Il biancospino è una pianta ricca di proprietà benefiche: frutti, fiori e foglie possono essere utilizzate per realizzare infusi, tisane e lozioni calmanti e antinfiammatorie, ma anche preparati per la cura di denti e capelli. Scopriamo tutti gli usi dei prodotti ricavati dal biancospino con le relative controindicazioni ed i possibili effetti collaterali.
Il biancospino è un arbusto che cresce spontaneo nella macchia mediterranea ed è facilmente rintracciabile nei nostri boschi. Appartiene alla famiglia delle rosacee e si divide in due specie assai simili tra loro: Crataegus oxyacantha e Crataegus monogyna.
Può superare i 10 metri di altezza e in primavera si cosparge di piccoli fiori bianchi raggruppati in fasci, mentre in inverno ha bacche verdi, che man mano diventano rosse fino alla completa maturazione.
Possiede spine molto aguzze e per questo è molto utilizzato per delimitare campi ed abitazioni sotto forma di siepe; ma la sua azione protettiva si rivolge anche all’organismo umano, in quanto, grazie ai suoi principi attivi, può alleviare problemi di cuore e gli eccessivi e dannosi sbalzi di umore con conseguenti attacchi di ansia e nervosismo.
Il biancospino è stato da sempre utilizzato per alleviare diversi tipi di problematiche, si sono man mano scoperte le sue qualità e le sue possibili applicazioni in ambito medico, fino ad essere definito la pianta del cuore per eccellenza.
Fiori e foglie essiccati contengono oli essenziali e sono molto ricchi di flavonoidi e antocianine, sostanze antiossidanti che agiscono sull’organismo umano apportando benefici quali:
Azione cardioprotettiva: i flavonoidi provvedono alla dilatazione dei vasi sanguigni riducendo così la pressione delle arterie e aumentando il flusso sanguigno verso il cuore. Tali proprietà rendono ideale l’utilizzo del biancospino in caso di aritmie e di ipertensione.
Azione sedativa: i flavonoidi sono anche ottimi sedativi, in quanto migliorano il sistema nervoso riducendo l’emotività, gli stati di nervosismo e di ansia, e facilitano il sonno;
Azione antiradicalica: i principi contenuti nel biancospino consentono di bloccare i radicali liberi responsabili dell’ossidazione dei lipidi e della formazione delle placche aterosclerotiche che sono fattori di rischio per ictus ed infarto.
Il biancospino viene utilizzato in fitoterapia come in cosmetica sotto forma di infusi, decotti, tintura madre. Le parti del biancospino che vengono impiegate a scopo medico sono fiori e foglie di entrambe le specie di pianta, ma anche i frutti ovvero le bacche. I fiori e le foglie devono essere raccolti in primavera prima dell’apertura ed essiccati in forno.
Gli estratti secchi di biancospino per preparare infusi, decotti o sciroppi si possono acquistare in erboristeria dove è anche possibile trovare preparati già pronti come compresse o succhi che contengono biancospino unito ad altre piante.
Anche la tintura madre si trova in erboristeria spesso sotto forma di gocce da assumere (dalle 20 alle 40) diluite in mezzo bicchiere di acqua.
Foglie e fiori secchi di biancospino consentono di preparare tisane e sciroppi naturali, che, oltre ad apportare benessere ed equilibrio al nostro organismo, possono diventare anche un piacevole rito quotidiano per combattere ipertensione, nervosismo ed insonnia.
Approfondisci come preparare ottime tisane rilassanti.
Tisana al biancospino. Per preparare un’ottima tisana al biancospino possiamo utilizzare i fiori sia freschi che secchi; sono sufficienti poche e semplici operazioni:
Versare 10 g di fiori di biancospino.
Lasciare in infusione per 15 minuti tenendo il recipiente ben coperto.
Filtrare e bere più volte durante la giornata fino a qualche minuto prima di andare a dormire.
Sciroppo di biancospino. Dopo aver tenuto i fiori in infusione nell’acqua bollente e dopo averli filtrati, aggiungere una quantità di zucchero a piacere e far bollire nuovamente per un paio di minuti mescolando in continuazione. Una cucchiaiata di tanto in tanto durante la giornata allevierà tensioni ed ansie ed è un utile rimedio contro i disturbi della menopausa, inoltre, se bevuto freddo, sarà un ottimo dissetante.
Il biancospino è una pianta ricca di sorprese il cui utilizzo va dalla farmacia domestica alla cosmetica per finire anche in cucina.
Curiosità: le bacche. Le bacche del biancospino sono molto nutritive, ecco un metodo per poterle preparare e conservare, dopo averle raccolte in autunno, con pochi ingredienti e semplici gesti:
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L’utilizzo del biancospino ha poche controindicazioni:
Sconsigliato durante la gravidanza e l’allattamento: anche se non esistono evidenze scientifiche di controindicazioni è sempre bene rivolgersi al medico prima dell’assunzione.
Controindicato per chi soffre di pressione bassa, data la sua proprietà ipotensiva che potrebbe comportare un eccessivo abbassamento della pressione
Gli estratti di biancospino possono inoltre interagire con alcuni farmaci quali beta-bloccanti o digitale poichè possono potenziarne l’effetto.
I suoi effetti collaterali sono praticamente nulli e molto rari: sono stati segnalati solamente alcuni casi di dolori allo stomaco, ma solo in pazienti con problemi di ulcera o gastrite, scomparsi subito dopo la sospensione dell’assunzione di biancospino.
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