Cocco: proprietà, benefici e valori nutrizionali di frutto, acqua, olio e latte

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

Il cocco è un frutto ricco di proprietà benefiche, ma anche di calorie! Analizziamone i valori nutrizionali per scoprire come e quanto mangiarne. E se il frutto è buono da mangiare quali sono gli utilizzi consigliati per l’olio ed il latte di cocco? Oltre che per condire le insalate ad esempio l’olio di cocco è ottimo per nutrire i c apelli secchi e domare quelli ricci. Scopriamo tutti i segreti di questo frutto e dei prodotti derivati.

    Indice Articolo:
  1. Cos'è?
  2. Valori nutrizionali
    1. Calorie
    2. Indice glicemico
  3. Proprietà e benefici
    1. Diuretico
    2. Stitichezza
    3. Diabete
    4. Colesterolo
    5. Digeribilità
    6. Tiroide
    7. Candida
    8. Pelle e capelli
    9. Abbronzatura
  4. Cocco nella dieta
    1. Fa dimagrire o ingrassare?
    2. Dose giornaliera
  5. Controindicazioni
    1. Diarrea
    2. Steatosi epatica
  6. Utilizzo
    1. Olio di cocco
    2. Latte di cocco
    3. Acqua di cocco

Cos'è il cocco?

La noce di cocco, o cocco è il frutto della palma da cocco, la Cocos nucifera. Il frutto è voluminoso ed è racchiuso in un involucro legnoso che contiene il seme, cioè la polpa che ha al suo interno un liquido lattiginoso, detto acqua di cocco.

Il cocco è un frutto molto nutriente ricco di fibre, sali minerali e vitamine che può apportare molti benefici.

Il frutto è ricco di acqua e per ovviare al problema del deterioramento, spesso la polpa viene disidratata e conservata in scagliette.

I valori nutrizionali del cocco: un concentrato di elementi!

Il cocco, dal sapore unico e deciso, ha una polpa consistente e croccante, circondata da una pellicola protettiva legnosa ricca di fibra.

Si tratta di un frutto particolarmente calorico: le calorie in 100 g di frutto sono ripartite in:

Ben rappresentate sono le vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B5, B6) e la vitamina C ed E.

Il cocco possiede anche buone quantità di amminoacidi essenziali quali arginina, cisteina, isoleucina, serina e treonina e un’elevata quantità di sali minerali tra cui spicca soprattutto il potassio, seguito da fosforo, magnesio, calcio e ferro.

Il cocco, inoltre, è un alimento ricco di acqua e per questo tende a deteriorarsi presto e infatti, una volta aperto, va conservato in frigorifero immerso in un recipiente pieno d’acqua.

Calorie.

Il valore energetico per 100 grammi di cocco fresco ammonta a 360 calorie

100 grammi di cocco essiccato contano ben 604 calorie.

Indice glicemico.

L’indice glicemico della noce di cocco è pari a 45

L’indice glicemico del latte è pari a 40

Proprietà e benefici di frutto, olio ed acqua.

Oggi sono note a tutto il mondo le molteplici proprietà curative del cocco dovute alla presenza di numerosi sali minerali e delle vitamine. In realtà, queste proprietà, sono conosciute da sempre dalle popolazioni indigene delle aree in cui cresce questa palma.

Ha effetto diuretico.

Il cocco è uno degli alimenti più ricchi di potassio (256 mg per 100 g), un minerale di fondamentale importanza per l’organismo. Una delle svariate funzioni che il potassio svolge nell'organismo è quella di regolare il volume di liquidi nelle cellule e nel plasma. Il potassio insieme al sodio regola la quantità di acqua nelle urine eliminata attraverso i reni e in particolare il primo ne favorisce l’escrezione.

Contrasta la stitichezza perché ricco di fibre.

Il cocco è ricco di acqua e fibre, un connubio ideale per chi soffre di stipsi. Le fibre, infatti, aumentano il volume fecale ma trattenendo l’acqua formano una sostanza mucillaginosa che favorisce il transito intestinale. Inoltre il potassio, a livello dell’apparato gastro-enterico aumenta gli spasmi intestinali potenziando l’effetto lassativo.

E’ adatto ai diabetici perchè non innalza la glicemia.

Il cocco è uno di quei frutti con indice glicemico medio, cioè non provoca un innalzamento repentino della glicemia, pericoloso per i pazienti diabetici. Non è particolarmente ricco di zuccheri semplici e carboidrati e quindi può essere consumato con moderazione in presenza di patologia diabetica.

Abbassa i livelli di colesterolo.

