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Scopriamo tutte le proprietà del il finocchio, incredibilmente ipocalorico ma con valori nutrizionali sorprendenti! Alleato insostituibile per chi ama sentirsi bene ed in forma, risulta un alimento fondamentale in una dieta sana ed equilibrata. Approfondiamo i diversi usi ed i benefici di una delle piante più facilmente utilizzabili presenti in natura. Attenzione, però! Naturale non significa innocuo: esaminiamo anche le controindicazioni ed i possibili rischi!
Il finocchio è un ortaggio dal sapore croccante e dolciastro dotato di proprietà terapeutiche ma, ancor di più, di eccezionali caratteristiche nutrizionali.
Esiste una varietà di finocchio selvatico ed una di finocchio coltivato.
Grazie alla sua composizione, il finocchio è in grado di aiutarci a prevenire patologie importanti ed a sentirci più in forma anche se non tutte le parti che compongono la pianta sono utilizzate come medicamento.
Ciò è dovuto alla scarsa presenza di fitocomposti bioattivi, cioè di sostanze che, prodotte dalla pianta per difendersi dall'attacco di parassiti ed insetti, innescano nell'uomo azioni biologiche. Queste sostanze non sono molto presenti nella parte più comunemente usata del finocchio, il bulbo, ma nei suoi semi (soprattutto quelli della specie selvatica amara) che sono considerati i principali responsabili delle innumerevoli azioni terapeutiche attribuite genericamente ed erroneamente a tutta la pianta.
Proprietà del finocchio e dei suoi semi.
Il Finocchio orticolo è composto da circa il 93% di acqua. I grassi sono presenti solo in tracce, la quantità di proteine è modesta (1,2 g/100 g) ed ha solo l’1% di zuccheri.Garantisce, inoltre, un buon apporto di vitamine (A, B e C), acido folico (vitamina del gruppo B importante per la produzione dei globuli rossi e per il funzionamento del sistema nervoso e del midollo osseo), oligoelementi (zinco, rame e selenio) ed è una discreta fonte di sali minerali (potassio, fosforo, calcio, sodio, magnesio e ferro).
I semi di finocchio selvatico, poveri dal punto di vista nutritivo, sono ricchi di fitocomposti bioattivi. Sottoposti ad essiccazione prima di essere utilizzati, contengono soprattutto oli essenziali ma anche diverse sostanze bioattive, seppur presenti in percentuale minore. I semi di finocchio possono essere direttamente masticati ma, per evitare di incorrere in effetti collaterali, si preferisce usarli per la preparazione di infusi, decotti o tinture madri.
Il finocchio ha solo 9 kcal ogni 100 g
Povero di carboidrati, il finocchio ha un basso indice glicemico.
L'indice glicemico del finocchio è pari a 15.
La sua alta percentuale di fibre e l’assenza di grassi lo rendono utile nella riduzione dei livelli di colesterolo nel sangue. Grazie anche alla presenza di acido folico, potassio e vitamina C, il finocchio favorisce il benessere di cuore ed arterie. L’acido folico, tra le altre cose, è anche fondamentale per il metabolismo dell’omocisteina, una molecola che, ad alti livelli, può danneggiare direttamente le pareti vasali. Il potassio, invece, aiuta a ridurre la pressione arteriosa, mentre la vitamina C è uno dei più potenti antiossidanti presenti in natura per contrastare la formazione di radicali liberi.
L’elevata percentuale di vitamina C conferisce a questo ortaggio una notevole azione antibatterica e proprietà immunostimolanti (capaci di stimolare le difese dell’organismo), legate entrambe alla sua forte azione antiossidante.
Aggiungere finocchi all'alimentazione può rappresentare un valido aiuto in caso di anemia perchè sono buoni portatori di ferro e favoriscono la produzione di emoglobina.
Grazie soprattutto all’anetolo, un composto aromatico ampiamente diffuso in natura, i semi di finocchio riducono i processi infiammatori e quindi l’insorgenza del cancro. L’anetolo, infatti, interferirebbe con quelle molecole che sono in grado di innescare l’infiammazione e alterare i geni direttamente coinvolti nell'insorgenza di tumori.
