Aflatossine: cosa sono? Effetti e sintomi da intossicazione

Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

Le aflatossine dal micete “Aspergillus flavus” sono delle sostanze tossiche, nello specifico micotossine prodotte da funghi. Si possono trovare nei prodotti alimentari e possono causare nell'uomo un'intossicazione acuta con sintomi importanti fino all'edema cerebrale ed alla morte. Sono inoltre responsabili di effetti mutageni, sostanze che interagiscono sul DNA e dell'insorgenza di alcuni tipi di tumore, pertanto, sono sottoposte a severa regolamentazione da parte dell'Unione Europea.

    Indice Articolo:
  1. Caratteristiche
  2. Tipologie
  3. Alimenti
  4. Effetti sull'organismo
  5. Prevenzione

Cosa sono le aflatossine?

Le aflatossine o metaboliti secondari, sono particolari tossine prodotte dai funghi (miceti) appartenenti principalmente al genere Aspergillus (classe Ascomiceti), sono tossiche e possono rilevarsi pericolose per la salute se ingerite accidentalmente con alimenti contaminati, poichè hanno effetti genotossici (ovvero agiscono a livello dei geni e del DNA provocando mutazioni) e cancerogeni. Furono scoperte nel 1961 quando, si verificò un'epidemia di tossinfezioni alimentari a seguito dell'ingestione da parte di tacchini di un particolare tipo di farina di arachidi che provocò la morte di oltre 10.000 animali.

Tipologie e produzione delle micotossine.

Le aflatossine sono prodotte da due diversi tipi di miceti, l'Aspergillus flavus e l'Aspergillus parasiticus. Ognuno di questi funghi produce un particolare tipo di aflatossina, in particolare:

Le aflatossine sono quindi indicate dalle lettere B e G e ciò dipende dal tipo di fluorescenza che emettono quando esposte ad una luce ultravioletta di 360 nm (nanometri: unità di misura della lunghezza d’onda pari ad un miliardesimo di metro).

In particolare:

Esistono poi i metaboliti delle aflatossine, cioè le sostanze derivanti dalla trasformazione biochimica a cui vanno incontro quelle introdotte in un determinato organismo, che vengono indicati con M1 ed M2, dove la M sta per "milk" cioè latte, l'alimento in cui tali metaboliti sono stati trovati per la prima volta. Le aflatossine vengono prodotte in particolari condizioni come:

In quali prodotti alimentari le troviamo?

Le aflatossine possono essere riscontrate in tutti quegli alimenti che sono suscettibili di contaminazione da parte dei miceti produttori di micotossine. In particolare possono essere nei seguenti prodotti:

Quali sono gli effetti che le aflatossine hanno sul nostro organismo?

Le micotossine, possono essere responsabili di eventi di tossicità acuta a breve termine, ma anche di eventi di tossicità a lungo termine.

Effetti a breve termine.

Gli effetti a breve termine derivanti dall'ingestione accidentali di micotossine vengono definiti come effetti di tossicità acuta dose dipendente in quanto si verificano subito dopo l'ingestione delle aflatossine. Tra questi possiamo citare:

Effetti a lungo termine.

Gli effetti a lungo termine sono definiti effetti di tossicità cronica e sono legati al tempo di esposizione del soggetto alle aflatossine. L'azione a lungo termine delle aflatossine è genotossica e cancerogena, provoca alterazioni a carico del DNA, portando allo sviluppo di tumori, in particolare di epatocarcinoma. L'azione cancerogena è legata:

Oltre all'azione cancerogena si sospetta che le aflatossine abbiano anche azione teratogena, sia negli esseri umani che negli animali in gravidanza, poichè l'esposizione ad aflatossine può determinare gravi effetti sul feto quali malformazioni e difetti talvolta anche letali. Per la teratogenicità ci sono ancora studi in corso.

Regolamentazione e prevenzione delle micotossine.

Le aflatossine sono sottoposte a severa regolamentazione in Europa, a causa della loro elevata tossicità e per tale motivo, che le coltivazioni e i prodotti alimentari, vengono sottoposti a strategie preventive e test al fine di prevenire le micotossicosi.

Cosa prevede la Legislatura.

L'Unione Europea, attraverso il regolamento (UE) 165/2010 (modifica del precedente regolamento (CE) n. 1881/2006) per quanto riguarda gli alimenti e il regolamento (UE) 574/2011 (una modifica della precedente direttiva 2002/32/CE) per quanto riguarda i mangimi, ha stabilito i livelli massimi di aflatossine che possono essere presenti. In particolare:

Le strategie di prevenzione.

Le aflatossine sono estremamente termostabili (non vengono cioè distrutte dal calore) e pertanto la cottura non elimina il rischio di intossicazione. Le strategie di prevenzione quindi, devono avvenire al momento della coltivazione e in fase di test sugli alimenti.

Le coltivazioni.

Per la prevenzione sulle coltivazioni ci si riferisce in particolare modo a quelle di mais e spezie, che risultano essere quelle più contaminate.

In particolare, per le coltivazioni di mais si consiglia, per evitare la proliferazione dell'Aspergillus, di:

Per quanto riguarda invece le coltivazioni di spezie si consiglia di:

Ultimamente si stanno mettendo a punto delle nuove strategie di prevenzione quali il trattamento delle coltivazioni con soluzioni di ozono ed ammoniaca.

 Le analisi e i test sugli alimenti.

Gli analisi ed i test sugli alimenti per il rilevamento delle micotossine, sono stabiliti dal regolamento (CE) n. 401/2006 della Commissione Europea. Le analisi vengono eseguite su campioni di alimenti quali arachidi o latte. I metodi utilizzati per le analisi sono:

La cromatografia è un insieme di tecniche attraverso cui è possibile separare ed isolare alcuni componenti di una miscela al fine di conoscerne l’esatta quantità e tipologia.

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Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

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