Quali sono le cause delle caviglie gonfie e doloranti. Approfondiamo quali sono i rimedi per contrastare il problema che il più delle volte viene visto come un semplice inestetismo ma che realtà può nascondere origini serie legate a problemi di cuore o di ritenzione idrica.
La caviglia, importante articolazione che si frappone tra la gamba e il piede, può essere soggetta per cause diverse a gonfiore. Quest’ultimo si manifesta come un ingrossamento che talvolta può essere accompagnato da dolore e pigmentazione rossa o violacea della pelle. Questo fenomeno tende a colpire in maniera particolare le donne, che più degli uomini, sono soggette alla ritenzione idrica ovvero ad un ristagno dei liquidi nell’organismo i quali tendono a localizzarsi in specifiche zone del corpo. Ci sono poi anche precisi periodi dell’anno o momenti del giorno in cui tale problema si presenta con una frequenza maggiore, ad esempio in gravidanza a causa degli ormoni, o alla sera dopo un’estenuante giornata di lavoro. Ma quali sono le cause che generano turgore e gonfiore alle caviglie?
Come abbiamo detto, spesso si tende a sottovalutare il gonfiore alle caviglie, classificandolo come un semplice disagio estetico. Sebbene in alcuni casi possa realmente essere cosi, in quanto il gonfiore dipende esclusivamente da fattori temporanei e di passaggio, vi sono casi in cui il gonfiore può essere campanello d’allarme di disturbi e patologie più gravi, ecco perchè, soprattutto se le caviglie iniziano a gonfiarsi con certa frequenza, sarebbe bene non sottovalutare il problema ed indagarne le origini.
Vediamo quindi cosa può portare gonfiore e dolore alle caviglie partendo dalle cause comuni e fisiologiche fino ad arrivare alle patologiche.
Ci sono situazioni di gonfiore alle caviglie che non dipendono da alcuna malattia o condizione clinica ma che sono il risultato di fattori esterni e hanno carattere non permanente.
Ad esempio alcune di esse seguono il normale processo fisiologico delle donne.Possono infatti presentarsi in prossimità del ciclo mestruale o nella menopausa.
Nel primo caso, gli estrogeni e il progesterone, ormoni con capacità vasodilatatorie, sono particolarmente elevati e pertanto provocano un maggiore ristagno di liquidi in eccesso. Questi ultimi tendono a depositarsi, a causa della gravità, principalmente nelle parti inferiori del corpo e dunque anche nelle caviglie.
Durante la menopausa, invece, è comune l’uso di farmaci atti alla sua regolazione i quali tra gli effetti collaterali annoverano la tanto fastidiosa ritenzione idrica che induce non solo le caviglie a gonfiarsi ma molto spesso crea una situazione di affaticamento e dolore.
Quali zone colpisce la ritenzione idrica e come porvi rimedio? Puoi approfondire il tema.
Altre cause non fisiologiche ma comunque legate a fattori esterni e quindi di carattere non patologico e temporaneo sono:
Circolazione venosa: come capire se è una causa temporanea o permanente? La prima causa di gonfiore agli arti inferiori e non solo, è senza dubbio un’insufficiente circolazione venosa: se vi è assenza di movimento muscolare (dovuto ad una vita troppo sedentaria o alle troppe ore passate in piedi), il sangue circola a stento nelle caviglie, provocando un ristagno che porta ad un aumento della pressione venosa. Quest’ultima, quando è più elevata, permette il passaggio dei liquidi plasmatici, i quali non essendo stati drenati a dovere dal sistema linfatico, si accumulano nei tessuti dando origine ad un edema, cioè ad un gonfiore. Sebbene una circolazione venosa non funzionale sia molto spesso indice di disturbi e patologie va comunque detto che in alcuni casi questa può essere condizionata da fattori esterni come una faticosa giornata di lavoro se ad esempio si è stati troppo tempo in piedi o troppo seduti, un lungo viaggio in aereo dove purtroppo si è costretti a stare troppo tempo in una posizione in cui è impossibile alzarsi, tutte condizioni in cui il sangue non può circolare correttamente e quindi si determina gonfiore e dolore. Naturalmente in questi casi la cattiva circolazione ed il conseguente gonfiore sono classificabili come temporanei e non legati a patologie. Diverso è il caso in cui la condizione di insufficienza circolatoria diventa patologica come quando si è in presenza di flebite (infiammazione di una vena), trombosi (accumulo di piastrine, fibrina e altre cellule ematiche a danno di arterie, capillari e vene che ne provocano l’ostruzione) e