Conosci l’acne rosacea? Si tratta di una dermatite, ossia una patologia cutanea che ha come risposta uno sfogo visibile. Le cause non sono ancora note, mentre esistono diverse cure e rimedi naturali per agire contro i suoi fastidiosi sintomi. Scopriamo in dettaglio tutti gli aspetti della couperose al viso, in modo da comprenderla e contrastarla al meglio!
L’acne rosacea è una patologia cutanea cronica, non contagiosa, che determina un rossore persistente nelle zone colpite, secondo la definizione fornita dal professor Berardesca, direttore del dipartimento di dermatologia dell’istituto Santa Maria e San Gallicano di Roma.
Colpisce circa 45 milioni di persone, in percentuale maggiore le donne rispetto agli uomini, e si manifesta in persone di carnagione chiara, solitamente, al di sopra dei trent’anni fino ai sessanta, anche se esiste una forma tardiva.
Le cause eziologiche, ossia i motivi per cui questa patologia insorge, non sono ancora note. Esistono, tuttavia, dei fattori, legati alla microcircolazione sanguigna, che sembrano incidere su tale alterazione patologica. Se non curata, porta alla comparsa di sintomi fastidiosi e a volte dolorosi.
L’acne rosacea si manifesta generalmente sulla pelle del viso, ma può estendersi agli occhi e sul collo e svilupparsi anche su tronco, braccia e gambe. Ne deriva un disagio davvero notevole, come puoi ben immaginare!
Le guance sono la zona più colpita, difatti tale patologia viene anche detta ad “ali di farfalla”, ma essa non risparmia neanche mento, naso e fronte. Il suo decorso può essere suddiviso in quattro fasi:
Fase I: Flush, caratterizzata da lievi arrossamenti e rush cutanei, in genere dovuti a fenomeni determinati come alimentazioni particolari, esposizione al sole o al freddo, ecc. In questa fase l’acne rosacea è ancora lieve ed è difficile accorgersi di averla, data la casualità della sua manifestazione.
Fase II: Couperose, in cui l’arrossamento della zona colpita diviene permanente. In questa fase si verifica la dilatazione dei piccoli vasi sanguigni che determina l’insorgere della patologia.
Fase III: Papulo-pustolosa, in cui sulla pelle compaiono eruzioni cutanee di colore rosso e ricche di pus. Questa fase è anche nota come acne rosacea granulomatosa.
Fase IV: Rinofima, quando si formano noduli su tutto il viso e il naso subisce una trasformazione strutturale (si gonfia, assumendo una colorazione violacea, e risulta cosparso di cavità cistiche). Tale fase sopraggiunge solo se la rosacea è trascurata o non viene curata in modo opportuno e quindi diventa grave.
Puoi approfondire le caratteristiche della couperose.
I sintomi legati all’acne rosacea possono variare secondo il soggetto colpito e sono il punto sul quale si basa la diagnosi di rosacea, che deve essere effettuata da dermatologi specialisti con i mezzi appropriati.
I sintomi della couperose al viso. L’acne rosacea può avere differenti sintomi, ma in generale, si manifesta con quelli tipici della dermatite, ovvero:
Dopo aver chiarito questo aspetto della patologia, possiamo finalmente parlare delle cause! Sai che l’argomento è tuttora oggetto di dibattito presso gli studiosi? |
Come già detto, le cause eziologiche di questa patologia non sono ancora chiare. Nel mondo accademico si fanno supposizioni, ipotesi e ricerche, ma allo stato attuale, i fenomeni che innescano tali alterazioni cutanee non sono noti!
Analizzando diverse persone affette da acne rosacea si è riusciti a individuare sintomi comuni che sembrano essere i principali fautori della patologia. A quanto pare, l’innesco è dato dai disturbi della microcircolazione. Le anomalie vascolari alla base dell’arrossamento cutaneo, infatti, trovano origine in modificazioni a livello di capillari, arteriole e venule determinando, non solo l’insorgere della patologia, ma anche il suo progredire! Tali cambiamenti possono essere:
Modificazioni morfologiche: i vasi sanguigni di chi è affetto da rosacea subiscono la vasodilatazione. Ciò comporta un maggiore apporto di sangue nelle piccole strutture che, conseguentemente, causa la colorazione rossastra della cute irrorata da questi vasi.
