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L’acerola è una pianta tipica delle zone tropicali che produce un frutto somigliante ad una ciliegia, chiamato ciliegia delle Barbados. La presenza di vitamine e sali minerali rende questo frutto ricco di proprietà benefiche per il nostro organismo. Vediamo quali sono le controindicazioni e l’utilizzo.
L’acerola, nome comune della Malpighia glabra, è una pianta spontanea appartenente alla famiglia delle Malpighiaceae, insieme alla Byrsonima. Di questa famiglia fanno parte piante legnose sempreverdi tipiche delle aree tropicali, caratterizzate da foglie intere e fiori dal colore rosa a 5 petali. L’acerola è tipica del Brasile e del Porto Rico e dalla sua fruttificazione, che avviene tra giugno e settembre, nasce un frutto succoso dalle mille proprietà.
Il prodotto dell’acerola è un frutto piccolo, ovale con un diametro di 1-2 cm che appare rosso acceso al picco della maturazione. Ricorda molto le nostre ciliegie, tanto che viene chiamato ciliegia delle Barbados, ma al contrario di quest’ultime all'interno la polpa è suddivisa in spicchi, come un mandarino o un’arancia, con i quali condivide anche il contenuto in Vitamina C.
Questo frutto deve le sue proprietà alla sua composizione chimica che la vede ricca di (100 g):
Le vitamine della serie B (B1, B2, B3, B5 e B6) sono indispensabili perché coenzimi in numerose reazioni metaboliche che le rendono essenziali per il buon funzionamento di tanti organi e distretti del nostro organismo. Intervengono nella trasformazione dei carboidrati in glucosio quindi nella liberazione di energia, nel metabolismo di proteine e lipidi; ed ancora sono vitamine indispensabili nel mantenimento del tono muscolare e della salute dei nervi.
Gli oligoelementi come calcio, ferro, potassio, fosforo e magnesio, sono responsabili di molti effetti benefici a questo frutto.
Inoltre caroteni e tannini sono importanti per le loro proprietà antiossidanti.
La caratteristica principale che rende quasi unica l’acerola è il suo notevole contenuto in Vitamina C: dalle 20 alle 40 volte circa superiore a quello dell’arancia.
L'acerola è un frutto poco calorico.
100 g di acerola contengono 32 kcal.
L'acerola ha un basso indice glicemico, cioè determinano un basso aumento della glicemia.
L'IG dell'acerola è pari a 20.
Nei paesi produttori, l’acerola è da sempre utilizzata come antianemico, antinfiammatorio antiossidante, anti fungino e come stimolante dell’appetito.Vediamo quali sono gli effetti benefici che derivano da queste sue proprietà.
L’indiscusso potere antiossidante dell’acerola, dato dal suo contenuto in Vitamina C, carotenoidi e polifenoli la rende ottima per raffreddori, stati influenzali e malesseri generali tipici dei periodi invernali.
Il suo potere astringente, dovuto alla presenza di tannini, la rende adatta al trattamento degli stati diarroici o disturbi gastrici. I tannini hanno, infatti, la capacità di far precipitare le proteine, questo si traduce, a livello della mucosa intestinale, nella formazione di uno strato di proteine coagulante che riduce la peristalsi intestinale ed evita l’ingresso dal torrente ematico di patogeni.
Grazie al suo potere antiossidante, l'acerola aumenta l’attività fagocitaria dei globuli bianchi stimolando la maturazione, e grazie a questa sua azione aiuta lo sviluppo del nostro sistema immunitario. Questa funzione aiuta nella prevenzione dei processi degenerativi e quindi a prevenire il cancro.
Uno studio del 2016 ha indagato anche il suo possibile ruolo antimutagenico in pazienti in trattamento con chemioterapici. Il risultato ha evidenziato come, il consumo di succo di frutta all’acerola in questi pazienti, grazie alla sua attività antiossidante e all'azione dei suoi composti bioattivi ha svolto anche un’azione antimutagena.
L'acerola stimola la produzione di acido folico, che a sua volta favorisce l’assorbimento di ferro, da qui la sua attività antianemica.
All'acerola è riconosciuta anche un’attività benefica a livello dell’apparato cardiovascolare e per il trattamento della pressione alta. Anche questi benefici sono da attribuirsi alla presenza di vitamina C che ha anche un’azione vasodilatatrice. Già da anni, è noto che la Vitamina C favorisce la produzione di Ossido nitrico a livello dell’endotelio dei vasi sanguigni e determina vasodilatazione.
Da un recente studio è emerso che cavie a cui era stato dato del succo di frutto all’acerola sottoposte a raggi UVB avevano una minore pigmentazione della pelle, una minore perdita di liquidi a livello dello strato corneo e soprattutto una minore produzione di geni correlati alla melanogenesi.
Il fabbisogno giornaliero di vitamina C aumenta in gravidanza fino a 85 mg/die, mangiare l'acerola è, quindi, indicato durante la gestazione per raggiunge i livelli consigliati.
Sebbene non siano stato evidenziato nessun disturbo legato al consumo di acerola, è meglio non assumere l’acerola nei seguenti casi:
Per il suo elevato contenuto in Vitamina C l'acerola è controindicata per chi soffre di gastrite o acidità di stomaco. La sua acidità, infatti, può causare bruciore, reflusso e diarrea.
Sempre per la presenza massiccia di vitamina C, l'acerola può causare la formazione di calcoli renali. Dalla Vitamina C si libera, infatti, dopo una serie di reazioni chimiche, ossalato, principale costituente dei calcoli renali.
Sebbene la presenza di una peluria molto fine sulla buccia esterna può causare disturbi a soggetti predisposti, la vitamina C presente nel frutto sembra che al contrario contrasti l'insorgenza di rinite ed asma.
E' quanto sostengono alcuni ricercatori della Nottingham University che ha rilevato che le persone che assumono poca vitamina C avevano un rischio più alto del 12% di soffrire d´asma.
L’acerola, infatti, diminuisce la produzione di istamina (la principale molecola responsabile delle allergie),
L'acerola in molti paesi viene consumata fresca. Quando, infatti, raggiunge il giusto punto di maturazione è un frutto ottimo perchè perde la sua acidità.
Dal frutto fresco vengono ricavati succhi, gelati e granite.
Si possono fare anche dei frullati a base di acerola.
Ingredienti:
1 panetta di polpa di acerola (acquistabile in erboristeria)
il succo di 2 arance,
il succo di 4 carote
50 ml di acqua.
Preparazione.
Mettete tutti gli ingredienti nel frullatore. Setacciate il succo ottenuto e bevete fresco.
Nel nostro paese non è facile trovare il frutto per intero, e il frutto generalmente viene commercializzato essiccato o congelato.
Inoltre vi sono numerosi integratori a base di acerola sottoforma di compresse o capsule che ben si adattano agli usi terapeutici dell’acerola che derivano dall'estratto secco del succo del frutto.
E’ possibile acquistare questi prodotti in farmacia o in erboristeria ad un costo di circa 10 euro.
Per avere un effetto più deciso di tutte le caratteristiche terapeutiche si può poi utilizzare la tintura madre di acerola e propoli.
Su internet o presso dei vivai ben provvisti si possono, inoltre, acquistare anche i semi dell’acerola perché, nonostante non sia un nostro tipico vegetale, sopporta bene anche i nostri climi e le basse temperature. |
La dose consigliata è pari a 5 mg per kg di peso corporeo, da assumere preferibilmente lontano dai pasti, 2 volte al giorno.
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