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Capperi: danno sapore con pochissime calorie. Ma quali sono i loro valori nutrizionali? Dalla circolazione al colesterolo sono ricchi di proprietà terapeutiche tutte da scoprire. Approfondiamo i benefici e le controindicazioni delle diverse tipologie.
Non si tratta di frutti bensì di boccioli della pianta Capparis spinosa che, con fusto ramificato, cioè tipo un cespuglio, cresce su superfici calcaree come rocce e mura. Comunemente vengono utilizzati i capperi, ma dopo la schiusa dei boccioli e l’apertura del fiore bianco, la pianta produce dei frutti detti cucunci, molto simili per aspetto e sapore ai capperi ma di dimensioni maggiori.
Esistono molte specie di capperi. Tra le varietà più conosciute troviamo:
Ricchi di antiossidanti e sali minerali come calcio, rame, magnesio e rame i capperi contengono anche buone quantità di vitamine come la vitamina C, A, E e K.
I capperi sono costituiti prevalentemente da acqua e fibre per questo contengono pochissime calorie date da
I capperi contengono inoltre moltissimo sodio, ben 2964 mg per 100 g (pensate, in 20 g di capperi ce n’è lo stesso quantitativo che so trova in 15 l di acqua oligominerale!).
I capperi contengono solo 23 kcal per 100 g di prodotto.
Ovviamente l’apporto calorico è influenzato dal metodo di conservazione: i capperi sottolio avranno un valore energetico notevolmente superiore rispetto a quelli conservati in aceto, o in salamoia.
Una volta raccolta i capperi vengono lavati, fatti essiccare per qualche ora, e quindi, sottoposti ai processi di conservazione.
I capperi possono essere conservati sottolio, sotto aceto, o sotto sale. Quest’ultima è sicuramente la scelta d’elezione perché la prima presenta un rischio maggiore di contaminazione da botulino, che essendo un batterio anaerobio (vive in assenza di ossigeno) trova ambiente ideale nelle conserve con olio. Il problema legato alla conservazione sotto aceto è, invece, legato alla presenza di altri conservanti aggiunti per prolungare la data di scadenza. Per quanto riguarda i capperi sotto sale, infine, il vantaggio consiste nell'assenza di additivi e di di calorie aggiuntive, l’unico inconveniente è doverli sciacquare abbondantemente prima dell’uso e magari tenerli anche a bagno in acqua fredda per mezzora.
Per conservare 500 g di capperi occorrono 500 g di sale grosso.
Per conservare 500 g di capperi sottaceto occorrono:
Dopo aver lavato i capperi occorre lasciarli macerare nel sale per due giorni.
Far bollire poi, l’aceto con sale, alloro e chiodo di garofano. Quando l’aceto è tiepido versarlo sui capperi disposti in un vaso a chiusura ermetica. Lasciare raffreddare completamente e conservare il barattolo ben chiuso in un luogo fresco.
Lasciare i capperi in ammollo in una ciotola con acqua e sale per sette giorni, cambiando l’acqua ogni giorno.
L’ottavo giorno mettere i capperi ben scolati in acqua ed aceto e lasciarli per 24 ore.
Sgocciolare bene i capperi e metterli in un barattolo ricoperti con olio di oliva.
Chiudere bene il barattolo e conservare in frigo.
Ricchi di vitamine e sali minerali i capperi mostrano anche alte concentrazioni di flavonoidi, potenti antiossidanti, tra cui spiccano, per l’abbondanza, la quercetina, la rutina e il kaempferol e ai quali si devono la maggior parte degli effetti benefici sull'organismo.
La quercetina esplica un’azione protettrice contro i meccanismi che invadono le articolazioni durante stati infiammatori di vario tipo (artrite, artrosi, ecc), e nel contempo è in grado di stimolare i condrociti, ossia le cellule deputate alla produzione della cartilagine e del liquido sinoviale. (Francesco Bonina e collaboratori).