Modificazioni fisiologiche: a livello funzionale, i vasi della microcircolazione diventano ipersensibili alla vasodilatazione. Piccoli stimoli, esterni o interni, normalmente ignorati, in tali situazioni generano reazioni esagerate da parte dei condotti sanguigni, che aumentano l’afflusso di sangue, anche quando ciò non è necessario.
Al di là di queste differenze, vuoi scoprire quali sono le situazioni ricorrenti che sembrano legate alla comparsa della patologia?
I fattori che sembrano innescare le alterazioni strutturali della cute possono essere direttamente correlati a condizioni ambientali e fisiologiche. Fra questi, i più ipotizzati (sebbene mai dimostrati) sono:
Esposizione alla luce ultravioletta: prendere il sole senza alcuna protezione vuol dire esporre la pelle ai raggi UV in maniera diretta. Ciò determina una risposta immunitaria dell’organismo, che attiva i processi di infiammazione e risponde all’esposizione con eritemi che vanno ad aggravare lo stato di acne rosacea!
Assunzione di alcuni tipi di farmaci: l’uso continuo nel tempo di particolari medicinali (amiodarone, cortisonici topici, vasodilatatori) può innescare i processi di formazione delle alterazioni strutturali dei vasi sanguigni che portano all’insorgenza della couperose.
Eccesso di radicali liberi: tali molecole intervengono sul tono vasale, determinando le alterazioni dei piccoli condotti.
Fattori genetici: è possibile, ma ancora da dimostrare, che a causare l’attivazione dei processi che portano alla patologia siano dei fattori ereditari!
Infezioni: in particolare, il batterio Helicobacter pilori determina una reazione immunitaria che porta i globuli bianchi al di fuori del circolo sanguigno, innescando così i processi biologici determinanti per la formazione di pustole e papule.
Patologie gastrointestinali (gastrite): provocano un’alterazione strutturale dei vasi sanguigni che provoca la vasodilatazione.
Alimentazione: alcune intolleranze alimentari possono determinare questo stato patologico. Fra le più comuni c’è la celiachia, che sembra direttamente correlata alla comparsa di acne rosacea.
Poiché le cause di questa malattia sono ancora sconosciute, non esistono rimedi mirati alla sua eliminazione completa. Il processo di guarigione si attua con l’eliminazione o attenuazione dei sintomi. In pratica dall’acne rosacea non si guarisce, ma si interviene per limitarne l’estensione e lo sviluppo! Non solo i trattamenti per la cura dell’acne rosacea sono molteplici, ma variano secondo il soggetto e la fase di avanzamento della malattia! Infatti, in base a quanto la patologia è avanzata, si può intervenire in maniera diversa, vale a dire:
Nella fase I, quando l’arrossamento è sporadico, è difficile riconoscere la malattia. Se sospetti l’insorgenza di acne rosacea, è bene che ti rivolga ad un professionista del settore dermatologico e intervenga attraverso tecniche di prevenzione (alimentazione, controllo ormonale, igiene accurata, ecc.), di modo che la patologia si arresti sul nascere.
Nella fase II detta di couperose, si possono utilizzare rimedi naturali per alleviare arrossamenti ed eventuali bruciori e accompagnare le cure naturali con trattamenti farmacologici specifici assegnati dal medico.
Nella fase III di sviluppo della malattia, l’approccio terapeutico prevede l’uso di farmaci antibiotici e batteriostatici, che non devono mai essere assunti in cure fai da te! Ogni prodotto farmaceutico deve essere accompagnato da dosaggi e prescrizioni mediche.
Nell’ultima fase della malattia, quella rinofima, s’interviene tramite trattamento chirurgico. Le terapie possono essere mini-invasive (laser e luce pulsata) oppure comprendere un vero e proprio intervento chirurgico.
