L’uso degli aerosol per bambini e neonati, rappresenta una strategia di prima scelta nel trattamento di svariate patologie respiratorie, dal raffreddore all’asma. Vediamo quali sono i benefici dell’aerosolterapia, nei neonati e nei bimbi più grandi, i rischi ad essa associati e i dispositivi più adatti in base alle varie esigenze.
Per aerosolterapia s’intende la somministrazione di farmaci e soluzioni saline, sottoforma di aerosol, con lo scopo di risolvere o mantenere sotto controllo patologie di varia natura, locali e sistemiche.
Gli aerosol sono sistemi che disperdono particelle, solide o liquide, in un gas (aria, ossigeno o miscele di elio e ossigeno).
Le particelle sono di piccolissime dimendioni per cui riescono facilmente a raggiungere le mucose delle vie respiratorie, apportando benefici immediati senza tutti gli effetti collaterali che derivano dalla somministrazione sistemica.
La tecnica è particolarmente indicata per il trattamento di affezioni respiratorie che possono riguardare le vie aeree superiori (naso, faringe e laringe), quelle inferiori (trachea e ramificazioni bronchiali) e i polmoni, fin dai primi mesi di vita del bambino, perchè agisce in modo localizzato ma dolcemente. Esaminiamo i casi in cui viene normalmente prescritta l’areosol terapia
Il raffreddore, è un’infezione molto comune nei bambini al di sotto dei sei anni ed è sostenuta dai Rhinovirus, patogeni che tendono a localizzarsi nelle mucose nasali e provocarne l’infiammazione (rinite).
La presenza del virus stimola la secrezione di un muco liquido e trasparente, avente il compito di inglobare i patogeni e facilitarne l’espulsione. Il muco può colare dal naso (rinorrea) oppure può riversarsi all’indietro, verso la faringe (durante il passaggio dalla posizione eretta a quella distesa e viceversa) e stimolare il riflesso della tosse, con lo scopo di espellere gli agenti irritanti. Il tutto può essere accompagnato da febbricola e senso di malessere generale.
L’aerosolterapia, riveste un ruolo di primaria importanza nei più piccini che non sono in grado di soffiarsi autonomamente il naso, infatti, oltre a mantenere pervie le cavità nasali (permettendo al bimbo di respirare bene), consente di ridurre l’insorgenza di complicanze, quali: faringite, laringite, sinusite, congiuntivite, otite e bronchite.
Ciò accade, in quanto le cavità nasali sono in comunicazione con vari distretti: il muco liquido, tipico delle prime fasi del raffreddore, è in grado di raggiungerli e portare con se i germi patogeni che provocano l’infiammazione e i relativi sintomi.
Tutto questo, può essere efficacemente prevenuto effettuando l’aerosol con soluzione fisiologica, una soluzione di cloruro di sodio allo 0,9% che possiamo acquistare in flaconcini monodose o flaconi in vetro (da 100, 250 e 500mL).
Per gli amanti del fai da te, la fisiologica può essere preparata anche in casa! E’ sufficiente portare all’ebollizione 1L d’acqua distillata (reperibile al supermercato) e solubilizzarvi 9 g di sale da cucina (il cloruro di sodio). |
L’aerosol è in grado di raggiungere anche i punti più difficili, dove rimuove efficacemente il muco e restituisce il giusto grado di idratazione alle mucose.
La faringite, è l’infiammazione della mucosa faringea conseguente, in buona parte dei casi, ad infezioni sostenute dai virus del raffreddore e dell’influenza.
Il “mal di gola” è il sintomo tipico di questa condizione, spesso e volentieri accompagnato dalla sensazione di gola “raschiata” e dalla tosse (quest’ultima conseguente all’irritazione della mucosa).
Anche in questo caso, l’aerosol con soluzione fisiologica può accelerare la risoluzione del disturbo, in quanto:
La tosse, è un meccanismo di difesa che ha lo scopo di rimuovere agenti irritanti di vario tipo, dai microrganismi patogeni alle polveri.