Essendo ricchi di fitoestrogeni, vale a dire, di composti di origine vegetale che mimano l’azione degli ormoni femminili, i semi di finocchio risultano utili in tutte le circostanze in cui la carenza ormonale è causa di patologie o disturbi. Ad esempio, è risaputo che le preparazioni a base di questi semi possono essere efficaci in caso di:
I preparati a base di semi di finocchio aumentano la produzione di latte nelle donne che hanno appena partorito. Anche se questo è uno degli usi più antichi di tale alimento, in realtà solo i risultati di un piccolo e vecchio studio ne hanno confermato la validità. L’effetto potrebbe essere dovuto all'azione simil-estrogenica dell’anetolo di cui abbiamo parlato prima.
Il finocchio è capace di ridurre la flatulenza, ossia la produzione di gas nell'intestino. Il ben noto anetolo, in questo caso, ha un duplice effetto: da un lato, stimola la produzione di muco intestinale che rende più difficile l’utilizzo, da parte della flora intestinale, di quelle sostanze (come gli zuccheri) che i batteri usano per produrre gas. Dall'altro, poiché stimola l’intestino, viene stimolato anche il pancreas determinando una digestione più rapida e, difatti, una minore flatulenza. Tutto ciò porta, in ultima analisi, ad un minore gonfiore addominale ed una minore insorgenza di coliche intestinali (azione antispasmodica).
L’olio essenziale di finocchio è in grado di inibire l’aggregazione di piastrine limitando così, nei soggetti predisposti, la formazione di trombi. Il meccanismo proposto per questa sua importante azione è direttamente legato alle proprietà antinfiammatorie attribuite, come già visto, all’anetolo. La sintesi delle sostanze che, presenti nelle piastrine, portano alla loro coagulazione, segue la stessa via attraverso cui sono prodotti i composti direttamente coinvolti nell'infiammazione.
L’olio concentrato di semi di finocchio ha dimostrato, grazie ai numerosi fitocomposti, una forte azione antimicrobica tanto da rivelarsi un possibile punto di partenza per la sintesi di nuovi farmaci. In particolare, se ne sta valutando l’utilizzo in tutti quei casi in cui i batteri responsabili delle infezioni hanno sviluppato resistenza agli antibiotici più comuni (le cosiddette infezioni multiresistenti). Dobbiamo sottolineare che la maggiore azione antibatterica è stata ottenuta con estratti della specie orticola (quella per uso alimentare) e non con quella selvatica. Una certa attività è stata riscontrata anche nei confronti delle infezioni causate da funghi, come ad esempio quelle da Candida albicans (fungo che si trova soprattutto nel cavo orale, nel cavità gastrointestinale e nella vagina).
Sempre l’anetolo agirebbe sulla muscolatura bronchiale dimostrandosi utile nel fluidificare l’espettorato (più noto come “catarro”). Infatti, gli sciroppi a base di semi di finocchio dolce sono descritti nella Farmacopea Ufficiale per la loro azione antitussiva.
Gli estratti acquosi di finocchio sono stati testati per i problemi di innalzamento della pressione oculare dimostrando un’efficacia comparabile a quella di farmaci principalmente utilizzati per questa disfunzione.
Uno studio pubblicato sul Journal of Medicinal Food nel 2006, ha evidenziato che gli estratti dei semi della pianta sono in grado di migliorare le capacità cognitive e la memoria (azione nootropa) in soggetti con patologie neurodegenerative come l’Alzheimer.
Il finocchio stimola la secrezione gastrica ed aumenta i livelli di enzimi digestivi. Questo, oltre ad agevolare il metabolismo di zuccheri e di grassi, porta anche ad un aumento dell’appetito.
L’olio di semi di finocchio contiene sostanze in grado si stimolare le cellule pancreatiche a secernere insulina riducendo così i livelli di glucosio nel sangue.
Il finocchio, aggiunto all'alimentazione, agevola la perdita di peso in quanto, oltre ad avere pochissime calorie, è ricchissimo di acqua. Ciò significa che, non solo non fa ingrassare, ma depura l’organismo attivando la diuresi. Inoltre, avendo un buon contenuto di fibre unite ad una consistenza che costringe alla masticazione, aumenta il senso di sazietà. Per questo è considerato un eccellente “spezza fame”
In generale, il finocchio utilizzato a scopo alimentare risulta sicuro. Una dei pochi rischi è l’insorgenza di reazioni cutanee, soprattutto in soggetti già allergici a carote e sedano. Il finocchio può anche essere fotosensibilizzante, cioè può rendere la pelle più suscettibile alle scottature solari. Si consiglia di limitare l’esposizione al sole e comunque l’utilizzo di una crema solare protettiva nel caso di uso abbondante di questo ortaggio.