Di seguito vediamo come si sviluppano e cosa comprendono i vari trattamenti.
Per gli amanti della natura, esistono diversi rimedi fai da te atti ad attenuare la rosacea. Omeopatia, fitoterapia… e altro: in erboristeria ce n’è per tutti i gusti! Tra le cure naturali più utilizzate per la pelle colpita da questa patologia, si trovano:
La calendula: pianta officinale ritenuta di grande aiuto nel lenire gli arrossamenti e le infiammazioni della cute. Usando una crema a base di calendula per due volte al giorno, tutti i giorni, dovresti tra ne beneficio dopo sole due settimane!
La liquirizia: i flavonoidi, presenti in questa pianta, aiutano ad alleviare il rossore, il bruciore e le sensazioni di calore del viso.
L’aloe: nota in fitoterapiacome la pianta curativa per eccellenza, si usa per aiutare a rigenerare le cellule cutanee colpite dall’acne, stimolandone il metabolismo.
La propoli: i naturopati attribuiscono alle pomate a base di questa resina un effetto positivo sulle pustole dovute all’acne rosacea. Difatti, si ritiene che la propoli velocizzi il metabolismo cellulare accelerando i processi di guarigione.
Tra i rimedi omeopatici più consigliati vi sono:
Pulsatilla: pianta tipica delle regioni montane, in omeopatia le si riconosce un’azione sedativa e analgesica.
Zolfo: per gli omeopati contribuisce al processo di respirazione dei tessuti.
Sulfuris hepar: particolarmente indicato, in omeopatia, per le infezioni con produzione di pus.
Un’altra terapia naturale molto efficace nel trattamento dell’acne rosacea è rappresentata dalle cure termali, che, secondo gli esperti, hanno azioni antiseborroiche e antimicrobiche. Infatti, le proprietà delle acque solfuree, oligominerali e bicarbonate, attraverso balneazione, doccia, muffe o peloidoterapie (cure con i fanghi), possono innescare meccanismi benefici per la pelle!
La terapia farmacologica più diffusa per la cura dell’acne rosacea si basa sull’uso regolare di antibiotico, mirato all’attenuazione del processo infiammatorio. La somministrazione può essere orale, quindi tramite pillole, o cutanea, tramite pomata o crema. Solitamente la scelta della componente e dei dosaggi dipende dallo stadio della malattia, dal soggetto e da altri parametri che devono essere valutati esclusivamente dal medico!
Gli antibiotici maggiormente usati nella cura di questa malattia sono essenzialmente due:
Tetracicline: inibiscono la sintesi proteica dei microrganismi batterici, impedendone la proliferazione. Attenzione: sono assolutamente controindicati in gravidanza e in allattamento!
Eritromicina: batteriostatico utilizzabile in gravidanza, ma che può provocare problemi come l’indebolimento muscolare.
Nei casi più gravi di rosacea (quando, ad esempio, nonostante la cura di base, le eruzioni cutanee persistono) si possono assumere farmaci (sempre sotto prescrizione medica) derivati dalla vitamina A, che permettono la proliferazione delle cellule cutanee.
Altri farmaci utilizzati per via sistemica sono:
Il metronidazolo.
La doxiciclina.
La claritromicina.
Che fare, invece, se la rosacea non dà tregua nonostante l’uso dei farmaci appositi?
Quando l’acne rosacea arriva all’ultima fase di sviluppo è necessario ricorrere a trattamenti più drastici per eliminarla. Qui entrano in gioco il laser e le tecniche chirurgiche, che adesso analizzeremo:
Il laser viene eseguito ambulatoriamente e non richiede anestesia totale né punti di sutura. Lo scopo del trattamento è quello di rimuovere l’acqua presente nei tessuti, al fine di eliminare le lesioni. I laser più utilizzati per l’acne rosacea sono:
Il 532 KTP, che permette uno sbiancamento graduale del viso e non provoca dolore, ma, a causa dell’elevato assorbimento di melanina, può essere effettuato solo su fototipi particolari. Quali? Sarà il medico a stabilire se il trattamento è idoneo al tuo tipo di carnagione! Il trattamento prevede dalle 2 alle 4 sedute, mentre il costo varia secondo il numero di incontri, il soggetto da trattare e il personale qualificato a svolgere l’operazione.