vene varicose (situazione in cui le vene perdono il loro consueto aspetto per apparire ingrossate, dilatate e nodose) sono alla base di caviglie gonfie e a volte anche rosse se non addirittura violacee. Ma come fare a capire se i problemi di circolazione sono circostanziali o patologici? Per farlo è sufficiente effettuare un esame specifico, l’ eco-doppler, per vedere se si riscontrano anomalie nella struttura dei vasi sanguigni e del flusso ematico, nel caso di esito negativo per evitare il gonfiore alle caviglie sarà sufficiente modificare alcuni abitudini di vita e mettere in atto dei comportamenti preventivi, mentre se l’esame dovesse mostrare delle anomalie potrà essere necessario intervenire con rimedi specifici per evitare gonfiore e dolore. |
In altri casi invece il gonfiore può dipendere da situazioni patologiche più o meno gravi, vediamole nel dettaglio:
Alcuni casi particolari: anziani, bambini, gravidanza e allattamento. Oltre quelli elencati fino ad ora esistono, poi casi particolari, come la gravidanza per una donna o l’arrivo della vecchiaia, in cui tale condizione è una normale e dovuta conseguenza del periodo di vita che ci si trova ad affrontare. In gravidanza, infatti la presenza di caviglie gonfie sembra essere quasi inevitabile a causa di un aumentato peso corporeo, che rende le gambe più stanche; di un aumentato numero di ormoni di progesterone, che ricordiamo essere un vasodilatatore; di un aumentato flusso sanguigno, atto al nutrimento del feto, che comporta un carico maggiore per le vene e, infine, a causa di un aumentato volume nelle dimensioni dell’utero, che pressa così sui vasi sanguigni presenti nelle gambe impedendo la normale circolazione. Non bisogna spaventarsi se tale situazione si protrae anche in fase di allattamento. Le motivazioni per la quale si verifica sono le stesse della gravidanza e tendono a scomparire una volta che ci si rimette completamente in forma. Cosa fare per combattere il gonfiore delle caviglie in gravidanza? Alcuni rimedi naturali possono fare la differenza: una sana alimentazione priva di grassi e zuccheri, bere molta acqua, dormire con i piedi alzati, fare lunghe e piacevoli passeggiate e utilizzare creme a base di ippocastano, vite rossa e centella asiatica aiutano a sentirsi meglio. Attenzione invece a tutti gli altri rimedi naturali, in gravidanza infatti non tutto è permesso ed anche prima di mettere in pratica rimedi naturali è sempre meglio consultare il proprio ginecologo. Negli anziani la comparsa di un edema alle caviglie può essere il risultato di patologie tipiche dell’età senile (diabete, pressione arteriosa, disfunzioni cardiache o renali). In tal caso è bene seguire le indicazioni del medico circa la giusta cura farmacologica che non solo curerà la malattia ma avrà di certo ripercussioni positive anche sulle caviglie ingrossate e molto spesso sofferenti. Infine non è insolito riscontrare nei bambini la presenza di caviglie gonfie. In tal caso è molto meno probabile che ci si trovi in presenza di patologie serie, piuttosto potrebbe essere causa di distorsioni o punture di insetti, che non di rado provocano fenomeni di allergia in soggetti sensibili come i bambini. E’ sempre opportuno però richiedere un consulto specialistico del vostro medico curante, per non escludere qualsiasi tipo di evenienza. |
A seconda dell’intensità e della frequenza con cui le caviglie si gonfiano è possibile scegliere tra diversi rimedi per cercare di ridurre il gonfiore e fare in modo che questo non si ripresenti, vediamo nel dettaglio i più efficaci.
Questa tipologia di rimedi aiuta a prevenire il gonfiore e in alcuni casi anche a risolverlo. Ad esempio:
Sono da menzionare anche i bioflavonoidi (vitamina P), che aiutano molto contro i problemi circolatori.
I pediluvi come i massaggi possono essere considerati dei validi palliativi che aiutano nel dare sollievo alle caviglie gonfie e pesanti.
La chirurgia estetica come la terapia farmacologica possono rappresentare, qualora il medico lo suggerisca, una soluzione definitiva del problema, e sono particolarmente utili quindi nel caso in cui le caviglie gonfie e doloranti dipendano da cause di origine patologica.
Il movimento come una giusta ed equilibrata alimentazione e l’uso di indumenti adeguati possono contribuire a migliorare notevolmente le condizioni tanto patologiche quanto momentanee relative alle caviglie gonfie.
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