La fecondazione assistita è rappresentata da un insieme di tecniche che servono ad aiutare le coppie infertili a concepire un bambino. La procreazione assistita può essere omologa, cioè ovulo e spermatozoo appartengono ai membri della coppia, o eterologa, cioè uno o entrambi i gameti provengono da donatori. I rischi di insuccesso e per la salute della donna sono bassi, ma le tecniche non sono economicamente accessibili a tutti, avendo costi molto elevati.
La fecondazione assistita è un insieme di tecniche a cui, soltanto in Italia, si rivolgono il 15 - 20% delle coppie infertili che desiderano avere un figlio.
Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità una coppia viene definita non fertile, e pertanto può prendere in considerazione la fecondazione assistita, dopo 12 - 24 mesi di rapporti sessuali mirati al concepimento che non hanno avuto esito favorevole.
Il ricorso alle tecniche di fecondazione assistita può essere, per le coppie, molto duro da affrontare dal punto di vista sia fisico che psicologico e pertanto è necessario rivolgersi a centri specializzati che possano assistere le coppie a 360 gradi, sia fisicamente che psicologicamente.
Tipologie di PMA.
La fecondazione assistita consiste, in pratica, nel fare "incontrare" l'ovulo della donna e lo spermatozoo dell'uomo, al fine di ottenere il concepimento e quindi l'embrione.
La fecondazione assistita viene suddivisa in due diverse tipologie, in base al tipo di gameti (ovuli e spermatozoi) utilizzati, ovvero può essere:
Omologa, quando si utilizzano i gameti appartenenti alla coppia, cioè gli ovuli della donna e gli spermatozoi dell'uomo.
Eterologa, quando i gameti utilizzati appartengono ad un donatore. La fecondazione eterologa può essere parziale, cioè soltanto quando uno dei due gameti (ovulo o spermatozoo) appartiene ad un donatore mentre l'altro appartiene ad uno dei due individui formanti la coppia, oppure totale, quando entrambi i gameti appartengono a donatori.
Cosa dice la legge sulla procreazione assistita?
In Italia la fecondazione assistita è regolamentata dalla legge 40, emanata a febbraio del 2004 e sottoposta ad alcune modifiche nel corso degli anni a venire.
I punti salienti della legge 40 sono i seguenti:
Fino al 2014 non era concesso alle coppie italiane di fare ricorso alla fecondazione assistita di tipo eterologo. Dal 2014 in poi questo divieto è stato abrogato.
Non è necessario che tutti gli embrioni che vengono prodotti vengano impiantati. Fino a qualche anno fa invece la legge prevedeva di ottenere un numero massimo di 3 embrioni e questi dovevano essere impiantati contemporaneamente nell'utero della donna.
Non è consentita la fecondazione post - mortem che prevede l'utilizzo di un gamete di un soggetto deceduto.
L'accesso alle tecniche di fecondazione assistita non è consentito ai single, alle coppie omosessuali ed alle donne in menopausa.
Le coppie fertili portatrici sane di malattie genetiche possono accedere alle tecniche di fecondazione assistita per far sì che vengano impiantati solo gli embrioni sani senza la patologia genetica. Questo, fino al 2015, non era consentito. È consentita quindi la diagnosi genetica preimpianto.
Esami pre - fecondazione.
Prima di accedere alle tecniche di fecondazione assistita è necessario che sia l'uomo che la donna si sottopongano ad alcuni esami specifici.
Per l'uomo questi esami sono:
Esami del liquido seminale, quali lo spermiogramma, che serve a valutare la qualità degli spermatozoi attraverso la valutazione di forma, numero e motilità.
Test di capacitazione, un esame che serve per verificare se gli spermatozoi sono in grado di avviare la reazione di fecondazione dell'ovulo (reazione nota come capacitazione). Questo test può anche essere usato per selezionare gli spermatozoi con forma e motilità migliore.
Ecografia testicolare, per controllare lo stato di salute dei testicoli.
Spermiocoltura, per vedere se vi è la presenza di infezioni che possono influenzare la fertilità.