Nei bambini, si manifesta soprattutto come conseguenza del raffreddore e tende a durare, in media, 4-5 giorni. L’aerosol può essere d’aiuto:
Si tratta di soluzioni saline più concentrate rispetto alla normale fisiologica. Tra le varie alternative disponibili, abbiamo la soluzione ipertonica Rinowash, che contiene: cloruro di sodio (2,5%), bicarbonato di sodio (1%) e idrogenofosfato di sodio (0,05%).
Sebbene sia molto comune effettuare l’aerosol con cortisonici e fisiologica, in realtà, l’impiego di tali farmaci per la tosse, che non sia riconducibile all’asma o ad altre patologie ostruttive, non è supportato da evidenze scientifiche e non riduce la durata dei sintomi in caso di infiammazioni acute delle vie aeree.
La sinusite, è l’infiammazione della mucosa che riveste i seni paranasali (quattro paia di cavità presenti nel massiccio facciale). I bambini soffrono spesso di questo disturbo, essendo una diretta conseguenza delle malattie da raffreddamento.
I seni paranasali, infatti, comunicano col naso attraverso dei forellini (gli osti meatali) che hanno la funzione di drenare le secrezioni prodotte nei seni stessi. Il muco liquido, tipico del raffreddore, è in grado di giungere in queste cavità ove stimola la produzione di muco più denso, che tende ad ostruire gli osti e ad accumularsi nei seni, provocandone l’infiammazione. Sebbene i sintomi iniziali siano simili a quelli del raffreddore, dobbiamo sospettare di sinusite se compaiono anche:
Si stima che circa il 40% dei casi di sinusite infantile si risolva effetuando l’aerosol con soluzione fisiologica o soluzioni ipertoniche (nel caso di secrezioni più viscose).
Se invece la sinusite è causata da un’infezione batterica (o se quest’ultima si sovrappone a quella virale), potrebbe essere necessaria la terapia antibiotica. Tra i medicinali più prescritti vi è il Fluimucil antibiotico che unisce l’azione antibatterica del tiamfenicolo all’azione fluidificante dell’acetilcisteina. La soluzione è ripartita in fiale da 2mL (contenenti 250mg di tiamfenicolo glicinato acetilcisteinato) da miscelare alla soluzione fisiologica, in modo da poter raggiungere un volume sufficiente per poter essere nebulizzata. |
Nei bambini, la principale causa di infiammazione auricolare, è rappresentata dall’ostruzione delle trombe di Eustachio, i condotti aventi il compito di regolare la pressione all’interno dell’orecchio e permettere il drenaggio delle secrezioni prodotte.
L’ostruzione di questi condotti, (come può accadere in seguito ad un raffreddore) provoca l’accumulo di microrganismi patogeni, che avviano un processo infiammatorio caratterizzato da dolore auricolare, febbre e nei casi più importanti produzione di pus.
Quelli ad essere più colpiti sono i bambini al di sotto dei quattro anni, a causa di fattori anatomici quali:
Anche in questo caso, la terapia d’elezione è rappresentata dall’aerosol con soluzioni saline (fisiologiche o ipertoniche), gli antibiotici, invece, vengono somministrati solo in caso di otiti batteriche ricorrenti.
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Le infiammazioni a carico di bronchi e polmoni, molto spesso, rappresentano la conseguenza di un raffreddore sottovalutato e di una scarsa igiene delle vie aeree superiori.
In entrambi i casi, si ha la produzione di un muco viscoso, molto difficile da espettorare, che porta alla comparsa di tosse grassa. Il tutto può essere accompagnato da difficoltà respiratorie, con dolore al petto e febbre.
E’ fondamentale fare l’aerosol ai nostri bimbi, con soluzioni saline in modo da ripulire le vie aeree ostruite. In caso di forte catarro difficile da eliminare, il medico potrà prescrivere un mucolitico (come il Fluimucil), eventualmente associato all’antibiotico in caso si sospetti un’infezione batterica.
