
Fortunatamente recentemente sono stati introdotti in commercio anche gli hand sanitizers, flaconcini comodi da portare in borsa o in macchina che contengono saponi gel disinfettanti a base alcolica, da versare sulle mani e strofinare accuratamente sui palmi e dorsi e tra le dita senza l’aggiunta di acqua. In questo modo viene assicurata una giusta pulizia anche fuori casa.
Tra i più conosciuti igienizzanti a secco possiamo trovare in commercio:
L’amuchina gel, un prodotto a rapida azione e potere antisettico aromatizzato al limone ideale anche per eliminare cattivi odori,
Il gel citrosil Medical che combatte il 99% dei batteri,
Il gel igienizzante all’ozono Igienina e il gel lavamani antisettico disinfettante LH che hanno in comune la capacità di eliminare i batteri depositati sulle nostre mani attraverso una veloce azione e senza necessità di risciacquare il prodotto.
Oltre che in versione gel molti questi prodotti sono disponibili anche in salviette umidificate monodose, perfette da tenere anche in tasca.
La procedura che prevede l’igienizzazione attraverso la frizione è la seguente :
versare sulle mani una quantità di gel che copra l’intera superficie,
strofinare palmo contro palmo e palmo contro dorso,
frizionare ogni dito col palmo della mano e le punte delle dita di ogni mano contro il palmo dell’alta.
lasciare asciugare per alcuni secondi.
Un lavaggio antisettico delle mani è necessario per il personale sanitario allo scopo di prevenire infezioni ospedaliere.
Esso va effettuato non solo ad ogni inizio e fine turno, ma anche prima di qualsiasi somministrazione di alimenti e terapie.
Le mani vanno lavate con acqua e detergente antisettico a base di cloro e sfregate anche negli spazi per circa 20 secondi.
Vanno sciacquate con acqua corrente ed asciugate con salviette monouso.
Il lavaggio chirurgico va invece fatto prima con acqua e sapone e poi con gel idroalcolici disinfettanti, spugne e spazzole monouso.
Dopo aver accuratamente lavato mani, dita e braccia con un’operazione della durata di oltre due minuti, bisogna sciacquare ed asciugare le mani con teli sterili.
A questo punto mani ed avambracci vanno frizionati con gel idroalcolici e solo quando questo è completamente evaporato, senza toccare assolutamente niente vanno infilati i guanti chirurgici.
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