Cibi acidi: quali sono? Elenco degli alimenti acidificanti da evitare

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Consulente Scientifico:
Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

Alcuni cibi vengono definiti acidi poiché una volta metabolizzati producono sostanze di scarto che determinano l’acidificazione del nostro organismo e ne impediscono il corretto funzionamento. Vediamo insieme quali sono e perché vengono demonizzati dai sostenitori della dieta alcalina.

    Indice Articolo:
  1. Cosa sono?
  2. Quali sono?
    1. Elenco cibi acidi ed alcalini
  3. Perché fanno male?
    1. Rosacea
    2. Denti
    3. Stomaco
    4. Cistite
    5. Tumori
  4. Dieta corretta

Che cosa sono i cibi acidi?

Secondo la dieta alcalina i cibi vengono considerati acidi in relazione alla loro capacità di sviluppare acidi nel nostro corpo.

L'acidità di un alimento si misura ma sulle ceneri che rimangono dopo la combustione. Sono queste sostanze inorganiche, che non vengono metabolizzate, che regolano il normale pH dell'organismo.

Così, per esempio, la carne viene definita un cibo acido perché, dopo essere stata metabolizzata nel nostro corpo, produce urea e composti azotati, che sono acidi.

Quali sono?

Il potere di rendere acido il sangue e le urine classifica un elemento come acido, per questo un alimento che di partenza non ha un pH basso (la carne, per esempio, è tendenzialmente basica) viene definito comunque acido se nel nostro corpo produce sostanze acide (la carne produce urea che è una sostanza acida).

Di per contro un alimento acido come il limone, che contiene per natura acido citrico, non viene definito acido poichè dopo la sua metabolizzazione non produce sostanze di scarto acide.

I cibi alcalini o basici, invece, proteggono il nostro corpo dalle sostanze acide neutralizzandole. Secondo il criterio descritto gli alimenti vengono classificati in acidi e basici.

Elenco dei cibi acidi e basici.

Esiste un indice (PRAL (Potential Renal Acid Load)) per valutare se un alimento è acidificante o alcalinizzante.

  • gli alimenti con PRAL negativo sono alcalinizzanti ,
  • gli alimenti con PRAL positivo sono acidificanti.

Vediamo quali sono i cibi acidi:

Cibi basici:

Cibi acidificanti fanno male? 

Alcune scuole di pensiero sostengono da anni la tesi secondo la quale le cause della maggior parte dei malesseri della specie umana possono essere ricondotti ad un eccessivo introito nella dieta di cibi acidi o meglio di alimenti che “acidificano” il nostro corpo.

Uno dei maggiori esponenti di questa teoria è stato uno scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg, che nel 1931 ha vinto il premio Nobel proprio per le sue teorie sull'acidità. Secondo Warburg un’alimentazione basata sui soli cibi acidi, ossia alimenti raffinati, zuccherati e ricchi di grassi, getta le basi per l’innesco di numerose patologie anche gravi, tuttavia, la teoria dello scienziato è stata con il tempo enfatizzata fino a creare futili estremismi.

L’abuso di cibi acidi e lo scarso introito di quelli alcalini porta all’accumulo nei tessuti e negli organi di sostanze di scarto che interferiscono con il corretto funzionamento delle cellule danneggiandole.

Secondo i fautori della dieta alcalina, le sostanze di scarto acide nocive per le cellule del nostro corpo sono in grado di causare o peggiorare alcune patologie:

Provocano l'insorgere della rosacea.

I cibi acidi come quelli fermentati (formaggi, vino..) e cioccolata scatenano nell'organismo un elevato rilascio di istamina, sostanza pro-infiammatoria che aggrava le manifestazioni tipiche della rosacea. La rosacea, infatti, si manifesta con rossore della pelle nella zona centrale del viso e pustole diffuse. Il rossore, causato dalla vasodilatazione dei capillari, viene aumentato dall'istamina ma anche da cibi piccanti e speziati. L’infiammazione che provoca l’insorgenza dell’acne rosacea, invece, viene aggravata dagli alimenti che contengono istamina come formaggi, alcolici, salumi, funghi, frutta secca.

Rovinano i denti.

Non solo i cibi acidi e le bevande zuccherate e i soft drink, corrodono lo smalto naturale dei denti, ma essendo ricchi di zuccheri, carboidrati e grassi favoriscono anche a proliferazione dei batteri che nel cavo orale sono responsabili di tartaro e carie.

Peggiorano i sintomi della gastrite e del reflusso.

Per favorire una corretta digestione i pasti dovrebbero prevedere solo una piccola quota di cibi acidi. In particolare tra i cibi acidi quelli ricchi di grassi come salumi, carni rosse, dolci e grassi da condimento, proprio per il loro contenuto in lipidi sono lenti da digerire e, permanendo a lungo nello stomaco, tendono a risalire lungo l’esofago causando la sindrome da reflusso. Inoltre cibi acidi come quelli contenenti gli zuccheri e le bevande zuccherate aumentano l’acidità gastrica peggiorando la gastrite;

Sono causa di cistite.

L’eccessivo introito di zuccheri provoca il loro accumulo a livello delle vie urinarie deputate allo smaltimento delle sostanze di scarto. Normalmente diversi batteri albergano il distretto uro/genitale ma una dieta troppo ricca di zucchero crea le condizioni per un aumento spropositato di questi batteri causando la tipica infezione definita cistite.

Aumentano il rischio di insorgenza di tumori.

Warburg presentò la sua teoria sui cibi acidi proprio in relazione alla loro capacità di scatenare l’insorgenza dei tumori. In effetti la continua esposizione delle cellule del nostro corpo a sostanze di scarto nocive, provenienti da una dieta ricca di grassi, zuccheri ecc., altera i meccanismi fisiologici che regolano la loro attività e la loro riproduzione generando dei tumori.

Dieta corretta per evitare i rischi dell'acidificazione.

Come abbiamo visto uno squilibrio della dieta ricca di alimenti acidificanti può avere come conseguenza l’insorgere di patologie infiammatorie.

E’ quindi utile mantenere un corretto equilibrio tra gli alimenti per mantenere il ph del nostro corpo nei valori normali. Il pH del nostro sangue ha normalmente valori valori leggermente basici compresi tra 7.35 e 7.45. Valori superiori a 7 sono detti alcalini, o basici, mentre i valori inferiori al 7 sono acidi.

Naturalmente non bisogna eliminare i cibi acidi dalla propria dieta, ma controllarne le quantità bilanciandoli con gli alimenti alcalini.

Una dieta sana, secondo Warburg e gli esperti del settore, deve comprendere circa 60% di cibi alcalinizzanti e per il 40 % cibi acidi, in modo che l’acidità venga neutralizzata dagli alimenti alcalinizzanti.

Nella pratica:

 

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Dottoressa Valentina Coviello
(Specialista in biologia e nutrizione)

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