L’olio di cocco nonostante abbia un alto contenuto di grassi saturi, che notoriamente sono fanno aumentare il colesterolo, pare invece che aiuti ad abbassare i valori ematici del colesterolo cattivo ed ad alzare quelli del colesterolo HDL(colesterolo buono). La causa di ciò è data dal fatto che gli acidi grassi saturi presenti nel cocco sono acidi a media catena come l’acido Laurico che sono utili a migliorare il profilo lipidico. Lo testimoniano molte celebrità dall’attrice Angelina Jolie che pare ne assuma un un cucchiaio a colazione ogni mattina e la modella Miranda Kerr .

Tuttavia non vi sono studi sufficienti ed evidenze scientifiche sull'argomento.

Ha un’alta digeribilità.

A differenza della maggior parte degli oli vegetali che contengono grassi mono - e poli- insaturi, l’olio di cocco contiene prevalentemente grassi saturi, ma a media catena (acido caprico, acido laurico, acido caprilico..). Questi particolari acidi grassi non subiscono la stesso processo digestivo dei trigliceridi ma vengono assorbiti più velocemente e trasportati direttamente al fegato. Per questa peculiarità, l’olio di cocco risulta più facilmente digeribile anche per chi soffre di gastrite e digestione lenta.

Aiuta a regolare le funzioni della tiroide.

Alcuni acidi grassi a media catena, presenti nell'olio di cocco, come l’acido laurico, presente anche nel latte umano, sono in grado di stimolare la produzione di ormoni tiroidei che a loro volta accelerano il metabolismo attraverso l’utilizzo dei grassi di deposito per la produzione di calore (processo noto come termogenesi).

E’ dunque indicato in caso di ipotiroidismo. Si può utilizzare sia l’acqua che l’olio di cocco per stimolare la ghiandola. L’acqua va bevuta ogni giorno dopo i pasti per circa 20 giorni, l’olio va assunto nella dose di un cucchiaino tutti i giorni.

Contrasta la candida.

L’acido caprilico presente nel cocco e più concentrato nell'olio di cocco possiede una potente azione antifungina e battericida, poiché in grado di insinuarsi e dissolvere la membrana cellulare dei patogeni. La sua efficacia è nota soprattutto nel combattere le infezioni da Candida Albicans

Rende pelle e capelli morbidi e lucenti.

I prodotti a base di cocco si distinguono per la profumazione intensa e gradevole, tipica del frutto. Detergenti, creme viso e corpo, maschere e lozioni per capelli a base di cocco sfruttano il grande potere idratante degli acidi grassi in esso presenti, che essendo liposolubili, sono in grado di penetrare all'interno del derma rendendo la pelle decisamente più morbida.

Stimola la melanina e quindi facilita l’abbronzatura.

Olii e creme solari a base di cocco sono efficaci abbronzanti perché stimolano la produzione di melanina e in più contengono beta-carotene che ne aumenta l’effetto abbronzante. 

Ma, così ricco di grassi, siamo sicuri che si utilizzi anche nelle diete?

Il cocco non è indicato nelle diete ipocaloriche con limitazione dell’apporto di grassi a meno che non diventi un sostituto di altre fonti di grassi: gli acidi grassi presenti nel cocco sono sicuramente più salutari di quelli animali, che possedendo una struttura chimica più complessa, sono più difficili da smaltire e meno digeribili. Allora una scelta saggia potrebbe essere quella di sostituire al burro di origine animale, l’olio di cocco, per realizzare dolci o per condire, oppure si può scegliere di mangiare una bella fetta di cocco piuttosto del croissant mattutino!

Il cocco viene più spesso inserito nelle diete per gli sportivi, perché essendo ricco di potassio è efficace per reintegrare i sali minerali persi con il sudore e garantire la salute e la funzionalità dei muscoli grazie anche alla presenza del magnesio, importante nel mediare la contrazione muscolare.

Ma il cocco, trova più ampia applicazione in campo dietetico nei regimi ricostituenti. Sembrerà strano, ma non sempre l’obiettivo è quello di dimagrire. Con le diete ricostituenti, indirizzate a chi è notevolmente sottopeso e mostra carenze alimentari di vario tipo, si cerca di “far ingrassare” in modo sano aumentando la massa magra (ossea e muscolare) con un adeguato apporto proteico e reintegrando grassi soprattutto di origine vegetale; il cocco è uno degli alimenti preferiti a questo scopo.

Fa dimagrire o ingrassare?

Il cocco è uno degli alimenti più ricco di grassi saturi ma i suoi grassi sono a media catena, sono cioè acidi grassi che, a differenza di quelli a lunga catena, non aumentano il colesterolo, perché il nostro organismo metabolizza i grassi in modo diverso. Essi non vanno a depositarsi , ma vengono inviati al fegato che li trasforma in energia.Inoltre parte di questi grassi vengono trasformati in chetoni che diminuiscono il senso di fame.

Il cocco dunque, nelle giuste dosi, non fa ingrassare, ma sembra addirittura incidere sul controllo del peso.