I capperi si sono mostrati utili anche in caso di emorroidi e di vene varicose grazie alla presenza di rutina, un flavonoide che inibisce l’aggregazione piastrinica, protegge le pareti dei piccoli vasi sanguigni e rende più scorrevole la microcircolazione.
Alcuni test di laboratorio hanno dimostrato che il kaempferol, antiossidante presente nei capperi, svolge un’azione protettiva contro la trasformazione delle cellule normali in cellule tumorali nel contesto di più apparati e organi.
Il colesterolo in eccesso, trasportato dalle molecole di LDL, può accumularsi nel sangue provocando seri danni alla salute. Infatti, le LDL in circolo sono più suscettibili all'ossidazione che può portare all'insorgenza dell’aterosclerosi, ma la rutina che, appunto, agisce in circolo, impedisce lo scatenarsi di questo fenomeno.
Naturalmente senza glutine, i capperi costituiscono un alimento sicuro che può essere inserito nella dieta per celiaci.
I capperi possono essere consumati, inoltre, anche in gravidanza, ben sciacquati per evitare il rischio soprattutto negli ultimi mesi di insorgenza o aumento di ritenzione idrica. Anche per le donne in stato di attesa che non hanno anticorpi contro il toxoplasma i capperi costituiscono un alimento sicuro poiché essi vengono lavati, essiccati, dopo la raccolta per poi procedere alla conservazione. I capperi conferiscono il sapore un po’ amaro al latte materno, ma questo non compromette l’allattamento soprattutto se sono entrati a far parte dell’alimentazione materna già in gravidanza.
Con pochissime calorie e grassi, i capperi sono l’ideale per chi segue un regime ipocalorico ma non vuole rinunciare al gusto. Possono essere utilizzati per arricchire di gusto qualsiasi piatto ed avendo un sapore molto deciso, soprattutto se conservati sotto sale, possono essere utilizzati in sostituzione del sale per insaporire carne, pesce o insalate.
Approfondisci come va articolata una corretta dieta ipocalorica.
Nonostante i loro benefici e le pochissime calorie, i capperi sono controindicati per le persone affette da alcune patologie.
La glucocapparina, che conferisce il tipico sapore ai capperi, è una molecola appartenente alla famiglia dei glucosinolati, composti ad azione goitrogena, capaci cioè, di interferire con la captazione dello iodio da parte della tiroide provocando ipotiroidismo o gozzo. Sconsigliato è quindi il consumo di grandi quantità di capperi da chi è affetto da queste patologie.
Da evitare anche in caso di ipertensione: anche se lavati meticolosamente, i capperi continuano ad avere notevoli quantità di sale.
Dal sapore deciso ed amarognolo, i capperi vengono utilizzati da moltissimo tempo in cucina, per insaporire carne, pesce, nelle insalate e per arricchire le più svariate salse. Una volta raccolti i capperi vengono conservati sottolio, sotto aceto o sotto sale.
La pianta dei capperi possiede elevate concentrazioni di flavonoidi antiossidanti al pari dei suoi baccelli e per questo viene utilizzata in erboristeria sotto forma di corteccia o radici essiccate per infusi e tisane.
Un singolare utilizzo è quello dei capperi macerati in olio d’oliva per ottenere un efficace abbronzante fatto in casa: il mix di vitamine dei capperi (veicolate verso la cute dagli acidi grassi dell’olio) favorisce la funzionalità delle cellule dell’epidermide e anche la produzione di melanina.
La salsa di capperi: gustosa, facile e veloce.
Proviamo ora a realizzare una ricetta gustosa e versatile con questo bocciolo. La salsa di capperi, infatti, è utile per condire pasta e riso, pesce e patate lesse. Un tocco di sapore in più!
Gli ingredienti sono:
Preparazione:
Lavate i capperi e i filetti d’acciuga e inseriteli nel frullatore con l’aglio. Versate l’olio a filo finché non si forma una salsa densa. Per renderla più morbida potete aggiungere un po’ d’acqua.
Infine aggiungete il succo del limone, sale e pepe.
Buon appetito!
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