Il CO2, estremamente efficiente per questi tipi di interventi, in quanto permette una minore risposta infiammatoria dell’organismo e una più rapida cicatrizzazione delle lesioni. Con questo laser bisogna, però, adottare alcune precauzioni, cioè evitare l’esposizione alla luce solare prima e dopo il trattamento, e non assumere farmaci che possono aumentare la sensibilità della pelle alla luce (antibiotici). Il costo medio per 3-4 sedute è di circa 800€.
In questo campo, la novità per la cura dell’acne rosacea consiste nel trattamento con la luce pulsata. Sai come funziona? Questa tecnica aiuta a ridurre il rush cutaneo, da tenere sempre sotto controllo tramite esami diagnostici mirati. La terapia con luce pulsata può portare a effetti collaterali quali ipopigmentazioni temporanee (riduzioni della sintesi della melanina) e porpora (insieme di patologie cutanee caratterizzate da chiazze brune), che comunque non dura più di due settimane. Il trattamento si articola in 4-5 sedute e ha un costo medio di circa 1000-1300€.
La tecnica chirurgica, invece, prevede un’asportazione materiale del tessuto in eccesso presente nei noduli. Anche in questo caso non sono necessari anestesia totale e punti di sutura, ma, trattandosi comunque di un intervento vero e proprio, ti consigliamo di consultare il tuo medico per informazioni aggiuntive, quali controindicazioni, prevenzioni e costi.
Diciamolo subito: il miglior modo per prevenire l’acne rosacea, e in generale tutte le patologie dermatologiche, è la cura della pelle, che va mantenuta pulita e idratata. Solo così potrai evitare l’insorgere dei meccanismi che portano alle alterazioni cutanee!
D’altra parte, però, anche un eccesso di pulizia e idratazione può essere dannoso. Infatti, i prodotti troppo sgrassanti e le creme aggressive rischiano di compromettere il pH e lo strato protettivo della cute, che ne risulterebbe più esposto ad infiammazioni.
È necessario, insomma, trovare un equilibrio! Ma come riuscirci? Ecco di seguito qualche consiglio:
Lavare la pelle con acqua tiepida.
Asciugare il viso tamponando la cute senza strofinare.
Proteggere la pelle dal freddo intenso, dal caldo e dalle irradiazioni solari.
Per il trucco, evitare la cipria, che tende a seccare la cute, mentre per gli altri cosmetici (fondotinta, ombretti, ecc.) non vi sono controindicazioni.
Utilizzare creme idratanti non aggressive (meglio se per pelli sensibili).
Per prevenire l’acne rosacea, che sopraggiunge in seguito ad eventi casuali (in situazioni di ansia e stress, dopo aver bevuto bibite calde o mangiato cibi piccanti), è bene:
Evitare gli sforzi fisici intensi che causano arrossamenti e vampate di calore.
Limitare l’assunzione di farmaci cortisonici.
Ridurre il consumo di alcolici e caffè.
A proposito di quest’ultimo punto, lo sai che l’acne rosacea si combatte anche con cibi e bevande? Vediamo come!
Vuoi evitare la rosacea? Occhio all’alimentazione! Ebbene sì, anche la dieta gioca un ruolo importante nell’insorgere dell’acne rosacea! Perché? Esistono alimenti da evitare per prevenirne la formazione e lo sviluppo, fra i quali i cibi piccanti, che tendono a provocare i tipici arrossamenti della fase flush, ma anche vino rosso, cioccolata e latticini. Oltre a questi, gli alimenti assolutamente da evitare sono:
Nella dieta di chi soffre di questa patologia, invece, non devono mai mancare i cibi facilmente assimilabili, come riso, patate, pollo, tisane e frutta (meglio se mele e pere). |
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