Tale assunto è confermato da uno studio pubblicato sul Journal of Nutrition che attribuisce ai trigliceridi a catena media un maggiore effetto saziante e quindi la capacità di aiutare a perdere peso.

Ma quanto mangiarne? Facciamo il punto...

In ogni regime alimentare sano e bilanciato che si rispetti, la frutta ha un posto importante ma non deve eccedere determinate dosi. La frutta andrebbe consumata 3 volte al giorno, meglio se a colazione, dopo pranzo e il pomeriggio, poiché gli zuccheri semplici in essa contenuta forniscono energia immediatamente disponibile che viene utilizzata nell'arco della giornata.

Il cocco però più che zuccheri contiene lipidi e quindi andrebbe sostituito alle fonti di grassi. Inoltre è molto più calorico di altri frutti. Una porzione di frutta in un regime normocalorico di circa 1600 kcal giornaliere dovrebbe aggirarsi intorno alle 80 kcal fornite in media da una mela di circa 180 grammi o da 300 grammi di fragole o 300 grammi di melone giallo o ancora da 200 grammi di kiwi. La quantità di cocco che fornisce appena 80 kcal è pari a 25 grammi, solo uno spicchietto! Il cocco è quindi un alimento che non può entrare nel quotidiano e che, comunque, implica alcune rinunce ma è sicuramente la scelta da preferire, per esempio, ad una frittura!

Buono e con poche controindicazioni: cosa vuoi di più?

Il cocco non ha particolari controindicazioni.

Viene sconsigliato a chi soffre di diarrea.

La condizione può risultare peggiorata a seguito dell’ingestione di cocco date le sue proprietà lassative.

Va evitato in caso di steatosi epatica.

A causa del contenuto di grassi saturi va evitato anche in caso di steatosi epatica, una condizione caratterizzata da accumuli di grasso tra gli epatociti e che necessita di una dieta povera di lipidi.

Utilizzi del cocco.

Oltre che mangiato come frutto il cocco viene utilizzato o dall’industria alimentare, come olio,latte ed acqua.

L’olio di cocco.

l’olio di cocco che si ottiene dalla polpa essiccata del frutto, sembra avere caratteristiche uniche. Per esempio possiede una notevole resistenza alle alte temperature che lo rendono adatto alla frittura. Inoltre, l’olio di cocco, tanto accusato in passato di essere un alimento malsano, si è rivelato invece capace di apportare alcuni benefici.

Ideale per chi ha problemi di sovrappeso, può essere usato anche fino a 3 cucchiai al giorno, per condire, per cuocere altri alimenti o da inserire nelle più svariate ricette. L’utilizzo dell’olio di cocco non deve necessariamente sostituire altri tipi di oli come l’olio di oliva che contiene acidi grassi mono e poli-insaturi altrettanto importanti. Una scelta intelligente è alternarli cosicché la dieta risulti più varia.

Trattandosi di un olio è bene comunque usarlo con moderazione per non incorrere a inutili aumenti di peso.

Approfondisci tutte le proprietà dell'olio di cocco.

L’olio di cocco trova grande applicazione in cosmesi:

Un frutto dal cuore dolce: il latte di cocco.

Il latte di cocco, rinfrescante e nutriente, deriva dalla spremitura della polpa del cocco e nei paesi tropicali viene usato per lo svezzamento quando quello vaccino non è ben tollerato (non contiene lattosio).

Conta 230 calorie per 100 grammi di prodotto, ripartite in:

Il contenuto in vitamine e sali minerali è paragonabile a quello della noce di cocco, ma talvolta quello presente in commercio si può trovare diluito con altri tipi di latte (in genere viene specificato in etichetta). Non è indicato per chi vuole dimagrire ma possiede, invece, numerose proprietà cosmetiche:

Il latte di cocco non ha effetti indesiderati eclatanti. Per il suo elevato contenuto calorico è bene consumarlo con moderazione. Inoltre non va usato come abbronzante senza creme protettive perché da solo non protegge dagli UV.

Bontà da bere: l’acqua di cocco.

Raccolta e utilizzata come bevanda rinfrescante o nella realizzazione di bevande fermentate (vini di palma) e dolci vari, l’acqua di cocco, con sole 17,4 kcal per 100 ml, è l’alternativa dietetica al latte di cocco per chi vuole dimagrire, perché mantiene lo stesso sapore dolce e deciso del suo frutto ma contiene molti meno grassi. Vediamone insieme tutte le proprietà:

Nessuna controindicazione caratterizza l’acqua di cocco, tranne quelle legate alla sua contaminazione. Una volta estratta dalla noce, l’acqua va conservata in frigorifero per un massimo di 24 ore perché facilmente degradabile.

Informazioni Sugli Autori:

Consulente Scientifico:
Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

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