Nelle donne invece gli esami preliminari a cui ci si deve sottoporre sono i seguenti:
Pap test, per verificare se vi sono infezioni o problemi a livello del collo dell'utero.
Ecografia transvaginale, per valutare lo stato di salute o la presenza di problemi a livello di utero e ovaie.
Tampone vaginale, per ricerca di eventuali batteri o funghi responsabili di infezione.
Entrambi i componenti della coppia verranno inoltre sottoposti ad un dosaggio degli ormoni sessuali (estrogeni nella donna e testosterone nell'uomo) per valutarne i livelli in circolo.
Quali sono le diverse tecniche di procreazione assistita?
La fecondazione assistita prevede diverse tecniche definite di primo, di secondo o di terzo livello. Le tecniche variano in base alla gravità dell'infertilità: un' infertilità lieve può essere trattata con tecniche di primo livello, mentre un' infertilità severa richiede tecniche di secondo o di terzo livello, in base ai casi.
Tecniche di primo livello.
Le tecniche di primo livello sono le meno invasive, non richiedono l'utilizzo di un'anestesia generale, e possono essere usate in caso di infertilità lieve o moderata.
Le tecniche in dettaglio sono rappresentate da:
Stimolazione ovarica, ovvero si somministrano alla donna dei farmaci, solitamente gonadotropine o clomifene, per stimolare l'ovulazione in quelle donne che hanno spesso cicli mestruali anovulatori. In questo modo vengono aumentate le probabilità di un concepimento.
Inseminazione intrauterina o IUI, che consiste nell' introdurre gli spermatozoi direttamente nell'utero della donna al fine di favorire la fecondazione. Questa tecnica prevede il monitoraggio dell'ovulazione della donna (la quale in base ai casi può anche essere sottoposta ad un ciclo di stimolazione ovarica) e non appena si verifica l'ovulazione si preleva il campione di sperma dell'uomo (ottenuto tramite masturbazione), lo si tratta in laboratorio per attivare la reazione di capacitazione, e lo si deposita poi, attraverso un catetere flessibile, direttamente nell'utero della donna.
Le tecniche di primo livello sono indicate in caso di infertilità maschile lieve o moderata (spermatozoi poco mobili o non in grado di eseguire la capacitazione o pochi di numero), infertilità senza cause spiegabili,endometriosi (patologia che provoca nella donna la presenza di endometrio, il rivestimento dell'utero, al di fuori dell'utero).
Tecniche di secondo livello.
Le tecniche di fecondazione assistita di secondo livello si utilizzano in caso di ridotta riserva ovarica (la donna ha pochi ovuli nelle ovaie), problemi alle tube, infertilità maschile severa (spermatozoi immobili ad esempio o in numero esiguo), ed endometriosi di grado severo.
Tra le tecniche di secondo livello abbiamo:
Fivet, l'acronimo di Fertilizzazione In Vitro con Embryo Transfer, è una tecnica che prevede la stimolazione ovarica della donna, in seguito alla quale si preleveranno gli ovociti formati (una tecnica nota come pick up, che può essere un po' dolorosa per la donna) e si feconderanno in laboratorio con il seme del marito. La fecondazione avviene quindi in vitro, al di fuori del corpo della donna, ponendo in un terreno di coltura sia gli ovuli che gli spermatozoi ed aspettando che avvenga il naturale processo fecondativo. Una volta formati gli embrioni (dopo circa 48 ore dalla fecondazione) questi verranno impiantati (processo noto come transfer) mediante un catetere flessibile direttamente nell'utero della donna.
Icsi, acronimo di intra-cytoplasmic sperm injection, è una tecnica simile alla precedente che differisce da essa soltanto per la modalità di fecondazione. Difatti, mentre nella fivet si pongono in coltura gli ovuli e gli spermatozoi e si fa avvenire la fecondazione spontanea in vitro, nell'icsi si feconda l'ovulo con un singolo spermatozoo facendo penetrare direttamente lo spermatozoo all'interno dell'ovulo tramite iniezione.
Tecniche di terzo livello.