Fluimucil è un medicinale a base di acetilcisteina, un farmaco in grado di spezzare i legami che tengono unite le proteine del muco e provocarne, quindi, la fluidificazione. E’ disponibile sottoforma di soluzioni da nebulizzare, con una concentrazione pari a 300mg/3mL; anche in questo caso, occorre aggiungere la fisiologica per poterlo nebulizzare.N.B. Può essere utilizzato a partire dai due anni: in bambini più piccoli, infatti, potrebbe accentuare l’ostruzione delle vie aeree, poiché essi non sono in grado di espellere il muco accumulato. |
Nel paragrafo precedente, abbiamo preso in esame i casi più comuni che rendono necessario l’utilizzo degli aerosol nei più piccoli. La posologia varia essenzialmente in base al tipo di disturbo trattato per i più piccoli ed alla terapia prescritta dal medico.
Nei neonati fino ai sei mesi, l’aerosol con soluzione fisiologica dev’essere effettuato tutti i giorni, non solo per prevenire le infezioni, ma perchè diventa necessario mantenere il naso sempre pulito in modo da farli respirare bene durante il sonno e durante la poppata. |
Anche in questo caso, la terapia non si deve protrarre oltre i dieci giorni e occorre prestare attenzione nei bimbi asmatici.
Ricordiamo che il medicinale non dev’essere utilizzato nei bambini al di sotto dei due anni d’età; inoltre, occorre prestare particolare attenzione quando il bimbo è affetto da asma, in quanto può aumentare il rischio di broncospasmo (il restringimento del lume bronchiale), cui possono conseguire difficoltà respiratorie. |
Abbiamo visto a cosa serve e con quale frequenza dev’essere effettuato l’aerosol. Ma quali sono le macchine più indicate per questo tipo di trattamento?
Le apparecchiature più utilizzate per la somministrazione degli aerosol in età pediatrica, sono i nebulizzatori a piccolo volume (SVN). Essi rappresentano i dispositivi di prima scelta, sia perché necessitano di poca cooperazione da parte del bambino, sia perché possono essere utilizzati con una respirazione normale, senza che vi sia bisogno di trattenere il fiato prima dell’inalazione.
Per contro, necessitano di tempi di somministrazione lunghi (5’-25’) e di un’accurata pulizia dopo l’uso.
A seconda del principio di funzionamento, gli SVN possono essere distinti in due gruppi:
Il funzionamento dell’aerosol a pistone è molto semplice. Giunta nell’ampolla, l’aria compressa provoca un calo di pressione che aspira il liquido contenuto (soluzione o sospensione). Quest’ultimo viene investito dal getto d’aria e ridotto in una nube di goccioline di diametro variabile, dell’ordine dei micron: le più piccole, selezionate da un deflettore, vengono inalate dal paziente, le più grandi ricadono nell’ampolla per essere ri-nebulizzate. |
Sebbene gli SVN ad ultrasuoni siano molto più rapidi e silenziosi rispetto agli air-jet, sono proprio questi ultimi i più consigliati, infatti:
Il diametro delle particelle (d) influenza notevolmente la deposizione delle stesse lungo le vie respiratorie. In particolare:
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Ciò implica che, se il bimbo deve fare l’aerosol per una bronchite, la nebulizzazione ottenuta con l’apparecchio ad ultrasuoni potrebbe non essere in grado di veicolare abbastanza farmaco in situ e rendere, quindi, inefficace la terapia. I nebulizzatori ad ultrasuoni tendono a riscaldare la soluzione e ciò non va bene nel caso in cui si debbano somministrare farmaci instabili al calore.
Nella tabella, sono riassunte le principali differenze tra i due tipi di nebulizzatore.