Altro discorso è da farsi, ovviamente, per quanto riguarda i semi di finocchio. Come abbiamo visto, grazie ai fitocomposti le azioni sono innumerevoli ma, purtroppo, altrettanto abbondanti sono i rischi e le controindicazioni. Vediamoli insieme!
I derivati cumarinici (sostanze naturali distribuite nel mondo vegetale con varie funzioni terapeutiche) presenti nei semi possono aumentare la fluidità del sangue. Se ne sconsiglia quindi l’utilizzo in soggetti in terapia con farmaci anticoagulanti o comunque con difetti nella coagulazione.
Gli estratti alcolici di semi di finocchio possono modificare l’azione di alcuni farmaci interferendo con l’enzima deputato al loro metabolismo. Questo significa che, se si sta assumendo un farmaco che per essere eliminato deve essere attaccato da questo enzima e, contemporaneamente, si utilizzano rimedi a base di finocchio, l’effetto del medicinale potrebbe non essere più lo stesso. Esempi sono rappresentati da alcuni antibiotici, ansiolitici, antidepressivi e antistaminici. Per questi ed altri farmaci si consiglia di usare con cautela i prodotti a base di semi di finocchio.
Per quanto riguarda la tossicità delle tisane a base dei semi di finocchio, i risultati di uno studio condotto dall’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione) ne hanno sottolineato la pericolosità soprattutto durante la gravidanza e l’allattamento. Inoltre, potendo indurre le contrazioni dell’utero i semi di finocchio sono controindicati in gravidanza per rischio di parto prematuro e possono interferire con l’efficacia della pillola anticoncezionale
Al di sotto dei 4 anni, le tisane a base di semi di finocchio dovrebbero essere assolutamente vietate a meno di specifiche indicazioni motivate del pediatra.
A difesa di quello che forse è stato il rimedio più utilizzato da sempre per alleviare il pianto dei neonati, altri studi hanno sottolineato che l’estragolo per agire deve essere attivato a livello del fegato, cosa che non si verifica facilmente. In primo luogo, perchè sempre a livello del fegato sono presenti enzimi in grado di inattivare la molecola e, in secondo luogo, perchè il finocchio stesso è, come ormai sappiamo, fonte di fitocomposti (tra cui l’onnipresente anetolo) in grado di contrastare gli effetti nocivi dell’estragolo.
Data la sua attività estrogenica il finocchio, non solo può alimentare la malattia ma può interferire con la terapia in presenza di patologie ormonali come il cancro alle ovaie, all'utero o al seno, in caso di endometriosi (presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna uterina), di fibroma uterino o di mastectomia.
Grazie alle straordinarie caratteristiche nutrizionali, la pianta di finocchio si presta a molteplici usi in cucina, come in terapia, arrivando addirittura alla cura della bellezza. Come visto, parti diverse hanno azioni diverse. Vediamo allora come sfruttarle!
Immancabile nell'alimentazione di chi ama restare in forma, il finocchio non solo fa bene ma si presta anche ad essere consumato in molti modi differenti senza per questo perdere le sue caratteristiche nutrizionali più importanti.
Quando cotto, ad esempio, a differenza di altre verdure mostra un effetto diuretico ed un’azione antimeteorica (allevia, diminuisce od elimina il gonfiore intestinale) addirittura maggiori rispetto all'ortaggio crudo. Ma, attenzione! Il calore rende ancor più disponibili gli zuccheri tanto da essere controindicato nei soggetti diabetici! Un esempio di ricetta che prevede la cottura del finocchio è:
Finocchio al gratin.
Cosa occorre:
Come si procede:
Pulire il finocchio eliminando le cime e le foglie esterne più rovinate. Lavarlo sotto l’acqua corrente.Tagliarlo a spicchi e metterlo in acqua bollente per qualche minuto. Scolarlo e porlo in una teglia rivestita di carta da forno. Irrorare con l’olio e cospargerlo con il pangrattato.
Cuocere in forno già caldo a 180° finché non risulterà dorato e croccante. Salare q.b.
Per tutti coloro che invece preferiscono la croccantezza dell’ortaggio crudo, sapevate che il momento migliore per consumarlo è a fine pasto? In questo modo, Il finocchio aumenta la digeribilità di altri alimenti più complessi (come la carne o il pesce), riduce il reflusso ed aiuta a pulire denti e gengive. Se però, al naturale proprio non vi fa impazzire, potete condirlo con olio e sale o preparare insalate con pomodori, carciofi o gli ingredienti che più vi piacciono! Una ricetta semplice semplice ma antichissima e molto gustosa è, ad esempio, quella dell’insalata di finocchi, arancia ed olive:
Insalata di finocchi, arancia ed olive.