Le tecniche di terzo livello sono riservate a casi gravissimi di infertilità maschile in cui l'uomo non è in grado di produrre autonomamente il campione di sperma. Queste tecniche prevedono spesso di intervenire chirurgicamente sul testicolo. Le tecniche possono essere percutanee o chirurgiche. Tra quelle percutanee abbiamo:
PESA, acronimo di Percutaneous Epididymal Sperm Aspiration, in cui si prelevano gli spermatozoi dall'epididimo, una parte del testicolo, mediante un ago.
TESA, acronimo di TEsticular Sperm Aspiration, ovvero il prelievo degli spermatozoi direttamente dal tessuto testicolare mediante un ago.
Per quanto riguarda invece le tecniche chirurgiche abbiamo:
MESA, acronimo di Microsurgical Epididymal Sperm Aspiration, ovvero il prelievo chirurgico di spermatozoi dall'epididimo.
TESE, acronimo di TEsticular Sperm Extraction, ovvero il prelievo chirurgico di spermatozoi dal tessuto testicolare.
Una volta prelevati gli spermatozoi si procede solitamente con una tecnica di secondo livello, quale la icsi.
Informazioni pratiche sull’omologa e l’eterologa.
Vediamo adesso alcune informazioni pratiche sulla fecondazione assistita, quali le percentuali di successo, i rischi, i costi e i tempi delle varie tecniche in Italia e all’estero.
Percentuali di successo.
La fecondazione assistita è una tecnica che ha una percentuale di successo variabile in base ai fattori che distinguono i singoli individui quali, ad esempio, l'età della donna. In linea generale le percentuali di successo sono intorno al 30% se la donna ha meno di 35 anni, scendono al 15 - 20% tra i 35 e i 39 anni e sono bassissime (1%o meno) dopo i 45 anni.
Rischi per la donna.
La procreazione assistita presenta, inoltre, dei rischi per la donna quali ad esempio:
Sindrome da iperstimolazione ovarica, una condizione patologica legata alla produzione eccessiva di ormoni legata alla stimolazione ovarica. Si manifesta con aumento di volume delle ovaie, gonfiore addominale, accumulo di liquido a livello addominale e toracico con conseguenti difficoltà respiratorie, ed edema (gonfiore) degli arti inferiori.
Gravidanza gemellare, in quanto è possibile che tutti gli embrioni inseriti nell'utero attecchiscano. Una gravidanza gemellare è di per sé rischiosa quando vi sono due feti. Nel caso i feti siano più di due è estremamente rischiosa sia per la donna, che per i bambini.
Per aumentare le possibilità di successo e ridurre i rischi, si stanno attualmente sviluppando nuove tecniche che mirano a selezionare meglio i singoli spermatozoi da utilizzare (come ad esempio la icsi bionaturale) o tecniche che mirano a migliorare le ovaie e la produzione di ovuli (come ad esempio il ringiovanimento ovarico che si esegue iniettando nelle ovaie, in anestesia generale, dei fattori di crescita piastrinici derivati dal paziente stesso).
Costi e tempi delle varie tecniche in Italia e all’estero.
In Italia vi sono numerosi centri sparsi per tutto il paese che praticano la fecondazione assistita ma, spesso, a causa dei costi elevati e dei tempi di attesa lunghi, le coppie si rivolgono a paesi esteri, primo tra tutti la Repubblica Ceca.
Volendo fare un paragone tra i costi delle varie tecniche nei due Paesi possiamo dire che:
In Italia una IUI costa circa 1500 euro, mentre in Repubblica Ceca il costo è di soli 500 euro. I tempi di attesa sono abbastanza brevi per entrambe le tecniche.
In Italia la fivet o la icsi hanno un costo variabile tra 3500 e 5000 euro con un tempo di attesa di 6 - 18 mesi, mentre in Repubblica Ceca il costo è di 2000 - 3000 euro, ed il tempo di attesa è di un mese.
In Italia la fecondazione eterologa ha un costo elevatissimo, circa 6000 - 8000 euro, con un tempo di attesa di 6 - 18 mesi, mentre in Repubblica Ceca i tempi di attesa sono di 1 - 3 mesi ed i costi variano da 4500 a 6000 euro.
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