Nebulizzatori air-jet. |
Dimensioni più omogenee delle particelle, diametro inferiore. |
Possono veicolare farmaci instabili alle alte temperature. |
Più lenti, sebbene quelli a doppio pistone lo siano meno. |
Possibile collegare la doccia nasale. |
Resistenti, più economici ma rumorosi. |
Nebulizzatori ad ultrasuoni. |
Dimensioni eterogenee delle particelle, diametro superiore. |
Non possono veicolare farmaci instabili alle alte temperature. |
Più rapidi. |
Non possibile collegare la doccia nasale. |
Delicati, più costosi e silenziosi. |
Come abbiamo già affermato, gli SVN air-jet sono i nebulizzatori più indicati per l’aerosolterapia nei bambini.
Tra i prodotti commerciali più utilizzati e apprezzati, vi è sicuramente il BimboNeb (la variante per bambini del sistema modulare nebula), prodotto da Air liquid. Si tratta di un sistema completo per l’aerosol, disponibile ad un prezzo che varia dai 70€ ai 130€, che include - oltre al compressore pneumatico - l’interfaccia (Perfecta) e la doccia nasale micronizzata (Rinowash). Ma di cosa si tratta?
Il diametro non è l’unico fattore che influenza la deposizione delle particelle lungo le vie respiratorie: infatti, anche la velocità gioca un ruolo fondamentale, in quanto particelle molto veloci si depositeranno nelle prime vie aeree (naso e faringe). Ciò rappresenta un problema qualora l’aerosol debba raggiungere le basse vie respiratorie, sia perché non vengono raggiunte le concentrazioni efficaci nel sito d’azione, sia perché la deposizione di alcuni farmaci nel cavo orale può portare alla comparsa di effetti avversi (ad esempio, l’atrofia delle corde vocali e le infezioni orali da candida, nel caso dei cortisonici). |
Perfecta è in grado di favorire la deposizione del farmaco nelle basse vie respiratorie (Hasan Yuksel et al., 2007) ed è, dunque, il dispositivo ideale per il trattamento di patologie quali: asma, bronchite, bronchiolite, polmonite, fibrosi cistica e qualsiasi tipologia d’infezione bronchiale e polmonare.
Ma vediamo come utilizzarla:
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Ricordiamo che i dispositivi del BimboNeb possono essere venduti separatamente e possono essere collegati a compressori prodotti da ditte differenti; i prezzi dei singoli componenti si aggirano tra i 20€ e i 40€ per il Rinowash e tra i 13€ e i 30€ per Perfecta.
Oltre alla Air liquid, anche la Artsana produce un sistema completo molto simile, il Pic Air professional, con un prezzo che varia dai 50€ ai 105€. Anch’esso è costituito da un nebulizzatore air-jet venduto in dotazione con la doccia nasale micronizzata (quest’ultima vendibile anche singolarmente, ad un prezzo intorno ai 14€-19€).
Infine, ci sembra utile nominare il Rhino clear mobile. Si tratta di una doccia nasale micronizzata che funziona a batterie e non ha bisogno, quindi, di essere collegata al compressore. E’ disponibile ad un prezzo che varia tra i 40€ e gli 80€.
Per completare il quadro sugli aerosol più adatti ai bambini, non possiamo esimerci dal parlare dei rischi ad essi associati e delle controindicazioni.
Oltre agli effetti avversi dovuti al farmaco somministrato, infatti, vi sono anche quelli dovuti all’uso di dispositivi inadeguati, alla tecnica di somministrazione scorretta e alla mancanza d’igiene. Non è raro, l’insorgenza di infezioni (qualora i dispositivi non vengano lavati e disinfettati con cura, dopo l’impiego) e irritazioni oculari (qualora non si utilizzino dispositivi su misura che riducono la dispersione dell’aerosol).
L’aerosolterapia è da utilizzare sotto stretto controllo nei pazienti asmatici (poiché se la soluzione nebulizzata è troppo fredda può scatenare la crisi asmatica), mentre la pulizia nasale con la doccia micronizzata è controindicata in caso di:
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