Cosa occorre:
Come si procede:
Pulire il finocchio, lavarlo sotto acqua corrente e tagliarlo a spicchi. A parte pelare un’arancia e ridurre anche questa a spicchi. Porre tutto in un’insalatiera, aggiungere le olive e condire con olio e sale. Mescolare. Salare q.b.
Grazie alla sua azione drenante, l’olio essenziale di finocchio rappresenta un ottimo rimedio per la cellulite causata da ritenzione di liquidi, cioè quando la tanto odiata buccia d’arancia è associata a pelle poco tonica e rilassata. Vediamo come possiamo rilassarci e sentirci più belle con un bel bagno fatto con olio di finocchio!
Cosa occorre:
Come si procede:
Mescolare insieme tutti gli ingredienti ed aggiungerli all'acqua calda prima di immergersi. Il trattamento, da effettuare preferibilmente la sera, deve durare all'incirca 15 minuti.
Sempre grazie alla sua capacità di eliminare i liquidi in eccesso, il finocchio, applicato come maschera per il viso, ne può ridurre il gonfiore. Sembra che sia in grado anche di attenuare le rughe rendendo la pelle più morbida al tatto. Vediamo come:
Mettere 30 gr di foglie di finocchio in un quarto di litro di acqua e portare ad ebollizione (decotto). Lasciare in infusione cinque minuti a recipiente coperto e filtrare. Lasciar raffreddare leggermente ed aggiungere:
Mescolare bene, e applicare sul viso. Rimanere così per 15 minuti.
Questa maschera e' indicata per pelli stanche e per attenuare gonfiori del viso dovuti a stress o stanchezza.
Inserire il finocchio nella nostra dieta, magari in una bella insalata, non è l’unico modo per sfruttare le sue proprietà, molte delle quali, come abbiamo detto dipendono dai semi e non dal bulbo. Per fortuna ci viene in aiuto la fitoterapia!
Approfondisci cos'è e su quali principi si basa la fitoterapia.
La fitoterapia è la pratica che utilizza le pianti o estratti di esse a scopo terapeutico o per il mantenimento del benessere psico-fisico. Se sei esperta di rimedi naturali o se, semplicemente, hai deciso di rivolgerti alla fitoterapia per risolvere qualche piccolo disturbo, ecco per te alcune ricette a base di finocchio in cui cimentarti!
Le procedure sono abbastanza semplici, l’unico inconveniente sarà forse quello di reperire gli ingredienti ma basterà rivolgersi ad una erboristeria ben fornita!
Pestate in un mortaio 2g di semi di finocchio essiccati, aggiungete 200 ml di acqua bollente e lasciate in infusione per una decina di minuti. Filtrate. Bevete da una a tre tazze al giorno per i disturbi digestivi.
si lasciano in infusione 1 cucchiaio di melissa (foglie), 1 cucchiaio di lampone (foglie), 1 cucchiaio di finocchio (semi), 1 cucchiaio di piantaggine (semi) ed 1 cucchiaio di rose (petali) per circa 20 minuti in ¼ l di acqua bollente. Filtrate. Assumerne 1 cucchiaio ogni ora in caso di scariche di diarrea frequenti.
Ponete in infusione per 15 minuti 15 g di finocchio (frutti) in mezzo litro di acqua bollente. Filtrate con cura. Bagnate delle garze con l’infuso ed applicate sugli occhi affaticati.
Fate macerare 1,5 cucchiai di finocchio (semi) per 8 giorni in un bicchiere di vino bianco. Filtrate. Bevete 1 cucchiaino prima dei pasti e due dopo.
Mescolate in maniera omogenea 10 g di anice (frutti), 10 g di cumino (frutti) e 10 g di finocchio (semi). Prendete un cucchiaino da dessert della miscela ottenuta e lasciatelo in infusione per 10 minuti in una tazza di acqua bollente. Filtrate. Consumate dopo ogni pasto per combattere l’aerofagia.
Triturate e mescolate in maniera omogenea 10 g di finocchio (frutti), 5 g di lavanda (sommità fiorite), 10 g di salvia (foglie) e 10 g di menta (foglie). Dosate 1 cucchiaino da dessert e ponetelo a riposare per 15 minuti in 2,5 ml di acqua bollente. Filtrate. Utilizzate per sciacqui della cavità orale per evitare l’alitosi. Ripetete l’operazione durante la giornata
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